:Info Utente:
:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0 Quanto condividi questo messaggio?
|
Inserito da Oliverio Gentile il 24 Ago 2009 - 08:46
accedi per inviare commenti
|
Da www.statigeneraliexpo.it La sessione conclusiva ha visto gli interventi delle istituzioni:
Commenti recenti Molto importante è la partecipazione ed in particolare dei giovani e di coloro che non appartengono ai gruppi di potere o semplicemnte ai soliti. Vi segnalo che tutti i video raccolti con il videobox sistemato nella hall del teatro Dal Verme durante gli Stati Generali sono stati pubblicati sul canale Youtube. inviato da Andrea - 17/7/2009 21:45 Mi piace molto la proposta del presidente Formigoni di rendere stati generali expo 2015 una realtà permanente : strano anzi che non lo abbiano previsto da subito . Comunque lo facciano subito e non siano promesse da dimenticare , e possibilmente la rendano fruibile anche a non lombardi e non italiani con traduzioni "almeno" in inglese francese tedesco spagnolo portoghese olandese finlandese islandese svedese russo ceco serbocroato slovacco ungherese polacco rumeno albanese bulgaro greco turco ebraico arabo parsi swahili ( si scrive così ? ) hindi mongolo tibetano cinese coreano vietnamita e giapponese . Così come mi piace molto anche la proposta della consulta dei giovani aperta a tutto e non solo a expo : spero sia non una nuova "castina" scelta tra amici e fedelissimi ma una realtà destinata ad aprirsi all 'intera cittadinanza , anziani compresi . Segnalo www.partecipami.it . Anche la sede fisica al 31.esimo del pirellone pare una buona idea . Ricordo ai responsabili che tutti gli spazi pubblici vecchi e nuovi - sopratutto quelli panoramici - andrebbero resi accessibili al pubblico 365/6 giorni l 'anno almeno dalle 8.00 am. alle 2.00 am , eventualmente facendo pagare un biglietto tra 1 e 5 euro e aumentando la sorveglianza e le misure di sicurezza , e dotandoli di ristobar . Tutto ciò aumenterebbe anche un pò l 'occupazione , anche per i turni ( orario continuato dalle 8.00 am . alle 2.00 am. sono 18 ore al dì ) . Saluti . inviato da Alfonso - 17/7/2009 15:12 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-lorenzo-ornaghi.asp Intervento di Lorenzo Ornaghi 17/7/2009 | in La diretta: Carta 2015 Il prof. Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel sottolineare l’importanza della “Carta 2015, l’impegno di Milano e della Lombardia oltre l’Expo”, ricorda come ogni expo sia pensata per durare nel tempo e nella storia. Commenti recenti L'idea della "Carta di Milano" va perseguita. Gli "obiettivi del millennio" delle Nazioni Unite che vogliono dimezzare la povertà entro il 2015 ne indicano l'orizzonte. Come promotori de la "Carta di Trento" per una migliore cooperazione internazionale auspichiamo anche noi una cabina di regia che utilizzi un paradigma collaborativo come suggerito da Patrizia, contando su un maggiore coinvolgimento delle donne.inviato da Fabio - 21/7/2009 11:32 credo che siano importanti gli obiettivi espressi dal Prof Ornaghi. Sono stati condivisi anche da molti relatori. Per raggiungerli però sarà indispensabile che le attività possano essere pianificate da subito e vi sia una cabina di regia che utilizza un paradigma collaborativo. Speriamo davvero inoltre che , come auspica la Presidente Diana Bracco si possa contare su un maggiore coinvolgimento delle donne, che fino ad ora hanno avuto per lo più ruoli secondari. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-umberto-veronesi.asp Intervento di Umberto Veronesi 17/7/2009 | in La diretta: Carta 2015 Nel presentare l’iniziativa “Carta 2015, l’impegno di Milano e della Lombardia oltre l’Expo” , il prof. Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dello IEO ricorda come sia fondamentale assicurare un’alimentazione di qualità a tutti gli esseri umani, e che l’obiettivo dell’Expo sia trovare una soluzione per nutrire tutto il mondo. La diretta: Che cosa significa nutrire il pianeta? 17/7/2009 | in La diretta: Che cosa significa nutrire il pianeta Dopo il benvenuto del Presidente Roberto Formigoni, Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, apre la seconda giornata degli Stati Generali Expo 2015: nel suo discorso, egli inizia fornendo alcuni precisi dati relativi alla malnutrizione nel mondo e agli sprechi alimentari che si verificano quotidianamente. , condivido il 92,5% di quello che hai detto su nutrire e alimentare ,ma credo che vada posta una particolare attenzione e con un gruppo di tecnici lo stiamo facendo ,al coinvolgimento tecnologico delle eccellenze italiane ,industriali della trasformazione dei prodotti agroalimentari ,dei centri di ricerca ,delle associazioni di categoria che hanno finalmente manifestato la loro disponibilita'...non possiamo dimenticarci che si dedica troppo poca attenzione da parte dell' ITALIA alla ristorazione collettiva(ospedali,scuole,fabbriche,universita,uffici...). non a caso quasi tutte le societa' della grande distribuzione sono in mani straniere. dobbiamo impegnarci ad invertire la tendenza attraverso nuovi processi tecnologico produttivi che salvaguardino la qualita' dei prodotti ,recuperino il gusto del cibo naturale,promuovano una dieta corretta. vorremmo lavorare AL TUO FIANCO DA QUI ALL'EXPO 2015 PERCHE' NON POSSIAMO PERDERE COME PAESE UNA OCCASIONE IRRIPETIBILE!!!!!!!!!!! ALESSANDRO MARCHESELLI inviato da alessandro - 18/7/2009 17:06 Purtroppo, sottolineo purtroppo, la due giorni di dibattiti è terminata. Il presidente Formigoni ha ricordato infine di proseguire gli stati generali...on line. Caro Presidente, non sarà la stessa cosa! Brainstorming...tempesta cerebrale, idee che nascono, e si scontrano, e si sviluppano, e prendono mille direzioni, solo con l'eccitarsi di uno stato d'animo! Esattamente quello che è successo durante l'intervento di Petrini, non ditemi che a voi non è andata così! Ma quelle parole che pungevano ed eccitavano al tempo stesso, come avrebbero avuto lo stesso effetto dallo schermo (piatto) di un pc?? Impossibile ricreare stessa partecipazione e scontro creativo di idee/immagini/emozioni da un dialogo on line! No, brainstorming è confronto, dibattito che fa sognare i cervelli di tutti coloro i quali assistono a ciò a cui abbiamo assistito oggi DAL VIVO! Servono altri appuntamenti come quello appena passato, solo così le idee cavalcano le passioni...e superano ogni ostacolo! Presidente, ci pensi.... inviato da massimiliano - 17/7/2009 17:55 ho seguito l'intervento di Petrini ed è stato entusiasmante come sempre sono i suoi interventi, così profondi e ricchi di umanità e speranza che l'uomo riesca sempre più a capire e a fare propria una nuova sensibilità, un nuovo rispetto verso gli altri o fraternità come lui l'ha definita (attuale oggi + che mai). Spero proprio che l'expo trovi i modi per riuscire a diffondere e comunicare (emozionando) questo nuovo umanesimo in tutto il mondo ed il concetto espresso ieri dall'Architetto Rota (diventare fan dell'expo) è semplice ma straordinariamente efficace. Lo sarà però solo se l'expo incarnerà grandi valori vicini alla gente che potranno condizionare il mercato in questa direzione Concordo pienamente con il pensiero del presidente di Sloow food,temo però che, il partito del cemento avrà il soppravvento. A mio avviso purtroppo avremo la solita opera all'italina: opere inultili alla collettività, ma utile invece agli speculatori. Spero di sbagliarmi... http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-quale-format-per-l-expo.asp La diretta: quale format per l'Expo 16/7/2009 | in La diretta: quale format per l'Expo Francesco Casetti conduce gli interventi della sessione dedicata a “Quale format per l’Expo?” sottolineando il concetto di format: mettere in forma alcune idee in un progetto complesso, connettere singoli punti in una nuova realtà. Commenti recenti In risposta al messaggio di Andrea:Egregio professor Rolando, come ha potuto constatare di persona partecipando alla prima giornata degli Stati Generali Expo 2015, l’adesione dei cittadini è stata decisamente alta, confermando le nostre speranze di risposta: abbiamo infatti ricevuto sul nostro sito 480 richieste di intervento a parlare e anche l’affluenza di pubblico al Teatro Dal Verme ieri è stata altissima. Purtroppo, siamo stati costretti a fare una scelta, a selezionare solo alcuni di voi e a circoscrivere al massimo il tempo a disposizione; abbiamo anche previsto un “semaforo” con un countdown che regolasse in maniera precisa il tempo degli interventi, in modo da lasciare spazio al maggior numero possibile di persone. Nella sessione “Quale format per l’Expo” ieri pomeriggio sono intervenute 22 persone e, purtroppo per limiti di tempo, non è stato possibile dare spazio a lei e ad altre persone che avremmo voluto riuscissero a intervenire. Altri come lei, hanno sostenuto un viaggio per arrivare a Milano, e proprio per questa grande affluenza non a tutti è stato possibile dare la parola in sala. Molti hanno scelto di intervenire attraverso il videobox che abbiamo allestito nel foyer del Teatro (ieri sono stati registrati oltre 60 contributi), e abbiamo iniziato a pubblicare i loro interventi sul canale degli Stati Generali Expo 2015 di YouTube. Proprio l’esperienza di ieri ci ha suggerito come migliorare il “format” degli Stati Generali Expo 2015, e oggi abbiamo abbassato a 4 minuti il tempo a disposizione degli interventi, per dare la possibilità a più persone di parlare. Il Presidente Formigoni ha fortemente voluto e creduto nel format di questo evento, innovativo e inusuale, aprendo l’Expo alla partecipazione dei cittadini. Crediamo che in questi giorni si stiano compiendo i primi passi verso la costruzione congiunta di un futuro per i giovani di oggi, che nel 2015 saranno il centro dell’Expo. La ringraziamo ancora per il suo contributo e ci auguriamo che possa proseguire la condivisione di idee, proposte e azioni, per un Expo 2015 che sia veramente di tutti. inviato da La redazione - 17/7/2009 11:13 L'Expo 2015 è in grande ritardo. Per progettare, approvare, costruire, collaudare un grattacielo sono necessari almeno 6 anni. Sentiamo ancora troppe bellissime parole. Bravissimi architetti che fanno analisi psicologiche, ma ancora nessun progetto chiaro. Non ci accontentiamo più di bellissimi voli d'uccello con viali senza parapetti. Vorremmo vedere i nostri messaggi e-mail con le risposte costruttive, sollecite, tempestive. E' necessaria una paginetta, un settimanale regionale aggiornato sull'Expo 2015, con informazioni particolareggiate sui progetti, la loro ubicazione, il loro costo. L'elenco dei progettisti, dei direttori lavori, dei collaudatori. Speriamo nel Messia, il Salvatore dell'urbanistica della Metropoli Lombarda. Non lo metteremo in croce! Dimenticavo la cosa più importante: credo fermamente nella forza dei lombardi. dott. Arch. E. Luxardo inviato da Eugenio - 17/7/2009 9:33 Ho letto attentamente ogni riga sia del sito ufficiale che degli interventi. Voglio solo segnalare che tutta la filosofia e la progettualità dell'EXPO 2015 si riassume nel "PROGETTO NEVJ" ideato nel 2006 per trasformare la città di Bergamo e creare una struttura architettonica sede e depositaria della Cultura Italiana, della Gastronomia, e delle Politiche Sociali in senso lato. Questo progetto si finanziava attraverso il Turismo, l'Agricoltura, la Gastronomia e il microfinanziamento degli alunni delle scuole. Altra forma di finanziamento era una Carta di Credito innovativa. Progetto Nevj ha tre marchi registrati :-) L'alimentazione rappresenta un terreno d'incontro, di dialogo, di scambio e di sviluppo, determinante per l'importanza culturale ed economica che riveste in ogni singola regione del mondo. Nel percorso storico dell'alimentazione mondiale, il ritorno agli apprezzamenti antichi occupa nuovi spazi, in special modo nelle aree geografiche con più alti contenuti storico-culturali-tradizionali. Secondo le stime della Fao, la produzione agricola dovrebbe raddoppiare per sfamare i 6 Mld di cittadini del mondo, che saliranno a 9 miliardi entro il 2050. Questo dato impone di sviluppare una nuova cultura del cibo, fondata sulla salubrità e la qualità. Garantire la sicurezza alimentare a tutte le popolazioni, infatti, non significa solo fare in modo che vi siano sufficienti approvvigionamenti per tutti, ma anche che il cibo di cui ci nutriamo abbia adeguate proprietà nutrizionali. L'alimentazione si carica di significati e simboli, fino a diventare un vero e proprio fatto culturale, che segue, nei secoli, l'evolversi dell'assetto economico e dei bisogni della società, variandosi e complicandosi di pari passo con il variare e il complicarsi dei diversi aspetti della società stessa. Il modo di alimentarsi è legato sia alla disponibilità locale (qualitativa e quantitativa) di alimenti, sia alla storia e all'economia di un popolo. Esso varia, però, da paese a paese, pur conservando alcune caratteristiche di somiglianza e di omogeneità nell'ambito di una certa area geografica. www.donaconunsorriso.org inviato da Andrea - 16/7/2009 19:46 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-andr%C3%A9e-ruth-shammah.asp Intervento di Andrée Ruth Shammah 16/7/2009 | in La diretta: le donne Ricordando come Expo sia una parola femminile, così come Milano sia nata dall'incontro di più corsi d'acqua, elemento tipicamente femminile, Andrée Ruth Shammah si augura che l'Expo sia esposizione di qualcosa che, per poter essere esposta, sia prima di tutto nata; l'atto del generare è riconosciuto come tipicamente femminile, così come il nutrire. Commenti recenti Concordo con la regista sull'importanza e la centralità di un pensiero culturale, creativo di fondo,che preservi e caratterizzi l'identità e la memoria di Milano ma con progetti ed eventi futuristi ed originali. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-diana-bracco.asp Intervento di Diana Bracco 16/7/2009 | in La diretta: le donne Nel discorso di apertura della sessione dedicata alle aspettative delle donne per l'Expo 2015 Diana Bracco esprime il proprio apprezzamento per lo spirito di squadra e di coesione con il quale si stanno conducendo i lavori in vista di Expo. L'Expo 2015 è vista come un'opportunità di intensificazione delle relazioni bilaterali economiche, sociali e culturali, nonchè una vetrina eccezionale per il made in Italy e un'irripetibile occasione di ammodernare la rete di infrastrutture della città e rilanciare il turismo in Lombardia e in Italia in modo duraturo. Inoltre, questa grande possibilità dovrebbe valorizzare il ruolo della donna che diventi così soggetto forte, e spingere il maggior numero di paesi possibile ad inserire le donne tra le posizioni politiche dei rispettivi governi. Da ultimo, Diana Bracco ha evidenziato come la presenza femminile sia importante nel settore agroalimentare come fonte di innovazione, per le doti di flessibilità e curiosità che caratterizzano le donne. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-le-donne.asp La diretta: le donne 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 Altrettanto numerosi gli interventi e le proposte presentate questo pomeriggio durante la sessione dedicata alle aspettative delle donne. Di seguito una sintesi degli interventi: anch'io non ero a Milano durante gli Stati Generali e, vedendo tutti questi stimolanti contributi mi rammarico davvero.Condivido soprattutto la riflessione di chi si augura che "Milano diventi il luogo della consultazione del nuovo". Affiancare la cultura di genere agli obiettivi dell'Expo.. nutrire il pianeta.. vuol soprattutto dire porsi con nuovi occhi, mente e cuore nei confronti del nuovo, della creatività, del cambiamento.. quello che in pratica ci succede con la maternità. Trovare una nuova dimensione sociale a questi fenomeni, far diventare la città teatro e luogo di questi processi la città vuol dire anche trovare nuovi modelli di cittadinanza attiva.. di cui ne abbiamo veramente bisogno. inviato da nadia - 21/7/2009 11:44 oggi non ho potuto esserci, ma che bello leggervi e lasciar scorrere i pensieri: expo, esposizione, esporsi, prendere posizione ... assumere un punto di vista ... aprire milano verso il mondo (Rava): il coraggio di innovare e misurare l'innovazione in termini di benessere delle fasce 'deboli' della società (Pomodoro). Ripensare la cittadinanza ed educare i nuovi cittadini (tra loro già oggi i 'nativi digitali'!): nuovi linguaggi, nuovi strumenti, nuovi paradigmi dell'azione pubblica. Sarebbe bello se expo 2015 riuscisse a mettere a sistema tutto il fermento del web 2.0 applicato alla cittadinanza e al governo della cosa pubblica e divenisse esperimento pilota, modello replicabile... inviato da marieva - 16/7/2009 20:01 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/diretta:-i-govani-e-l-expo.asp La diretta: i giovani 16/7/2009 | in La diretta: i giovani Sono stati tantissimi gli interventi e le proposte presentate questa mattina durante la sessione dedicata ai giovani. Questa una sintesi degli interventi: Commenti recenti credo che l'Expo possa essere una tappa importante contro la lotta alla fame e alla povertà. io, come credo altri giovani, sarei ben contento di lavorare in un fondo di microcredito permanente per combattere la fame. Milano potrebbe istituire una sorta di business school sulla cooperazione e lo sviluppo dei paesi poveri, in modo da attirare le eccellenze accademiche (es. Collier)e che diventi cosi una fucina di ricerca e di idee. questo sarebbe davvero una grande eredità per il futuro di Milano.inviato da STEFANO - 18/7/2009 20:01 Come Presidente di una categoria che gestisce giostre e parchi del divertimento, mi è difficile integrarmi in proposte indirizzate alla fame nel mondo, alla alimentazione e alla innovazione alimentare. ho seguitoattentamente gli interventi restando letteralmente rapito da quello di Petrini, che mi ha assorbito in una dimensione umana, la sua ma forse quella che tutti vorremmo, che ha generato in me altre speranze per il futuro della nostra, terra della nostra gente. per questo, se ci fosse stato lo spazio, sarei intervenuto con un contributo diverso dalla fame alimentare, ma su quel metaforico appetito che hanno i bambini, i giovani e non solo loro di saziarsi di divertimenti, di tempo libero e di momenti ricreativi di intrattenimenti popolari: questo avrei esposto alla platea. Comunque, oltre ad essere enormemente soddisfatto della generalità dei lavori degli Stati generali, mi auguro che anche la nostra proposta a none di Assospettacolo UNA, venga valutata e tenuta in considerazione. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-giovanni-pedrini.asp Intervento di Giovanni Pedrini 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 Milano ha già una piccola Expo: è "Fa la cosa giusta", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-giorgio-vittadini.asp Intervento di Giorgio Vittadini 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 Giorgio Vittadini ha sottolineato come l'Expo debba rilanciare gli ideali per i giovani, in un momento in cui gli ideali sono venuti meno. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-intervento-di-italo-rota.asp Intervento di Italo Rota Italo Rota ha sottolineato la necessità di trasformare i cittadini in "fans", legati dal comune interesse e passione per l'Expo; ha ricordato come sia fondamentale la partecipazione creativa di tutti, e come ognuno debba sentirsi coautore dell'iniziativa. Commenti recenti Complimenti a tutti! Complimenti in particolare all'Arch Rota,che con estrema sintesi e capacita' socio-culturale mi ha trasmesso un grande piacere e senso di partecipazione critica a questo progetto.Mi congratulo per la sua interessante presentazione e Vi sarei grato,di ricevere,se possibile,copia della stessa. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-intervento-di-stefano-boeri.asp L'intervento di Stefano Boeri 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 L'architetto Stefano Boeri ha ricordato le grandi esposizioni del passato, che hanno lasciato grandi opere. AVVIARE UNA RIFLESSIONE SU COSA SIGNIFICHI SEMINARE COLTIVARE E RACCOGLIERE MA NON CI SI DEVE DIMENTICARE CHE L'ITALIA FORTE DELLA SUA PRODUZIONE AGRICOLO E DI ALLEVAMENTO DI QUALITA' DEVE E LO STA FACENDO INVESTIRE IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA PREPARAZIONE CONSERVAZIONE NATURALE E DIETETICA NATURALE DEI CIBI PRODOTTI SIA PER LA DIETA DELLA CASA CHE DEI LOCALI DI SOMMINISTRAZIONE COLLETTIVA VORREMMO CHE NON CI FOSSERO SOLO LE MULTINAZIONALI ALIMENTARI A FORNIRE IL PRODOTTO AL CONSUMATORE. PER QUESTO CON LE AZIENDE DEL SETTORE ABBIAMO IN ANIMO DI COSTITUIRE UN COMITATO PERMANENTE . STO COLLABORANDO CON IL PROF ANTONIO MONTANARI TECNOLOGO DELLA PREPARAZIONE ALIMENTARE COME SEGRETERIA TECNICA MA VORREMMO ENTRARE IN CONTATTO DIRETTO CON VOI E CON CHI DECIDE LE TEMATICHE INDUSTRIALI PER PROSEGUIRE IL LAVORO CHE HA GIA' DEI CONTATTI ANCHE CON LE UNIVERSITA' ALESSANDRO MARCHESELLI 3356116206 SMP STUDIO MONTANARI&PARTNERS VIA LUSARDI MILANO 0243319545-0243987140 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-del-sindaco-letizia-moratti.asp Intervento del sindaco Letizia Moratti 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 Il sindaco della città di Milano Letizia Moratti ha aperto il proprio intervento leggendo alla platea gli auguri ricevuti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Commenti recenti Io avrei invertito la priorità degli obbiettivi : al primo posto progetti concreti di cooperazione e sviluppo sostenibile ,al secondo crescita civile sociale ambientale culturale e infrastrutturale della città , al terzo internazionalizzazione gemellaggi aumento del turismo anche non business e apertura al mondo intero . http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-del-presidente-roberto-formigoni.asp Intervento del Presidente Roberto Formigoni 16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015 Il presidente Formigoni nel discorso di apertura degli Stati Generali Expo ha sottolineato in primis come l’impegno e la partecipazione di tutti i cittadini di Milano, della Lombardia e dell’Italia siano di fondamentale importanza: soltanto insieme si può infatti esprimere un invito ai cittadini del mondo. Commenti recenti Con la presente vorrei proporre due appuntamenti di avvicinamento che potrebbero essere delle prove generali del Fare e di Incoming per EXPO 2015. Una sarà una tavola rotonda sulla tematica del Lavoro, in cui tutte le forze sociali, politiche, economiche, laiche e religiose si confrontino sul futuro dell’economia partendo dall’operato di grandi Capitalisti Innovatori, che hanno operato e operano secondo la filosofia di EXPO 2015 (Crispi: patrimonio UNESCO; Legler, Marzoli, Niggler and Kupfer, Radici, ecc) . Un altro appuntamento, di cui oggi, 28 Luglio parla "La Repubblica e l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, è partecipare alla realizzazione della "Festa dell'Unità d'Italia" che si terrà nel 2011 rendendolo di livello europeo, con interessamento delle Università e delle scuole. Questi due appunatmenti possono creare un nuovo senso di Leadership ed un nuovo senso di Italianità Europea.Cordialmente. Elvio Beretta 3488049174 inviato da elvio - 29/7/2009 0:46 Ho seguito tutta la mattinata al teatro e parte del pomeriggio via streaming. Qui alcune foto della mattinata tutte (o quasi in CC): http://www.flickr.com/photos/br1dotcom/sets/72157621430189343/ inviato da Bruno - 16/7/2009 23:29 MOLTO STIMOLANTE L'INTERVENTO DEL NS GOVERNATORE COME SEMPRE DI LIVELLO ALTO. INTERESSANTE LE SEI SLIDES CON COMMENTI APPROPRIATI. DIDASCALICO QUELLO DEL SINDACO CON GRANDE APERTURA STORICO.PROSPETTICA LA RELAZIONE DI STEFANO BOERI MA MI HA DATO GRANDE IMPULSO A DIVENTARE UN FAN DI EXPO 2015 DA SUBITO ITALO ROTA A CUI VORREI FAR PERVENIRE UN NS SCRITTO PROMEMORIA SUL TEMA FOOD AL QUALE STIAMO GIA' LAVORANDO CON UNA SERIE DI AZIENDE DEL SETTORE AGROALIMENTARE NELLO SPIRITO DEL FARE PIU' CHE DEL PARLARE ALESSANDRO MARCHESELLI 3356857595 EUROCARIBE-COEXPORT MILANO http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-gianna-martinengo.asp Intervista a Gianna Martinengo 15/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Ricercatrice e imprenditrice, presiede Didael, la prima web knowledge company italiana ci ha parlato di internazionalizzazione, donne ed Expo e cooperazione alimentare. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-carlo-formenti.asp Intervista a Carlo Formenti 15/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Intervista a Carlo Formenti, docente di Teoria e Tecniche dei nuovi media presso l'Università del Salento e giornalista del Corriere della Sera, che ci illustra quanto le nuove tecnologie contribuiscano alla partecipazione e all'interazione di tutti i cittadini per la preparazione di Expo 2015. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/profssa-e-colombo---politecnico-di-milano.asp Prof.ssa E. Colombo - Politecnico di Milano 14/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015 La Prof.ssa Emanuela Colombo e il Prof. Bonaventure Sanaane (Tanzania) ci parlano dei progetti di collaborazione tra il Politecnico di Milano e i paesi in via di sviluppo nel settore dell'energia. Gli accordi hanno l'obiettivo di sviluppare progetti congiunti di didattica, promuovere la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico. In particolare l'innovazione gioca un ruolo fondamentale nell'ambito della cooperazione e in vista dell'EXPO: in certi contesti globali sono principalmente le sinergie e le collaborazioni trasversali e multidisplinari a creare esternalità positive e di lungo periodo. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/prof-m-labra-e-prof-m-casiraghi---zooplantlab.asp Prof. M. Labra e Prof. M. Casiraghi - ZooPlantLab 14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? I professori M. Labra e M. Casiraghi dell'Università degli Studi di Milano Bicocca (ZooPlantLab) ci spiegano come la piattaforma tecnologica High Quality Food contribuisce alla valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari di elevata qualità attraverso l'analisi delle loro componenti microbiologiche, chimiche, botaniche e zoologiche. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/prof-ve-parsi---aseri.asp Prof. V.E. Parsi - ASERI 14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? La dimensione internazionale è fondamentale perchè la città di Milano e la Lombardia possano sfruttare pienamente le opportunità che l'Expo 2015 ci offre. Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui Commenti recenti Ciao condivido l'opinione del prof Parsi. Milano dovrà diventare ancor più internazionale, bisogna creare strutture più ampie per lo sport e la cultura. buon lavoro ragazze! Elisabetta L'importante che non faccia il fiasco dell'Expo Hannover, ed Saragozza, visto che ci sono stati pochi turisti! Visto che ho l'idea ed ho gia deposto la Royality, ve la Propongo! 35.000.000 di visitatori " Turisti si intende", giochiamo con le agenzie viaggi estere, promuoviamo tramite expo Milanese il turismo delle noste regioni, es: se un visitatore viene allo stand del lazio ed entro la fine del mese va a Ostia ottiene uno sconto sul hotel o campeggio del 15%, oppure ha nuo sconto sui musei." importantissimo avere una publica relazione sugli avvenimenti non solo Fieristici ma artistici. Coinvolgere i musei internazionali, ed esporre opere di pittura e scultura, design! http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/sergio-escobar---piccolo-teatro-di-milano.asp Sergio Escobar - Piccolo Teatro di Milano 14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Sergio Escobar sottolinea l'importanza della cultura e del teatro per il rilancio del nostro territorio da qui al 2015. Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/mario-sartori---direttore-della-fondazione-rcm.asp Mario Sartori - Direttore della Fondazione RCM 14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Mario Sartori ci spiega i progetti che la Fondazione Rete Civica di Milano si propone di sviluppare in vista dell'Expo 2015. Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/giulia-staccioli-e-katakl%C3%B2.asp Giulia Staccioli e Kataklò 14/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015 Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica a livelli internazionali, e la compagnia Kataklò - athletic dance theatre - ci raccontano come lo spettacolo che stanno preparando sia legato al tema dell'Expo 2015 "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/atm:-biglietti-gratis-per-mille-milanesi-presenti-agli-stati-generali.asp ATM: biglietti gratis per mille milanesi presenti agli Stati Generali 13/7/2009 | in La redazione Giovedì 16 luglio e venerdì 17 mille milanesi potranno partecipare agli Stati Generali dell'Expo, muovendosi gratuitamente con la rete di trasporto ATM. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/siamo-anche-su-twitter.asp Siamo anche su Twitter 11/7/2009 | in La redazione Grazie a Twitter abbiamo seguito gli sviluppi delle proteste in Iran per chiedere l’annullamento del voto. I http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/conferenza-stampa-stati-generali-expo-2015.asp Conferenza Stampa Stati Generali Expo 2015 11/7/2009 | in La redazione Sono gia' 725 le prenotazioni per partecipare agli Stati Generali di Expo 2015 e 140 le richieste per poter intervenire. A comunicarlo e' stato il presidente della Regione Lombardia. Roberto Formigoni si e' dichiarato soddisfatto del desiderio di partecipazione dei cittadini, che dall'inizio di luglio, in una settimana, hanno gia' fatto registrare 30.000 visite al sito internet appositamente creato per l'evento. "Vogliamo che gli Stati Generali siano un percorso che non si ferma il 17 luglio - ha commentato Formigoni - ma un happening in continua trasformazione. In base agli stimoli dei cittadini potranno essere organizzate nuove sessioni". Commenti recenti Onore al merito del Presidente Formigoni,mettere in primo piano le idee degli italiani è cosa sicuramente apprezzabile e purtroppo rara. Ho inviato la mia idea brevettata all vs. Redazione ieri addì 16/07. Comunque vada, complimenti vivissimi.Gian Franco Mascoli inviato da Gian Franco - 17/7/2009 17:58 Sono Eros Poeta, sono un esperto in Brevetti e Marchi. L'argomento caldo è certamente quello inerente le "energie rinnovabili". Sarebbe doveroso dotare le strutture architettoniche di vistose soluzioni in tal senso. La maniera più interessante sarebbe quella di mostrare delle innovazioni nel campo. Quella che propongo è l'utilizzo di ROTORI EOLICI ORIZZONTALI, come quelli da me brevettati, accreditati da riconoscimenti come quello all'Innovazione di Bergamo Scienza 2006. La mia idea è stata meglio illustrata mediante apposita comunicazione alla redazione. In bocca al lupo! inviato da eros - 16/7/2009 13:52 idea stupenda. Speriamo che cresca e si incrementi. C'è la necessita di una reale partecipazione a qualcosa che è della gente e non solo delle istituzioni Vorrei dare il mio contributo creativo. Ecco l'idea: L’idea “Genius” , una mascotte caricatura di Leonardo da Vinci, fa da cicerone, attraverso i mezzi di comunicazione e parlando in varie lingue, alle popolazioni del mondo, dall’alto della sua indiscussa genialità e protagonista del Rinascimento italiano. Ogni abitante della terra, anche quella più lontana, conosce ed apprezza l’eccellenze d’ Italia ed a volte senza sapere che sono italiane. Borsalino, Ferrari, Armani, Geox....e tanti altri, sono brand tanto potenti e radicati ma non sempre, chi li conosce, sa che sono italiani. Sarà Genius a far scoprire le eccellenze mondiali di derivazione italiana e sarà Genius che darà il suo contributo, di grande uomo di scienza, alla formazione del Nuovo Rinascimento dei valori dell’uomo. GENIUS: per la creazione della mascotte si propone di indire un grande concorso a livello mondiale, interessando i più importanti grafici ma estendendolo anche -via internet- a tutti quelli che vogliono dare il loro contributo. L’aspetto mediatico è assicurato e si avrebbe anche materiale per una mostra. Che ne pensate? A chi fosse interessato a saperne di più, posso inviare un piano più dettagliato. trovo fantastica l'idea di mobilizzare la gente, giovane o anziana, in questo progetto. Complimenti, e auguri di buon lavoro!
http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/expo-2015-presentati-gli-stati-generali:-largo-alle-idee.asp Ieri sono stati presentati ufficialmente gli Stati Generali dell’Expo, in programma il 16 e 17 Luglio al Teatro Dal Verme di Milano, alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, del sindaco di Milano e Commissario straordinario del Governo per l’Expo 2015, Letizia Moratti e dell’amministratore delegato di Expo 2015 spa, Lucio Stanca.
http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-roberto-formigoni.asp Intervento di Roberto Formigoni 6/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015 Gli Stati Generali Expo 2015 saranno un grande laboratorio di idee, di proposte e di dialogo al quale tutti potranno partecipare con le loro proposte. Ascolta sul Blog l’intervento di Roberto Formigoni, che in qualità di presidente di Regione Lombardia ha pensato e fortemente voluto questo importante momento di confronto. Commenti recenti In risposta a Giovanni segnaliamo che, come anticipato dal Presidente Formigoni nelle conclusioni dei due giorni degli Stati Generali Expo, tutte le idee e i progetti inviate al sito verranno prese in considerazione e valutate; alcune verranno scelte e altre verranno sostenute. Mi riesce difficile sentire il presidente della regione continuare a chiedere idee per l’esposizione Mondiale di expo 2015 inviato da Franco - 14/7/2009 14:43 E’ bello vedere che anche il Presidente della Regione Lombardia sfrutti i nuovi canali di comunicazione coinvolgendo i cittadini a partecipare agli Stati Generali attraverso youtube. Bisogna essere dinamici, aperti al nuovo…Grazie Presidente per questo importante messaggio! http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/expo-2015-le-opinioni-della-gente.asp Expo 2015. Le opinioni della gente 3/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Abbiamo chiesto alla gente cosa pensa dell'Expo 2015. Ecco le loro risposte, tu che cosa ne pensi? Vedi le altre opinioni Il format o modello dell'Expo 2015 comprende tutto quello che riguarda l'impostazione della manifestazione, che deve essere adeguata all'oggi, escludendo i contenuti propri legati al tema: l'organizzazione dell'evento, il coinvolgimento della società civile, la comunicazione, la formazione, la riqualificazione del territorio lombardo, la promozione dei prodotti italiani, il turismo, la sostenibilità e la qualità ambientale, le infrastrutture... In questa sezione si parlerà di tutti questi temi e dei progetti relativi, rivolgendosi principalmente al “popolo dei creativi". Io voglio che il verde agricolo sia salvaguardato e, dove possibile vengano creati tanti parchi, vorrei pochi alberghi, anche perché ce ne sono tantissimi, nessun ufficio anche perché ce n'è un sacco in vendita o in affitto, anche niente capannoni per la stessa ragione per cui non voglio uffici, se proprio si deve costruire qualche cosa sia per la gente che ci vive a breve distanza (penso a laboratori, sale di musica, spazi dove le persone possano ritrovarsi e realizzare qualche cosa legato all'arte). No al tunnel sotto Milano, naturalmente. Vorrei che con i soldi dell'expo si finissero le metropolitane in construzione e se ne realizzasse una che da tempo si desidera: il prolungamento della M3 a Paullo. E ancora piste ciclabile e creazione di corsie (sicure) per le bicli lungo le strade esistenti. E finalmente opere di miglioramento di ciò che esiste già. Grazie Mi spiegate cosa intendete per format in questo contesto? Parlate solo a livello comunicativo e superficiale o anche contenutistico della manifestazione? di cosa si parlerà in questa sezione? inviato da andrea - 6/7/2009 16:47 Vedo con piacere che di queste iniziative in cui si chiede l'opinione della gente sulle grandi (e piccole) opere se ne stanno facendo sempre più... Ultimamente, non solo per Expo, ma anche per altre grandi iniziative che riguardano tutti(penso ad es. a TOCCA A NOI di MTV) si chiede sempre più spesso il coinvolgimento diretto del "popolo". Credo che ciò sia importantissimo per ognuno di noi - il poter dire dire: ank'io c'ero, ank'io ho detto la mia. Così ogni piccolo cambiamento che si farà sarà anche - seppur in minima parte - un nostro cambiamento. Grandi! Continuate così. Speriamo che oltre ai capannoni rimangano anche tanti contenuti...i presupposti sembra ci siano http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-ilaria-barbieri-marchi.asp Intervista a Ilaria Barbieri Marchi 3/7/2009 | in I giovani e l'Expo Ilaria Barbieri Marchi - N.O.GALLERY - ci ha raccontato come sia possibile valorizzare il contributo dei giovani in vista dell'Expo e come immagina un format nuovo per l'evento del 2015, che vada oltre al semplice concetto di esposizione fieristica internazionale. Commenti recenti Spero che tra le varie grandi idee si pensi anche a organizzare spazi gratuiti per consentire a giovani artisti di esporre le proprie opere, di leggere le proprie poesie o racconti inediti e di esibirsi pubblicamente e liberamente nell'ambito musicale. Sarebbe una bella novità in una Milano che ora fa pagare l'ingresso persino a luoghi di cultura quali sono i MUSEI! Grazie. inviato da Rosa - 7/7/2009 13:23 In vista dell’Expo che ci attende spero davvero che venga dato più risalto ai giovani artisti e che l’esposizione delle loro opere sia sapientemente condensata in una coralità nuova, organicamente gestita e fruibile anche dagli spettatori meno esperti. Perché in ultima analisi l’arte è e deve essere di tutti! E’ fondamentale per poter crescere, anche nell’arte come nel resto, che noi italiani pensiamo a metterci al passo con i nostri vicini europei, perché tutto il mondo torni a percepirci (come al tempo dei grandi Italiani del passato) come innovatori, sperimentatori e più attenti alla modernità. Gli altri paesi su questo versante sono da sempre un po’ più ottimisti e fiduciosi di noi rispetto ai giovani artisti... Sanno rischiare di più. Facciamogli vedere che anche noi siamo in grado di grandi cose! Grazie per ciò che le istituzioni e il mondo dei galleristi privati sapranno fare concretamente nel campo dell’arte. inviato da Prof.ssa Annamaria F. - 6/7/2009 11:20 Auspico nuove forme di aggregazione artistica (ancora da pensare) che possano stimolare il pubblico degli artisti - e di coloro che vogliono avvicinarsi all’arte per cultura e curiosità - a condividere insieme idee, interessi e obiettivi creativi. La società tutta ha bisogno secondo me di una più ampia cultura artistica e di nuove forme di arte diffusa. Avanti i giovani...! L’intervento di una persona esperta ma allo stesso tempo giovane nel mondo dell’arte come Ilaria mi fa ben sperare su un futuro espositivo italiano (e lombardo) più roseo e concreto di quanto non sia ora, soprattutto per quella parte degli artisti giovani (non solo in termini anagrafici) che davvero ha una grande voglia/necessità-interiore di creare e di esprimere al meglio le proprie potenzialità - e che spesso purtroppo stenta ad emergere. Io penso che i giovani talenti possano davvero fare grandi cose in tutti i campi, pittura, scultura, fotografia, cinema, new media arts e design... Bisogna solo credere un po’ di più in loro! Lasciar loro più spazi/tempi/occasioni d’espressione, magari creando anche maggiori luoghi d’incontro fra artisti: spazi sociali per esporre e conoscersi, corsi gratuiti d’arte per giovani e ragazzi, una forma molto gregante è per es. quella del concorso seguito da una mostra collettiva dei vincitori... http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/un-museo-guggenheim-della-lombardia.asp Un Museo Guggenheim della Lombardia 1/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? L’Assessore alla Cultura di Como, Sergio Gaddi, in vista di EXPO 2015 propone di trasformare la storica Villa Olmo in un centro espositivo di respiro internazionale, una sorta di Museo Guggenheim della Lombardia. inviato da Gianni - 11/7/2009 14:04 Il "Gugghenhaim" va fatto a Milano! Magari all'interno di un parco che ne faccia da scenario, simbolo e completamento, che sia una struttura nuova di zecca, che adotti i criteri di ecosostenibilità, un idea architettonica originale in grado di raccogliere interesse internazionale e che si inserisca nel dibattito architettonico e artistico di questi anni, e di cui metà dello spazio sia dedicata a laboratori artigianali, che produca attività di design, che non sia uno spazio passivo ma ATTIVO verso la cultura artistica! una parte dovrà essere dedicata alla produzione industriale cosi' da riallacciare quel rapporto tra bellezza, utilità, bassi costi e produzione in serie tanto agognata da una branchia del liberty e dal bauhaus! sarebbe una idea totalmente inversa dalla nostra comune abitudine e perciò una piccola rivoluzione milanese.. sono perfettamente in sintonia con il commento di Paola del 08.07.09. Lancerei un concorso, per una mostra temporanea, in occasione dell'expo con opere che si riferiscano direttamente agli argomenti trattati dall'expo stessa. La struttura, secondo me, dovrà avere un sovrintendente con incarico di almento 5 anni per garantire una certa continuità critica. Dovrà essere cmq conservato uno spazio per mostre temporanee in modo di non precludere alcuna possibilità futura. Villa Olmo non è adatta a un museo tipo Guggenheim o Moma per ovvia questione di spazio e di caratteristiche del sito ( villa settecentesca) . Va molto bene invece per mostre temporanee come quelle attuali Potrebbe anche essere una buona idea, ma a precise condizioni. 1. trovare una sistemazine di prestigio al Centro Volta che lì abita dal 1983, ha portato lustro e soldi alla città e ha diritto di non essere schiacciato dalle esposizioni. 2. ci vorrebbe un'istituzione, una fondazione, un direttore serio che se ne occupi: non può essere tutto lasciato alle buone o cattive capacità dell'assessore di turno. inviato da PAOLA - 8/7/2009 10:03 Milano ha bisogno di un Museo di Arte Contemporanea e Moderna. L'occasione dell'Expo deve sì contribuire a sviluppare le realtà locali lombarde già avviate, ma deve principalmente garantire la progettazione e il mantenimento di un luogo culturale che garantisca delle prospettive lavorative agli universitari che vogliono far ricerca sul campo. in questo Milano city è insostituibile - ed è da essa stessa soltanto che ripartirà la rivalutazione della sua arte locale nazionale. come studentessa di Brera, auspico che le autorità della gestione Expo prendano in considerazione anche l'ambiente accademico come risorsa per il presente e per il futuro. Sono d'accordo con Cesare...la proposta è bella, ma può essere ancora più attrattiva se si cerca di coinvolgere e migliorare il territorio. Se giustamente si propone un Guggenheim a Como io propongo un nuovo MoMA che possa valorizzare la storia industriale lombarda e parallelamente il design e i designer della contemporaneità sempre legati al terriotrio lombardo. Non penso che debba essere per forza a Milano! Sono di Como, mi occupo di turismo e mi chiedo se può essere possibile che in un occasione del genere non si riesca a fare proposte innovative, lungimiranti, soprattutto a Como. Il potenziale di Villa Olmo è enorme, e la massima idea qual'è? Farne un centro espositivo... e basta?! Dov'è l'idea per il territorio, che lo coinvolga, che ne migliori le condizioni? Se si vuole creare un museo in stile Guggenheim o MoMA, deve necessariamente essere a Milano. Condivido quanto scrive Vincenzo, Milano deve avere un grande museo della moda e riaffermare il suo essere capitale mondiale dello stile e della moda. Se vogliamo veramente sfruttare appieno le potenzialità del nostro territorio con un evento come l’expo può portare, dobbiamo necessariamente migliorare gli IAT presenti sul nostro territorio che a volte sono incompetenti, chiusi (orario ristretto) e sprovvisti di materiale gratuito (mappe, cartine e informative su monumenti, escursioni e mostre)! turistafaidate Credo che uno degli aspetti principali di cui dover parlare non sia tanto il dove o il cosa, ma il come, cioè come promuovere, come finanziare. Ci dovrebbe essere, secondo me, un accordo “diffuso” tra tutte le istituzioni e gli attori locali coinvolti per finanziare progetti di recupero e rilancio delle varie ville storiche o dei castelli d’epoca presenti su tutto il territorio lombardo. E’ un progetto ambizioso e innovativo. Conosco la città di Como come turista e concordo pienamente sul fatto che Villa Olmo debba essere maggiormente valorizzata. Per tutti i visitatori di EXPO 2015 penso sia interessante conoscere non solo l’offerta dei musei di Milano, ma anche di altre città del territorio, tanto più se sono in grado di accogliere opere di respiro internazionale. Trovo che la proposta fatta dall'assessore Gaddi sia un'ottima idea!Villa Olmo è in un contesto bellissimo e interesante sia dal punto di vista naturale che storico e culturale. Inoltre Como che è dislocata da Milano a meno di un'ora,ed è una città relativamente molto più tranquilla,sarebbe una valvola di sfogo x Milano stessa e x i visitatori dell'expo che ne trarrebbero ulteriore vantaggio dilettevole e concorerebbero a promuovere quelle bellezze d'Italia che seppure note, solo un numero esiguo di turisti visita e gode.- Trovo che la proposta fatta dall'assessore Gaddi sia un'ottima idea!Villa Olmo è in un contesto bellissimo e interesante sia dal punto di vista naturale che storico e culturale. Inoltre Como che è dislocata da Milano a meno di un'ora,ed è una città relativamente molto più tranquilla,sarebbe una valvola di sfogo x Milano stessa e x i visitatori dell'expo che ne trarrebbero ulteriore vantaggio dilettevole e concorerebbero a promuovere quelle bellezze d'Italia che seppure note, solo un numero esiguo di turisti visita e gode.- Io penso che il nuovo Guggenheim della Lombardia dovrebbe essere il nuovo museo che sorgera` nella zona ex fiera (City Life), piuttosto quello che trovo anomalo e` che una citta` come Milano, famosa nel mondo per la moda, non abbia un museo dedicato! http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/progetti-presentati-al-barcamp-expo-2015.asp Progetti presentati al BarCamp Expo 2015 30/6/2009 | in I tuoi video Il 25 giugno si è tenuto il BarCamp Expo 2015, una giornata di conferenza multidisciplinare aperta all'intervento del pubblico. Ambiente, urbanistica, nuove tecnologie, ma anche cooperazione e sviluppo, turismo e mobilità sostenibile: questi i temi analizzati dai novanta partecipanti all'evento. Anche noi eravamo presenti e abbiamo raccolto alcune delle proposte emerse durante l'incontro. Per visualizzare alcuni video relativi a Milano 09 Expo 2015 Bar Camp seguite questo link Commenti recenti Grazie dell'iniziativa alla quale ho partecipato. ero presente per far conoscere il progetto Orto d'artista dalla Semina al raccolto che fa parte dell'Associazione Arte da mangiare !! a proposito, visto che stiamo lavorando da tanti anni sull'Arte e sul cibo.. vi chiediamo di dare un sostegno all'associazione . tutti coloro che lo desiderano possono chiedere spiega e diventare amici.. anche collaborare effettivamente. Il progetto È stato pensato per arrivare all'EXPO 2015 lavorando intensamente per il nostro pianeta terra.. cominciando a stimolare TUTTi a fare un orto!! tutte le dimensioni vanno bene.. ma ricordiamoci che ogni progetto È u orto che deve essere amato, coltivato, seguito!! poi anche noi di arteda mangiare vorremmo arrivare alle giornate del Raccolto!!! andate a visitare anche il nostro sito www.artedamangiare.it. Vi aspetto. e ricordiamo sempre con grande gratitudine chi ha permesso di comunicare i nostri progetti e farli condividere anche da altri.. grazie Ornella piluso .. a proposito, sono una scultrice.. in arte : TOPYLABRYS !!!!!! Uauh! inviato da Ornella - 2/7/2009 10:13 Grandi! Io c'ero...è bello vedere persone piene di idee e di voglia di fare! ti fanno venir voglia di progettare, di pensare e sognare e soprattutto di partecipare! inviato da Gemma - 1/7/2009 17:05 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-piero-addis.asp Intervista a Piero Addis 30/6/2009 | in I tuoi video Intervista a Piero Addis - coordinamento e direzione artistica di Regione Lombardia, Direzione artistica della presentazione a Parigi di Milano Expo 2015, Head of Arts and Culture di Torino 2006 Commenti recenti bravò.:-) great ideas. georges braque dice arte deve disturbare, scienza deve rasicurare. peter w.mh. sidney, australia inviato da peter w - 30/6/2009 19:57 Grande idea il parco giochi d'artista! Spero davvero che lo sappiate realizzare... magari coinvolgendo anche i giovani talenti con un concorso a tema. Il mondo dell'arte under 30 ha tanto bisogno di stimoli... e di sponsor. Ci conto!
L’economista indiana Vandana Shiva sostiene che il bambino obeso della società occidentale e il bimbo denutrito dell’Africa siano frutto dello stesso sistema economico. In una Audizione al Senato della Repubblica del settembre dello scorso anno - Jacques Diouf - Direttore Generale della FAO – l’organismo delle Nazioni Unite creato per combattere la fame e la sotto alimentazione nel mondo, segnalava che le persone sottoalimentate nel mondo sono aumentate in un anno di 75 milioni, arrivando alla cifra globale di 925 milioni, a causa dell'aumento dei prezzi degli alimentari. Questo dato conferma la gravità della situazione in campo alimentare in diverse parti del pianeta ed in maniera implicita pone però delle riserve e dei limiti anche sulla efficacia dell’azione di alcuni organismi internazionali e quindi la necessità di sperimentare nuove politiche e nuovi strumenti di intervento in materia. La premessa serve a ricordare quale è il tema dell’Expo 2015 e a tenere quindi alto lo sguardo sui contenuti principali della manifestazione (Nutrire il pianeta – Energia per la vita). Possibili nuovi strumenti d’intervento da adottare da parte del governo nazionale: 1. consentire ad ogni consumatore di devolvere una quota Iva al finanziamento di programmi di cooperazione allo sviluppo sul tema della lotta alla fame e alla sottoalimentazione 2. ridurre dal 10 al 5 per cento il costo delle commissioni sul trasferimento in patria delle rimesse dei migranti Su quest’ultimo punto, in un recente studio realizzato dall’Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia sull’emigrazione lombarda di fine ottocento/inizi novecento viene fatto rilevare che “l’ammontare delle risorse inviate in patria dagli emigranti italiani è stato talmente rilevante da poter essere definito come la mano invisibile del capitalismo italiano. Solo nel periodo fra il 1902 e il 1923 è stato calcolato che le rimesse abbiano rappresentato una media annuale intorno ai 448 milioni di lire del tempo, per un totale di oltre 5 miliardi. Per ottenere questa cifra si è dovuto tener conto delle somme inviate attraverso il Banco di Napoli e le Casse di risparmio postali, ma anche dei molti risparmi inviati attraverso banchi privati o riportati di persona dagli emigranti, considerati come rimesse invisibili. Questo fiume di denaro ha consentito a molte famiglie contadine di sopperire alla cronica mancanza di liquidità che contraddistingueva l’economia rurale italiana, permettendo loro di sottrarsi all’usura e di recuperare gli appezzamenti di terreno ipotecati. Soprattutto le rimesse hanno avuto un’incidenza decisiva nel miglioramento delle condizioni di vita, sia consentendo alle famiglie di migliorare quantitativamente e qualitativamente la loro alimentazione, sia permettendo loro di prevedere migliorie nelle loro abitazioni e di accedere al mercato della terra”. Dal canto suo Regione Lombardia ha già previsto nuovi strumenti d’intervento. Una legge regionale di quest’anno - in materia di usi idrici - prevede che una frazione del canone pagato dai cittadini lombardi vada ad incrementare le disponibilità finanziarie regionali relative alla cooperazione allo sviluppo, con il vincolo della realizzazione di progetti sul tema dell’acqua nei Paesi in Via di Sviluppo. Questa norma - una volta applicata – dovrebbe avere un effetto moltiplicatore sulle risorse a disposizione. Personalmente ritengo poi che l’Expo sia una possibilità per ritornare sulla convivialità familiare, sul cibo come rapporto con l’arte e la bellezza; anche un luogo dove rilanciare dei messaggi, rilanciare la bellezza contenuta nei valori legati all’alimentazione. Il Professor Yunus nel suo ultimo libro "Un mondo senza povertà" propone, in alternativa a donazioni e aiuti governativi, un’azienda che non ha come finalità il profitto ma uno scopo sociale. Il “business sociale” di Yunus si basa sull’imprenditorialità dei singoli individui e ha come obiettivo l´autosufficienza finanziaria. Il capitale viene restituito agli investitori e ulteriori profitti vengono reinvestiti. Yunus ha sperimentato e realizzato questo modello economico, inizialmente attraverso Grameen Bank, con cui ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006, e poi applicandolo a diversi settori. Per esempio, in collaborazione con Danone, l’azienda di Yunus produce e commercializza yogurt arricchiti di vitamine in Bangladesh. L´Expo potrebbe essere un’opportunità per esportare nei paesi in via di sviluppo l’imprenditorialità e le competenze dell´industria alimentare italiana attraverso il “business sociale” di Yunus. inviato da Giorgio - 1/7/2009 9:02 Le asserzioni di Vandana Shiva, per quanto apprezzabili, non possono far dimenticare che il mondo scientifico vede ora in modo ancor più pessimistico lo scenario mondiale: non è più solo un problema di cattiva distribuzione tra i bambini obesi del nord del mondo e quelli denutriti del sud del mondo, ma una vera e propria prospettiva di penuria generale. Come ha osservato Francesco Salamini lo spostamento da consumi di cereali a quello di carni farà aumentare la scarsità di cibo. inviato da Gian Francesco - 30/6/2009 14:20 Ciao, importante potrà essere, a mio parere, la condivisione, tra gli operatori sanitari e volontari impegnati nei paesi del terzo mondo, delle tecniche innovative e già utilizzate, per la preparazione del cibo in questi paesi (ad esempio: le confezioni di alimenti per neonati che non necessitano dell’acqua purtroppo contaminata)…anche attraverso la testimonianza di queste associazioni . Importante è la più ampia divulgazione di alcune regole alimentari fondamentali, verso le comunità di famiglie e di bambini. Grazie inviato da Claudia - 29/6/2009 17:26 Conoscete l'associazione "Emergency"? Sono medici di guerra, certo...un altro campo...ma forse il coinvolgimento di Gino Strada (fondatore di Emergency)e della sua associazione all'Expo potrebbe essere un trampolino di lancio per rilanciare tematiche come l'urgente bisogno di cibo e acqua in paesi africani. Paesi le cui realtà sono ben conosciute da Emergency. Poi, anche se Emergency non è direttamente coinvolta proprio sul tema dell'alimentazione, sicuramente ha agganci e informazioni che a livello di expo potrebbero risultare molto interessanti. inviato da Livia - 29/6/2009 15:30 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/ridefinire-il-tessuto-urbano.asp Ridefinire il tessuto urbano 29/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? ''Le Esposizioni Universali hanno una chiara componente di ridefinizione del tessuto urbano per le citta' ospitanti (...). I fattori trainanti di successo possono essere molto differenti per ogni singola città ospitante, ed una best-practice sviluppata in un dato contesto cittadino può non funzionare se applicata in un contesto storico, sociale e geografico di una differente città". Si parla spesso di come migliorare la vivibilità nelle città,di come rendere le strade più belle,di come mantenerle in buono stato,di come rendere i sottoservizi facilmente fruibili,come rendere economicamente interessante la fruizione dei sottoservizi sia primari che secondari sia per le Amministrazioni Comunali che per quegli enti che devono usufruirne per erogare servizi alla cittadinanza,alle imprese,all'industria,al commercio ecc. Oggi il sistema c'è e si chiama GIMAS. WWW.SISTEMAGIMAS.IT Vorrei portare all'attenzione, delle professioni,delle Amministrazioni,dei politici,per poter interloquire delle tematiche manutentive e loro conseguenti,possibili soluzioni. GianFranco Mascoli Concordo con ROCCO sull'esigenza di linee circolari. Senza stravolgere troppo i piani attuali, basterebbe chiudere un primo anello circolare di suburbana S9 che ad oggi porta da Sesto San Giovanni a San Cristoforo. Se si riuscisse a chiudere questo anello nei 6 anni rimanenti al 2015, avremmo gia' la possibilita' di orientare i pendolari e gli ospiti su trasporti che non debbano necessariamente tutti, come oggi per le metropolitane, passare per il centro. Ovviamente la cosa andrebbe valorizzata potenziando i parcheggi auto in prossimita' delle stazioni di questo anello di suburbana. inviato da Rocco - 8/7/2009 23:17 Lo sviluppo della nostra città in funzione dell’Expo richiederebbe più collegamenti (per risolvere così anche i problemi del pendolarismo) e più aree verdi. Bisogna insomma cogliere l’occasione per migliorare la città che già esiste e la vita dei suoi abitanti…questo mi aspetto, semplicemente, dall’Expo 2015! Ho letto da qualche parte che con l’Expo 2015 ci sarà la possibilità di avere leggi speciali per il recupero di aree dismesse: sono le zone che una volta ospitavano industrie e che poi hanno chiuso i battenti, lasciando migliaia di siti inquinanti in tutta la Lombardia. Spero proprio che tutto questo accada…sarebbe un intervento importante per il territorio e si creerebbero anche delle buone opportunità professionali. L'Expo 2015 sarà un evento diverso dal passato....questo significa anche nuovi criteri organizzativi, nuove formule per sfruttare gli spazi. Se pensiamo agli Expo del passato (Hannover, Siviglia e Lisbona) si vede che i padiglioni costruiti sono stati demoliti o sono diventati lande dismesse....Concordo quindi con tutti gli architetti che per il 2015 non vogliono cattedrali nel deserto. Per gli spazi espositivi, nell'ottica anche di un'economia generale, si possono utilizzare gli spazi espositivi già esistenti...dallo spazio di Rho-Pero al Portello, dall'hangar di Viale Sarca, dal velodromo Vigorelli alla Triennale, dal Castello Sforzesco al museo della Scienza e della Tecnologia. A questi spazi si potrebbero aggiungere poi quelli del Fuori salone, per ospitare mostre dedicate ai sottotemi già individuati: si creerebbe in questo modo una sorta di circuito espositivo diffuso in città, ma anche nel suo hinterland. Vorrei tanto vedere realizzato un quartiere costituito interamente da librerie (con immobili a canone calmierato, ovviamente): credo che si dimostrerebbe una attrattiva turistica, come Hay-on-Wye nel Galles. Si potrebbero coinvolgere direttamente anche gli editori, piccoli e grandi, per realizzare qualcosa di unico recuperando aree dismesse o da riqualificare, e far così risorgere librerie storiche come l'Ile de France o la Sherlockiana. Appartengo al gruppo di pesone preoccupate per come si sta delineando l'expo, con il rischio che risulti un evento apprezzabile per sei mesi ma che lasci una città zoppa fino al prossimo grande evento. *** IL TIMORE *** La concentrazione di tutti gli interventi per l'expo e al di fuori dell'expo (es. la città della salute) in una sola area, e il progetto di abitazioni, tutte abitazioni e nient'altro che abitazioni nel resto della città, possono consegnare alla fine una Milano meno vivibile di quella di oggi. E' bello immaginare che uno possa vivere in zona città studi, in zona ortomercato, in zona stadio, in uan futura zona città della salute o città della musica o della cultura senza che invece tutti si debeb vivere in un unico quartiere residenziale dove ogni cosa la si trova sull'asse Garibaldi-Rho-Pero *** PADIGLIONI E TRASPORTI *** Sono anche convinto che una distribuzione in tutta Milano dei padiglioni e dei servizi richieda uno sforzo di collegamento nei trasporti, ma che lascerà poi una città più equilibrata ed integrata. In altre parole, sarebbe meglio: 1-ristrutturare aree dismesse nelle varie parti di Milano e 2-collegarle in modo adeguato con navette ad hoc. Lo spalmare gli interventi su tutta Milano, e non solo sull'asse Garibaldi-Bovisa-Pero, potrebbe significare spostare parte delle risorse dai grattaceli ai trasporti, ma sarebbero interventi prezioni (tanto le ristrutturazioni quanto l'esperimento dei trasporti verso nuovi poli da istituire dopo l'expo, che possono diventare diversi servizi localizzati nelle varie aree) anche per i decenni successivi. Altrimenti (concentrando tutto in poco spazio) si crea una città sbilanciata, la famosa "città dormitorio" dove occorre prendere il tram per qualunque cosa, per gli uffici del Comune o della Regione, per gli ospedali o per le mostre, per l'università o per le partite di calcio. Non vi pare che tutti i progetti siano situati in una fetta di territorio eccessivamente ristretta già sovraccarica di altri servizi? *** OPPURE ALTRE ALTERNATIVE *** Ho letto qui, con interesse, la proposta di creare i padiglioni nell'area in dismissione delle FS a Lambrate. Questo o altri progetti mi sembrano più equilibrati che la concentrazione di ogni cosa in una sola area. cordiali saluti L Esiste sempre un forte rischio di voler "trasformare" la realtà esistente (tessuto umano, urbano, viabilistico, tecnologico, culturale, strutturale...) in un qualcosa di diverso per "stupire" l' evento expo 2015 con il rischio di fare interventi a macchia di leopardo o a spot sia nel tempo che nello spazio e quindi NON migliorando complessivamente anche l' esistente, che certo non è eclattante. Migliorate non solo la Grande Milano ma anche la Brianza ...Grazie Auguri Per rispondere a Umberto: anche Renzo Piano è con Celentano (come ha dichiarato in un intervista al Corriere della Sera nell’aprile 2006)... ma non in tono disfattista e polemico, bensì - io credo - per dire qualcosa di molto intelligente. E cioè che per Expo 2015 teme “la retorica celebrativa e il rischio della corsa all’oro, dell’affarismo. Celentano è la voce della coscienza, l’anima critica che c’è in ogni milanese. E se c’è discussione e dibattito, anche i progetti migliorano....” Renzo Piano poi aggiunge che – per fortuna! - si sente anche EXPO ENTUSIASTA soprattutto per il bel tema, “nutrire il pianeta”, che è stato scelto. “Una sfida che tocca la fragilità della terra, l’ambiente, la guerra alle povertà...” Con Renzo Piano credo fortemente che la scommessa dell’Expo 2015 dovrebbe essere quella di “FAR EMERGERE LE AFFINITA’ GLOBALI POSITIVE” e che “sostenibilità, bellezza ed equità sociale dovrebbero essere le tre parole chiave.” Proprio sul concetto di BELLEZZA URBANA, credo che Piano dica parole illuminanti: alla domanda dell’intervistatore Giangiacomo Schiavi “La bellezza non è un concetto troppo astratto applicato a una città?” Piano risponde “C’è una bellezza non formale, non edonista, che riguarda la qualità degli spazi e dei luoghi. E’ una bellezza che ha a che fare con la DIGNITA’ DEL VIVERE URBANO, che chiude ferite sociali. Credo all’idea di una città che restituisca ai suoi abitanti il GUSTO di viverla.” Anch’io ci credo – voglio crederci. Io spero davvero che si sappia far tesoro dei suggerimenti e dei progetti che grandi menti come l’illustre architetto sopramenzionato e tanti non-meno intelligenti illustri-sconosciuti cittadini-qualunque hanno dato e sapranno dare in vista di un grande Expo, per un risanamento urbano vero e possibile della città di Milano, delle sue dimenticate periferie... e non solo. Un grande progetto che coinvolge tutti, con il coinvolgimento attivo di tutti. Ringrazio per lo spazio concessomi. Buon lavoro. Continuate così! Un architetto non è grande perché costruisce qualcosa di fisicamente grande, o maestoso, o imponente. O almeno non sempre. Milano, come tante città italiane, non è (purtroppo o per fortuna non so dirlo) una metropoli americana. Il consumo di territorio non ce lo possiamo permettere. In realtà lo abbiamo già consumato ben oltre le reali necessità. La sfida che ci si prospetta davanti è, giustamente ha scritto qualcuno nel blog, creare città più sostenibili, più vivibili, più belle, pulite, verdi. Ma finché la mentalità sarà quella di costruire totem personali solo per fare scena, ma che verranno poi pagati anche dai cittadini fino all'eta' della pensione, allora la città non sarà mai diversa. La sfida è quella di migliorare quello che c'è. I centinaia di edifici cadenti, in centro ma anche in periferia, potrebbero essere oggetto di riqualificazione della città. Costruire altrove qualcosa, a detta di qualcuno bello, efficiente, immerso nel verde, sostenibile etc. non è quasi mai la soluzione giusta. L'identità dei cittadini passa soprattutto per l'identità nei luoghi cari. Con la distruzione e l'abbandono di ciò che un tempo era abitato non si fa altro che creare dei ghetti. I grandi architetti dovrebbero dare l'esempio e fare grandi opere di riqualifica urbana. Ma non mediante la costruzione di nuove opere, ma utilizzando ciò che già c'è. Forse l'Expo sarebbe un pò più vicina, più fattibile e, soprattutto lascerebbe a Milano qualcosa di veramente utile e più nel vero spirito della vera Milano. Mia nonna (vera milanese doc, con la guerra alle spalle) mi diceva che prima di buttare via qualcosa bisogna capire se non ha più veramente alcun valore. Milano è destinata a diventare una grande discarica con piccole oasi per ricchi ma inutili per i più? Visti i progetti in corso purtroppo io penso di sì. Grazie. Un piccolo architetto. Francesca Ho letto le opinioni contrastanti di architetti e personaggi famosi sull’Expo...sinceramente mi sento più vicino alle idee, (ovviamente meno tradizionaliste)di quelli che non vogliono grattacieli o Tour Eiffel. La mia non è tanto una polemica contro il cemento in agguato, perché di cemento a Milano ce ne è così tanto che non saranno certo le opere dell’Expo a modificare radicalmente l’aspetto della città...Penso semplicemente che l’Expo 2015, essendo un nuovo evento diverso dal passato, debba puntare - nel ridefinire il tessuto urbano - alla riqualificazione delle periferie. Milano dovrebbe recuperare cioè il suo ruolo di città metropolitana, ritrovando un equilibrio con l’hinterland e offrendo ai suoi abitanti e a tutti i suoi visitatori l’immagine di una “grande città” integrata, come finora non è mai stato. E poi, invece di progettare i grattacieli, perché non riflettere su cosa Milano vuole essere: sicuramente una metropoli più sostenibile...Allora perché non pensare in modo più forte e diffuso al grande obiettivo del risparmio energetico, alla riduzione dei consumi della città? Insomma, vinciamo le sfide del presente, non quelle del passato! La città ideale è pura utopia. E’ facile inventare di sana pianta una città che sembri perfetta, il difficile è sistemare e rendere vivibili le città che già esistono!! Se sbaglio correggetemi... (dino) Ho letto da qualche parte di un architetto quasi centenario e della sua “Città Ideale” (se non sbaglio si chiama Mozzoni). Sono rimasto affascinato dalla sua idea futuristica, anche se sono un po’ scettico, non tanto sulla sua possibile realizzazione, ma quanto che possa essere in qualche modo applicata a Milano. Comunque se fossi uno degli organizzatori dell’Expo, prenderei spunto da qualche sua intuizione: una gestione logica e innovativa dello spazio urbano. PISTE CICLABILI: Oltre al creare nuove piste ciclabili, secondo me dovremmo anche educare i milanesi ad utilizzarle. Dovrebbero essere assolutamente perfette e non "raffazzonate" come adesso...perchè ora come ora,dato che le piste per le bici sono scadenti e poche,i ciclisti (che si credono tutti tanto bravi) pensano in virtù di questo di poter sfrecciare sui marciapiedi investendo bambini e anziani. I ciclisti sono ecologici è vero, ma per l'expo sarebbe auspicabile fornire loro le piste e L'OBBLIGO DI ANDARCI allo scopo di rispettare chi è costretto a camminare perchè in bici non ci puo' andare e quindi ha tutto il diritto di godersi il marciapiede con tranquillità e non avere il timore di svoltare l'angolo e di trovarsi un manubrio ecologico addosso... inviato da Manuela - 30/6/2009 12:31 La penso come Adriano Celentano: gli architetti possono essere devastanti sul tessuto urbano e sociale quando non tengono conto delle vere esigenze del comune cittadino e non di élite già sufficientemente privilegiate e interessate. Esempio: quanti inutili palazzoni vuoti che deturpano il contesto cittadino senza risolverne alcun vero problema! Secondo me, bisogna puntare alla vivibilità, più verde, più piste ciclabili, più zone pedonali, più parcheggi gratuiti che consentano facili spostamenti nella città accanto a un notevole potenziamento del mezzo pubblico e dei collegamenti. Perché, tanto per dare almeno una indicazione precisa, non un collegamento più efficiente tra i due aeroporti milanesi? Perché non favorire l'installazione di pannelli solari sulle numerosissime quanto spesso pleonastiche nuove costruzioni? Perché, infine, ma non poco importante, procedere ad una campagna radicale contro quel flagello estivo chiamato ZANZARE, indegno di una città che si vuole all'avanguardia? Ci sarebbero molte altre cose da dire non sempre positive, ma sarà per un'altra volta ... Ringrazio comunque per questa opportunità offerta ai cittadini milanesi per poter esprimere liberamente le proprie opinioni e suggerimenti. Saluti, Umberto
http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/rete-tra-i-giovani.asp Rete tra i giovani 28/6/2009 | in I giovani e l'Expo Vorremmo rilanciare i commenti di Cristina (22/6/2009 20:55) e di Marina (25/6/2009 7:48), che propongono di creare una rete tra giovani, attraverso incontri e approfondimenti nelle scuole e nelle università, bandi e premi. Siamo convinti che l’apporto dei giovani sia fondamentale per il successo di Expo 2015, per questo chiediamo ai nostri coetanei di farci sapere quali sono le loro aspettative sull’Expo, come se la immaginano e come la vorrebbero. Commenti recenti Concordo pienamente con Francy che per attirare più giovani bisogna avere più proposte rivolte ai giovani. Sarebbe bello che per l'expo non ci considerassero solo utenti delle proposte, ma anche parte attiva dell'organizzazione. Si potrebbe costituire un "corpo di volontari" giovani per supportare ed aiutare nell'organizzazione dei vari eventi; dal brainstorming alla pratica. ottimo il blog. "Già esserci è l'ottanta per cento del lavoro." (W. Allen) inviato da Enrico - 9/7/2009 18:36 Sono d’accordo con Max…a Milano e in Italia servono più iniziative che promuovano un’ arte più sperimentale che impiega materiali ecologici nel rispetto dell’ambiente: creatività e sostenibilità devono viaggiare insieme! Per lanciare i giovani talenti proporrei una rete di gallerie d’arte capaci di accogliere le opere dei nuovi artisti senza limiti di accesso e con costi moderati… Diamo a tutti l’opportunità di EXPO-rre! inviato da Rosa - 7/7/2009 9:31 Per attirare + giovani secondo me bisogna organizzare + eventi giovanili con maggior riguardo all’offerta di concerti musicali che sono il luogo privilegiato di ritrovo dei giovani (e non solo) provenienti da diverse città per il piacere di ascoltare e condividere la musica che li appassiona... magari senza porre limitazioni sui decibel!! Un esempio: il concerto prossimo degli U2 che sarà come al solito uno spettacolo unico e imperdibile. Forza U2! Spero che con l’avvenimento dell’expo milano si faccia promotrice di sport giovanili come altre capitali europee, creando ad es. piste dedicate agli skater e biker freestyle e una serie di eventi/gare di livello internazionale che attiri un pubblico di ragazzi di tutto il mondo. inviato da Davide - 3/7/2009 13:59 Sicuramente un’idea che si può dare per l’Expo – e che spero qualcuno abbia già proposto – è realizzare un’area strettamente legata agli sport nella quale i giovani possono incontrarsi e giocare insieme, affiancata proprio da un percorso che illustri l’importanza dell’alimentazione in questi ambiti. In questo progetto allora sì che si potrebbero coinvolgere i soggetti sportivi: gli staff tecnici delle squadre (vedi milan lab) potrebbero fare da testimonial, e nello stesso ambito si potrebbe programmare per tutta la durata dell’evento un intenso programma di eventi sportivi, attraverso il quale avvicinare i giovani a queste tematiche e rilanciare i valori – “fisici” ed educativi – dello sport. inviato da Daniele - 30/6/2009 15:19 "Il più sciocco fra tutti gli errori è quando giovani pur intelligenti credono di perdere la loro originalità se riconoscono quelle verità che già altri sono state riconosciute". Questo diceva Goethe...I giovani sono una risorsa prioritaria, che può solo migliorare il nostro futuro. Bisogna dare loro spazi e guide. inviato da Goethe - 30/6/2009 11:10 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-expo-per-i-piu-piccoli.asp L'Expo per i più piccoli 26/6/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015 Le famiglie, le scuole, gli educatori come si pongono di fronte all'importante obiettivo di diffondere una cultura di un'alimentazione sana e consapevole? Ilaria con il suo commento del 23 giugno stimola la nostra riflessione sulla necessità di coinvolgere anche i più piccoli sui temi dell'Expo. In fondo, i bambini di oggi saranno i giovani del 2015. Tutti, proprio tutti, devono partecipare! Scriveteci la vostra proposta! Commenti recenti Grazie a Elisa la notizia! Non l'avevo più trovata... Aulì Aulè è un ottimo nome! Non vedo l'ora di vedere come lo fanno e di portarci la mia bimba. Buona giornata a tutti! Per Marilena: Sembra che il parco per la memoria dei bambini del mondo si faccia, vedi: "Expo 2015: «Il parco per i bimbi si farà» Trovata un'area per Aulì ulè" http://www.partecipami.it/?q=node/6836 Nella zona di piazza Maciachini dopo lavori molto lunghi, hanno finalmente realizzato un nuovissimo parco giuochi dedicato ai bambini. Io ci porto i miei nipotini perche’ e’ proprio davanti alla scuola materna. Questa per me e’ un bellissimo esempio di come si riesce anche con poco a rivalutare una zona che si stava degradando terribilmente per trasformarla in una più verde, funzionale e vivibile per tutti, bambini, nonni e genitori! Spero tra poco tempo, con l’expo, di ringraziare la mia Milano per altre belle opere come questa. nonna Adele inviato da Marilena - 1/7/2009 9:43 Sicuramente sarebbe molto interessante che a questa iniziativa fossero coinvolti direttamente i ragazzi: potrebbe essere per loro "una nuova scuola di vita". inviato da Marisa - 30/6/2009 9:35 Concordo con i pensieri di Vera, la mamma di Matteo... La sensibilizzazione di giovani e giovanissimi a temi quali l'alimentazione sana non è un obiettivo che si puo' rimandare. Sapersi nutrire bene non è affatto semplice, quindi se l'Expo potesse favorire la diffusione di nozioni legate ai modi corretti di alimentarsi potremmo compiere significativi passi verso l'apprendimento di stili di vita salubri e l'abbattimento di problemi attuali come per esempio l'obesità infantile. La televisione stessa, già pericoloso veicolo di stili di vita errati (merendine & co),dovrebbe essere usata come mezzo per diffondere una comunicazione un po' alternativa : spronare i giovani ad apprendere cosa significhi alimentarsi in modo corretto. Compito dei docenti sarebbe promuovere qualche iniziativa attraverso la quale riavvicinare ragazzi e genitori al piacere della buona e sana tavola. inviato da Alessandra - 29/6/2009 15:21 Concordo con quanto dice Alice relativamente alla programmazione regionale di corsi per formare gli insegnanti. Io lo allargherei anche ai genitori e sfrutterei le sinergie con chi fa già educazione alimentare (Papillon, SlowFood,la Città dei Bambini di Genova,...). Inoltre ritengo importante utilizzare strumenti di comunicazione diversi (dalle rassegne cinematografiche, a premi per corti da cellullare passando per i mai obsoleti concorsi a disegni..). Per tutto questo sarebbe importante fare una programmazione che parta dalla Lombardia ma che contempli le regione vicine (anche la mia Liguria). Dico questo perchè può essere veramente il Volano con cui rilanciando un tema importante come questo si crei una Compagnia in grado di fare una piccola rivoluzione culturale. inviato da enrico - 29/6/2009 14:27 Credo che l'Expo costituisca un'ottima opportunità per avvicinare gli insegnanti a questi temi. Occorrerebbe però avviare un'azione di sensibilizzazione affinché le scuole stesse li inseriscano nei propri progetti didattici. Sicuramente Regione Lombardia in ciò può aiutare molto. inviato da lucia - 29/6/2009 12:52 Sono la mamma di Matteo, un bambino di 7 anni che si sveglia malvolentieri ogni giorno per andare a scuola! Forse se le insegnanti sapessero rendere più interessanti e "produttive" le loro lezioni, anche l'attenzione dei loro piccoli studenti sarebbe più attiva! Sono stata supplente-maestra a mia volta e so che spesso non è facile catturare l’attenzione di tante piccole menti… però è anche vero che se i piccoli alunni venissero resi più partecipi del loro stesso apprendimento tramite percorsi didattici più interattivi, giochi intelligenti e spunti creativi, sicuramente la loro conoscenza e sicurezza di sé sarebbero più favorite e incentivate. Penso ad esempio all'idea - secondo me troppo poco sfruttata - dell'orto a scuola (certo per quelle scuole che se lo possono permettere dal punto di vista degli spazi!). Al riguardo ho visto un recente video su youtube in cui si parla di un’ottima iniziativa di questo tipo, portata avanti da un’intelligente insegnante: i più piccoli si possono così accostare alla natura e alla coltivazione di alcuni vegetali, seguirne il processo di semina, maturazione e raccolta fra primavera e autunno e riconoscerne forme e colori (e non vedere frutta e verdura solo al supermercato!) . Così facendo i bambini si divertono e apprendono allo stesso tempo importanti principi e nozioni - anche quei bimbi che vivono in città e che non sono, in questo, così fortunati come quelli che vivono in campagna. Mi auguro davvero che Expo 2015 sappia promuovere questi intelligenti progetti didattici e concretizzi percorsi di questo genere per avvicinare tutti, bimbi, genitori, nonni e insegnanti all'importante mondo della natura, dell’agricoltura biologica e dell'alimentazione sana e veramente consapevole. Prima di tutto penso che si debba programmare a livello regionale un corso atto a formare proprio gli insegnati su questo tema. http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/promuovere-l-italian-style-nel-mondo.asp Promuovere l'Italian style nel mondo 27/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Expo 2015 sarà una vetrina per Milano, la Lombardia e l’Italia. Italian Style è moda, è alimentazione, è arte e cultura ma è anche un sistema Paese che stupisce il Mondo perchè poggia su una miriade di micro imprese che hanno reso grande questo Paese e che però nonostante questo spesso non ha voce ad esempio in Europa dove questa "eccezionalità" non riesce a farsi sentire ad esempio nei capitoli che finanziano le imprese a partire da interventi così considerevoli che aziende piccole o piccolissime non riescono mai neppure a concepire, figuriamoci a investire. E non è poi così vero che grande sia così bello come si è creduto fino ad poco tempo fa ...visti i risultati che ci troviamo di fronte! Ma l'Expo è indubbiamente un'occasione che a nessuno dovrebbe essere tolta!! Quindi propongo delle aree dedicate, all'interno dei propri padiglioni di riferimento, alle piccolissime aziende a costi piccolissimi perchè solo così quelle aziende potranno accedervi e magari avere l'occasione di farsi conoscere dal mondo e magari ricordarsi di Milano come l'occasione della loro vita! Inoltre convegni e work shop organizzati con acquirenti a loro interessati che non siano sempre i soliti buyers della GDO come se quello fosse il solo mercato possibile! Vi ringrazio per la cortese attenzione e auguro a tutti buon lavoro. inviato da valentina - 11/7/2009 10:26 Immagino un divertente e decorativo concorso di fotografia...in cui ogni partecipante illustra una foto che rappresenti, secondo il suo personalissimo punto di vista, cosa significhi lo "stile italiano". Possono essere catturati colori, pose, tagli di abiti, movenze, dettagli classici o stravaganti di ieri e di oggi...insomma...uno sguardo forse un po' frivolo rispetto ad altre tematiche dell'expo...ma anche l'occhio vuole la sua parte no? inviato da Carlotta - 30/6/2009 15:27 Concordo con quanto auspicava Marina col suo comm. del 22/6/2009, riguardo all'importanza che Milano si doti di un prestigioso, funzionale e moderno Museo della Moda. Attirerebbe sicuramente molto turismo (straniero e non) e saprebbe risollevare in qualche modo l'Italian style nel mondo, che nonostante tutto ha bisogno secondo me di una spinta in più e di maggior freschezza... Sia grandi firme che piccoli stilisti potrebbero/dovrebbero collaborare alla sua realizzazione, creando interessanti e produttive sinergie artistiche e di mercato. Si potrebbero inventare percorsi informativi (magari interattivi) per illustrare la nascita delle grandi firme italiane, il lavoro negli atellier, la parte grafica e fotografia legata al mondo della moda... e molto molto altro. Insomma, Milano non può non avere un Museo della Moda! v.v. inviato da Valentina - 30/6/2009 12:10 http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/non-solo-architettura-ma-ricerca-e-arte.aspNon solo architettura ma ricerca e arte 26/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015? Il 24 giugno Ermolli, presidente di Promos (la società che si occupa di internazionalizzazione per la Camera di Commercio di Milano), in un’intervista al Corriere della Sera ha lodato l'iniziativa degli Stati Generali dell’Expo, spiegando che i cittadini sono i veri "stakeholder”.
inviato da cinzia - 1/7/2009 23:03 Finalmente le Dolomiti sono entrate nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Consiglierei alle Regioni del nord Italia di sfruttare al meglio tutti i siti appartenenti all’Unesco con un punto di riguardo per l’accessibilità di queste zone tramite i mezzi pubblici! Questo soprattutto in vista della mole di turisti che arriveranno in Italia e che non disporranno di automobili per muoversi sul nostro territorio. Grazie. inviato da Nicola - 1/7/2009 10:50 E' un progetto fantastico! In Italia abbiamo il canale artificiale più antico del mondo, ma siamo gli ultimi a volerne sfruttare le potenzialità turistiche... In Europa continentale il turismo fluviale è già molto sviluppato: e noi, cosa stiamo aspettando? Sono d'accordo, perchè aspettare il 2015! Questa attività potrebbe trascinarne al suo seguito delle altre, si pensi a tutte quelle località attraversate dai navigli ma che non godono di grande affluenza turistica... e poi sarebbe un percorso del tutto nuovo... che voglia di vancanze! se mai si realizzerà sono già in fila per il battello! io credo che sarebbe un ottimo prodotto da pubblicizzare all'estero anche prima dell'Expo. Pensate quanti turisti americani e tedeschi verrebbero a farlo! inviato da martino - 2/7/2009 15:06 rendere "civilmente" sicure e funzionanti le linee ferroviarie nazionali mi sembra il minimo per poter iniziare a parlare di EXPO e dei suoi temi così pregnanti.... inviato da Raffaela - 30/6/2009 10:23 Di percorsi ciclabili ce ne sono diversi intorno a Milano ma sono frammentati. C'è anche della documentazione, sia prodotta dalla Regione Lombardia che dalla Provincia di Milano di buon livello. Quello che si potrebbe fare è un piano organico, in modo da coordinare i vari interventi pianificati e studiare dove farne di nuovi e con chi, in modo da avere una rete ciclabile omogenea ed interconnessa. in questo modo potrebbe essere un'offerta turistica da proporre, anzichè lasciare al singolo di scovare tale opportunità. inviato da Elena - 29/6/2009 14:15 Sono con chi sostiene la sistemazione della darsena e la riqualificazione dei navigli, un patrimonio turistico incredibile e inutilizzato. Pensate solo ad un collegamento fra Milano e la Certosa di Pavia! inviato da Desmond - 29/6/2009 11:00 @Mario...dipende semplicemente da chi decide di metterci i soldi...ricordiamoci che esiste uno strumento chiamato sponsorizzazione. Mi vengono almeno 3 grosse aziende private che sarebbero disponibili a sponsorizzare una cosa del genere. inviato da Irene85 - 26/6/2009 13:41 Le sinergie sono necessarie, non dimentichiamo le esigenze di persone che non possono pedalare tanto. Irene85, temo che il costo per l'investimento nei veicoli che proponi sarebbe proibitivo inviato da Mario - 26/6/2009 7:38 Il velotaxi potrebbe essere una grande idea per decongestionare il traffico a Milano, diminuire l'inquinamento e soprattutto riuscire a muoversi per la città a costi e in tempi ragionevoli anche quando i mezzi non sono affidabili. Sarebbe bello potere noleggiare in città e, perchè no nei parchi, quella sottospecie di mezzo a due ruote elettrico che si guida all'impiedi sfruttando il baricentro. Io l'ho già provato, è silenzioso e pratico ma soprattutto divertente!! Il velotaxi è una bella idea, ma per Milano mi sembra più realizzabile e utile il progetto di Giovanni! Io penso che l’Expo debba essere essere una manifestazione in grado di rilanciare il tema della sostenibilità attraverso iniziative che promuovano la mobilità pedonale. Con Expo non devono solo aumentare le infrastrutture, ma deve crescere la sensibilità di tutti verso l’ambiente in cui viviamo. Proporrei di creare una segnaletica specifica che indichi percorsi e tempi di percorrenza a piedi lungo una rete di itinerari pedonali che colleghino delle destinazioni di particolare interesse. L'iniziativa potrebbe fungere in questo modo da strumento di promozione per gli spostamenti a piedi e allo stesso tempo da sistema di orientamento per i visitatori provenienti dall’esterno. Penso non solo a Milano, ma anche a tutti i comuni dell’hinterland. Abbiamo deciso di aprire questo nuovo topic per entrare nel vivo del tema di Expo 2015. Inviateci le vostre idee per animare la discussione sui sette sottotemi di Expo 2015: la scienza per la sicurezza e la qualità alimentare, l'innovazione della filiera alimentare, la tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità, l’educazione alimentare, la solidarietà e la cooperazione alimentare, l’alimentazione per migliori stili di vita, l’alimentazione nelle culture e nelle etnie. inviato da Roberto - 17/7/2009 0:59 E' la città che deve per prima comunicare con il suo aspetto una sintonia con la dimensione dell'uomo, con la sua natura, con la sua esigenza di 'vivere bene', di mangiare bene, di muoversi , di essere dinamico e aperto, di essere comunicativo e accogliente con il resto del mondo e soprattutto di essere in sintonia con la salute e il benessere del pianeta oltre che della propria. Ora come ora Milano non è nulla ancora di tutto questo. Ci sta provando? Forse, ma i milanesi per primi in questo momento non ci credono molto. Se non ci credo molto io che sono nata e vissuta a Milano fino ad oggi, come fare a convincere chi si recherà per la prima volta nella nostra città per l'Expo? Milano dovrebbe essere una città innanzitutto colorata, ebbene sì, bella e colorata: con uno spiccato senso estetico negli accostamenti tra le sue architetture. Per mettere a tacere quanti appena mettono il piede a Milano, non fanno altro che snocciolare il solito commento 'com'è grigia'. Come fare? Ingaggiare grandi architetti aiuta certo, ma non basta: un bellissimo grattacelo se inserito nel contesto sbagliato non rende certo migliore lo skyline. Io chiedo: architetture all'avanguardia va bene, ma capaci di omogeneizzarsi con il resto del panorama, quindi coi quartieri, i palazzi, le case e le strutture vicine. Questo significherebbe anche 'migliorare' ciò che esiste già: creerei degli incentivi (o di converso multe o forme di tassazione) che incoraggino i privati a ristrutturare i propri condomini (se ad esempio hanno più di 20 anni,o hanno un aspetto di trascuratezza - vedasi facciate annerite o balconi smangiati dalla ruggine), a piantare più alberi nei propri giardini, a mantere puliti i propri passaggi. Incentivi (o di converso multe o forme di tassazione) affinchè le aziende e i commercianti in genere rinuncino ad insegne enormi e chiassose, a favore di insegne più 'morigerate' e magari di pubblicità via web, e anche ad usare impianti che sfruttino le energie rinnovabili. Inoltre cercherei di rivedere in termini di efficienza (quindi in termini di orari , frequenza, a perchè no, numero di risorse impiegate) il servizio di nettezza urbana: affinchè questa provveda non solo al semplice ritiro dei sacchi della spazzatura, ma anche alla pulizia costante e razionale dei marciapiedi e le piazze di OGNI zona della città (e non solo in piazza Duomo e dintorni!!), a mantenere pulite quel - ahimè ancora poco - verde della città, quindi aiuole, parchi, giardinetti, ma anche stazioni della metropolitana, fermate dei mezzi pubblici di superficie. Penso che i milanesi lo meritino. Un altro modo per finanziare parte di questi interventi, provvederei a sguinzagliare degli 'ausiliari' che puniscano con multe severe chi getta carte o cicche per terra, o chi non provveda a elimare gli escrementi del proprio cane. Un sistema che in altri paesi europei è in vigore da anni. Siamo riusciti a far accettare la legge sul fumo, si può far accettare anche questo. Inoltre vorrei dire che lo bike sharing è senz'altro un ottima idea, se non fosse che i soli a sfruttarlo e a giovarne sono i pendolari. Questo perchè le stazioni di bike sharing sono prevalentemente concentrate nella zona del centro (Duomo, San Babila, Meda, Cadorna), in prossimità di stazioni ferroviarie e di metropolitane. Se un milanese volesse sfruttare il servizio, ma abitasse a Milano Nord Ovest (come la sottoscritta), non troverebbe una sola di queste stazioni. Il paradosso è che il bikesharing, nato per i milanesi, i milanesi non sono messi in condizione di usarlo! Inoltre trovo che abbia poco senso il bike sharing in una città totalmente priva di un circuito di corsie ciclabili. Basta recarsi in città come Berlino per rendersi conto che la cultura della bicicletta è stata impressa nel disegno della città, delle sue strade, dei suoi semafori (esistono i semafori per le biciclette!!). Milano negli ultimi anni è stata messa letteralmente sottosopra per costruire nuovi silos per le auto, ora lo è per altri interventi in vista dell'expo: a questo punto non credo che metterla sottosopra per aggiungere delle piste ciclabili alle sue strade comporterebbe a suoi abitanti tanto più disagio di quello che già sopportano. Questo è veramente un punto cruciale per incominciare a gettare i semi del 'vivere verde' nei milanesi. E' veramente un punto di partenza imprescindibile. Sulla metropolitana poi, siamo vergognosamente indietro con il resto d'Europa: in mezzo a tanti metropoli che vantano minimo 10/11 linee diverse e capillari della metropolitana, Milano non è per nulla all'altezza. Il servizio metro attuale è oltretutto scadente, e sinceramente mi fa sorridere chi pensa che i 'passanti' ferroviari possano sostituirsi alla metropolitana. inviato da Barbara - 16/7/2009 16:25 Se non faranno anche almeno M4 M5 M6 ( e già mi girano che le prime due sarebbero linee leggere ) mi sa tanto che lascio Milano .Segnalo al proposito una petizione online : www.firmiamo.it/piulineedimetropolitanainitalia . Comunque segnalo anche il sito www.genitronsviluppo.com : vi sono articoli su bioarchitettura , ogm e agricoltura( nutrire il pianeta ) , energie rinnovabili ( energia per la vita ) , e altro . inviato da Alfonso - 11/7/2009 23:44 Messaggio: Entri in una grande stanza, per un importante appuntamento. La stanza è accogliente, superbamente arredata, colori molto gradevoli, finestre luminose che si affacciano su un bel parco, sul tavolo di cristallo un vassoio di frutta fresca e un assortimento di bevande a piacere, alle pareti quadri antichi e moderni, bene assortiti, una postazione internet, un maxischermo tv… Al centro della stanza c’è una persona in piedi, di spalle, sta facendo qualcosa… Dove si posa il tuo sguardo? Sugli oggetti o sulla persona? Sullo scenario o sul personaggio al centro della scena? La calamita principale è lui, è lui a dare il senso a tutto lo scenario e lo sguardo viene attirato da lui: chi è? Come si comporta? C’è stile e genuino calore in quel suo girarsi e tenderci la mano o si tratta di una semplice formalità? Mentre ti avvicini offrendo a tua volta la mano, non puoi fare a meno di scrutarlo, di passare da un semplice guardare a un più emozionante vedere. Ora mettiamo nome ai nostri personaggi: la stanza è Milano, tu sei l’ospite che a vario titolo arriva per l’Expo e l’uomo al centro della stanza è il padrone di casa, ovverossia i cittadini, raccolti in un’unica immagine. C’è uno stile, un’anima di una città, non nel senso strettamente religioso, s’intende. Se pensiamo alle grandi metropoli del mondo, ognuna di esse si lega, in qualche modo, nella nostra rappresentazione mentale, non solo alla sua architettura, ma anche e molto al modo di vita dei suoi abitanti, al loro comportamento quotidiano. “Something in the way she moves…” cantava una vecchia canzone dei Beatles… ci si innamora di questo, il luogo è importante ma il gesto umano ancor di più. altroCibo è un progetto della Fondazione Scuole Civiche di Milano, che raggruppa al suo interno le cosiddette scuole d’arte e di cultura: Musica, Cinema, Teatro, Jazz, Lingue. Sono scuole di formazione professionale. Formazione: la forma di un’azione, il formarsi per essere capaci di essere in grado di portare avanti una determinata professione. Formazione ha anche un altro significato: scende in campo una squadra con una sua formazione… oppure una formazione aerea o cristallina e via dicendo. Divagazioni etimologiche? Non solo: l’etimologia può aiutare talvolta a ritrovare le origini della propria storia e fare passi nella giusta direzione. Così ora la parola “formazione” può essere un segnale utile a considerare il senso di un formarsi degli abitanti in vista dell’Expo. Che stile di vita mostreremo? Efficienza, velocità, qualche tenace isola dell’antica tradizione di beneficienza e generosità, fascino e un po’ di glamour, eleganza… ed altro si potrebbe aggiungere, ovviamente. Beninteso Milano ha una storia ricca e un’immagine ben stagliata. Ora, in più, c’è un compito assegnato da uno dei temi dell’Expo: Feeding the planet. Nutrendo il pianeta. C’è ovviamente in questo gerundio, in quest’attività necessaria e sempre urgente, tutta l’emergenza di una situazione che è, come si dice, sotto gli occhi di tutti, sia di chi vede sia di non vuole vedere. “Non di solo pane vive l’uomo”: è forse questa frase in contraddizione con “Feeding the planet” ? Sarebbe davvero sciocco il pensarlo… “Cos’è l’uomo se la parte migliore della sua esistenza è solo un traffico di sonno e pasti; sonno e pasti? Una bestia, senz’altro…” dice Hamlet, riflettendo sulla bellezza dell’ambizione. Il progetto della Fondazione intende proporre all’Expo milanese un’attenzione e una produzione di avvenimenti su questo tema che è ben racchiuso nel titolo: altroCibo; scritto in una sola parola. Cosa s’intende per altroCibo? Quel bisogno ed insieme desiderio positivo di coltivare e nutrire in sé l’aspetto non visibile della propria esistenza. L’aspetto che fa germogliare e crescere l’albero interiore della propria vita. Che si alimenta di profondità di parole antiche e contemporanee, passa attraverso l’esempio di altri uomini e donne, percorre la propria e l’altrui memoria, si riflette nei momenti della migliore arte e naturalmente vive e si esalta nelle varie forme di espressione spirituale e religiosa. Questa necessità non può essere certo facilmente definita con una sola parola, e pur tuttavia non è un azzardo dire che ogni uomo e ogni società l’avverte, in molti modi e maniere. Ma discutere del significato non è mai significativo… Varie iniziative sono state già avviate, incontri, filmati, interviste, etc, nel campo specifico del loro operare… c’è un sito utile per documentarsi e informarsi: www.altrocibo.org Senza dilungarmi ulteriormente vorrei dire solo di un prossimo incontro, che spero di poter porre in essere dopo l’estate, con il Maestro Franco Cerri, dal titolo: Il cibo della Cortesia. Chiunque abbia conosciuto il Maestro Franco Cerri, sia pure di sfuggita, sa perché egli sia più che titolato a trattare quest’argomento. Ecco, la Cortesia ad esempio, rimane in quota in questa città? O piuttosto sta planando velocissimamente fino a schiantarsi nelle file dei clacsonanti emergenti, quelli che a ogni rallentamento, a ogni ostacolo proclamano a gran clacson: io, io, io, passo io…? Lo spazio e il tempo sempre più ridotti, ansia del dopo; ansia dell’emergenza, misurati sempre più a misura di link… slowlink, sarà un altro degli incontri di altroCibo… che non è solo cultura, leggere, rappresentazione artistica, non è solo cibo per la mente… ma è anche, e qui torno allo spunto iniziale, un comportamento da nutrire e coltivare, way of life fatta di spazio, tempo ed anche ascolto… al di là del blob sonoro incessante. Quando saremo al centro della stanza che avremo ben modellato, affacciata in ogni dove del mondo, insieme alla tavola imbandita sapremo offrire anche altroCibo? Forse è bene ricercare un po’ in merito, studiare, produrre e un po’ di… ebbene sì : formazione professionale. Nella cosiddetta culla della società occidentale, quell’Atene a cui ogni democrazia odierna suole richiamarsi, uno dei padri nobili della patria, soleva fermarsi e sostare per un bel po’ di tempo, assorto in una sua meditazione, agli angoli di una strada, o prima di recarsi a un convivio… il suo nome era Socrate, se succedesse adesso, qualcuno potrebbe rischiare di essere travolto, insultato e quasi spedito dritto dritto al tso. inviato da Gaetano - 6/7/2009 16:56 Mi sembra che un altro aspetto importante dell’iniziativa di cui parlate - che forse state trascurando - sia che questo famoso “bollino” sulla frutta e verdura di stagione favorirebbe anche una maggiore trasparenza nella definizione stessa dei prezzi… che pure non sarebbe male! Oltre ad una sorta di tracciabilità del prodotto, se non ho capito male, come già avviene per carne e pesce (almeno credo… sono vegetariano!) inviato da Attilio - 2/7/2009 15:41 D’accordissimo con ciò che scrive renato. E non dimentichiamo che un maggior consumo di prodotti di stagione, proprio per il fatto di essere consumati nel territorio di produzione, contribuirebbe a ridurre l’inquinamento in quanto accorcerebbe il percorso delle merci dai luoghi di produzione a quelli di vendita. inviato da caterina - 1/7/2009 9:35 Ho letto – ma non ho avuto ancora il piacere di sperimentare di persona la cosa facendo la spesa… – che dal 27 giugno nel reparto ortofrutta di alcuni punti vendita coop lombardi si dovrebbero trovare i prodotti di stagione segnalati con un apposito “bollino”, oltre a locandine riepilogative sui periodi ideali per il consumo di frutta e verdura. Mi sembra una campagna molto bella ed utile, che ha finalmente l'obiettivo di promuovere scelte alimentari più sane e consapevoli. Penso all’importanza di contrastare la diffusione di abitudini errate nei consumatori che portano alla diffusione sempre più allargata di malattie “socialmente rilevanti” come l'obesità. inviato da Renato S. - 29/6/2009 16:06 Personalmente penso che il tema dell'Expo 2015 "Nutrire il pianeta. Energia per la vita" sia molto azzeccato visto che proprio qualche giorno fa la FAO ha lanciato l'allarme che le persone che soffrono la fame nel mondo sono più di un miliardo (una cifra mai raggiunta prima). Per questo motivo a fare da cornice all'Expo 2015 ci sono 485 progetti di cooperazione internazionale. Però mi piacerebbe che su queste iniziative ci fosse più trasparenza, visto che le informazioni a riguardo sono a mio avviso molto scarse. Per esempio, sarebbe interessante sapere come sono stati scelti questi progetti visto che negli ultimi anni si sente sempre più parlare di efficacia degli aiuti. inviato da Giovanni - 26/6/2009 18:35 Meno food e più' feed Questo dovrebbe essere secondo me lo slogan per expo Combattere l'eccesso di cibo che ci sta facendo diventare la prima generazione che sta peggio dei propri genitori Riscoprire le nostre tradizioni gastronomiche secondo la cifra dell'ospitalita' "L'Italia e' conosciuta per il suo saper offrire e condividere il cibo - e buon cibo- il primo gesto e' condividere tavola e cucina con tutti anche sconosciuti e stranieri L'Expo deve essere il momento in cui condividere con i paesi che hanno chiesto di partecipare soprattutto il nutrimento della conoscenza, scambiare tecniche e pratiche x il feed Occorre partire dalle idee più semplici dai microprogetti che consentano a ciascun nucleo di coltivare e produrre alimenti per la sussistenza anche in condizioni precarie e difficili come quelle in cui si trovano milioni di persone L'esposizione di Milano deve dare spazio a qs: - food e + feed Visto il tema di EXPO 2015 mi aspetto un evento che contribuisca davvero ad affermare il diritto ad un’alimentazione sana e sicura per tutti. E’ per questo che tra i mille eventi o iniziative che verranno organizzati per l’EXPO penso sarebbe interessante creare uno spazio aperto al pubblico (e facilmente raggiungibile) che sensibilizzi sulle tematiche connesse con il cibo. Una sorta di “laboratorio dell‘alimentazione”- si potrebbe definire - che veicoli l’idea della scienza quale strumento al servizio della sicurezza e della qualità alimentare. Il laboratorio potrebbe fornire valide risposte a tutti i dubbi sul contenuto e sulla preparazione di molti alimenti, sul ruolo svolto dalle bio-tecnologie, sull’utilizzo di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), per meglio comprendere i loro potenziali effetti sulla salute. M.
Questi studenti si dovranno impegnare a riportare e relazionare ciò che avranno appreso in loco, assicurando il loro coinvolgimento nella progettazione dell'evento. inviato da Laura - 27/7/2009 11:32 La mia proposta è di stanziare fondi Expo per creare progetti Erasmus (nel mondo) perchè gli studenti volenterosi ricerchino nel mondo i rapporti che Milano ha avuto e ha con il resto del mondo - finalizzato ovviamente a un'esposizione nel 2015. Il mio campo di studio è l'arte contemporanea, immagino che si possa estendere però a tutti i campi. spero di avere l'occasione di mostrare il mio progetto in maniera più concreta. Per me EXPO è vetrina di attrazione, incontro tra popoli, nascita di relazioni. …e tanto altro ancora. Dal mondo della scuola, in cui lavoro, mi aspetto la possibilità di scambi culturali con altri istituti. Attraverso tali scambi gli studenti potranno mettere a frutto diverse esperienze su tecnologie, tradizioni e creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo (ricerche testuali, multimediali, interviste a specialisti del settore etc.). inviato da Giacomo - 4/7/2009 22:13 Punterei sull’organizzazione di eventi formativi, convegni e momenti d’incontro fra studenti di diversi paesi per favorire lo scambio culturale, magari sfruttando meglio le opportunità che mette a disposizione l’Erasmus. In questo senso, vedo molto bene l’idea di fare una sessione speciale dell’Erasmus dedicata a Milano in occasione di Expo 2015. Dobbiamo darci da fare (noi milanesi, lombardi ma non solo) per fare in modo che Milano e tutto il nord Italia acquisti nel corso di questi anni agli occhi di tutto il mondo l’importanza che si merita, in termini di attrazione turistica e culturale. Dobbiamo essere più internazionali! inviato da Gianni - 3/7/2009 21:36 Ma, promuoverei una campagna per corredare insegnanti nelle scuole elementari, in modo costruttivo per infondere interesse tra alunni (e non) per un approccio in crescendo di consapevolezza. Ciao inviato da Marco - 1/7/2009 21:46 Expo 2015 sarà un grande evento per tutti…da studente immagino che L’EXPO possa aiutare i giovani a comprendere meglio il concetto di sostenibilità come motore di sviluppo per l’intero pianeta. Da Expo mi aspetto spazi di discussione non solo virtuali, ma reali con anfiteatri moderni che permettano ai ragazzi di confrontarsi sulle grandi sfide del millennio. Gli istituti scolastici dovrebbero secondo me farsi promotori di iniziative extra-scolastiche per far sì che tutti gli studenti possano partecipare a questi spazi di discussione. Personalmente vorrei che la scuola che frequento mi offrisse l’opportunità di incontrare i “grandi esperti” che stanno realizzando le “grandi opere” di cui andrà fiera la nostra città. Avrei molte domande da fare e molte curiosità da soddisfare. Ritengo che tutto questo possa essere un valido arricchimento della conoscenza a livello didattico. Secondo me è fondamentale creare delle reti tra i giovani. Forse dovrebbero essere le scuole e le università a promuovere e incanalare queste risorse anche tra gli ex-studenti. Potrebbero promuovere dei bandi per scegliere i progetti migliori offerti dai giovani oppure creare una serie di eventi per far conoscere i giovani tra loro. |
|
In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 19 Giu 2009 - 11:02
|
|