.: Discussione: Manifesto per Milano

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Lorenzo Cerati

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Inserito da Lorenzo Cerati il 17 Maggio 2010 - 20:20
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Non posso dirmi entusiasta di questo manifesto o di quest'ultimo decalogo apparso.

E non sottovaluterei il fatto che il grosso dei commenti sul forum del corriere aveva un tono beffardo: non è un luogo dove è facile dare sviluppo a delle proposte, però in questo caso è emersa una sensazione che ho anch'io,

cioè che questi manifesti di intenzioni vaghe (frasi come “ritrovare l'anima”, per la loro indeterminatezza semantica potranno facilmente essere sottoscritte da molti, senza che necessariamente tutti abbiano inteso l'espressione allo stesso modo), non siano altro che l'ennesima, autocompiacente, esortazione all'azione:  un genere letterario,  praticamente, con una sterminata bibliografia e scarsissime o nulle influenze su azioni reali.

Non mi soffermo nel criticare nel dettaglio quello che dice il decalogo, perché quello di cui non c'è bisogno è mettersi a discutere sulla necessità e le modalità di una discussione. Si dovrebbe

passare direttamente alle proposte, e questa, partecipaMi, è una sede che, nei suoi difetti (sottolineati da altri in interventi di risposta al post di Fiorella de Cindio), consente di esprimere proposte.

Progetti da sviluppare potrebbero essere ad esempio:



- Concepire un piano di restyling dell'arredo urbano del centro. Programmare, sistematicamente, di ridisegnare una per una (diciamo indicativamente una all'anno) tutte le piazze del centro di Milano: San Sepolcro, Beccaria, Santo Stefano, piazza Affari ed altre,   limitandosi per l'asse Duomo - Castello ad una puntuale manutenzione.

- Dare importanza al progetto già esistente per un museo di Arte Contemporanea. Che rimanga il progetto di Libeskind a citylife o venga sostituito con un altro occorre creare un riferimento per le arti visive. L'attività delle gallerie è qualcosa di diverso da quella di sviluppo e divulgazione dell'arte e Milano non è affatto un centro significativo per l'arte, oggi. Bisognerebbe dedicare attenzione a questo progetto, non immaginarlo come una accidentale appendice di un progetto di recupero urbano. Del piano deve fare ovviamente parte una strategia sapiente di acquisizione delle collezioni.

- Dare concessioni per la nascita di un certo numero di ostelli, in quanto tipologia ricettiva assente a Milano ma diffusa in ogni città d'Europa, e tipica del moderno turismo urbano, un riferimento necessario per giovani per i quali pernottare a Milano sarebbe proibitivo, o comunque troppo costoso per quello che poi la città offre. Ostelli non affiliati AIG,  cioè dove non sia necessario iscriversi all'associazione e che non abbiano i limiti di orario entro i quali rientrare la sera.

-Iniziare un sistematico e strutturale progetto di  sistemazione dei corsi d'acqua e di rifacimento delle fognature per evitare gli allagamenti che si verificano di frequente nelle cantine ad esempio in zona Paolo Sarpi (e quindi probabilmente anche in molte altre) , o, come è noto, in prossimità del corso del Seveso.


...

Sono tutte cose che credo realmente debbano essere fatte, anche se ovviamente sono da sviluppare in altre discussioni,

ma

ho giocato a mettere un bel po' di carne al fuoco

per invitare a passare direttamente alla fase successiva, dando per condivisa quella della constatazione della necessità di confrontarsi:

già qui possiamo dare atto al confronto, o ad una trasmissione di idee

(E se gli intellettuali del “manifesto” volessero presentarsi credo saremmo lieti di accoglierli, ascoltarli e metterli alla prova).

Rimarco inoltre che gli esempi che ho citato e in generale i progetti da realizzare a Milano sono Incombenze che fanno parte del Mestiere degli amministratori, cioè non c'è bisogno di inventare o scoprire nulla,

non si è persa l'anima di Milano, qualunque cosa essa sia, ma la serietà:

la missione impossibile per noi è realizzare cose che si fanno in tutte le città del mondo, e che si fanno meglio, in un numero sconfortante di casi, in città che non hanno le risorse economiche di Milano.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Maggio 2010 - 20:27
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