.: Discussione: Italia Nostra lascia il Parco delle Cave

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 3 Lug 2009 - 14:54
accedi per inviare commenti
Da milano.corriere.it:

interviene anche l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli

Lupi: il Comune sbaglia
Il Parco delle Cave torni a Italia Nostra


La vicenda spacca la maggioranza: il vicepresidente della Camera invita Cadeo a rivedere le sue posizioni

MILANO - Il Parco delle Cave spacca la maggioranza. L’addio annunciato da Italia Nostra al gioiello verde di Baggio («Impossibile lavorare con il Comune») ha provocato reazioni nel Pdl e diversi esponenti sollecitano l’assessore Maurizio Cadeo a rivedere le proprie posizioni. «Sono molto preoccupato per questa disdetta — afferma il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, abituale frequentatore dell’area —. Sul Parco delle Cave abbiamo giocato da 12 anni una scommessa dell’amministrazione: riqualificare un luogo degradato e farlo diventare un’eccellenza. Ci siamo riusciti grazie all’impegno di Comune e associazioni, tra le quali Italia Nostra ha avuto un ruolo fondamentale. Non si può essere contenti della disdetta, mi auguro che Cadeo possa ripensarci. Sono mesi che i progetti sono bloccati e non si capisce perché».

Invita a riflettere l’assessore allo Sviluppo del Territorio, Carlo Masseroli: «È molto importante per lo sviluppo della città — sottolinea — avere interlocutori in grado di coordinare le funzioni: Italia Nostra è un grande interlocutore». Il presidente della commissione Parchi, Fabrizio De Pasquale, organizzerà un sopralluogo. «Il Parco delle Cave è una bellissima realtà da salvaguardare — dice —. Non può essere governato da assemblee permanenti o dagli uffici di piazza Duomo».

Rossella Verga
03 luglio 2009


Da milano.corriere.it:

lettera dell'associazione al sindaco Letizia Moratti

Italia Nostra: «Gestione impossibile, lasciamo il Parco delle cave»

La onlus: pastoie burocratiche e litigi quotidiani con le altre associazioni. Sostegno di Verdi e Pd

MILANO - L'associazione Italia Nostra lascerà a fine anno la gestione del Parco delle cave a Baggio. In una lettera spedita martedì sera al sindaco Letizia Moratti, la onlus sottolinea il disinteresse dell'amministrazione nei confronti dei progetti presentati da Italia Nostra, l'appesantimento burocratico causato dalle condizioni del nuovo contratto siglato due anni fa con il Comune e il clima di sfiducia reciproca con le altre associazioni presenti nel parco. «Lavoriamo da tanto tempo nel territorio - dice Luca Carra, presidente della sezione milanese di Italia Nostra -, dieci anni fa abbiamo recuperato dal degrado la zona del Parco delle Cave. Abbiamo presentato dei progetti per completare il parco, ma da due anni sono fermi e non sappiamo perché. Ci sono poi le altre associazioni che avanzano le loro pretese e questo porta a un litigio quotidiano. Attendiamo comunque un segnale dall'amministrazione comunale per riprendere un discorso che se interrotto porterà solo danni alla città».

PROGETTI BLOCCATI - Legambiente e Fai hanno espresso la loro solidarietà al lavoro svolto finora dall'associazione, mentre Verdi e Partito Democratico spediranno una lettera al sindaco Moratti per sollecitarla a risolvere il problema. Secondo il consigliere comunale Pd Sergio Laminafra, la vicenda è «un pessimo esempio di gestione della cosa pubblica, di cui i cittadini milanesi non mancheranno di chiedere conto al momento debito». «Il Parco delle cave si è fermato, è bloccato il completamento che è stato realizzato per il 40% - spiega Laminafra -. Il Comune ha la responsabilità di avere interrotto il lavoro prezioso svolto da Italia Nostra e dal suo staff di qualificati operatori, che non sono stati messi nella condizione di potere continuare a svolgere il loro lavoro, come prevede la delibera approvata dal Consiglio comunale».

AREE PERICOLOSE - Il rappresentante dell'opposizione a Palazzo Marino elenca poi le numerose problematiche del parco: «Tutti i progetti sono fermi, dai margini est e ovest alle aree centrali - continua - e non c'è nessuna previsione di recupero nei piani delle opere pubbliche delle aree maggiormente degradate e a rischio sicurezza, almeno fino al 2012». Proprio sul tema della sicurezza, per Laminafra «il sindaco non ha mantenuto la promessa fatta durante la sua campagna elettorale, mancando la riqualificazione e il recupero alla collettività di vaste aree ancora oggi interdette e pericolose».

01 luglio 2009 (ultima modifica: 02 luglio 2009)
In risposta al messaggio di Corrado Angione inserito il 2 Lug 2009 - 10:59
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]