.: Discussione: Accoltellamento tra extracomunitari 19 Giugno Via Lazzaretto

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Alberto Farina

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Inserito da Alberto Farina il 19 Giu 2009 - 15:42
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L'articolo di Benimino Piantieri apparso oggi su Chiamamilano mi sembra una valida risposta alla questione sollevata dal sig. Ferraris
Sul fatto specifico c'è da chiedersi dove fossero i tanto decantati poliziotti di quartiere (chi li ha mai visti?)...

Alberto Farina - Consigliere di Zona 3 - PD



Pensavamo che con la fine della campagna elettorale il tempo delle sparate fosse destinato quanto meno ad un intervallo.
Ci sbagliavamo. Del resto ci sono i ballottaggi, bisogna conquistare ancora qualche poltrona –anzitutto quella di Palazzo Isimbardi–, issare le bandiere su qualche giunta, motivare l’elettorato, soprattutto quello di centrodestra, che con questo caldo alla ‘gabina elettorale’ preferisce quella dei bagni in riviera.
Così il sempre vispo Assessore regionale leghista Davide Boni ha pensato di mettere un po’ di pepe in quest’ultima settimana pre-ballottaggio, per la verità un po’ noiosa. «Basta coni bivacchi degli stranieri nei giardini» ha tuonato ieri (mercoledì 17 giugno) il ‘Borghezio light’ del Pirellone, scandalizzato da quegli Eritrei che da qualche settimana si accampano ogni notte nei giardini di Porta Venezia. Una vera e propria indecenza, non più tollerabile.
Su questo l’Assessore Boni ha ragione. Indecente e intollerabile che dei rifugiati politici che secondo le convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia, ma non dalla Padania, vengano abbandonati a se stessi, costretti dormire all’aperto, senza alcuna delle reti di protezione e inserimento che trovano negli altri paesi.
Ma, si sa, un’opinione pubblica da anni ammaestrata ai riflessi pavloviani della gestione politica del panico risponde docilmente all’allarme e forse voterà.
Poco importa che gli invasori dei giardini provengano da quel Corno d’Africa che è ormai una polveriera nella quale Al-Queada è sempre più forte e la comunità internazionale sempre più impotente.
In Somalia sono rimasti poco più di 1500 caschi blu ugandesi e ruandesi e mentre a Mogadiscio si combatte casa per casa dalla capitale solo negli ultimi giorni sono fuggite oltre 120000 persone e stamattina un kamikaze a Baladweyn, al confine con l’Etiopia ha fatto saltare un hotel uccidendo tra gli altri il Ministro della sicurezza nazionale.
All’Assessore Boni questo, ammesso che lo sappia, poco importa. Del resto Milano è ormai abituata a vedere un solo problema, mentre le emergenze vere sono invisibili, sia quelle a migliaia di chilometri di distanza sia quelle sotto casa. Catastrofi umanitarie e emergenza mafia sono un dettaglio sbiadito, un puntino in un orizzonte minaccioso di rom e extracomunitari. Eppure, come scrive Marco Alfieri nel suo bel libro “La peste di Milano” (di cui pubblicheremo una recensione la prossima settimana): “le ‘ndrine si stanno impossessando del territorio anche se all’ombra del Duomo l’emergenza numero uno sembrano essere ossessivamente rom e lavavetri.”

Beniamino Piantieri
In risposta al messaggio di Camillo Ferraris inserito il 19 Giu 2009 - 14:26
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