.: Discussione: Expo 2015, al via gli Stati Generali: l'iniziativa e l'apporto dei cittadini

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 24 Ago 2009 - 08:46
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Da www.statigeneraliexpo.it

guarda i video di tutti gli interventi al dal Verme

guarda tutti i video raccolti con il videobox sistemato nella hall del teatro Dal Verme durante gli Stati Generali
http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-carlo-ratti.asp

Intervento di Carlo Ratti
22/7/2009 | in I tuoi video

Ascolta l'intervento di Carlo Ratti.





http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-gentucca-bini.asp

Intervista a Gentucca Bini

20/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Fashion designer e architetto, ci ha dato la sua ricetta per sfruttare al meglio la visibilità che Expo 2015 darà alla cultura italiana.




http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-sessione-conclusiva.asp

La diretta: sessione conclusiva
17/7/2009 | in La diretta: sessione conclusiva

La sessione conclusiva ha visto gli interventi delle istituzioni:

Vicente Gonzales Loscertales, Segretario generale del BIE, sottolinea come il successo degli expo dipenda dalla cooperazione internazionale che non può prescindere dalla partecipazione dei cittadini.

Il Ministro Lucio Stanca, amministratore delegato Expo 2015 Spa, sottolinea come da questa due giorni sia emersa una grande voglia di informazione da parte di tutti, e una grande voglia di contribuire e di dare il proprio aiuto al grande progetto expo. Ricorda un detto africano “Se vuoi andare veloce parti da solo, se vuoi andare lontano devi camminare insieme”.

L’onorevole Silvio Berlusconi, in diretta telefonica, suggerisce alcuni punti per il successo dell’Expo: che Milano impari ad essere una città pulita; che il tema dell’Expo venga insegnato nelle scuole milanesi e lombarde; che si lavori per incrementare il turismo e che si inizi a pensare alla “Grande Milano”. Chiude il proprio intervento confermando l’impegno e il sostegno del Governo nei confronti dell’Expo.

Carlo Sangalli, Presidente della CCIAA di Milano, ha sottolineato due funzioni che la Camera di Commercio di Milano può svolgere verso Expo 2015: attenzione alle imprese e al territorio e attuazione della fase operativa dei progetti pervenuti.
Le proposte provenienti dalle imprese verranno accolte e trasformate in progetti concreti.
Essenziale sarà la funzione di Expo di attrazione dei finanziamenti e promozione di Milano, della Lombardia e dell’Italia nel mondo.
Concludendo, Sangalli ha ipotizzato l’organizzazione, per il mese di settembre 2009, degli Stati Generali delle piccole e medie imprese che dovranno essere il motore principale di Expo.

Guido Podestà, Presidente della Provincia di Milano, sottolinea che l’Expo si costruisce dalle basi e che il metodo giusto per fare ciò sta nel coinvolgimento corale dei soggetti che formano la società civile. Il metodo giusto per proseguire è il gioco di squadra.

Letizia Moratti, sindaco della città di Milano, dopo aver ringraziato le istituzioni che hanno reso possibile la vittoria di Expo 2015 ha ribadito i tre obiettivi di Expo, quanto mai attuali: la valorizzazione di Milano nel mondo sotto tutti gli aspetti, del Sistema Italia attraverso la promozione del made in Italy e del ruolo delle città nell’affrontare le sfide globali che si risolvono prima di tutto localmente.

Da ultimo, Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia, ha annunciato la volontà di trasformare gli Stati Generali Expo 2015 in una realtà permanente tramite numerose iniziative: la presenza stabile del sito internet dedicato, strumento per esprimere e discutere le proprie proposte, l’istituzione di un appuntamento annuale che coinvolga l’intera Italia, l’istituzione di una casa fisica degli Stati Generali Expo 2015 localizzata al 31° piano del grattacielo Pirelli, sede di Regione Lombardia, la creazione di una consulta composta interamente da giovani che possano interloquire non solo su Expo 2015 ma anche sulle varie proposte e attività politiche di Regione Lombardia.

Commenti recenti

Molto importante è la partecipazione ed in particolare dei giovani e di coloro che non appartengono ai gruppi di potere o semplicemnte ai soliti.
Mantenere viva la tensione verso l'EXPO è l'aspetto più importante anche di più dell'aspetto delle strutture.
Ho colto una grande partecipazione che ha dimostrato che Milano c'è, e c'è nelle classi sociali che ogni giorno lavorano e la rendono produttiva. Per ancorare ancora di più la città all'evento suggerisco di creare una specie di sportello o " negozio" che può essere installato nei luoghi più diversi e dove ogni cittadino può essere informato, prendere materiali , lasciare proposte , luogo che possa diffondere una partecipazione non virtuale, come è questo interessante, ma freddo, blog.
Questo anche per il tema molto importante scelto " alimentiamo il mondo" proprio perché si deve evitare che possa sembrare un tema per addetti e studiosi, mentre è un tema al quale tutti dobbiamo partecipare con azioni quotidiane. Serve education che si può fare in modo concreto per essere efficace e non restare un fatto elitario e teorico.
Lo sportello Expo deve divenire un luogo di cultura e mi immagino anche dibattiti, seminari documentari gestiti autonomamente da chi accoglie lo sportello. Così come AL Gore divenne sponsor della candidatura, chiedere al fisico Frjof Capra padre dei temi della sostenibilità e anticipatore con il nuovo paradigma della cultura che si desidera possa emergere nel futuro, a far parte del comitato scientifico.grazie giuseppe florio

inviato da Giuseppe - 18/7/2009  23:56

Vi segnalo che tutti i video raccolti con il videobox sistemato nella hall del teatro Dal Verme durante gli Stati Generali sono stati pubblicati sul canale Youtube.
Ciao.

inviato da Maurizio - 18/7/2009  23:43

Condivido anch'io la proposta di trasformare in permanente gli Stati generali, ma anche con sistemi di consultazione per aree tematiche e soggetti sociali invitati. La proposta è presentata tra l'altro nel sito dedicato di Legambiente: http://www.legambienteexpo.org/ e blog connesso. Alla prossima e grazie

inviato da Andrea - 17/7/2009  21:45

Mi piace molto la proposta del presidente Formigoni di rendere stati generali expo 2015 una realtà permanente : strano anzi che non lo abbiano previsto da subito . Comunque lo facciano subito e non siano promesse da dimenticare , e possibilmente la rendano fruibile anche a non lombardi e non italiani con traduzioni "almeno" in inglese francese tedesco spagnolo portoghese olandese finlandese islandese svedese russo ceco serbocroato slovacco ungherese polacco rumeno albanese bulgaro greco turco ebraico arabo parsi swahili ( si scrive così ? ) hindi mongolo tibetano cinese coreano vietnamita e giapponese . Così come mi piace molto anche la proposta della consulta dei giovani aperta a tutto e non solo a expo : spero sia non una nuova "castina" scelta tra amici e fedelissimi ma una realtà destinata ad aprirsi all 'intera cittadinanza , anziani compresi . Segnalo www.partecipami.it .
Anche la sede fisica al 31.esimo del pirellone pare una buona idea . Ricordo ai responsabili che tutti gli spazi pubblici vecchi e nuovi - sopratutto quelli panoramici - andrebbero resi accessibili al pubblico 365/6 giorni l 'anno almeno dalle 8.00 am. alle 2.00 am , eventualmente facendo pagare un biglietto tra 1 e 5 euro e aumentando la sorveglianza e le misure di sicurezza , e dotandoli di ristobar . Tutto ciò aumenterebbe anche un pò l 'occupazione , anche per i turni ( orario continuato dalle 8.00 am . alle 2.00 am. sono 18 ore al dì ) .
Saluti .

inviato da Alfonso - 17/7/2009  15:12



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-lorenzo-ornaghi.asp


Intervento di Lorenzo Ornaghi
17/7/2009 | in La diretta: Carta 2015

Il prof. Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel sottolineare l’importanza della “Carta 2015, l’impegno di Milano e della Lombardia oltre l’Expo”, ricorda come ogni expo sia pensata per durare nel tempo e nella storia.
Gli expo che più di altri hanno varcato il muro della storia sono quelli che sono entrati nel cuore della realtà e hanno fatto leva sul presente per costruire il futuro.
Segnala come il primo punto fondamentale sia la conoscenza, che porta al bene dell’uomo e della famiglia.
Il secondo punto da tenere presente è la realizzazione di un benessere che sia non solo materiale, e che per la sua realizzazione comporta l’impegno a una azione basata sulla conoscenza e sull’interazione con l’altro.
Auspica infine che il “dopo 2015” Milano e la Lombardia siano un grande porto sull’oceano - dove oceano è il sistema globale -, che invia le sue imbarcazioni a conoscere, che porta i sui valori e che accoglie i valori degli altri.

Commenti recenti

L'idea della "Carta di Milano" va perseguita. Gli "obiettivi del millennio" delle Nazioni Unite che vogliono dimezzare la povertà entro il 2015 ne indicano l'orizzonte. Come promotori de la "Carta di Trento" per una migliore cooperazione internazionale auspichiamo anche noi una cabina di regia che utilizzi un paradigma collaborativo come suggerito da Patrizia, contando su un maggiore coinvolgimento delle donne.

inviato da Fabio - 21/7/2009  11:32

credo che siano importanti gli obiettivi espressi dal Prof Ornaghi. Sono stati condivisi anche da molti relatori. Per raggiungerli però sarà indispensabile che le attività possano essere pianificate da subito e vi sia una cabina di regia che utilizza un paradigma collaborativo. Speriamo davvero inoltre che , come auspica la Presidente Diana Bracco si possa contare su un maggiore coinvolgimento delle donne, che fino ad ora hanno avuto per lo più ruoli secondari.

inviato da Patrizia - 17/7/2009  14:53



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-umberto-veronesi.asp


Intervento di Umberto Veronesi
17/7/2009 | in La diretta: Carta 2015

Nel presentare l’iniziativa “Carta 2015, l’impegno di Milano e della Lombardia oltre l’Expo” , il prof. Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dello IEO ricorda come sia fondamentale assicurare un’alimentazione di qualità a tutti gli esseri umani, e che l’obiettivo dell’Expo sia trovare una soluzione per nutrire tutto il mondo.
Ricorda come quella che ci aspetta è un’impresa gigantesca, a livello politico, economico e culturale, e come sia fondamentale creare un mappa geografica alimentare in cui definire una fotografia della situazione di ogni paese.
E’ importate fare delle previsioni di crescita demografica per potere individuare delle soluzioni e nutrire i 10 miliardi di persone che saremo nel 2040.
E’ inoltre fondamentale, nel quadro globale, non dimenticare il problema degli sprechi dell’acqua, ed educare le persone a scegliere la propria alimentazione anche tenendo conto degli sprechi di acqua.
Nel sottolineare l’importanza della definizione di azioni specifiche attraverso la “Carta di Milano”, ricorda come il successo dell’Expo porterà sviluppo e come l’insuccesso dell’expo porterà regressione: abbiamo dunque l’impegno verso il mondo di fare bene.



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-fedding-the-planet-energy-for-life.asp


La diretta: Che cosa significa nutrire il pianeta?
17/7/2009 | in La diretta: Che cosa significa nutrire il pianeta

Dopo il benvenuto del Presidente Roberto Formigoni, Carlo Petrini, Presidente di Slow Food, apre la seconda giornata degli Stati Generali Expo 2015: nel suo discorso, egli inizia fornendo alcuni precisi dati relativi alla malnutrizione nel mondo e agli sprechi alimentari che si verificano quotidianamente.
In seguito, esprime il proprio vivo augurio che l'Expo 2015 veda Milano come una grande agorà che raccolga persone provenienti da tutto il mondo con di costruire, a partire dal cibo, un nuovo umanesimo.
L'umanesimo auspicato da Carlo Petrini dovrebbe porre attenzione prima di tutto al principio del rispetto della sovranità alimentare che veda i singoli paesi liberi da imposizioni esterne; secondariamente, dovrebbe considerare fortemente la valorizzazione della diversità in termini di biodiversità e differenze culturali che ogni paese porta con sè. Questa tematiche anddranno in swguito rafforzate con la disponibilità alla fraternità e l'impegno a rifiutare lo spreco. In aggiunta, Petrini sprona la città ad essere orgogliosa della propria agricoltura di prossimità e gli organizzatori dell'Expo 2015 a lasciare in eredità, al posto di una grande opera architettonica come accade il più delle volte, il recupero dei parchi e delle cascine e la valorizzazione dei corsi d'acqua lombardi, sottolineando come sia a suo parere necessaria una riconciliazione con il proprio territorio.

Di seguito Paolo Massobrio, Presidente del Club di Papillon, auspica un recupero del senso del gusto e una valorizzazione del cibo di stagione; identifica poi, nella mancanza di spazi verdi nelle principali città una delle fondamentali cause della patologia dell'obesità che affronta il mondo occidentale.
Proseguendo, Massobrio sottolinea come sia irrinunciabile un'educazione alimentare sia sui bambini che sugli adulti; a conclusione del proprio discorso poi, si augura che l'Expo diventi un confronto di saperi e sapori che combatta l'omologazione e l'impoverimento.

Altrettanto numerosi gli interventi e le proposte presentate questa mattina durante la sessione dedicata al tema di Expo 2015 "Feeding the Planet, Energy for Life".

Francesco Salamini, Parco Tecnologico Padano, evidenzia il disequilibrio dell'agroeconomia italiana, che vede importazioni altissime e una perdita del patrimonio della Pianura Padana a favore dell'urbanizzazione.

Franco Bernabè illustra come sul sito di Telecom Italia sia disponibile un meter che misuri la sostenibilità individuale, con cui ciascuno può testare il proprio impatto sul pianeta.

Giulio Ballio, Rettore Politecnico di Milano, spiega il proprio sogno: un'Expo che venga ricordata perchè a servizio di tutti, primo passo per la costruzione di una rete planetaria di competenze e capitale umano.

Luca Doninelli, scrittore, si augura che l'Expo 2015 possa rimettere in moto l'enorme forza culturale di Milano, che sia ultima istanza nelle decisioni.

Luciano Gualzetti, vice direttore Caritas, vede Expo nell'ottica di una responsabilità di tutti verso ciascuno, vicino o lontano che sia.

Davide Corritore, vice presidente Consiglio Comunale di Milano, trova necessario non solo nutrire i paesi in difficoltà, ma trasferire loro anche le competenze e gli strumenti necessari a garantirsi la sopravvivenza.

Roberto Ruozi, presidente TCI, dà spazio al tema dell'accoglienza e dell'ospitalità che rafforzino nei cittadini il senso di appartenenza.

Carlo Cracco evidenzia la necessità del rispetto per la materia prima e del recupero della memoria storica della cucina.

Antonio Intiglietta, Sviluppo Sistema Fiera, sottolinea l'esigenza della formazione delle nuove generazioni dei paesi in via di sviluppo.

Emanuele Pinardi, rappresentante ONG, auspica che i temi dell'Expo vengano portati sul territorio affinchè la gente possa condividerli.

Angelo Zucchi, Commissione Agricoltura della Camera, vede l'Expo come possibile luogo di una vera rivoluzione culturale che metta in discussione i nostri stili di vita attuali.

Lino Stoppani, Presidente Federazione Italiana Pubblici Esercizi e EPAM, ritiene imprescindibile nell'Expo un confronto internazionale sul cibo che rimuova le ingiustizie sociali.

Claudia Sorlini, Preside Facolta Agraria, pone l'attenzione su come gli sprechi non si verifichino solo nei paesi ricchi ma anche nei paesi poveri a causa di una non accurata filiera della conservazione degli alimenti.

Andrea Poggio, presidente Fondazione Legambiente Innovazione si augura che l'Expo offra la possibilità di una partecipazione diretta che veda il coinvolgimento delle parti sociali.

Oriella Savoldi, CGIL Lombardia, ipotizza la costituzione di un'anagrafe dei lavoratori e delle imprese coinvolte in Expo 2015 al fine di garantire la trasparenza dei lavori.

Riccardo Sarfatti, COnsiglio Regione Lombardia, sostiene che, per riuscire, il progetto dell'Expo non possa e non debba avere nemici.

Davide Boni, assessore al Territorio e all'urbanistica Regione Lombardia, vede l'Expo come una scommessa della Lombardia fatta senza pregiudizi

Silvio Ferrari illustra un percorso composto da 12 tappe, una per ogni semestre che ci separa da Expo 2015, che porti ad un'armonizzazione dei valori.

Giorgio Montingelli, presidente Comitato Expo Unione, ipotizza la stesura di una guida turistica di Milano completa e approfondita per i visitatori che accorreranno per Expo.

Elio Catania delinea il bisogno di una rete di trasporti pubblica ed integrata che rispetti l'esigenza ambientale.

Walter Galbusera afferma che l'Expo debba dare risposte concrete ai paesi poveri costruendovi una nuova economia.

Manfredi Palmeri, presidente del Consiglio Comunale, sottolinea la responsabilità verso il coinvolgimento e l'informazione della cittadinanza e la necessità quindi di ideare altri momenti d'incontro come questi Stati Generali.

Michele Perini, preidente Fiera Milano, guarda all'Expo come a un processo che va costruito giorno dopo giorno, ed evidenzia la necessità di investire sull'aereoporto di Milano Malpensa.

Commenti recenti

caro PETRINI
, condivido il 92,5% di quello che hai detto su nutrire e alimentare ,ma credo che vada posta una particolare attenzione e con un gruppo di tecnici lo stiamo facendo ,al coinvolgimento tecnologico delle eccellenze italiane ,industriali della trasformazione dei prodotti agroalimentari ,dei centri di ricerca ,delle associazioni di categoria che hanno finalmente manifestato la loro disponibilita'...non possiamo dimenticarci che si dedica troppo poca attenzione da parte dell' ITALIA alla ristorazione collettiva(ospedali,scuole,fabbriche,universita,uffici...).
non a caso quasi tutte le societa' della grande distribuzione sono in mani straniere.
dobbiamo impegnarci ad invertire la tendenza attraverso nuovi processi tecnologico produttivi che salvaguardino la qualita' dei prodotti ,recuperino il gusto del cibo naturale,promuovano una dieta corretta.
vorremmo lavorare AL TUO FIANCO DA QUI ALL'EXPO 2015 PERCHE' NON POSSIAMO PERDERE COME PAESE UNA OCCASIONE IRRIPETIBILE!!!!!!!!!!!
ALESSANDRO MARCHESELLI

inviato da alessandro - 18/7/2009  17:06

Purtroppo, sottolineo purtroppo, la due giorni di dibattiti è terminata. Il presidente Formigoni ha ricordato infine di proseguire gli stati generali...on line.
Caro Presidente, non sarà la stessa cosa!
Brainstorming...tempesta cerebrale, idee che nascono, e si scontrano, e si sviluppano, e prendono mille direzioni, solo con l'eccitarsi di uno stato d'animo! Esattamente quello che è successo durante l'intervento di Petrini, non ditemi che a voi non è andata così! Ma quelle parole che pungevano ed eccitavano al tempo stesso, come avrebbero avuto lo stesso effetto dallo schermo (piatto) di un pc?? Impossibile ricreare stessa partecipazione e scontro creativo di idee/immagini/emozioni da un dialogo on line!
No, brainstorming è confronto, dibattito che fa sognare i cervelli di tutti coloro i quali assistono a ciò a cui abbiamo assistito oggi DAL VIVO!
Servono altri appuntamenti come quello appena passato, solo così le idee cavalcano le passioni...e superano ogni ostacolo!
Presidente, ci pensi....

inviato da massimiliano - 17/7/2009  17:55

ho seguito l'intervento di Petrini ed è stato entusiasmante come sempre sono i suoi interventi, così profondi e ricchi di umanità e speranza che l'uomo riesca sempre più a capire e a fare propria una nuova sensibilità, un nuovo rispetto verso gli altri o fraternità come lui l'ha definita (attuale oggi + che mai). Spero proprio che l'expo trovi i modi per riuscire a diffondere e comunicare (emozionando) questo nuovo umanesimo in tutto il mondo ed il concetto espresso ieri dall'Architetto Rota (diventare fan dell'expo) è semplice ma straordinariamente efficace. Lo sarà però solo se l'expo incarnerà grandi valori vicini alla gente che potranno condizionare il mercato in questa direzione

inviato da cinzia - 17/7/2009  15:49

Concordo pienamente con il pensiero del presidente di Sloow food,temo però che, il partito del cemento avrà il soppravvento. A mio avviso purtroppo avremo la solita opera all'italina: opere inultili alla collettività, ma utile invece agli speculatori. Spero di sbagliarmi...

inviato da Mauro - 17/7/2009  14:03



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-quale-format-per-l-expo.asp

La diretta: quale format per l'Expo
16/7/2009 | in La diretta: quale format per l'Expo

Francesco Casetti conduce gli interventi della sessione dedicata a “Quale format per l’Expo?” sottolineando il concetto di format: mettere in forma alcune idee in un progetto complesso, connettere singoli punti in una nuova realtà.

Nel suo ricco e complesso intervento, Carlo Freccero sottolinea che l’idea di Expo per il 2015 è legata a un concetto di modernità che non ci appartiene più: dal clima euforico nei confronti del progresso che si respirava negli expo dell’ottocento alla riflessione amara, all’apprensione e all’inquietudine verso il futuro che caratterizza il nostro tempo. Anche i concetti di luogo e spazio sono ormai anacronistici: l’Expo è quasi un non-luogo, per questo è importante promuovere lo sviluppo del territorio e creare un evento. La comunicazione sarà essenziale per creare l’evento Expo e divulgarne i contenuti. Infine Freccero auspica una Fondazione che stimoli il dibattito su argomenti di altissimo interesse che daranno visibilità all’evento.

Silvio Oggioni, del Teatro del Buratto, presenta il progetto “La città teatro dei bambini”, un luogo e un contenitore di attività culturali dedicato ai bambini: teatro, cinema, editoria e arti visive.

Anna Maria Testa focalizza il proprio intervento sul concetto di format: il format come sistema di regole chiare che strutturano una narrazione complessa in una narrazione logica e comprensibile. Sottolinea infine il ruolo importante del web, come paradigma di massima esportabilità del format dell’Expo.

L’architetto Michele De Lucchi presenta un modello architettonico di sviluppo urbano: i parchi agricoli di Milano e il sistema della produzione, distribuzione e vendita di prodotti di alto consumo. Pone in primo piano i piccoli nuclei di produzione agricola, la piccola imprenditoria artigiana e la coscienza sociale dell’alimentazione.

Alessio Fronzoni, AD di Lowe Pirella Fronzoni, sottolinea l’importanza di coinvolgere la popolazione locale e l’importanza di trasformare l’appuntamento italiano in un movimento globale.

Aldo Bonomi, sociologo e direttore del Consorzio AASTER, propone la riflessione sui concetti di limite e di territorio. Limite come concetto da assumere e da cui partire per l’Expo 2015: la cesura e la discontinuità da cogliere rispetto agli expo dell’800 che celebravano la potenza e lo sviluppo del capitalismo. L’Expo 2015 non potrà più rappresentare quella potenza, ma il limite e la scarsità delle risorse dell’alimentazione. Il territorio, come luogo che accoglie i flussi migratori e che per questo si modifica, in un’ottica di dialogo e coesione.

Carmen Bueno , consulente BIE, sottolinea che il cibo è uno degli aspetti più importanti nell’evoluzione umana, che è uno strumento di ricerca e innovazione. Infine auspicato un Expo “eatable” che cerchi, inoltre, soluzioni per i problemi di nutrizione.

L’architetto Paolo Caputo propone di arricchire l’area dei Mercati generali, compresa nelle aree dell’Expo 2015, con un orto frutteto botanico.

Mario Sartori, Fondazione Rete Civica di Milano, illustra il progetto di partecipazione on line e di presentazione dei progetti alla Società Expo 2015 e agli Enti promotori.



Sergio Escobar, direttore della Fondazione Piccolo Teatro di Milano, sottolinea il concetto di nuova cittadinanza che sarà centrale per l’Expo e la città di Milano.

Ruggero Eugeni, Almed, sottolinea che l’Expo sarà un’occasione per formare professionisti dell’arte e della cultura, per recuperare il concetto di evento e per riportare le merci al centro dell’Expo.

Gianluca Martinella presidente dell’associazione Primo Movimento, illustra la storia e le caratteristiche del logo Expo 2015

Francesco Alberoni propone una rivisitazione grafica del logo dell’Expo 2015 trovandolo parzialmente inefficace.

Francesco Micheli immagina la mobilitazione delle scuole di cinema italiane nel mondo per favorire uno scambio di idee e tecniche tra gli allievi.

Luigi Santambrogio evidenzia la necessità che il pubblico ritrovi nell’Expo le proprie tradizioni e il proprio passato glorioso.

Davide Rampello identifica nella metafora dell’alimentazione la funzione della cultura di nutrimento dell’intelletto.

Diego Masi propone l’iniziativa “Le 100 ore della creatività”, festival di respiro internazionale che promuova Milano come città della comunicazione.

Stefano Rolando sottolinea che dopo il 2015 Milano dovrà riconoscere la trasformazione profonda del proprio patrimonio simbolico (brand).

Vittorio Mazzucconi presenta il proprio progetto “l’Arca del Duomo”, recupero della memoria antica della città e proposta di edificio provvisorio icona dell’Expo.

Emilio Battisti descrive la propria associazione per un Expo diffusa e sostenibile che coinvolga direttamente la Lombardia e le regioni limitrofe.

Andrea Chiodi vede Expo come occasione per i giovani creativi di incontrare la tradizione dei grandi maestri dello spettacolo.

Daniela Volpi domanda quali eredità materiali Expo 2015 avrebbe potuto lasciare alla città di Milano, alla luce delle scelte attuali.

Fabio Novembre si augura che per l’Expo, come in qualsiasi manifestazione, l’arte costruisca meno ma lo faccia meglio.

Commenti recenti

In risposta al messaggio di Andrea:
Egregio professor Rolando,

come ha potuto constatare di persona partecipando alla prima giornata degli Stati Generali Expo 2015, l’adesione dei cittadini è stata decisamente alta, confermando le nostre speranze di risposta: abbiamo infatti ricevuto sul nostro sito 480 richieste di intervento a parlare e anche l’affluenza di pubblico al Teatro Dal Verme ieri è stata altissima.
Purtroppo, siamo stati costretti a fare una scelta, a selezionare solo alcuni di voi e a circoscrivere al massimo il tempo a disposizione; abbiamo anche previsto un “semaforo” con un countdown che regolasse in maniera precisa il tempo degli interventi, in modo da lasciare spazio al maggior numero possibile di persone.
Nella sessione “Quale format per l’Expo” ieri pomeriggio sono intervenute 22 persone e, purtroppo per limiti di tempo, non è stato possibile dare spazio a lei e ad altre persone che avremmo voluto riuscissero a intervenire.
Altri come lei, hanno sostenuto un viaggio per arrivare a Milano, e proprio per questa grande affluenza non a tutti è stato possibile dare la parola in sala.
Molti hanno scelto di intervenire attraverso il videobox che abbiamo allestito nel foyer del Teatro (ieri sono stati registrati oltre 60 contributi), e abbiamo iniziato a pubblicare i loro interventi sul canale degli Stati Generali Expo 2015 di YouTube.
Proprio l’esperienza di ieri ci ha suggerito come migliorare il “format” degli Stati Generali Expo 2015, e oggi abbiamo abbassato a 4 minuti il tempo a disposizione degli interventi, per dare la possibilità a più persone di parlare.
Il Presidente Formigoni ha fortemente voluto e creduto nel format di questo evento, innovativo e inusuale, aprendo l’Expo alla partecipazione dei cittadini.
Crediamo che in questi giorni si stiano compiendo i primi passi verso la costruzione congiunta di un futuro per i giovani di oggi, che nel 2015 saranno il centro dell’Expo.
La ringraziamo ancora per il suo contributo e ci auguriamo che possa proseguire la condivisione di idee, proposte e azioni, per un Expo 2015 che sia veramente di tutti.

inviato da La redazione - 17/7/2009  11:13

L'Expo 2015 è in grande ritardo. Per progettare, approvare, costruire, collaudare un grattacielo sono necessari almeno 6 anni. Sentiamo ancora troppe bellissime parole. Bravissimi architetti che fanno analisi psicologiche, ma ancora nessun progetto chiaro. Non ci accontentiamo più di bellissimi voli d'uccello con viali senza parapetti. Vorremmo vedere i nostri messaggi e-mail con le risposte costruttive, sollecite, tempestive. E' necessaria una paginetta, un settimanale regionale aggiornato sull'Expo 2015, con informazioni particolareggiate sui progetti, la loro ubicazione, il loro costo. L'elenco dei progettisti, dei direttori lavori, dei collaudatori. Speriamo nel Messia, il Salvatore dell'urbanistica della Metropoli Lombarda. Non lo metteremo in croce! Dimenticavo la cosa più importante: credo fermamente nella forza dei lombardi. dott. Arch. E. Luxardo

inviato da Eugenio - 17/7/2009  9:33

Ho letto attentamente ogni riga sia del sito ufficiale che degli interventi. Voglio solo segnalare che tutta la filosofia e la progettualità dell'EXPO 2015 si riassume nel "PROGETTO NEVJ" ideato nel 2006 per trasformare la città di Bergamo e creare una struttura architettonica sede e depositaria della Cultura Italiana, della Gastronomia, e delle Politiche Sociali in senso lato. Questo progetto si finanziava attraverso il Turismo, l'Agricoltura, la Gastronomia e il microfinanziamento degli alunni delle scuole. Altra forma di finanziamento era una Carta di Credito innovativa. Progetto Nevj ha tre marchi registrati :-)

inviato da elvio - 17/7/2009  1:16

L'alimentazione rappresenta un terreno d'incontro, di dialogo, di scambio e di sviluppo, determinante per l'importanza culturale ed economica che riveste in ogni singola regione del mondo. Nel percorso storico dell'alimentazione mondiale, il ritorno agli apprezzamenti antichi occupa nuovi spazi, in special modo nelle aree geografiche con più alti contenuti storico-culturali-tradizionali. Secondo le stime della Fao, la produzione agricola dovrebbe raddoppiare per sfamare i 6 Mld di cittadini del mondo, che saliranno a 9 miliardi entro il 2050. Questo dato impone di sviluppare una nuova cultura del cibo, fondata sulla salubrità e la qualità. Garantire la sicurezza alimentare a tutte le popolazioni, infatti, non significa solo fare in modo che vi siano sufficienti approvvigionamenti per tutti, ma anche che il cibo di cui ci nutriamo abbia adeguate proprietà nutrizionali. L'alimentazione si carica di significati e simboli, fino a diventare un vero e proprio fatto culturale, che segue, nei secoli, l'evolversi dell'assetto economico e dei bisogni della società, variandosi e complicandosi di pari passo con il variare e il complicarsi dei diversi aspetti della società stessa. Il modo di alimentarsi è legato sia alla disponibilità locale (qualitativa e quantitativa) di alimenti, sia alla storia e all'economia di un popolo. Esso varia, però, da paese a paese, pur conservando alcune caratteristiche di somiglianza e di omogeneità nell'ambito di una certa area geografica. www.donaconunsorriso.org

inviato da Roberto - 17/7/2009  0:12

La giornta di oggi, pur interessante, ha visto l'esclusione dell'intervento di molti relatori. Per ragione di tempo, è stato detto. Eppure, gli stessi relatori avevano ricevuto conferma "ufficiale" tramite e-mail inviata lunedi scorso dall'organizzazione, sulla base del tempo massimo disponibile diviso per i 5 minuti riservati a ciscuno, facendo capire che chi aveva ricevuto conferma avrebbe poi effettivamente potuto esporre il proprio pensiero (è ben diverso comunicare a voce, di fronte al pubblico,piuttosto che inviare solo un documento....). Non era questa l'occasione per la partecipazione di chiunque avesse un'idea da portare? Come mai è mancato il tempo? Ho avuto l'impressione che molti relatori siano stati aggiunti all'ultimo momento, in relazione al loro ruolo istituzionale o in base ad altri criteri, magari validissimi, ma non dichiarati. Questo modo di fare è preoccupante e testimonia come la effettiva possibilità di partecipazione sia un concetto relativo, e quanto la selezione degli interventi sia stata fortemente "orientata". E' giusto tutto questo? Fa bene sperare per gli sviluppi futuri del processo? Non è vero che i "giovani" (sono un "giovane" professore universitario di 46 anni...) vedono un futuro peggiore di quello dei loro padri, come diceva oggi Carlo Freccero. La realtà è che sono proprio i loro padri che impediscono loro anche solo di di vederlo, questo futuro.

inviato da Andrea - 16/7/2009  19:46


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-andr%C3%A9e-ruth-shammah.asp

Intervento di Andrée Ruth Shammah
16/7/2009 | in La diretta: le donne

Ricordando come Expo sia una parola femminile, così come Milano sia nata dall'incontro di più corsi d'acqua, elemento tipicamente femminile, Andrée Ruth Shammah si augura che l'Expo sia esposizione di qualcosa che, per poter essere esposta, sia prima di tutto nata; l'atto del generare è riconosciuto come tipicamente femminile, così come il nutrire.
Da qui, l'importanza di un contributo femminile allo sviluppo di Expo.
Proposta innovativa è che ognuno dei visitatori dell'Expo proveniente dai cinque continenti porti con sè un pò della propria acqua (del Nilo, del Mar Rosso...) da raccogliere insieme all'acqua portata dagli altri cittadini del mondo; quest'acqua "globale" poi, potrebbe essere utilizzata per innaffiare un ipotetico territorio del suolo milanese dedicato ad uno dei progetti sostenibili di Expo.
In conclusione, Andrèe Ruth Shammah chiede che Expo difenda la cultura dai tagli di risorse che le vengono applicati, sostenendone il valore di volano economico del paese.

Commenti recenti

Concordo con la regista sull'importanza e la centralità di un pensiero culturale, creativo di fondo,che preservi e caratterizzi l'identità e la memoria di Milano ma con progetti ed eventi futuristi ed originali.

inviato da Cinzia - 17/7/2009  0:39



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-diana-bracco.asp

Intervento di Diana Bracco
16/7/2009 | in La diretta: le donne

Nel discorso di apertura della sessione dedicata alle aspettative delle donne per l'Expo 2015 Diana Bracco esprime il proprio apprezzamento per lo spirito di squadra e di coesione con il quale si stanno conducendo i lavori in vista di Expo.
L'Expo 2015 è vista come un'opportunità di intensificazione delle relazioni bilaterali economiche, sociali e culturali, nonchè una vetrina eccezionale per il made in Italy e un'irripetibile occasione di ammodernare la rete di infrastrutture della città e rilanciare il turismo in Lombardia e in Italia in modo duraturo.
Inoltre, questa grande possibilità dovrebbe valorizzare il ruolo della donna che diventi così soggetto forte, e spingere il maggior numero di paesi possibile ad inserire le donne tra le posizioni politiche dei rispettivi governi.
Da ultimo, Diana Bracco ha evidenziato come la presenza femminile sia importante nel settore agroalimentare come fonte di innovazione, per le doti di flessibilità e curiosità che caratterizzano le donne.


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/la-diretta:-le-donne.asp

La diretta: le donne
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Altrettanto numerosi gli interventi e le proposte presentate questo pomeriggio durante la sessione dedicata alle aspettative delle donne. Di seguito una sintesi degli interventi:

Maria Berrini ricorda come sia necessario ridurre l'impronta ecologica sul pianeta e le emissioni prodotte.

Maria Grazia Zanaboni si augura come l'Expo 2015 sia un ecosistema le cui linee guida non escludano le risorse che il terzo settore è in grado di mettere in campo.

Luigia Cassina evidenzia che l'Expo deve sviluppare la parità giuridica delle donne e intervenire riguardo all'alto tasso di mortalità e maltrattamenti femminili.

Livia Pomodoro si augura che Milano diventi il luogo della consultazione del nuovo, del ripensamento della qualità della vita.

Michela Vittoria Brambilla auspica che l’Expo tracci le coordinate dello sviluppo futuro, che non esisterà finchè la donna non godrà di una parità concreta.

Gisella Borioli ipotizza che l’Expo sia a misura di bambino, per permettere al visitatore di vivere l’esperienza insieme alla propria famiglia.

Madre Teresa Gospar delinea la necessità di un nutrimento non solo materiale ma anche affettivo, fatto di amore fraterno.

Maria Vittoria Rava immagina l’Expo come un ponte che apra Milano verso il mondo e contemporaneamente porti il mondo a Milano.

Dottoressa Cedrini si augura che la presenza femminile nella società che organizza l’Expo 2015 sia consistente.

Patricia Keiran individua nell’Expo la possibilità di creare una città più vivibile, verde e attenta all’ambiente.

Giulia di Donato desidera che l’Expo sia terreno fertile per costruire una cultura della salute di genere e del miglioramento del benessere femminile.

Haouari Fakhita chiede che l’Expo sia occasione per le donne arabe di essere protagoniste delle loro scelte e ponte verso i propri paesi.

Commenti recenti

anch'io non ero a Milano durante gli Stati Generali e, vedendo tutti questi stimolanti contributi mi rammarico davvero.Condivido soprattutto la riflessione di chi si augura che "Milano diventi il luogo della consultazione del nuovo". Affiancare la cultura di genere agli obiettivi dell'Expo.. nutrire il pianeta.. vuol soprattutto dire porsi con nuovi occhi, mente e cuore nei confronti del nuovo, della creatività, del cambiamento.. quello che in pratica ci succede con la maternità. Trovare una nuova dimensione sociale a questi fenomeni, far diventare la città teatro e luogo di questi processi la città vuol dire anche trovare nuovi modelli di cittadinanza attiva.. di cui ne abbiamo veramente bisogno.

inviato da nadia - 21/7/2009  11:44

oggi non ho potuto esserci, ma che bello leggervi e lasciar scorrere i pensieri: expo, esposizione, esporsi, prendere posizione ... assumere un punto di vista ... aprire milano verso il mondo (Rava): il coraggio di innovare e misurare l'innovazione in termini di benessere delle fasce 'deboli' della società (Pomodoro). Ripensare la cittadinanza ed educare i nuovi cittadini (tra loro già oggi i 'nativi digitali'!): nuovi linguaggi, nuovi strumenti, nuovi paradigmi dell'azione pubblica. Sarebbe bello se expo 2015 riuscisse a mettere a sistema tutto il fermento del web 2.0 applicato alla cittadinanza e al governo della cosa pubblica e divenisse esperimento pilota, modello replicabile...

inviato da marieva - 16/7/2009  20:01


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/diretta:-i-govani-e-l-expo.asp

La diretta: i giovani
16/7/2009 | in La diretta: i giovani

Sono stati tantissimi gli interventi e le proposte presentate questa mattina durante la sessione dedicata ai giovani. Questa una sintesi degli interventi:

Giorgio Vittadini ha sottolineato come sia fondamentale valorizzare la capacità creativa dei giovani, sia dal punto di vista culturale che lavorativo.

Giovanni Pedrini ricorda come Milano abbia già una piccola Expo: è "Fa la cosa giusta", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.

Paolo Galimbertisi augura che Milano, in qualità di città Expo, sia una metropoli internazionale aperta 365 giorni all'anno e non un polo espositivo fuori città, valorizzando i parchi come sedi cittadine di Expo, i centri di eccellenza culturali e gli itinerari e i siti storici del commercio.

Don Mazzi propone un sistema di comunicazione tra tutti i parchi di Milano, un recupero delle cascine e un circo Expo educativo.

Carlo Mazzoni sottolinea l'importanza che la cultura sia promossa con finanziamenti privati attraverso la pubblicità e che la città collabori con nuove forme di visibilità.

Francesco Magni si augura che l'Expo sia motore per la ricerca nelle 12 università lombarde e chiede che i cittadini continuino ad essere coinvolti come oggi.

Silvia Maltoni ha presentato il progetto “Eco social city” che vede un approccio ecosostenibile e un coinvolgimento attivo dei giovani.

Silvia Orlando pone come centrale la questione educativa nei temi di libertà, corporalità, relazioni contro la solitudine e qualità della vita.

Claudio Bossi propone di creare luoghi fisici di vita quotidiana dove i giovani possano incontrarsi e esprimere la propria creatività.

Corrado Delle Donne sottolinea la necessità che l’Expo sviluppi progetti che servano prima, durante e dopo l’esposizione.

Alexander Nisi vede l’Expo come occasione di rinnovamento e propone la firma di un trattato storico contro la fame nel mondo.

Elena Jachia ritiene fondamentale favorire lo sviluppo del capitale umano e creare condizioni di vivibilità ambientale.

Davide Borghi incentra il suo intervento sui progetti per il turismo e ipotizza la valorizzazione di un’idrovia che restituisca valore al territorio milanese.

Marco Campanari si augura che l’Expo sia un volano di attrazione dei giovani cervelli e propone di istituire un premio annuale per la migliore idea imprenditoriale.

Lodovico Gavotti propone una collaborazione tra Expo e case di moda e tra Expo e il food made in Italy.

Alberto Dieri propone di portare a Milano mille giovani da tutto il mondo, che diventino ambasciatori di Milano.

Riccardo Aggujaro suggerisce la promozione del sistema sanitario lombardo dle mondo come modello di eccellenza.

Caudio Di Blasi sottolinea il servizio civile volontario come opportunità di crescita e investimento sui giovani.

Augusto Pirovano presenta il progetto “Critical city”, gioco 2.0 di trasformazione urbana realizzato sul territorio.

Carlo Guglielmi sottolinea come l’Expo 2015 sia un’occasione straordinaria per la città di Milano, e come la città debba diventare un laboratorio di idee a favore degli altri.

Andrea Delpiano evidenzia come l’Expo debba essere il luogo dove lo sviluppo sostenibile legato all’innovazione agroalimentare trovi il suo spazio fisico.

Federico Tavola si augura che i giovani siano parte dei processi decisionali per l’Expo 2015.

Commenti recenti

credo che l'Expo possa essere una tappa importante contro la lotta alla fame e alla povertà. io, come credo altri giovani, sarei ben contento di lavorare in un fondo di microcredito permanente per combattere la fame. Milano potrebbe istituire una sorta di business school sulla cooperazione e lo sviluppo dei paesi poveri, in modo da attirare le eccellenze accademiche (es. Collier)e che diventi cosi una fucina di ricerca e di idee. questo sarebbe davvero una grande eredità per il futuro di Milano.

inviato da STEFANO - 18/7/2009  20:01

Come Presidente di una categoria che gestisce giostre e parchi del divertimento, mi è difficile integrarmi in proposte indirizzate alla fame nel mondo, alla alimentazione e alla innovazione alimentare. ho seguitoattentamente gli interventi restando letteralmente rapito da quello di Petrini, che mi ha assorbito in una dimensione umana, la sua ma forse quella che tutti vorremmo, che ha generato in me altre speranze per il futuro della nostra, terra della nostra gente. per questo, se ci fosse stato lo spazio, sarei intervenuto con un contributo diverso dalla fame alimentare, ma su quel metaforico appetito che hanno i bambini, i giovani e non solo loro di saziarsi di divertimenti, di tempo libero e di momenti ricreativi di intrattenimenti popolari: questo avrei esposto alla platea. Comunque, oltre ad essere enormemente soddisfatto della generalità dei lavori degli Stati generali, mi auguro che anche la nostra proposta a none di Assospettacolo UNA, venga valutata e tenuta in considerazione.

inviato da Umberto - 18/7/2009  9:46



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-giovanni-pedrini.asp

Intervento di Giovanni Pedrini
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Milano ha già una piccola Expo: è "Fa la cosa giusta", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Una piazza pubblica, aperta a tutti coloro che vogliano confrontarsi e informarsi sui nuovi stili di vita che rispettino l'ambiente e i diritti degli uomini.
Segnala come a Milano esistano già realtà che offrono soluzioni concrete e immediatamente applicabili sul tema della sostenibiità.
Propone infine che Milano si ponga l'obiettivo di ridurre lo spreco energetico, coinvolgendo i cittadini e le attività formative delle scuole.



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-giorgio-vittadini.asp
Intervento di Giorgio Vittadini
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Giorgio Vittadini ha sottolineato come l'Expo debba rilanciare gli ideali per i giovani, in un momento in cui gli ideali sono venuti meno.
E' fondamentale valorizzare la capacità creativa dei giovani, sia dal punto di vista culturale che lavorativo.
La partecipazione associativa è fondamentale: i giovani devono essere protagonisti del "fare", ed è fondamentale che giovani di tutto il mondo arrivino a Milano in occasione dell'Expo.
Propone infine alcune idee che coinvolgano i giovani, tra cui l'attivazione convenzioni tra gli Erasmus, la realizzazione di concorsi universitari internazioni sul tema dell'Expo e la valorizzazione delle nuove idee imprenditoriali dei giovani legate all'expo.



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-intervento-di-italo-rota.asp

Intervento di Italo Rota
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Italo Rota ha sottolineato la necessità di trasformare i cittadini in "fans", legati dal comune interesse e passione per l'Expo; ha ricordato come sia fondamentale la partecipazione creativa di tutti, e come ognuno debba sentirsi coautore dell'iniziativa.
Gli uomini sono animali visuali per eccellenza, ma l'Expo dovrà essere un'esperienza in grado di coinvolgere tutti i sensi.
L'architetto ha chiuso il suo intervento segnalando che l'Expo non è più l'illusione della realtà ma è la realtà che diventa Expo.

Commenti recenti

Complimenti a tutti! Complimenti in particolare all'Arch Rota,che con estrema sintesi e capacita' socio-culturale mi ha trasmesso un grande piacere e senso di partecipazione critica a questo progetto.Mi congratulo per la sua interessante presentazione e Vi sarei grato,di ricevere,se possibile,copia della stessa.
Ancora una volta Bravi!

inviato da gianmaria - 17/7/2009  14:49



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-intervento-di-stefano-boeri.asp

L'intervento di Stefano Boeri

16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

L'architetto Stefano Boeri ha ricordato le grandi esposizioni del passato, che hanno lasciato grandi opere.
Milano è una città straordinaria per cultura, scienza, architettura e agricoltura e può fare molto per portare la riflessione intorno al tema della sostenibilità.
Perchè la storia diventi memoria, non è possibile ripetere le modalità di comunicazione dei precedenti expo, ma è necessario attivare nuovi meccanismi, attraverso i quali fare esperienza della realtà.
Per la città, diventa quindi fondamentale raccogliere la sfida del tema della nutrizione e avviare una riflessione su cosa significhi seminare, coltivare e raccogliere, valorizzando il contatto e lo scambio già esistenti tra la città e il resto del mondo.

Commenti recenti

AVVIARE UNA RIFLESSIONE SU COSA SIGNIFICHI SEMINARE COLTIVARE E RACCOGLIERE MA NON CI SI DEVE DIMENTICARE CHE L'ITALIA FORTE DELLA SUA PRODUZIONE AGRICOLO E DI ALLEVAMENTO DI QUALITA' DEVE E LO STA FACENDO INVESTIRE IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA DELLA PREPARAZIONE CONSERVAZIONE NATURALE E DIETETICA NATURALE DEI CIBI PRODOTTI SIA PER LA DIETA DELLA CASA CHE DEI LOCALI DI SOMMINISTRAZIONE COLLETTIVA VORREMMO CHE NON CI FOSSERO SOLO LE MULTINAZIONALI ALIMENTARI A FORNIRE IL PRODOTTO AL CONSUMATORE. PER QUESTO CON LE AZIENDE DEL SETTORE ABBIAMO IN ANIMO DI COSTITUIRE UN COMITATO PERMANENTE . STO COLLABORANDO CON IL PROF ANTONIO MONTANARI TECNOLOGO DELLA PREPARAZIONE ALIMENTARE COME SEGRETERIA TECNICA MA VORREMMO ENTRARE IN CONTATTO DIRETTO CON VOI E CON CHI DECIDE LE TEMATICHE INDUSTRIALI PER PROSEGUIRE IL LAVORO CHE HA GIA' DEI CONTATTI ANCHE CON LE UNIVERSITA' ALESSANDRO MARCHESELLI 3356116206 SMP STUDIO MONTANARI&PARTNERS VIA LUSARDI MILANO 0243319545-0243987140

inviato da ALESSANDRO - 16/7/2009  14:14



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-del-sindaco-letizia-moratti.asp


Intervento del sindaco Letizia Moratti
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Il sindaco della città di Milano Letizia Moratti ha aperto il proprio intervento leggendo alla platea gli auguri ricevuti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano e dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Ringraziando tutti i partecipanti all’evento e riconoscendoli già parte di Expo 2015 il sindaco Moratti ha poi dedicato alcuni minuti a ringraziare il mondo delle Università, del volontariato e dell’arte che hanno contribuito al processo di elezione di Milano come sede per l’Esposizione Universale dell’anno 2015: questa vittoria, sottolinea il sindaco, è stata conseguita perché i milanesi hanno strenuamente voluto vincere.
Letizia Moratti ha concluso elencando i tre obiettivi della candidatura Expo di Milano.
Il primo auspicio è che questo evento sia occasione di crescita sociale, culturale, scientifica ed economica per la città e che questa crescita sia sostenibile.
Il secondo augurio è che, attraverso l’Expo 2015, Milano si proponga nel mondo intensificando i reciproci rapporti e, ad esempio, promuovendo il made in Italy e il turismo.
Inoltre, l’intento è che la città migliori la propria qualità di vita, specialmente dedicando particolare attenzione a far sì che urbanizzazione e agricoltura (Milano è il secondo distretto agricolo d’Italia) possano convivere al meglio.
Infine, l’obiettivo di Expo 2015 per Milano è di ricordare che le grandi sfide globali si vincono anche attraverso piccoli progetti concreti di aiuto allo sviluppo, di cooperazione e solidarietà; da qui, il ricordo delle Ong lombarde attive nei paesi del Terzo Mondo.
In conclusione, il sindaco ricorda una frase, mostratale su un cartello da alcune donne coinvolte in un progetto sviluppato in Darfur in collaborazione con la Fao: “Cerchiamo di essere noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”.

Commenti recenti

Io avrei invertito la priorità degli obbiettivi : al primo posto progetti concreti di cooperazione e sviluppo sostenibile ,al secondo crescita civile sociale ambientale culturale e infrastrutturale della città , al terzo internazionalizzazione gemellaggi aumento del turismo anche non business e apertura al mondo intero .

inviato da Alfonso - 16/7/2009  15:21



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-del-presidente-roberto-formigoni.asp


Intervento del Presidente Roberto Formigoni
16/7/2009 | in In diretta dagli Stati Generali Expo 2015

Il presidente Formigoni nel discorso di apertura degli Stati Generali Expo ha sottolineato in primis come l’impegno e la partecipazione di tutti i cittadini di Milano, della Lombardia e dell’Italia siano di fondamentale importanza: soltanto insieme si può infatti esprimere un invito ai cittadini del mondo.
Perché questo invito sia accattivante dovrà essere composto da inviti personalizzati rivolti da singoli individui, i cittadini di Milano, ai cittadini del mondo: questa ospitalità nasce dall’orgoglio della propria città, che insieme si è provveduto ad abbellire e valorizzare al meglio.
L’Expo 2015 deve essere innovativa, composta da eventi unici ed irripetibili, che siano di incentivo ai cittadini stranieri perché non si limitino a seguire l’evento in diretta televisiva dai propri salotti di Tokyo o New York. L’Expo li dovrà spingere ad essere fisicamente presenti per non perdere nessuna di queste esperienze uniche offerte a chi sarà presente a Milano nei sei mesi dell’Expo.
Nel concludere il proprio discorso, il Presidente Formigoni ha proposto alla platea alcune immagini rappresentanti opere d’arte, ciascuna emblema di fattori irrinunciabili nella costruzione dell’Expo 2015: il senso del viaggio e delle scoperta, della singola sensibilità che si fonde in un’unica grande partecipazione, del coraggio di essere creativi, del senso di inclusione per tutti i cittadini italiani, del sogno che Expo 2015 abbia successo, della capacità di interrogarsi su come ognuno possa contribuirvi e infine della fiducia verso l’iniziativa.
L’inaugurazione dell’Expo 2015 è stata fissata per il 1° maggio 2015, data significativa in quanto festa dei lavoratori: l’auspicio è quello di lavorare tutti insieme, che ciascuno di noi possa dare con entusiasmo il proprio contributo.

Commenti recenti

Con la presente vorrei proporre due appuntamenti di avvicinamento che potrebbero essere delle prove generali del Fare e di Incoming per EXPO 2015. Una sarà una tavola rotonda sulla tematica del Lavoro, in cui tutte le forze sociali, politiche, economiche, laiche e religiose si confrontino sul futuro dell’economia partendo dall’operato di grandi Capitalisti Innovatori, che hanno operato e operano secondo la filosofia di EXPO 2015 (Crispi: patrimonio UNESCO; Legler, Marzoli, Niggler and Kupfer, Radici, ecc) . Un altro appuntamento, di cui oggi, 28 Luglio parla "La Repubblica e l'ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, è partecipare alla realizzazione della "Festa dell'Unità d'Italia" che si terrà nel 2011 rendendolo di livello europeo, con interessamento delle Università e delle scuole. Questi due appunatmenti possono creare un nuovo senso di Leadership ed un nuovo senso di Italianità Europea.

Cordialmente.

Elvio Beretta

3488049174

inviato da elvio - 29/7/2009  0:46

Ho seguito tutta la mattinata al teatro e parte del pomeriggio via streaming. Qui alcune foto della mattinata tutte (o quasi in CC): http://www.flickr.com/photos/br1dotcom/sets/72157621430189343/

inviato da Bruno - 16/7/2009  23:29

MOLTO STIMOLANTE L'INTERVENTO DEL NS GOVERNATORE COME SEMPRE DI LIVELLO ALTO. INTERESSANTE LE SEI SLIDES CON COMMENTI APPROPRIATI. DIDASCALICO QUELLO DEL SINDACO CON GRANDE APERTURA STORICO.PROSPETTICA LA RELAZIONE DI STEFANO BOERI MA MI HA DATO GRANDE IMPULSO A DIVENTARE UN FAN DI EXPO 2015 DA SUBITO ITALO ROTA A CUI VORREI FAR PERVENIRE UN NS SCRITTO PROMEMORIA SUL TEMA FOOD AL QUALE STIAMO GIA' LAVORANDO CON UNA SERIE DI AZIENDE DEL SETTORE AGROALIMENTARE NELLO SPIRITO DEL FARE PIU' CHE DEL PARLARE ALESSANDRO MARCHESELLI 3356857595 EUROCARIBE-COEXPORT MILANO

inviato da ALESSANDRO - 16/7/2009  13:52



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-gianna-martinengo.asp

Intervista a Gianna Martinengo
15/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Ricercatrice e imprenditrice, presiede Didael, la prima web knowledge company italiana ci ha parlato di internazionalizzazione, donne ed Expo e cooperazione alimentare.





http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-carlo-formenti.asp

Intervista a Carlo Formenti

15/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Intervista a Carlo Formenti, docente di Teoria e Tecniche dei nuovi media presso l'Università del Salento e giornalista del Corriere della Sera, che ci illustra quanto le nuove tecnologie contribuiscano alla partecipazione e all'interazione di tutti i cittadini per la preparazione di Expo 2015.

Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/profssa-e-colombo---politecnico-di-milano.asp

Prof.ssa E. Colombo - Politecnico di Milano
14/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

La Prof.ssa Emanuela Colombo e il Prof. Bonaventure Sanaane (Tanzania) ci parlano dei progetti di collaborazione tra il Politecnico di Milano e i paesi in via di sviluppo nel settore dell'energia.
Gli accordi hanno l'obiettivo di sviluppare progetti congiunti di didattica, promuovere la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico.
In particolare l'innovazione gioca un ruolo fondamentale nell'ambito della cooperazione e in vista dell'EXPO: in certi contesti globali sono principalmente le sinergie e le collaborazioni trasversali e multidisplinari a creare esternalità positive e di lungo periodo.





http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/prof-m-labra-e-prof-m-casiraghi---zooplantlab.asp

Prof. M. Labra e Prof. M. Casiraghi - ZooPlantLab
14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

I professori M. Labra e M. Casiraghi dell'Università degli Studi di Milano Bicocca (ZooPlantLab) ci spiegano come la piattaforma tecnologica High Quality Food contribuisce alla valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari di elevata qualità attraverso l'analisi delle loro componenti microbiologiche, chimiche, botaniche e zoologiche.





http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/prof-ve-parsi---aseri.asp

Prof. V.E. Parsi - ASERI
14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

La dimensione internazionale è fondamentale perchè la città di Milano e la Lombardia possano sfruttare pienamente le opportunità che l'Expo 2015 ci offre.

Se vuoi visualizzare altre video-interviste e scoprire le nuove proposte che ci sono pervenute clicca qui



Commenti recenti

Ciao condivido l'opinione del prof Parsi. Milano dovrà diventare ancor più internazionale, bisogna creare strutture più ampie per lo sport e la cultura. buon lavoro ragazze! Elisabetta

inviato da Elisabetta - 14/7/2009  11:53

L'importante che non faccia il fiasco dell'Expo Hannover, ed Saragozza, visto che ci sono stati pochi turisti! Visto che ho l'idea ed ho gia deposto la Royality, ve la Propongo! 35.000.000 di visitatori " Turisti si intende", giochiamo con le agenzie viaggi estere, promuoviamo tramite expo Milanese il turismo delle noste regioni, es: se un visitatore viene allo stand del lazio ed entro la fine del mese va a Ostia ottiene uno sconto sul hotel o campeggio del 15%, oppure ha nuo sconto sui musei." importantissimo avere una publica relazione sugli avvenimenti non solo Fieristici ma artistici. Coinvolgere i musei internazionali, ed esporre opere di pittura e scultura, design!

inviato da daniele - 14/7/2009  11:49



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/sergio-escobar---piccolo-teatro-di-milano.asp

Sergio Escobar - Piccolo Teatro di Milano
14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Sergio Escobar sottolinea l'importanza della cultura e del teatro per il rilancio del nostro territorio da qui al 2015.

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http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/mario-sartori---direttore-della-fondazione-rcm.asp

Mario Sartori - Direttore della Fondazione RCM
14/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Mario Sartori ci spiega i progetti che la Fondazione Rete Civica di Milano si propone di sviluppare in vista dell'Expo 2015.

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http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/giulia-staccioli-e-katakl%C3%B2.asp


Giulia Staccioli e Kataklò
14/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

Giulia Staccioli, campionessa di ginnastica ritmica a livelli internazionali, e la compagnia Kataklò - athletic dance theatre - ci raccontano come lo spettacolo che stanno preparando sia legato al tema dell'Expo 2015 "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".

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http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/atm:-biglietti-gratis-per-mille-milanesi-presenti-agli-stati-generali.asp

ATM: biglietti gratis per mille milanesi presenti agli Stati Generali
13/7/2009 | in La redazione

Giovedì 16 luglio e venerdì 17 mille milanesi potranno partecipare agli Stati Generali dell'Expo, muovendosi gratuitamente con la rete di trasporto ATM.
I primi mille cittadini che vorranno partecipare al "laboratorio di idee" sull'EXPO del 2015 riceveranno presso il teatro Luchino Dal Verme una tessera valida per 2 giorni che permetterà di circolare liberamente su tutta la rete di trasporto ATM: bus, tram, filobus e metrò, per 48 ore di vera mobilità sostenibile.

Commenti recenti

penso che sia una buona iniziativa

inviato da carla - 16/7/2009  10:53

Qui:

http://www.partecipami.it/?q=node/7056/11173&single=1

oltre a questa video intervista a Mario Sartori potete trovare la proposta (scritta) per gli Stati Generali Expo 2015 della Fondazione RCM nell'ambito della discussione dedicata agli Stati Generali nel forum "Milano Expo 2015" ( http://www.partecipami.it/milanoexpo2015 ) di partecipaMi dove sono riportati i contenuti del blog del sito dedicato agli stati generali con tutti gli input pervenuti (e che perverranno) dai cittadini, vedi:

http://www.partecipami.it/?q=node/7056/11024&single=1

http://www.partecipami.it/?q=node/7056/11044&single=1

http://www.partecipami.it/?q=node/7056/11088&single=1

inviato da Oliverio - 15/7/2009  12:46

Complimenti! dalle piccole cose e sensibilita' semplici verso chi vuole partecipare ,si possono raggiungere buoni risultati.Ritengo molto valida gia' questa prima Vs iniziativa .

inviato da gianmaria - 14/7/2009  9:48



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/siamo-anche-su-twitter.asp

Siamo anche su Twitter
11/7/2009 | in La redazione

Grazie a Twitter abbiamo seguito gli sviluppi delle proteste in Iran per chiedere l’annullamento del voto. I
n tale occasione, il servizio di social network e microblogging, che alcuni mesi fa ha aiutato Barack Obama a diventare il 44esimo Presidente degli Stati Uniti, si è dimostrato un veicolo di comunicazione essenziale e decisamente interessante.
Gli Stati Generali per l’Expo 2015 credono che anche Twitter possa contribuire alla chiamata a raccolta delle idee e ad avvicinare l’evento alle persone, nel segno della condivisione e del dialogo.
Dunque, da oggi, gli Stati Generali si mettono a cinguettare (traduzione letterale del verbo to tweet), invitando a seguire la loro pagina e ad aggiungerla tra i propri following.



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/conferenza-stampa-stati-generali-expo-2015.asp

Conferenza Stampa Stati Generali Expo 2015
11/7/2009 | in La redazione

Sono gia' 725 le prenotazioni per partecipare agli Stati Generali di Expo 2015 e 140 le richieste per poter intervenire.
A comunicarlo e' stato il presidente della Regione Lombardia.
Roberto Formigoni si e' dichiarato soddisfatto del desiderio di partecipazione dei cittadini, che dall'inizio di luglio, in una settimana, hanno gia' fatto registrare 30.000 visite al sito internet appositamente creato per l'evento.
"Vogliamo che gli Stati Generali siano un percorso che non si ferma il 17 luglio - ha commentato Formigoni - ma un happening in continua trasformazione.
In base agli stimoli dei cittadini potranno essere organizzate nuove sessioni".



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Onore al merito del Presidente Formigoni,mettere in primo piano le idee degli italiani è cosa sicuramente apprezzabile e purtroppo rara.
Ho inviato la mia idea brevettata all vs. Redazione ieri addì 16/07.
Comunque vada, complimenti vivissimi.Gian Franco Mascoli

inviato da Gian Franco - 17/7/2009  17:58

Sono Eros Poeta, sono un esperto in Brevetti e Marchi. L'argomento caldo è certamente quello inerente le "energie rinnovabili". Sarebbe doveroso dotare le strutture architettoniche di vistose soluzioni in tal senso. La maniera più interessante sarebbe quella di mostrare delle innovazioni nel campo. Quella che propongo è l'utilizzo di ROTORI EOLICI ORIZZONTALI, come quelli da me brevettati, accreditati da riconoscimenti come quello all'Innovazione di Bergamo Scienza 2006. La mia idea è stata meglio illustrata mediante apposita comunicazione alla redazione. In bocca al lupo!

inviato da eros - 16/7/2009  13:52

idea stupenda. Speriamo che cresca e si incrementi. C'è la necessita di una reale partecipazione a qualcosa che è della gente e non solo delle istituzioni

inviato da alcide - 13/7/2009  1:59

Vorrei dare il mio contributo creativo. Ecco l'idea: L’idea “Genius” , una mascotte caricatura di Leonardo da Vinci, fa da cicerone, attraverso i mezzi di comunicazione e parlando in varie lingue, alle popolazioni del mondo, dall’alto della sua indiscussa genialità e protagonista del Rinascimento italiano. Ogni abitante della terra, anche quella più lontana, conosce ed apprezza l’eccellenze d’ Italia ed a volte senza sapere che sono italiane. Borsalino, Ferrari, Armani, Geox....e tanti altri, sono brand tanto potenti e radicati ma non sempre, chi li conosce, sa che sono italiani. Sarà Genius a far scoprire le eccellenze mondiali di derivazione italiana e sarà Genius che darà il suo contributo, di grande uomo di scienza, alla formazione del Nuovo Rinascimento dei valori dell’uomo. GENIUS: per la creazione della mascotte si propone di indire un grande concorso a livello mondiale, interessando i più importanti grafici ma estendendolo anche -via internet- a tutti quelli che vogliono dare il loro contributo. L’aspetto mediatico è assicurato e si avrebbe anche materiale per una mostra. Che ne pensate? A chi fosse interessato a saperne di più, posso inviare un piano più dettagliato.

inviato da Giuseppe - 12/7/2009  22:12

trovo fantastica l'idea di mobilizzare la gente, giovane o anziana, in questo progetto. Complimenti, e auguri di buon lavoro!

inviato da Ibolya zsuzsanna - 12/7/2009  19:08

Complimenti al presidente Formigoni,è un grande segnale di invito alla partecipazione democratica del cittadino comune sul futuro economico programmatico dell'Expo,che ben vengano gli STATI GENERALI per l'EXPO.


inviato da SARA - 11/7/2009  13:38


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/expo-2015-presentati-gli-stati-generali:-largo-alle-idee.asp

Expo 2015, presentati gli Stati Generali: largo alle idee
10/7/2009 | in La redazione

Ieri sono stati presentati ufficialmente gli Stati Generali dell’Expo, in programma il 16 e 17 Luglio al Teatro Dal Verme di Milano, alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, del sindaco di Milano e Commissario straordinario del Governo per l’Expo 2015, Letizia Moratti e dell’amministratore delegato di Expo 2015 spa, Lucio Stanca.
L’appuntamento vede coinvolti tutti i soggetti che promuovono l’Esposizione universale del 2015 a Milano: Governo italiano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano e la società Expo 2015 spa che ha il compito di organizzarlo.
Durante la presentazione del programma è stato illustrato anche il metodo di lavoro che caratterizzerà gli Stati Generali: ogni sessione vedrà un intervento di apertura a cui seguirà uno spazio per il dibattito in sala, animato da un conduttore, a cui potranno partecipare tutti coloro che si saranno registrati attraverso il nostro sito (nella sezione “Registrati e intervieni”).
Il canale aperto su Youtube sta già raccogliendo stimoli e domande e continuerà a farlo anche nel corso degli stessi Stati Generali, quando sarà offerta a tutti i partecipanti la possibilità di avere uno spazio in cui registrare un video-contributo e lanciare la propria idea

Commenti recenti


Tutto molto interessante. Spero che ci sia un'edizione 2010 con anche un lungo intervento programmatico da parte di chi vi opera e con anche gli stati d'avanzamento.

Buon lavoro

inviato da giorgio - 27/7/2009  13:06

Sono una giornalista che si occupa in prevalenza di mondo della scuola e dei bambini, noto come purtroppo siano davvero poche quasi nulle, le guide turistiche e le brochure dedicate ai mini turisti, ai bambini e ai ragazzini che spesso si trovano costretti a leggere delle pubblicazioni per loro di scarsa comprensione. Tanto che il più delle volte neppure le leggono e perdono così delle importanti occasioni per arricchire il loro bagaglio conoscitivo. Proporrei la realizzazione di materiale destinato a questa fascia d'età, magari con una mascotte che faccia da cicerone. Ho già sperimentato questo progetto con FataNeve, una cagnolina fatata quasi “umanizzata” che accompagnava i bimbi in escursioni sul territorio lecchese e comasco raccogliendo un notevole successo. A fare la differenza il suo slang comprensibilissimo dai mini turisti. Paola Sandionigi

inviato da paola - 14/7/2009  20:43

Sono un giornalista sportivo, un milanese e un amante della mia città e del rugby. In questi mesi di grande fermento, con l'Expo 2015 come opportunità per la nostra città, vi sottopongo una questione annosa. Milano e il rugby. Da anni sono convinto che la nostra città non possa limitarsi a essere calcio-centrica, ma debba allargarsi e far conoscere le altre realtà sportive cittadine. Il rugby è uno degli sport più in crescita negli ultimi anni, ha grande visibilità mediatica e un'aura di sport carico di valori positivi. L'Amatori Milano gioca in Serie A e ha grandi prospettive future. Eppure è reclusa in periferia, al Giuriati, stadio vecchio, fatiscente e anonimo. Io sono convinto che utilizzare l'Arena Civica quale casa del rugby milanese possa, e debba, essere uno stimolo per rilanciare lo sport a Milano. Con l'arrivo degli All Blacks a San Siro, forse, è arrivato il momento di rilanciare il rugby milanese in grande stile. http://rugby1823.blogosfere.it/2009/07/un-manifesto-per-milano-larena-al-rugby-e-rilanciamo-lo-sport.html

inviato da Duccio - 10/7/2009  17:31

Visto che il tema dell'Expo ruota intorno a come nutrire il mondo, mi piacerebbe che per ogni pasto consumato al ristorante nel periodo dell'Expo, i ristoratori devolvessero una sorta di fee verso il resto del mondo aderendo a diversi progetti di ong, associazioni...con questo scopo. Una specie di feed the world da Milano verso il resto del mondo!

inviato da cristina - 10/7/2009  15:49



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/expo-e-arte.asp

Expo e arte

10/7/2009 | in I tuoi video

Dopo l'intervista a Piero Addis e Ilaria Barbieri Marchi abbiamo sentito anche alcuni dei creatori e curatori del sito http://www.arthub.it : Vincenzo Chiarandà e Francesca di Nardo.
Ecco le loro opinioni.



 


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervento-di-roberto-formigoni.asp

Intervento di Roberto Formigoni
6/7/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

Gli Stati Generali Expo 2015 saranno un grande laboratorio di idee, di proposte e di dialogo al quale tutti potranno partecipare con le loro proposte.
Ascolta sul Blog l’intervento di Roberto Formigoni, che in qualità di presidente di Regione Lombardia ha pensato e fortemente voluto questo importante momento di confronto.



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In risposta a Giovanni segnaliamo che, come anticipato dal Presidente Formigoni nelle conclusioni dei due giorni degli Stati Generali Expo, tutte le idee e i progetti inviate al sito verranno prese in considerazione e valutate; alcune verranno scelte e altre verranno sostenute.

inviato da La redazione - 23/7/2009  12:01

Mi riesce difficile sentire il presidente della regione continuare a chiedere idee per l’esposizione Mondiale di expo 2015
Sono più di 5 anni che presento al suo ufficio, un progetto di un campus alta formazione di enogastronomia, a livello europeo,
Di cui non mi è stata data alcuna risposta , ne affermativa, ne tanto meno positiva.
Certo il concetto della partecipazione dei lombardi, e milanesi, e un grande occasione per farli partecipare veramente , a qualcosa d'importante, che alla fine rimane a memoria futura di tutti. Ma come partecipare, se poi non ti prendono in nessuna considerazione se non sei qualcuno che conta ?
Se poi teniamo conto che il progetto riguarda un campus, formativo, che coinvolge la comunità europea, i sui giovani nel numero di 920 allievi. e dove no costa nulle a loro per iscriversi
Rimane difficile credere che il presidente della regione, cerca veramente nuove proposte, o progetti per expo 2015. da parte dei cittadini normali
Tenendo presente,in oltre, che il tema sia la fame nel mondo. e non tenere in considerazione un campus di gastronomia al suo interno.
Vorrei ricordare di avere gia' fatta a voi durante gli stati Generali. Di Pubblicare tutte le proposte, e progetti. Inviati dai cittadini lombardi, di giudicare, loro stessi, con un voto nominale, (escludendo, i soliti personaggi istituzionali, o coperative varie,) ma solo cittadini lombardi quello che ritengono il migliore

Le cinque proposte o progetti più votati dai Milanesi, e Lombardi, potranno essere successivamente Giudicati dalle varie istituzioni, che ne dovranno solamente giudicare,i tre piu coerenti alla manifestazione. Quelle che risulteranno le migliori, saranno rimesse a giudizio
dei lombardi, la vincente sarà inserita in expo 2015
Risultera'. la piu importante per la comunità lombarda, essendo fortemente voluta dai Milanesi, e da tutti i cittadini lombardi
Rimanendo a futura memoria dei cittadini Lombardi
Cosi il presidente della regione lombarda, potrà veramente dire di avere coinvolto tutta la Lombardia. Realizzando quello che loro anno scelto in comunità come la migliore da realizzare.
Tutto il resto sono le solite cose, i vari personaggi, appalti, sopra apalti via.
che quando ci sono cose enormi da realizzare, spuntano come funghi.
La possibilità di dare a tutti i cittadini, la facoltà di essere stati loro a scegliere il progetto, (o la proposta) che più ritengono utile alla comunità
Credo che possa dare loro, una fiducia più alta, nelle certezza di onesta, e tolga di mezzo i vari sospetti gia sentiti di maffiosi ecc....
Giovanni Persichetti

inviato da GIOVANNI - 22/7/2009  11:06

Quale migliore idea può essere se non dare un'impronta planetaria di Milano di chi l'ha fatta Grande, da chi la renderà visibile al centro del Mondo persino dallo Spazio.. Il mio progetto anche se ambizioso sicuramente darà a Milano l'Immagine che merita.. Franco Giorgi

inviato da Franco - 14/7/2009  14:43

E’ bello vedere che anche il Presidente della Regione Lombardia sfrutti i nuovi canali di comunicazione coinvolgendo i cittadini a partecipare agli Stati Generali attraverso youtube. Bisogna essere dinamici, aperti al nuovo…Grazie Presidente per questo importante messaggio!

inviato da Antonio - 7/7/2009  17:33



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/expo-2015-le-opinioni-della-gente.asp

Expo 2015. Le opinioni della gente
3/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Abbiamo chiesto alla gente cosa pensa dell'Expo 2015.

Ecco le loro risposte, tu che cosa ne pensi?

Vedi le altre opinioni



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Io vorrei che oltre al presente e al futuro al'Expo ci fosse anche la storia passata. E la storia di tutti noi passa per gli archivi tanto bistrattati. Un uomo non ha futuro senza il suo passato. Rivalutiamo la cultura e le nostre radici, le nostre tradizioni, il lavoro delle piccole imprese che reggono l'economia dell'Italia. Diamo voce a chi contribuisce nel suo piccolo a rendere grande l'Italia.

inviato da Rosamaria - 16/7/2009  9:47

Il format o modello dell'Expo 2015 comprende tutto quello che riguarda l'impostazione della manifestazione, che deve essere adeguata all'oggi, escludendo i contenuti propri legati al tema: l'organizzazione dell'evento, il coinvolgimento della società civile, la comunicazione, la formazione, la riqualificazione del territorio lombardo, la promozione dei prodotti italiani, il turismo, la sostenibilità e la qualità ambientale, le infrastrutture... In questa sezione si parlerà di tutti questi temi e dei progetti relativi, rivolgendosi principalmente al “popolo dei creativi".

inviato da Redazione 2015 - 10/7/2009  10:42

Io voglio che il verde agricolo sia salvaguardato e, dove possibile vengano creati tanti parchi, vorrei pochi alberghi, anche perché ce ne sono tantissimi, nessun ufficio anche perché ce n'è un sacco in vendita o in affitto, anche niente capannoni per la stessa ragione per cui non voglio uffici, se proprio si deve costruire qualche cosa sia per la gente che ci vive a breve distanza (penso a laboratori, sale di musica, spazi dove le persone possano ritrovarsi e realizzare qualche cosa legato all'arte). No al tunnel sotto Milano, naturalmente. Vorrei che con i soldi dell'expo si finissero le metropolitane in construzione e se ne realizzasse una che da tempo si desidera: il prolungamento della M3 a Paullo. E ancora piste ciclabile e creazione di corsie (sicure) per le bicli lungo le strade esistenti. E finalmente opere di miglioramento di ciò che esiste già. Grazie

inviato da Raffaella - 9/7/2009  15:25

Mi spiegate cosa intendete per format in questo contesto? Parlate solo a livello comunicativo e superficiale o anche contenutistico della manifestazione? di cosa si parlerà in questa sezione?

inviato da giulia - 9/7/2009  10:55

IO SPERO CHE L'EXPO SIA LA SVOLTA! ORGOGLIO DI MILANO E IL SUO HINTERLAND, CON GRANDI SPAZI DA VIVERE X TUTTI E SOPPRATTUTTO COSTRUIRE QUALCOSA DI INCREDIBILE E ATTIRARE TURISTA DOPO 2015 NAVIGLI, PARCHI UNICI! SIAMO MILANESI, LOMBARDI, CREATIVI, NESSUNO PUO' FERMARCI!!!!

inviato da andrea - 6/7/2009  16:47

Vedo con piacere che di queste iniziative in cui si chiede l'opinione della gente sulle grandi (e piccole) opere se ne stanno facendo sempre più... Ultimamente, non solo per Expo, ma anche per altre grandi iniziative che riguardano tutti(penso ad es. a TOCCA A NOI di MTV) si chiede sempre più spesso il coinvolgimento diretto del "popolo". Credo che ciò sia importantissimo per ognuno di noi - il poter dire dire: ank'io c'ero, ank'io ho detto la mia. Così ogni piccolo cambiamento che si farà sarà anche - seppur in minima parte - un nostro cambiamento. Grandi! Continuate così.

inviato da sophia - 6/7/2009  14:20

Speriamo che oltre ai capannoni rimangano anche tanti contenuti...i presupposti sembra ci siano

inviato da Irene85 - 6/7/2009  12:46



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-ilaria-barbieri-marchi.asp

Intervista a Ilaria Barbieri Marchi
3/7/2009 | in I giovani e l'Expo

Ilaria Barbieri Marchi - N.O.GALLERY - ci ha raccontato come sia possibile valorizzare il contributo dei giovani in vista dell'Expo e come immagina un format nuovo per l'evento del 2015, che vada oltre al semplice concetto di esposizione fieristica internazionale.

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Spero che tra le varie grandi idee si pensi anche a organizzare spazi gratuiti per consentire a giovani artisti di esporre le proprie opere, di leggere le proprie poesie o racconti inediti e di esibirsi pubblicamente e liberamente nell'ambito musicale. Sarebbe una bella novità in una Milano che ora fa pagare l'ingresso persino a luoghi di cultura quali sono i MUSEI! Grazie.

inviato da Rosa - 7/7/2009  13:23

In vista dell’Expo che ci attende spero davvero che venga dato più risalto ai giovani artisti e che l’esposizione delle loro opere sia sapientemente condensata in una coralità nuova, organicamente gestita e fruibile anche dagli spettatori meno esperti. Perché in ultima analisi l’arte è e deve essere di tutti! E’ fondamentale per poter crescere, anche nell’arte come nel resto, che noi italiani pensiamo a metterci al passo con i nostri vicini europei, perché tutto il mondo torni a percepirci (come al tempo dei grandi Italiani del passato) come innovatori, sperimentatori e più attenti alla modernità. Gli altri paesi su questo versante sono da sempre un po’ più ottimisti e fiduciosi di noi rispetto ai giovani artisti... Sanno rischiare di più. Facciamogli vedere che anche noi siamo in grado di grandi cose! Grazie per ciò che le istituzioni e il mondo dei galleristi privati sapranno fare concretamente nel campo dell’arte.

inviato da Prof.ssa Annamaria F. - 6/7/2009  11:20

Auspico nuove forme di aggregazione artistica (ancora da pensare) che possano stimolare il pubblico degli artisti - e di coloro che vogliono avvicinarsi all’arte per cultura e curiosità - a condividere insieme idee, interessi e obiettivi creativi. La società tutta ha bisogno secondo me di una più ampia cultura artistica e di nuove forme di arte diffusa. Avanti i giovani...!

inviato da annielù88 - 6/7/2009  9:24

L’intervento di una persona esperta ma allo stesso tempo giovane nel mondo dell’arte come Ilaria mi fa ben sperare su un futuro espositivo italiano (e lombardo) più roseo e concreto di quanto non sia ora, soprattutto per quella parte degli artisti giovani (non solo in termini anagrafici) che davvero ha una grande voglia/necessità-interiore di creare e di esprimere al meglio le proprie potenzialità - e che spesso purtroppo stenta ad emergere. Io penso che i giovani talenti possano davvero fare grandi cose in tutti i campi, pittura, scultura, fotografia, cinema, new media arts e design... Bisogna solo credere un po’ di più in loro! Lasciar loro più spazi/tempi/occasioni d’espressione, magari creando anche maggiori luoghi d’incontro fra artisti: spazi sociali per esporre e conoscersi, corsi gratuiti d’arte per giovani e ragazzi, una forma molto gregante è per es. quella del concorso seguito da una mostra collettiva dei vincitori...

inviato da Stefania - 6/7/2009  9:20



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/un-museo-guggenheim-della-lombardia.asp

Un Museo Guggenheim della Lombardia
1/7/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

L’Assessore alla Cultura di Como, Sergio Gaddi, in vista di EXPO 2015 propone di trasformare la storica Villa Olmo in un centro espositivo di respiro internazionale, una sorta di Museo Guggenheim della Lombardia.
Il progetto dovrebbe puntare a rilanciare Villa Olmo, già sede di numerose mostre d’arte, per offrire ai visitatori dell’EXPO “un luogo straordinario associato ad una proposta culturale di livello”.

E voi, cosa ne pensate?

Dove vorreste che ci fosse un “Museo Guggenheim” della Lombardia?

Quali altre idee per promuovere, attraverso la cultura, la valorizzazione del territorio lombardo e la crescita dell’attrattività turistica?

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Milano è ok MA ... è assolutamente necessario DECENTRARE luoghi di interesse ed eventi. L'unico luogo dove arte contemporanea e design "convivono" splendidamente è Lissone dove è disponibile la bellissima struttura del Museo di Arte Contemporanea! Quello che serve, in ogni caso, è definire cosa si vuole fare, programmare allestimenti di strutture & eventi, strutturare un piano serio / credibile / verificabile che porti ai risultati attesi sulla base di attività e priorità.

inviato da Gianni - 11/7/2009  14:04

Il "Gugghenhaim" va fatto a Milano! Magari all'interno di un parco che ne faccia da scenario, simbolo e completamento, che sia una struttura nuova di zecca, che adotti i criteri di ecosostenibilità, un idea architettonica originale in grado di raccogliere interesse internazionale e che si inserisca nel dibattito architettonico e artistico di questi anni, e di cui metà dello spazio sia dedicata a laboratori artigianali, che produca attività di design, che non sia uno spazio passivo ma ATTIVO verso la cultura artistica! una parte dovrà essere dedicata alla produzione industriale cosi' da riallacciare quel rapporto tra bellezza, utilità, bassi costi e produzione in serie tanto agognata da una branchia del liberty e dal bauhaus! sarebbe una idea totalmente inversa dalla nostra comune abitudine e perciò una piccola rivoluzione milanese..

inviato da Marco - 10/7/2009  11:39

sono perfettamente in sintonia con il commento di Paola del 08.07.09. Lancerei un concorso, per una mostra temporanea, in occasione dell'expo con opere che si riferiscano direttamente agli argomenti trattati dall'expo stessa. La struttura, secondo me, dovrà avere un sovrintendente con incarico di almento 5 anni per garantire una certa continuità critica. Dovrà essere cmq conservato uno spazio per mostre temporanee in modo di non precludere alcuna possibilità futura.

inviato da giuliana - 10/7/2009  10:43

Villa Olmo non è adatta a un museo tipo Guggenheim o Moma per ovvia questione di spazio e di caratteristiche del sito ( villa settecentesca) . Va molto bene invece per mostre temporanee come quelle attuali

inviato da andrea - 9/7/2009  10:41

Potrebbe anche essere una buona idea, ma a precise condizioni. 1. trovare una sistemazine di prestigio al Centro Volta che lì abita dal 1983, ha portato lustro e soldi alla città e ha diritto di non essere schiacciato dalle esposizioni. 2. ci vorrebbe un'istituzione, una fondazione, un direttore serio che se ne occupi: non può essere tutto lasciato alle buone o cattive capacità dell'assessore di turno.

inviato da Paolo - 8/7/2009  18:40

Personalmente sono d'accordo anche perchè Villa Olmo ha una storia veramente importante in particolare per le scoperte scientifiche e per manifestazioni artistiche. Per il "problema" che non è a Milano suggerisco un percorso guidato che parta da Milano. A partire dall'Expo 2015 si potrebbe organizzare un servizio di navette che porti i visitatori direttamente a Villa Olmo, magari l'ultimo un pezzo in battello in modo da arrivare alla villa direttamente dal lago. Il prezzo sarà compreso nel biglietto di ingresso comulativo e abbinato magari al biglietto di Brera o di qualche altro museo.

inviato da PAOLA - 8/7/2009  10:03

Milano ha bisogno di un Museo di Arte Contemporanea e Moderna. L'occasione dell'Expo deve sì contribuire a sviluppare le realtà locali lombarde già avviate, ma deve principalmente garantire la progettazione e il mantenimento di un luogo culturale che garantisca delle prospettive lavorative agli universitari che vogliono far ricerca sul campo. in questo Milano city è insostituibile - ed è da essa stessa soltanto che ripartirà la rivalutazione della sua arte locale nazionale. come studentessa di Brera, auspico che le autorità della gestione Expo prendano in considerazione anche l'ambiente accademico come risorsa per il presente e per il futuro.

inviato da Anna - 7/7/2009  22:44

Sono d'accordo con Cesare...la proposta è bella, ma può essere ancora più attrattiva se si cerca di coinvolgere e migliorare il territorio.

inviato da lucia - 7/7/2009  12:21

Se giustamente si propone un Guggenheim a Como io propongo un nuovo MoMA che possa valorizzare la storia industriale lombarda e parallelamente il design e i designer della contemporaneità sempre legati al terriotrio lombardo. Non penso che debba essere per forza a Milano!

inviato da andrea - 6/7/2009  18:46

Sono di Como, mi occupo di turismo e mi chiedo se può essere possibile che in un occasione del genere non si riesca a fare proposte innovative, lungimiranti, soprattutto a Como. Il potenziale di Villa Olmo è enorme, e la massima idea qual'è? Farne un centro espositivo... e basta?! Dov'è l'idea per il territorio, che lo coinvolga, che ne migliori le condizioni?

inviato da cesare - 6/7/2009  14:27

Se si vuole creare un museo in stile Guggenheim o MoMA, deve necessariamente essere a Milano. Condivido quanto scrive Vincenzo, Milano deve avere un grande museo della moda e riaffermare il suo essere capitale mondiale dello stile e della moda.

inviato da Marco - 6/7/2009  1:05

Se vogliamo veramente sfruttare appieno le potenzialità del nostro territorio con un evento come l’expo può portare, dobbiamo necessariamente migliorare gli IAT presenti sul nostro territorio che a volte sono incompetenti, chiusi (orario ristretto) e sprovvisti di materiale gratuito (mappe, cartine e informative su monumenti, escursioni e mostre)! turistafaidate

inviato da Filippo - 4/7/2009  22:16

Credo che uno degli aspetti principali di cui dover parlare non sia tanto il dove o il cosa, ma il come, cioè come promuovere, come finanziare. Ci dovrebbe essere, secondo me, un accordo “diffuso” tra tutte le istituzioni e gli attori locali coinvolti per finanziare progetti di recupero e rilancio delle varie ville storiche o dei castelli d’epoca presenti su tutto il territorio lombardo.

inviato da Elisa80 - 2/7/2009  18:38

E’ un progetto ambizioso e innovativo. Conosco la città di Como come turista e concordo pienamente sul fatto che Villa Olmo debba essere maggiormente valorizzata. Per tutti i visitatori di EXPO 2015 penso sia interessante conoscere non solo l’offerta dei musei di Milano, ma anche di altre città del territorio, tanto più se sono in grado di accogliere opere di respiro internazionale.

inviato da Francesca - 2/7/2009  18:32

Trovo che la proposta fatta dall'assessore Gaddi sia un'ottima idea!Villa Olmo è in un contesto bellissimo e interesante sia dal punto di vista naturale che storico e culturale. Inoltre Como che è dislocata da Milano a meno di un'ora,ed è una città relativamente molto più tranquilla,sarebbe una valvola di sfogo x Milano stessa e x i visitatori dell'expo che ne trarrebbero ulteriore vantaggio dilettevole e concorerebbero a promuovere quelle bellezze d'Italia che seppure note, solo un numero esiguo di turisti visita e gode.-

inviato da amelia - 1/7/2009  23:37

Trovo che la proposta fatta dall'assessore Gaddi sia un'ottima idea!Villa Olmo è in un contesto bellissimo e interesante sia dal punto di vista naturale che storico e culturale. Inoltre Como che è dislocata da Milano a meno di un'ora,ed è una città relativamente molto più tranquilla,sarebbe una valvola di sfogo x Milano stessa e x i visitatori dell'expo che ne trarrebbero ulteriore vantaggio dilettevole e concorerebbero a promuovere quelle bellezze d'Italia che seppure note, solo un numero esiguo di turisti visita e gode.-

inviato da amelia - 1/7/2009  23:31

Io penso che il nuovo Guggenheim della Lombardia dovrebbe essere il nuovo museo che sorgera` nella zona ex fiera (City Life), piuttosto quello che trovo anomalo e` che una citta` come Milano, famosa nel mondo per la moda, non abbia un museo dedicato!

inviato da Vincenzo - 1/7/2009  18:42



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/progetti-presentati-al-barcamp-expo-2015.asp

Progetti presentati al BarCamp Expo 2015
30/6/2009 | in I tuoi video

Il 25 giugno si è tenuto il BarCamp Expo 2015, una giornata di conferenza multidisciplinare aperta all'intervento del pubblico.
Ambiente, urbanistica, nuove tecnologie, ma anche cooperazione e sviluppo, turismo e mobilità sostenibile: questi i temi analizzati dai novanta partecipanti all'evento.
Anche noi eravamo presenti e abbiamo raccolto alcune delle proposte emerse durante l'incontro.

Per visualizzare alcuni video relativi a Milano 09 Expo 2015 Bar Camp seguite questo link





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Grazie dell'iniziativa alla quale ho partecipato. ero presente per far conoscere il progetto Orto d'artista dalla Semina al raccolto che fa parte dell'Associazione Arte da mangiare !! a proposito, visto che stiamo lavorando da tanti anni sull'Arte e sul cibo.. vi chiediamo di dare un sostegno all'associazione . tutti coloro che lo desiderano possono chiedere spiega e diventare amici.. anche collaborare effettivamente. Il progetto È stato pensato per arrivare all'EXPO 2015 lavorando intensamente per il nostro pianeta terra.. cominciando a stimolare TUTTi a fare un orto!! tutte le dimensioni vanno bene.. ma ricordiamoci che ogni progetto È u orto che deve essere amato, coltivato, seguito!! poi anche noi di arteda mangiare vorremmo arrivare alle giornate del Raccolto!!! andate a visitare anche il nostro sito www.artedamangiare.it. Vi aspetto. e ricordiamo sempre con grande gratitudine chi ha permesso di comunicare i nostri progetti e farli condividere anche da altri.. grazie Ornella piluso .. a proposito, sono una scultrice.. in arte : TOPYLABRYS !!!!!! Uauh!

inviato da Ornella - 2/7/2009  10:13

Grandi! Io c'ero...è bello vedere persone piene di idee e di voglia di fare! ti fanno venir voglia di progettare, di pensare e sognare e soprattutto di partecipare!

inviato da Gemma - 1/7/2009  17:05



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/intervista-a-piero-addis.asp

Intervista a Piero Addis
30/6/2009 | in I tuoi video

Intervista a Piero Addis - coordinamento e direzione artistica di Regione Lombardia, Direzione artistica della presentazione a Parigi di Milano Expo 2015, Head of Arts and Culture di Torino 2006



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bravò.:-) great ideas. georges braque dice arte deve disturbare, scienza deve rasicurare. peter w.mh. sidney, australia

inviato da peter w - 30/6/2009  19:57

Grande idea il parco giochi d'artista! Spero davvero che lo sappiate realizzare... magari coinvolgendo anche i giovani talenti con un concorso a tema. Il mondo dell'arte under 30 ha tanto bisogno di stimoli... e di sponsor. Ci conto!


inviato da Leo - 30/6/2009  12:38


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/fame-nel-mondo.asp

Fame nel mondo
29/6/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

L’economista indiana Vandana Shiva sostiene che il bambino obeso della società occidentale e il bimbo denutrito dell’Africa siano frutto dello stesso sistema economico.
Oggi oltre 850 milioni di persone nel mondo (15 volte la popolazione italiana) soffrono per la carenza di cibo a causa del rincaro dei prezzi e della scarsità dei prodotti agricoli.
L’Expo 2015 deve servire innanzitutto ad accrescere la consapevolezza che i problemi legati al cibo hanno una portata globale e vanno affrontati, oltre che con politiche di sostegno da parte dei governi, anche con gli strumenti della cooperazione e della solidarietà.
Voi cosa ne pensate?
Cosa proponete in vista dell’Expo?

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In una Audizione al Senato della Repubblica del settembre dello scorso anno - Jacques Diouf - Direttore Generale della FAO – l’organismo delle Nazioni Unite creato per combattere la fame e la sotto alimentazione nel mondo, segnalava che le persone sottoalimentate nel mondo sono aumentate in un anno di 75 milioni, arrivando alla cifra globale di 925 milioni, a causa dell'aumento dei prezzi degli alimentari. Questo dato conferma la gravità della situazione in campo alimentare in diverse parti del pianeta ed in maniera implicita pone però delle riserve e dei limiti anche sulla efficacia dell’azione di alcuni organismi internazionali e quindi la necessità di sperimentare nuove politiche e nuovi strumenti di intervento in materia. La premessa serve a ricordare quale è il tema dell’Expo 2015 e a tenere quindi alto lo sguardo sui contenuti principali della manifestazione (Nutrire il pianeta – Energia per la vita). Possibili nuovi strumenti d’intervento da adottare da parte del governo nazionale: 1. consentire ad ogni consumatore di devolvere una quota Iva al finanziamento di programmi di cooperazione allo sviluppo sul tema della lotta alla fame e alla sottoalimentazione 2. ridurre dal 10 al 5 per cento il costo delle commissioni sul trasferimento in patria delle rimesse dei migranti Su quest’ultimo punto, in un recente studio realizzato dall’Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia sull’emigrazione lombarda di fine ottocento/inizi novecento viene fatto rilevare che “l’ammontare delle risorse inviate in patria dagli emigranti italiani è stato talmente rilevante da poter essere definito come la mano invisibile del capitalismo italiano. Solo nel periodo fra il 1902 e il 1923 è stato calcolato che le rimesse abbiano rappresentato una media annuale intorno ai 448 milioni di lire del tempo, per un totale di oltre 5 miliardi. Per ottenere questa cifra si è dovuto tener conto delle somme inviate attraverso il Banco di Napoli e le Casse di risparmio postali, ma anche dei molti risparmi inviati attraverso banchi privati o riportati di persona dagli emigranti, considerati come rimesse invisibili. Questo fiume di denaro ha consentito a molte famiglie contadine di sopperire alla cronica mancanza di liquidità che contraddistingueva l’economia rurale italiana, permettendo loro di sottrarsi all’usura e di recuperare gli appezzamenti di terreno ipotecati. Soprattutto le rimesse hanno avuto un’incidenza decisiva nel miglioramento delle condizioni di vita, sia consentendo alle famiglie di migliorare quantitativamente e qualitativamente la loro alimentazione, sia permettendo loro di prevedere migliorie nelle loro abitazioni e di accedere al mercato della terra”. Dal canto suo Regione Lombardia ha già previsto nuovi strumenti d’intervento. Una legge regionale di quest’anno - in materia di usi idrici - prevede che una frazione del canone pagato dai cittadini lombardi vada ad incrementare le disponibilità finanziarie regionali relative alla cooperazione allo sviluppo, con il vincolo della realizzazione di progetti sul tema dell’acqua nei Paesi in Via di Sviluppo. Questa norma - una volta applicata – dovrebbe avere un effetto moltiplicatore sulle risorse a disposizione. Personalmente ritengo poi che l’Expo sia una possibilità per ritornare sulla convivialità familiare, sul cibo come rapporto con l’arte e la bellezza; anche un luogo dove rilanciare dei messaggi, rilanciare la bellezza contenuta nei valori legati all’alimentazione.

inviato da Ermanno - 10/7/2009  17:07

Il Professor Yunus nel suo ultimo libro "Un mondo senza povertà" propone, in alternativa a donazioni e aiuti governativi, un’azienda che non ha come finalità il profitto ma uno scopo sociale. Il “business sociale” di Yunus si basa sull’imprenditorialità dei singoli individui e ha come obiettivo l´autosufficienza finanziaria. Il capitale viene restituito agli investitori e ulteriori profitti vengono reinvestiti. Yunus ha sperimentato e realizzato questo modello economico, inizialmente attraverso Grameen Bank, con cui ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2006, e poi applicandolo a diversi settori. Per esempio, in collaborazione con Danone, l’azienda di Yunus produce e commercializza yogurt arricchiti di vitamine in Bangladesh. L´Expo potrebbe essere un’opportunità per esportare nei paesi in via di sviluppo l’imprenditorialità e le competenze dell´industria alimentare italiana attraverso il “business sociale” di Yunus.

inviato da PAOLO - 9/7/2009  13:54

Vorrei sottolineare che nel 2015 oltre all’Expo è prevista la scadenza di un’altra fondamentale iniziativa (che per diversi motivi è collegabile con il tema dell’Esposizione): la campagna “No Excuse 2015 – Millennium Campaign”. Si tratta di un patto a livello planetario fra Paesi ricchi e Paesi poveri sottoscritto all’unanimità da 189 capi di Stato e di Governo presso le Nazioni Unite durante il Vertice del Millennio nel settembre 2000. In questa sede sono stati definiti degli obiettivi (in totale 8) tanto ambiziosi quanto cruciali da raggiungere entro il 2015 tra cui: eliminare la povertà estrema e la fame, diminuire la mortalità infantile, eliminare le disparità fra i sessi, combattere il degrado ambientale, assicurare a tutti l'accesso all'educazione, alle cure sanitarie e all'acqua. Spero che anche Milano avvii una campagna di sensibilizzazione sia a livello locale che a livello nazionale nei prossimi anni, in modo da smuovere verso questi temi le coscienze di tutti. Questa non è una cosa che sta a cuore a pochi altruisti fanatici... ma che dovrebbe interessare ognuno di noi per il nostro stesso bene! Se volete approfondire e partecipare visitate i siti che ne parlano: www.millenniumcampaign.it, http://www.mtv.it/life/social/noexcuse e www.milanoexpo-2015.it.

inviato da Giorgio - 1/7/2009  9:02

Le asserzioni di Vandana Shiva, per quanto apprezzabili, non possono far dimenticare che il mondo scientifico vede ora in modo ancor più pessimistico lo scenario mondiale: non è più solo un problema di cattiva distribuzione tra i bambini obesi del nord del mondo e quelli denutriti del sud del mondo, ma una vera e propria prospettiva di penuria generale. Come ha osservato Francesco Salamini lo spostamento da consumi di cereali a quello di carni farà aumentare la scarsità di cibo.

inviato da Gian Francesco - 30/6/2009  14:20

Ciao, importante potrà essere, a mio parere, la condivisione, tra gli operatori sanitari e volontari impegnati nei paesi del terzo mondo, delle tecniche innovative e già utilizzate, per la preparazione del cibo in questi paesi (ad esempio: le confezioni di alimenti per neonati che non necessitano dell’acqua purtroppo contaminata)…anche attraverso la testimonianza di queste associazioni . Importante è la più ampia divulgazione di alcune regole alimentari fondamentali, verso le comunità di famiglie e di bambini. Grazie

inviato da Claudia - 29/6/2009  17:26

Conoscete l'associazione "Emergency"? Sono medici di guerra, certo...un altro campo...ma forse il coinvolgimento di Gino Strada (fondatore di Emergency)e della sua associazione all'Expo potrebbe essere un trampolino di lancio per rilanciare tematiche come l'urgente bisogno di cibo e acqua in paesi africani. Paesi le cui realtà sono ben conosciute da Emergency. Poi, anche se Emergency non è direttamente coinvolta proprio sul tema dell'alimentazione, sicuramente ha agganci e informazioni che a livello di expo potrebbero risultare molto interessanti.

inviato da Livia - 29/6/2009  15:30


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/ridefinire-il-tessuto-urbano.asp

Ridefinire il tessuto urbano
29/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

''Le Esposizioni Universali hanno una chiara componente di ridefinizione del tessuto urbano per le citta' ospitanti (...). I fattori trainanti di successo possono essere molto differenti per ogni singola città ospitante, ed una best-practice sviluppata in un dato contesto cittadino può non funzionare se applicata in un contesto storico, sociale e geografico di una differente città".
Questa l'affermazione dell'amministratore delegato di Expo, Lucio Stanca, intervenuto il 25 giugno 2009 al Cities and Global Events Forum di Madrid.
Nella città di Milano confluiranno alcuni fra i più importanti architetti del mondo, voi cosa gli chiedereste di valorizzare o creare?

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Si parla spesso di come migliorare la vivibilità nelle città,di come rendere le strade più belle,di come mantenerle in buono stato,di come rendere i sottoservizi facilmente fruibili,come rendere economicamente interessante la fruizione dei sottoservizi sia primari che secondari sia per le Amministrazioni Comunali che per quegli enti che devono usufruirne per erogare servizi alla cittadinanza,alle imprese,all'industria,al commercio ecc. Oggi il sistema c'è e si chiama GIMAS. WWW.SISTEMAGIMAS.IT Vorrei portare all'attenzione, delle professioni,delle Amministrazioni,dei politici,per poter interloquire delle tematiche manutentive e loro conseguenti,possibili soluzioni. GianFranco Mascoli

inviato da GianFranco - 16/7/2009  16:28

Concordo con ROCCO sull'esigenza di linee circolari. Senza stravolgere troppo i piani attuali, basterebbe chiudere un primo anello circolare di suburbana S9 che ad oggi porta da Sesto San Giovanni a San Cristoforo. Se si riuscisse a chiudere questo anello nei 6 anni rimanenti al 2015, avremmo gia' la possibilita' di orientare i pendolari e gli ospiti su trasporti che non debbano necessariamente tutti, come oggi per le metropolitane, passare per il centro. Ovviamente la cosa andrebbe valorizzata potenziando i parcheggi auto in prossimita' delle stazioni di questo anello di suburbana.

inviato da Stefano - 16/7/2009  10:09

Vorrei esporre la mia proposta per migliorare la viabilità della città di Milano e dell'Hinterland milanese. Vorrei che fossero create altre quattro linee di metropolitana circolari e concentriche che si dovrebbero intersecare con le linee della metropolitana 1, 2 3, 4 e 5. La prima linea circolare, quella più interna, dovrebbe servire la zona del centro storico e sostituire il bus 94-61. La seconda linea circolare dovrebbe sostituire la tratta attualmente coperta dai tram 29 e 30. La terza linea circolare dovrebbe sostituire la tratta attualmente coperta dai filobus 90-91. La quarta linea cicolare dovrebbe essere realizzata in corrispondenza della tangenziale est e della tangenziale ovest per servire la parte più esterna della città e l'hinterland e permettere un facile e comodo interscambio tra le varie linee di metroplitana. La quarta linea circolare potrebbe essere realizzata sottoterra, ma anche come linea soprelevata o addirittura si potrebbe "sacrificare" una corsia della tangenziale EST e OVEST e utilizzarla per il passaggio di treni leggeri per il trasporto di persone. Ritengo quindi che le linee di metropolitana circolari siano un altro sistema per eliminare il traffico e lo smog e per permettere ai cittadini lombardi di spostarsi più comodamente e agevolemnte all'interno delle rete dei trasporti milanesi.

inviato da Rocco - 8/7/2009  23:17

Lo sviluppo della nostra città in funzione dell’Expo richiederebbe più collegamenti (per risolvere così anche i problemi del pendolarismo) e più aree verdi. Bisogna insomma cogliere l’occasione per migliorare la città che già esiste e la vita dei suoi abitanti…questo mi aspetto, semplicemente, dall’Expo 2015!

inviato da Marianna82 - 7/7/2009  14:36

Ho letto da qualche parte che con l’Expo 2015 ci sarà la possibilità di avere leggi speciali per il recupero di aree dismesse: sono le zone che una volta ospitavano industrie e che poi hanno chiuso i battenti, lasciando migliaia di siti inquinanti in tutta la Lombardia. Spero proprio che tutto questo accada…sarebbe un intervento importante per il territorio e si creerebbero anche delle buone opportunità professionali.

inviato da cristian - 7/7/2009  13:10

L'Expo 2015 sarà un evento diverso dal passato....questo significa anche nuovi criteri organizzativi, nuove formule per sfruttare gli spazi. Se pensiamo agli Expo del passato (Hannover, Siviglia e Lisbona) si vede che i padiglioni costruiti sono stati demoliti o sono diventati lande dismesse....Concordo quindi con tutti gli architetti che per il 2015 non vogliono cattedrali nel deserto. Per gli spazi espositivi, nell'ottica anche di un'economia generale, si possono utilizzare gli spazi espositivi già esistenti...dallo spazio di Rho-Pero al Portello, dall'hangar di Viale Sarca, dal velodromo Vigorelli alla Triennale, dal Castello Sforzesco al museo della Scienza e della Tecnologia. A questi spazi si potrebbero aggiungere poi quelli del Fuori salone, per ospitare mostre dedicate ai sottotemi già individuati: si creerebbe in questo modo una sorta di circuito espositivo diffuso in città, ma anche nel suo hinterland.

inviato da Debora - 7/7/2009  12:34

Vorrei tanto vedere realizzato un quartiere costituito interamente da librerie (con immobili a canone calmierato, ovviamente): credo che si dimostrerebbe una attrattiva turistica, come Hay-on-Wye nel Galles. Si potrebbero coinvolgere direttamente anche gli editori, piccoli e grandi, per realizzare qualcosa di unico recuperando aree dismesse o da riqualificare, e far così risorgere librerie storiche come l'Ile de France o la Sherlockiana.

inviato da Marco - 5/7/2009  16:33

Appartengo al gruppo di pesone preoccupate per come si sta delineando l'expo, con il rischio che risulti un evento apprezzabile per sei mesi ma che lasci una città zoppa fino al prossimo grande evento. *** IL TIMORE *** La concentrazione di tutti gli interventi per l'expo e al di fuori dell'expo (es. la città della salute) in una sola area, e il progetto di abitazioni, tutte abitazioni e nient'altro che abitazioni nel resto della città, possono consegnare alla fine una Milano meno vivibile di quella di oggi. E' bello immaginare che uno possa vivere in zona città studi, in zona ortomercato, in zona stadio, in uan futura zona città della salute o città della musica o della cultura senza che invece tutti si debeb vivere in un unico quartiere residenziale dove ogni cosa la si trova sull'asse Garibaldi-Rho-Pero *** PADIGLIONI E TRASPORTI *** Sono anche convinto che una distribuzione in tutta Milano dei padiglioni e dei servizi richieda uno sforzo di collegamento nei trasporti, ma che lascerà poi una città più equilibrata ed integrata. In altre parole, sarebbe meglio: 1-ristrutturare aree dismesse nelle varie parti di Milano e 2-collegarle in modo adeguato con navette ad hoc. Lo spalmare gli interventi su tutta Milano, e non solo sull'asse Garibaldi-Bovisa-Pero, potrebbe significare spostare parte delle risorse dai grattaceli ai trasporti, ma sarebbero interventi prezioni (tanto le ristrutturazioni quanto l'esperimento dei trasporti verso nuovi poli da istituire dopo l'expo, che possono diventare diversi servizi localizzati nelle varie aree) anche per i decenni successivi. Altrimenti (concentrando tutto in poco spazio) si crea una città sbilanciata, la famosa "città dormitorio" dove occorre prendere il tram per qualunque cosa, per gli uffici del Comune o della Regione, per gli ospedali o per le mostre, per l'università o per le partite di calcio. Non vi pare che tutti i progetti siano situati in una fetta di territorio eccessivamente ristretta già sovraccarica di altri servizi? *** OPPURE ALTRE ALTERNATIVE *** Ho letto qui, con interesse, la proposta di creare i padiglioni nell'area in dismissione delle FS a Lambrate. Questo o altri progetti mi sembrano più equilibrati che la concentrazione di ogni cosa in una sola area. cordiali saluti L

inviato da lorenzo - 5/7/2009  12:23

Esiste sempre un forte rischio di voler "trasformare" la realtà esistente (tessuto umano, urbano, viabilistico, tecnologico, culturale, strutturale...) in un qualcosa di diverso per "stupire" l' evento expo 2015 con il rischio di fare interventi a macchia di leopardo o a spot sia nel tempo che nello spazio e quindi NON migliorando complessivamente anche l' esistente, che certo non è eclattante. Migliorate non solo la Grande Milano ma anche la Brianza ...Grazie Auguri

inviato da daniele - 5/7/2009  10:10

Per rispondere a Umberto: anche Renzo Piano è con Celentano (come ha dichiarato in un intervista al Corriere della Sera nell’aprile 2006)... ma non in tono disfattista e polemico, bensì - io credo - per dire qualcosa di molto intelligente. E cioè che per Expo 2015 teme “la retorica celebrativa e il rischio della corsa all’oro, dell’affarismo. Celentano è la voce della coscienza, l’anima critica che c’è in ogni milanese. E se c’è discussione e dibattito, anche i progetti migliorano....” Renzo Piano poi aggiunge che – per fortuna! - si sente anche EXPO ENTUSIASTA soprattutto per il bel tema, “nutrire il pianeta”, che è stato scelto. “Una sfida che tocca la fragilità della terra, l’ambiente, la guerra alle povertà...” Con Renzo Piano credo fortemente che la scommessa dell’Expo 2015 dovrebbe essere quella di “FAR EMERGERE LE AFFINITA’ GLOBALI POSITIVE” e che “sostenibilità, bellezza ed equità sociale dovrebbero essere le tre parole chiave.” Proprio sul concetto di BELLEZZA URBANA, credo che Piano dica parole illuminanti: alla domanda dell’intervistatore Giangiacomo Schiavi “La bellezza non è un concetto troppo astratto applicato a una città?” Piano risponde “C’è una bellezza non formale, non edonista, che riguarda la qualità degli spazi e dei luoghi. E’ una bellezza che ha a che fare con la DIGNITA’ DEL VIVERE URBANO, che chiude ferite sociali. Credo all’idea di una città che restituisca ai suoi abitanti il GUSTO di viverla.” Anch’io ci credo – voglio crederci. Io spero davvero che si sappia far tesoro dei suggerimenti e dei progetti che grandi menti come l’illustre architetto sopramenzionato e tanti non-meno intelligenti illustri-sconosciuti cittadini-qualunque hanno dato e sapranno dare in vista di un grande Expo, per un risanamento urbano vero e possibile della città di Milano, delle sue dimenticate periferie... e non solo. Un grande progetto che coinvolge tutti, con il coinvolgimento attivo di tutti. Ringrazio per lo spazio concessomi. Buon lavoro. Continuate così!

inviato da Walter - 4/7/2009  22:12

Un architetto non è grande perché costruisce qualcosa di fisicamente grande, o maestoso, o imponente. O almeno non sempre. Milano, come tante città italiane, non è (purtroppo o per fortuna non so dirlo) una metropoli americana. Il consumo di territorio non ce lo possiamo permettere. In realtà lo abbiamo già consumato ben oltre le reali necessità. La sfida che ci si prospetta davanti è, giustamente ha scritto qualcuno nel blog, creare città più sostenibili, più vivibili, più belle, pulite, verdi. Ma finché la mentalità sarà quella di costruire totem personali solo per fare scena, ma che verranno poi pagati anche dai cittadini fino all'eta' della pensione, allora la città non sarà mai diversa. La sfida è quella di migliorare quello che c'è. I centinaia di edifici cadenti, in centro ma anche in periferia, potrebbero essere oggetto di riqualificazione della città. Costruire altrove qualcosa, a detta di qualcuno bello, efficiente, immerso nel verde, sostenibile etc. non è quasi mai la soluzione giusta. L'identità dei cittadini passa soprattutto per l'identità nei luoghi cari. Con la distruzione e l'abbandono di ciò che un tempo era abitato non si fa altro che creare dei ghetti. I grandi architetti dovrebbero dare l'esempio e fare grandi opere di riqualifica urbana. Ma non mediante la costruzione di nuove opere, ma utilizzando ciò che già c'è. Forse l'Expo sarebbe un pò più vicina, più fattibile e, soprattutto lascerebbe a Milano qualcosa di veramente utile e più nel vero spirito della vera Milano. Mia nonna (vera milanese doc, con la guerra alle spalle) mi diceva che prima di buttare via qualcosa bisogna capire se non ha più veramente alcun valore. Milano è destinata a diventare una grande discarica con piccole oasi per ricchi ma inutili per i più? Visti i progetti in corso purtroppo io penso di sì. Grazie. Un piccolo architetto. Francesca

inviato da Francesca - 3/7/2009  15:34

Ho letto le opinioni contrastanti di architetti e personaggi famosi sull’Expo...sinceramente mi sento più vicino alle idee, (ovviamente meno tradizionaliste)di quelli che non vogliono grattacieli o Tour Eiffel. La mia non è tanto una polemica contro il cemento in agguato, perché di cemento a Milano ce ne è così tanto che non saranno certo le opere dell’Expo a modificare radicalmente l’aspetto della città...Penso semplicemente che l’Expo 2015, essendo un nuovo evento diverso dal passato, debba puntare - nel ridefinire il tessuto urbano - alla riqualificazione delle periferie. Milano dovrebbe recuperare cioè il suo ruolo di città metropolitana, ritrovando un equilibrio con l’hinterland e offrendo ai suoi abitanti e a tutti i suoi visitatori l’immagine di una “grande città” integrata, come finora non è mai stato. E poi, invece di progettare i grattacieli, perché non riflettere su cosa Milano vuole essere: sicuramente una metropoli più sostenibile...Allora perché non pensare in modo più forte e diffuso al grande obiettivo del risparmio energetico, alla riduzione dei consumi della città? Insomma, vinciamo le sfide del presente, non quelle del passato!

inviato da Alessio77 - 3/7/2009  14:51

La città ideale è pura utopia. E’ facile inventare di sana pianta una città che sembri perfetta, il difficile è sistemare e rendere vivibili le città che già esistono!! Se sbaglio correggetemi... (dino)

inviato da dino - 2/7/2009  15:43

Ho letto da qualche parte di un architetto quasi centenario e della sua “Città Ideale” (se non sbaglio si chiama Mozzoni). Sono rimasto affascinato dalla sua idea futuristica, anche se sono un po’ scettico, non tanto sulla sua possibile realizzazione, ma quanto che possa essere in qualche modo applicata a Milano. Comunque se fossi uno degli organizzatori dell’Expo, prenderei spunto da qualche sua intuizione: una gestione logica e innovativa dello spazio urbano.

inviato da Isaac - 1/7/2009  22:59


PISTE CICLABILI: Oltre al creare nuove piste ciclabili, secondo me dovremmo anche educare i milanesi ad utilizzarle. Dovrebbero essere assolutamente perfette e non "raffazzonate" come adesso...perchè ora come ora,dato che le piste per le bici sono scadenti e poche,i ciclisti (che si credono tutti tanto bravi) pensano in virtù di questo di poter sfrecciare sui marciapiedi investendo bambini e anziani. I ciclisti sono ecologici è vero, ma per l'expo sarebbe auspicabile fornire loro le piste e L'OBBLIGO DI ANDARCI allo scopo di rispettare chi è costretto a camminare perchè in bici non ci puo' andare e quindi ha tutto il diritto di godersi il marciapiede con tranquillità e non avere il timore di svoltare l'angolo e di trovarsi un manubrio ecologico addosso...

inviato da Manuela - 30/6/2009  12:31

La penso come Adriano Celentano: gli architetti possono essere devastanti sul tessuto urbano e sociale quando non tengono conto delle vere esigenze del comune cittadino e non di élite già sufficientemente privilegiate e interessate. Esempio: quanti inutili palazzoni vuoti che deturpano il contesto cittadino senza risolverne alcun vero problema! Secondo me, bisogna puntare alla vivibilità, più verde, più piste ciclabili, più zone pedonali, più parcheggi gratuiti che consentano facili spostamenti nella città accanto a un notevole potenziamento del mezzo pubblico e dei collegamenti. Perché, tanto per dare almeno una indicazione precisa, non un collegamento più efficiente tra i due aeroporti milanesi? Perché non favorire l'installazione di pannelli solari sulle numerosissime quanto spesso pleonastiche nuove costruzioni? Perché, infine, ma non poco importante, procedere ad una campagna radicale contro quel flagello estivo chiamato ZANZARE, indegno di una città che si vuole all'avanguardia? Ci sarebbero molte altre cose da dire non sempre positive, ma sarà per un'altra volta ... Ringrazio comunque per questa opportunità offerta ai cittadini milanesi per poter esprimere liberamente le proprie opinioni e suggerimenti. Saluti, Umberto


inviato da Umberto - 30/6/2009  9:40



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/rete-tra-i-giovani.asp

Rete tra i giovani

28/6/2009 | in I giovani e l'Expo

Vorremmo rilanciare i commenti di Cristina (22/6/2009 20:55) e di Marina (25/6/2009 7:48), che propongono di creare una rete tra giovani, attraverso incontri e approfondimenti nelle scuole e nelle università, bandi e premi.
Siamo convinti che l’apporto dei giovani sia fondamentale per il successo di Expo 2015, per questo chiediamo ai nostri coetanei di farci sapere quali sono le loro aspettative sull’Expo, come se la immaginano e come la vorrebbero.

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Concordo pienamente con Francy che per attirare più giovani bisogna avere più proposte rivolte ai giovani. Sarebbe bello che per l'expo non ci considerassero solo utenti delle proposte, ma anche parte attiva dell'organizzazione. Si potrebbe costituire un "corpo di volontari" giovani per supportare ed aiutare nell'organizzazione dei vari eventi; dal brainstorming alla pratica. ottimo il blog. "Già esserci è l'ottanta per cento del lavoro." (W. Allen)

inviato da Enrico - 9/7/2009  18:36

Sono d’accordo con Max…a Milano e in Italia servono più iniziative che promuovano un’ arte più sperimentale che impiega materiali ecologici nel rispetto dell’ambiente: creatività e sostenibilità devono viaggiare insieme!

inviato da Serena81 - 7/7/2009  19:32

Per lanciare i giovani talenti proporrei una rete di gallerie d’arte capaci di accogliere le opere dei nuovi artisti senza limiti di accesso e con costi moderati… Diamo a tutti l’opportunità di EXPO-rre!

inviato da Max - 7/7/2009  19:28

Spero che tra le varie grandi idee si pensi anche a organizzare spazi gratuiti per consentire a giovani artisti di esporre le proprie opere, di leggere le proprie poesie o racconti inediti e di esibirsi pubblicamente e liberamente nell'ambito musicale. Sarebbe una bella novità in una Milano che ora fa pagare l'ingresso persino a luoghi di cultura quali sono i MUSEI! Complimenti per il blog. Rosa

inviato da Rosa - 7/7/2009  9:31

Per attirare + giovani secondo me bisogna organizzare + eventi giovanili con maggior riguardo all’offerta di concerti musicali che sono il luogo privilegiato di ritrovo dei giovani (e non solo) provenienti da diverse città per il piacere di ascoltare e condividere la musica che li appassiona... magari senza porre limitazioni sui decibel!! Un esempio: il concerto prossimo degli U2 che sarà come al solito uno spettacolo unico e imperdibile. Forza U2!

inviato da Francy - 3/7/2009  21:34

Spero che con l’avvenimento dell’expo milano si faccia promotrice di sport giovanili come altre capitali europee, creando ad es. piste dedicate agli skater e biker freestyle e una serie di eventi/gare di livello internazionale che attiri un pubblico di ragazzi di tutto il mondo.

inviato da djskratch - 3/7/2009  21:33

Per tutti i giovani dai 20 ai 30 anni sarebbe bellissimo poter partecipare a un concorso a premi che valorizzi un’esperienza in linea con il grande tema di EXPO 2015. Quest’esperienza - vissuta in Italia o all’estero - potrebbe essere raccontata personalmente in un cortometraggio di massimo 20 minuti. La giuria che dovrà esaminare i lavori pervenuti potrà essere costituita da artisti che hanno preso parte al dibattito su EXPO 2015. Spero proprio che questa idea si possa realizzare…

inviato da Davide - 3/7/2009  13:59

Sicuramente un’idea che si può dare per l’Expo – e che spero qualcuno abbia già proposto – è realizzare un’area strettamente legata agli sport nella quale i giovani possono incontrarsi e giocare insieme, affiancata proprio da un percorso che illustri l’importanza dell’alimentazione in questi ambiti. In questo progetto allora sì che si potrebbero coinvolgere i soggetti sportivi: gli staff tecnici delle squadre (vedi milan lab) potrebbero fare da testimonial, e nello stesso ambito si potrebbe programmare per tutta la durata dell’evento un intenso programma di eventi sportivi, attraverso il quale avvicinare i giovani a queste tematiche e rilanciare i valori – “fisici” ed educativi – dello sport.

inviato da Daniele - 30/6/2009  15:19

"Il più sciocco fra tutti gli errori è quando giovani pur intelligenti credono di perdere la loro originalità se riconoscono quelle verità che già altri sono state riconosciute". Questo diceva Goethe...I giovani sono una risorsa prioritaria, che può solo migliorare il nostro futuro. Bisogna dare loro spazi e guide.

inviato da Goethe - 30/6/2009  11:10


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/l-expo-per-i-piu-piccoli.asp

L'Expo per i più piccoli
26/6/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

Le famiglie, le scuole, gli educatori come si pongono di fronte all'importante obiettivo di diffondere una cultura di un'alimentazione sana e consapevole?
Ilaria con il suo commento del 23 giugno stimola la nostra riflessione sulla necessità di coinvolgere anche i più piccoli sui temi dell'Expo.
In fondo, i bambini di oggi saranno i giovani del 2015.
Tutti, proprio tutti, devono partecipare!
Scriveteci la vostra proposta!

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Expo per i più piccoli vuole anche dire applicare alcuni semplici principi per una più sana alimentazione dei nostri bambini, senza attendere il 2015. La parola chiave sta nel binomio biologico+locale, che vuole dire rispetto dell'ambiente, del lavoro agricolo, delle tradizioni locali lombarde e attenzione alla salute e alla sicurezza alimentare. Alcune associazioni, tra cui Perterra di Milano propongono che nelle mense scolastiche del Comune di Milano e della Lombardia (come già avviene in molte altre regioni), in vista di Expo, vengano utilizzati cibi provenienti da agricoltura biologica certificata e a "km 0". Il 2015 è una data di scenario.. gli scenari devono essere realizzati a partire da progetti che possono garantire una vita migliore alla nuove generazioni e a quelle future, in un'ottica di sostenibilità e coesione sociale.

inviato da Fabio - 21/7/2009  9:16

Grazie a Elisa la notizia! Non l'avevo più trovata... Aulì Aulè è un ottimo nome! Non vedo l'ora di vedere come lo fanno e di portarci la mia bimba. Buona giornata a tutti!

inviato da marilena - 2/7/2009  15:55

Per Marilena: Sembra che il parco per la memoria dei bambini del mondo si faccia, vedi: "Expo 2015: «Il parco per i bimbi si farà» Trovata un'area per Aulì ulè" http://www.partecipami.it/?q=node/6836

inviato da Elisa - 1/7/2009  23:30

Nella zona di piazza Maciachini dopo lavori molto lunghi, hanno finalmente realizzato un nuovissimo parco giuochi dedicato ai bambini. Io ci porto i miei nipotini perche’ e’ proprio davanti alla scuola materna. Questa per me e’ un bellissimo esempio di come si riesce anche con poco a rivalutare una zona che si stava degradando terribilmente per trasformarla in una più verde, funzionale e vivibile per tutti, bambini, nonni e genitori! Spero tra poco tempo, con l’expo, di ringraziare la mia Milano per altre belle opere come questa. nonna Adele

inviato da Adele - 1/7/2009  22:56

Per i bambini avevo letto qualche mese fa del progetto di Fulvio Scaparro di un parco per la memoria dei bambini del mondo, se non sbaglio molto apprezzata da Unicef e sostenuta da Regione e Comune. Mi è sembrata un’ottima idea... Che fine ha fatto? Si sta già pensando a come e dove concretizzarla? Oppure si è già persa nei meandri della nostra burocrazia?... Ci vorrebbe davvero un sostegno forte da parte di tutti perché questo bel progetto parta davvero e perché si dimostri così ai bambini e alle bambine di Milano che ogni tanto i grandi pensano “in grande” e pensano a loro.

inviato da Marilena - 1/7/2009  9:43

Sicuramente sarebbe molto interessante che a questa iniziativa fossero coinvolti direttamente i ragazzi: potrebbe essere per loro "una nuova scuola di vita".

inviato da Marisa - 30/6/2009  9:35

Concordo con i pensieri di Vera, la mamma di Matteo... La sensibilizzazione di giovani e giovanissimi a temi quali l'alimentazione sana non è un obiettivo che si puo' rimandare. Sapersi nutrire bene non è affatto semplice, quindi se l'Expo potesse favorire la diffusione di nozioni legate ai modi corretti di alimentarsi potremmo compiere significativi passi verso l'apprendimento di stili di vita salubri e l'abbattimento di problemi attuali come per esempio l'obesità infantile. La televisione stessa, già pericoloso veicolo di stili di vita errati (merendine & co),dovrebbe essere usata come mezzo per diffondere una comunicazione un po' alternativa : spronare i giovani ad apprendere cosa significhi alimentarsi in modo corretto. Compito dei docenti sarebbe promuovere qualche iniziativa attraverso la quale riavvicinare ragazzi e genitori al piacere della buona e sana tavola.

inviato da Alessandra - 29/6/2009  15:21

Concordo con quanto dice Alice relativamente alla programmazione regionale di corsi per formare gli insegnanti. Io lo allargherei anche ai genitori e sfrutterei le sinergie con chi fa già educazione alimentare (Papillon, SlowFood,la Città dei Bambini di Genova,...). Inoltre ritengo importante utilizzare strumenti di comunicazione diversi (dalle rassegne cinematografiche, a premi per corti da cellullare passando per i mai obsoleti concorsi a disegni..). Per tutto questo sarebbe importante fare una programmazione che parta dalla Lombardia ma che contempli le regione vicine (anche la mia Liguria). Dico questo perchè può essere veramente il Volano con cui rilanciando un tema importante come questo si crei una Compagnia in grado di fare una piccola rivoluzione culturale.

inviato da enrico - 29/6/2009  14:27

Credo che l'Expo costituisca un'ottima opportunità per avvicinare gli insegnanti a questi temi. Occorrerebbe però avviare un'azione di sensibilizzazione affinché le scuole stesse li inseriscano nei propri progetti didattici. Sicuramente Regione Lombardia in ciò può aiutare molto.

inviato da lucia - 29/6/2009  12:52

Sono la mamma di Matteo, un bambino di 7 anni che si sveglia malvolentieri ogni giorno per andare a scuola! Forse se le insegnanti sapessero rendere più interessanti e "produttive" le loro lezioni, anche l'attenzione dei loro piccoli studenti sarebbe più attiva! Sono stata supplente-maestra a mia volta e so che spesso non è facile catturare l’attenzione di tante piccole menti… però è anche vero che se i piccoli alunni venissero resi più partecipi del loro stesso apprendimento tramite percorsi didattici più interattivi, giochi intelligenti e spunti creativi, sicuramente la loro conoscenza e sicurezza di sé sarebbero più favorite e incentivate. Penso ad esempio all'idea - secondo me troppo poco sfruttata - dell'orto a scuola (certo per quelle scuole che se lo possono permettere dal punto di vista degli spazi!). Al riguardo ho visto un recente video su youtube in cui si parla di un’ottima iniziativa di questo tipo, portata avanti da un’intelligente insegnante: i più piccoli si possono così accostare alla natura e alla coltivazione di alcuni vegetali, seguirne il processo di semina, maturazione e raccolta fra primavera e autunno e riconoscerne forme e colori (e non vedere frutta e verdura solo al supermercato!) . Così facendo i bambini si divertono e apprendono allo stesso tempo importanti principi e nozioni - anche quei bimbi che vivono in città e che non sono, in questo, così fortunati come quelli che vivono in campagna. Mi auguro davvero che Expo 2015 sappia promuovere questi intelligenti progetti didattici e concretizzi percorsi di questo genere per avvicinare tutti, bimbi, genitori, nonni e insegnanti all'importante mondo della natura, dell’agricoltura biologica e dell'alimentazione sana e veramente consapevole.

inviato da Vera - 29/6/2009  12:07

Prima di tutto penso che si debba programmare a livello regionale un corso atto a formare proprio gli insegnati su questo tema.

inviato da Alice - 29/6/2009  10:35



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/promuovere-l-italian-style-nel-mondo.asp

Promuovere l'Italian style nel mondo

27/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Expo 2015 sarà una vetrina per Milano, la Lombardia e l’Italia.
Come può l’Expo 2015 promuovere lo stile Italiano all’estero?
E su cosa si deve puntare per promuovere l’Italian style nel mondo?

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Italian Style è moda, è alimentazione, è arte e cultura ma è anche un sistema Paese che stupisce il Mondo perchè poggia su una miriade di micro imprese che hanno reso grande questo Paese e che però nonostante questo spesso non ha voce ad esempio in Europa dove questa "eccezionalità" non riesce a farsi sentire ad esempio nei capitoli che finanziano le imprese a partire da interventi così considerevoli che aziende piccole o piccolissime non riescono mai neppure a concepire, figuriamoci a investire. E non è poi così vero che grande sia così bello come si è creduto fino ad poco tempo fa ...visti i risultati che ci troviamo di fronte! Ma l'Expo è indubbiamente un'occasione che a nessuno dovrebbe essere tolta!! Quindi propongo delle aree dedicate, all'interno dei propri padiglioni di riferimento, alle piccolissime aziende a costi piccolissimi perchè solo così quelle aziende potranno accedervi e magari avere l'occasione di farsi conoscere dal mondo e magari ricordarsi di Milano come l'occasione della loro vita! Inoltre convegni e work shop organizzati con acquirenti a loro interessati che non siano sempre i soliti buyers della GDO come se quello fosse il solo mercato possibile! Vi ringrazio per la cortese attenzione e auguro a tutti buon lavoro.

inviato da valentina - 11/7/2009  10:26

Immagino un divertente e decorativo concorso di fotografia...in cui ogni partecipante illustra una foto che rappresenti, secondo il suo personalissimo punto di vista, cosa significhi lo "stile italiano". Possono essere catturati colori, pose, tagli di abiti, movenze, dettagli classici o stravaganti di ieri e di oggi...insomma...uno sguardo forse un po' frivolo rispetto ad altre tematiche dell'expo...ma anche l'occhio vuole la sua parte no?

inviato da Carlotta - 30/6/2009  15:27

Concordo con quanto auspicava Marina col suo comm. del 22/6/2009, riguardo all'importanza che Milano si doti di un prestigioso, funzionale e moderno Museo della Moda. Attirerebbe sicuramente molto turismo (straniero e non) e saprebbe risollevare in qualche modo l'Italian style nel mondo, che nonostante tutto ha bisogno secondo me di una spinta in più e di maggior freschezza... Sia grandi firme che piccoli stilisti potrebbero/dovrebbero collaborare alla sua realizzazione, creando interessanti e produttive sinergie artistiche e di mercato. Si potrebbero inventare percorsi informativi (magari interattivi) per illustrare la nascita delle grandi firme italiane, il lavoro negli atellier, la parte grafica e fotografia legata al mondo della moda... e molto molto altro. Insomma, Milano non può non avere un Museo della Moda! v.v.

inviato da Valentina - 30/6/2009  12:10



http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/non-solo-architettura-ma-ricerca-e-arte.asp

Non solo architettura ma ricerca e arte
26/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Il 24 giugno Ermolli, presidente di Promos (la società che si occupa di internazionalizzazione per la Camera di Commercio di Milano), in un’intervista al Corriere della Sera ha lodato l'iniziativa degli Stati Generali dell’Expo, spiegando che i cittadini sono i veri "stakeholder”.
Noi – la Redazione 2015 – aggiungiamo che solo coinvolgendo “dal basso” tutte le componenti della società sarà possibile realizzare un’Expo di successo.
Ermolli ha anche puntato il dito contro una vecchia concezione che vede l’Expo come una semplice fiera con una serie di padiglioni in cui esporre di tutto un po’.
Voi cosa ne pensate?
È davvero possibile costruire un nuovo modello di Expo, come quello proposto dal Presidente Formigoni: “una nuova forma di esposizione universale, che si distingua per il grande patrimonio immateriale di conoscenza che diviene risorsa e modello per rilanciare lo sviluppo?
Oggi interessa meno che resti la Tour Eiffel del caso, ma piuttosto che ci sia un lascito permanente in termini di sviluppo e di crescita dell'attrattività.”
Aspettiamo le vostre opinioni!

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B. Ermolli, che voi citate in questo post, ha dichiarato settimana scorsa: “La società che deve gestire l’organizzazione dell’Expo 2015 deve prendere le distanze dalle appartenenze politiche e buttarsi a capofitto nella realizzazione dell’evento perché non è solo di una fiera che si sta discutendo ma di una vetrina internazionale per le eccellenze del Paese.” Sono perfettamente d’accordo con lui: di eccellenze noi ne abbiamo tante, dalla lirica de La Scala agli altri campi della musica, dell’arte e della cultura, che lui cita, dalla gastronomia al turismo, dalla ricerca sanitaria alle nuove tecnologie... Bisogna saper valorizzare e sfruttare al meglio queste grandi potenzialità e fare in modo di non distinguerci nel mondo solo per le cose negative... (come le fughe dei cervelli!). Grazie.

inviato da mimmo73 - 6/7/2009  11:21

La nostra associazione culturale che da 15 anni a Milano presso la Società Umanitaria , si occupa della tematica dell'ALIMENTAZIONE vista dagli occhi degli Artisti, approva pienamente quanto ha detto il Presidente Promos ed auspichiamo che Milano e l'Italia possano realizzare i grandi sogni .. Noi di arte da mangiare, nel contesto delle nostre competenze ci battiamo da anni e continueremo a farlo!!! L'arte è un veicolo magico anche per comunicare! grazie ornella piluso in Arte: topylabrys

inviato da ornella - 2/7/2009  1:31

Ciao a tutti, vi segnalo una mostra che si terrà presso l'Urban Center di Milano e che verrà inaugurata giovedì, 2 luglio. "12xMILANO Visioni della nuova architettura italiana per una metropoli che cambia" dal 2 luglio al 4 settembre 2009 - orario continuato 9 - 18 dal lunedì al venerdì, escluso festivi.

inviato da Eleonora - 30/6/2009  10:59

Sono assolutamente d'accordo con quanto detto dal Presidente della Promos. Anche perchè altrimenti si rischia di fare un flop, che non ci possiamo permettere in questo momento.

inviato da Matteo - 26/6/2009  11:37


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/tesori-nascosti.asp

Tesori nascosti
25/6/2009 | in I tuoi video

Siete sempre di più a suggerire nuovi modi di vivere la città: ripensare gli spostamenti, il verde pubblico, la vostra partecipazione attiva e l'inserimento in reti internazionali. Questi intenti sono tutti concentrati nel progetto dell'Associazione Amici dei Navigli che suggerisce un ambizioso percorso di navigazione turistica che coniuga la nostra storia e la nostra tradizione con un nuovo modo di pensare e fruire del nostro territorio. Una navigazione lenta , ricca di natura, arte e sapori che, attraverso i Navigli, inserirebbe il capoluogo lombardo e tutta la Lombardia all'interno di corridoio d'acqua lungo ben 550 km che da Locarno sfocia nella laguna di Venezia. Voi cosa ne pensate? Andreste mai in crociera o affittereste mai una barchetta o un battello per navigare lungo lungo il Ticino, i Navigli o il Po? Pensate che un turista potrebbe essere interesato ad un opportunità simile?




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trovo questo progetto bellissimo da compeltare con ciclabili lungo il percorso per poter alternare tratti di viaggio in barca e tratti in bicicletta oppure a piedi (magari identificando punti di sosta attrezzata per la degustazione di prodotti tipici locali e visite guidate alle bellezze artistiche locali. La provinica di cremona sta lavorando al progetto di turismo fluviale con ottimi risultati

inviato da cinzia - 1/7/2009  23:03

Finalmente le Dolomiti sono entrate nella lista del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Consiglierei alle Regioni del nord Italia di sfruttare al meglio tutti i siti appartenenti all’Unesco con un punto di riguardo per l’accessibilità di queste zone tramite i mezzi pubblici! Questo soprattutto in vista della mole di turisti che arriveranno in Italia e che non disporranno di automobili per muoversi sul nostro territorio. Grazie.

inviato da Nicola - 1/7/2009  10:50

E' un progetto fantastico! In Italia abbiamo il canale artificiale più antico del mondo, ma siamo gli ultimi a volerne sfruttare le potenzialità turistiche... In Europa continentale il turismo fluviale è già molto sviluppato: e noi, cosa stiamo aspettando?

inviato da Giordana - 26/6/2009  9:33

Sono d'accordo, perchè aspettare il 2015! Questa attività potrebbe trascinarne al suo seguito delle altre, si pensi a tutte quelle località attraversate dai navigli ma che non godono di grande affluenza turistica... e poi sarebbe un percorso del tutto nuovo... che voglia di vancanze! se mai si realizzerà sono già in fila per il battello!

inviato da Maura - 26/6/2009  9:04

io credo che sarebbe un ottimo prodotto da pubblicizzare all'estero anche prima dell'Expo. Pensate quanti turisti americani e tedeschi verrebbero a farlo!

inviato da Francesco - 25/6/2009  23:55


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/mobilita-ecosostenibile.asp

Mobilità ecosostenibile
25/6/2009 | in I tuoi video





Come potete vedere un argomento che suscita grande interesse è quello della mobilità ecosostenibile e delle opportunità che essa può offrire a Milano e a tutti coloro che la visiteranno in occasione di Expo 2015.
Gianluigi ci presenta un innovativo mezzo per muoversi in città che sfrutta energia pulita.
Giovanni suggerisce un percorso ciclabile di 170 Km intorno a Milano che costeggi i fiumi e i canali navigabili capace di valorizzare i tracciati già esistenti e di favorire l'attrattività turistica della Lombardia.

Già tra i due progetti c'è grande sinergia! E voi, che ne pensate?

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Io punterei molto in alto: perché non preogettare una città completamente senza auto per il 2015? Solo mezzi pubblici (meglio elettrici, solari) e biciclette. Potrebbe essere un'azione dimostrativa (probabilmente possibile solo con una durata limitata), ma sarebbe d'esempio per tutte le città del mondo.

inviato da Giulia - 13/7/2009  13:59

Mobilità eco-sostenibile NON può essere solo VELO-TAXI ( certamente valido per una nicchia di utenti ) o piste ciclabili ( pure importanti) ma un diverso modo di organizzare il trasporto pubblico delle persone che deve essere valido per tutti (handicappati compresi). Invito a riflettere: quando si ritiene di realizzare qualcosa a vantaggio degli handicappati i primi che ne approfittano sono i normodotati ( gli scivoli in corrispondenza dei marciapiedi sono gradevolmente frequentati: da anziani, donne incinte, baldi giovani ( che non vogliono sprecarsi al gradino del marciapiede) ecc. che da persone in carrozzella . Pur avendo delle mie idee in merito al trasporto, ritengo che certamente una valida e concreta soluzione NON può essere immaginata da chi organizza attualmente il sistema del trasporto viaggiatori. Infatti, avendone la possibilità NON immagina nessuna organizzazione diversa dall’attuale. La speranza è che la politica abbia la forza di rompere gli schemi e decidere che un 1°e fondamentale passo è la selezione delle idee. Gli imprenditori devono essere chiamati ad intervenire e confrontarsi sulla realizzazione di una o più idee progettuali politicamente ritenute valide. Spero che EXPO 2015 MILANO possa determinare un salto di qualità all’azione politica ?

inviato da Francesco - 8/7/2009  10:20

sarebbe bello che il piano di recupero e apertura dei navigli fosse pronto per l'expo. non sarebbe solo un'attrazione ma un vero e proprio percorso alternativo di circolazione....un primato!

inviato da giovanni - 6/7/2009  20:53

tutto bello e tutto giusto, ma la primissima cosa sulla mobilità è avere una rete di metropolitane che funziona!

inviato da martino - 2/7/2009  15:06

rendere "civilmente" sicure e funzionanti le linee ferroviarie nazionali mi sembra il minimo per poter iniziare a parlare di EXPO e dei suoi temi così pregnanti....

inviato da Raffaela - 30/6/2009  10:23

Di percorsi ciclabili ce ne sono diversi intorno a Milano ma sono frammentati. C'è anche della documentazione, sia prodotta dalla Regione Lombardia che dalla Provincia di Milano di buon livello. Quello che si potrebbe fare è un piano organico, in modo da coordinare i vari interventi pianificati e studiare dove farne di nuovi e con chi, in modo da avere una rete ciclabile omogenea ed interconnessa. in questo modo potrebbe essere un'offerta turistica da proporre, anzichè lasciare al singolo di scovare tale opportunità.

inviato da Elena - 29/6/2009  14:15

Sono con chi sostiene la sistemazione della darsena e la riqualificazione dei navigli, un patrimonio turistico incredibile e inutilizzato. Pensate solo ad un collegamento fra Milano e la Certosa di Pavia!

inviato da Desmond - 29/6/2009  11:00

@Mario...dipende semplicemente da chi decide di metterci i soldi...ricordiamoci che esiste uno strumento chiamato sponsorizzazione. Mi vengono almeno 3 grosse aziende private che sarebbero disponibili a sponsorizzare una cosa del genere.

inviato da Irene85 - 26/6/2009  13:41

Le sinergie sono necessarie, non dimentichiamo le esigenze di persone che non possono pedalare tanto. Irene85, temo che il costo per l'investimento nei veicoli che proponi sarebbe proibitivo

inviato da Mario - 26/6/2009  7:38

Il velotaxi potrebbe essere una grande idea per decongestionare il traffico a Milano, diminuire l'inquinamento e soprattutto riuscire a muoversi per la città a costi e in tempi ragionevoli anche quando i mezzi non sono affidabili.

inviato da Paolo - 25/6/2009  23:58

Sarebbe bello potere noleggiare in città e, perchè no nei parchi, quella sottospecie di mezzo a due ruote elettrico che si guida all'impiedi sfruttando il baricentro. Io l'ho già provato, è silenzioso e pratico ma soprattutto divertente!!

inviato da Irene85 - 25/6/2009  17:18

Il velotaxi è una bella idea, ma per Milano mi sembra più realizzabile e utile il progetto di Giovanni! Io penso che l’Expo debba essere essere una manifestazione in grado di rilanciare il tema della sostenibilità attraverso iniziative che promuovano la mobilità pedonale. Con Expo non devono solo aumentare le infrastrutture, ma deve crescere la sensibilità di tutti verso l’ambiente in cui viviamo. Proporrei di creare una segnaletica specifica che indichi percorsi e tempi di percorrenza a piedi lungo una rete di itinerari pedonali che colleghino delle destinazioni di particolare interesse. L'iniziativa potrebbe fungere in questo modo da strumento di promozione per gli spostamenti a piedi e allo stesso tempo da sistema di orientamento per i visitatori provenienti dall’esterno. Penso non solo a Milano, ma anche a tutti i comuni dell’hinterland.

inviato da Graziano - 25/6/2009  16:22


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/nutrire-il-pianeta-energia-per-la-vita.asp

Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita

24/6/2009 | in I grandi temi dell'Expo 2015

Abbiamo deciso di aprire questo nuovo topic per entrare nel vivo del tema di Expo 2015. Inviateci le vostre idee per animare la discussione sui sette sottotemi di Expo 2015: la scienza per la sicurezza e la qualità alimentare, l'innovazione della filiera alimentare, la tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità, l’educazione alimentare, la solidarietà e la cooperazione alimentare, l’alimentazione per migliori stili di vita, l’alimentazione nelle culture e nelle etnie.

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Il cibo è un veicolo storico e culturale di grandissima efficacia. Parte dalla quotidianità di ciascuno, è un linguaggio universale e contiene in sé il racconto della diversità di ogni cultura, Paese, popolo. Per questo motivo crediamo che mettere al centro del dibattito costitutivo dell'expo2015 il concetto di cibo ci regali grandi opportunità di avvicinamento delle persone. Mettere al centro il cibo significa aprire un percorso in cui sapori e saperi vivono intrecciati e offrono opportunità di scambio culturale e di conoscenza reciproca. Una riflessione sul cibo, specchio delle tradizioni e della cultura dei popoli, deve prendere in considerazione anche le modalità di produzione del cibo, di conservazione delle sementi per i prodotti agricoli, di tutela della biodiversità e la distribuzione e il consumo di alimenti, sulla base di una sostenibilità ambientale, sociale ed economica. wwww.donaconunsorriso.org

inviato da Roberto - 17/7/2009  0:59

E' la città che deve per prima comunicare con il suo aspetto una sintonia con la dimensione dell'uomo, con la sua natura, con la sua esigenza di 'vivere bene', di mangiare bene, di muoversi , di essere dinamico e aperto, di essere comunicativo e accogliente con il resto del mondo e soprattutto di essere in sintonia con la salute e il benessere del pianeta oltre che della propria. Ora come ora Milano non è nulla ancora di tutto questo. Ci sta provando? Forse, ma i milanesi per primi in questo momento non ci credono molto. Se non ci credo molto io che sono nata e vissuta a Milano fino ad oggi, come fare a convincere chi si recherà per la prima volta nella nostra città per l'Expo? Milano dovrebbe essere una città innanzitutto colorata, ebbene sì, bella e colorata: con uno spiccato senso estetico negli accostamenti tra le sue architetture. Per mettere a tacere quanti appena mettono il piede a Milano, non fanno altro che snocciolare il solito commento 'com'è grigia'. Come fare? Ingaggiare grandi architetti aiuta certo, ma non basta: un bellissimo grattacelo se inserito nel contesto sbagliato non rende certo migliore lo skyline. Io chiedo: architetture all'avanguardia va bene, ma capaci di omogeneizzarsi con il resto del panorama, quindi coi quartieri, i palazzi, le case e le strutture vicine. Questo significherebbe anche 'migliorare' ciò che esiste già: creerei degli incentivi (o di converso multe o forme di tassazione) che incoraggino i privati a ristrutturare i propri condomini (se ad esempio hanno più di 20 anni,o hanno un aspetto di trascuratezza - vedasi facciate annerite o balconi smangiati dalla ruggine), a piantare più alberi nei propri giardini, a mantere puliti i propri passaggi. Incentivi (o di converso multe o forme di tassazione) affinchè le aziende e i commercianti in genere rinuncino ad insegne enormi e chiassose, a favore di insegne più 'morigerate' e magari di pubblicità via web, e anche ad usare impianti che sfruttino le energie rinnovabili. Inoltre cercherei di rivedere in termini di efficienza (quindi in termini di orari , frequenza, a perchè no, numero di risorse impiegate) il servizio di nettezza urbana: affinchè questa provveda non solo al semplice ritiro dei sacchi della spazzatura, ma anche alla pulizia costante e razionale dei marciapiedi e le piazze di OGNI zona della città (e non solo in piazza Duomo e dintorni!!), a mantenere pulite quel - ahimè ancora poco - verde della città, quindi aiuole, parchi, giardinetti, ma anche stazioni della metropolitana, fermate dei mezzi pubblici di superficie. Penso che i milanesi lo meritino. Un altro modo per finanziare parte di questi interventi, provvederei a sguinzagliare degli 'ausiliari' che puniscano con multe severe chi getta carte o cicche per terra, o chi non provveda a elimare gli escrementi del proprio cane. Un sistema che in altri paesi europei è in vigore da anni. Siamo riusciti a far accettare la legge sul fumo, si può far accettare anche questo. Inoltre vorrei dire che lo bike sharing è senz'altro un ottima idea, se non fosse che i soli a sfruttarlo e a giovarne sono i pendolari. Questo perchè le stazioni di bike sharing sono prevalentemente concentrate nella zona del centro (Duomo, San Babila, Meda, Cadorna), in prossimità di stazioni ferroviarie e di metropolitane. Se un milanese volesse sfruttare il servizio, ma abitasse a Milano Nord Ovest (come la sottoscritta), non troverebbe una sola di queste stazioni. Il paradosso è che il bikesharing, nato per i milanesi, i milanesi non sono messi in condizione di usarlo! Inoltre trovo che abbia poco senso il bike sharing in una città totalmente priva di un circuito di corsie ciclabili. Basta recarsi in città come Berlino per rendersi conto che la cultura della bicicletta è stata impressa nel disegno della città, delle sue strade, dei suoi semafori (esistono i semafori per le biciclette!!). Milano negli ultimi anni è stata messa letteralmente sottosopra per costruire nuovi silos per le auto, ora lo è per altri interventi in vista dell'expo: a questo punto non credo che metterla sottosopra per aggiungere delle piste ciclabili alle sue strade comporterebbe a suoi abitanti tanto più disagio di quello che già sopportano. Questo è veramente un punto cruciale per incominciare a gettare i semi del 'vivere verde' nei milanesi. E' veramente un punto di partenza imprescindibile. Sulla metropolitana poi, siamo vergognosamente indietro con il resto d'Europa: in mezzo a tanti metropoli che vantano minimo 10/11 linee diverse e capillari della metropolitana, Milano non è per nulla all'altezza. Il servizio metro attuale è oltretutto scadente, e sinceramente mi fa sorridere chi pensa che i 'passanti' ferroviari possano sostituirsi alla metropolitana.

inviato da Barbara - 16/7/2009  16:25

Se non faranno anche almeno M4 M5 M6 ( e già mi girano che le prime due sarebbero linee leggere ) mi sa tanto che lascio Milano .Segnalo al proposito una petizione online : www.firmiamo.it/piulineedimetropolitanainitalia . Comunque segnalo anche il sito www.genitronsviluppo.com : vi sono articoli su bioarchitettura , ogm e agricoltura( nutrire il pianeta ) , energie rinnovabili ( energia per la vita ) , e altro .

inviato da Alfonso - 11/7/2009  23:44

Messaggio: Entri in una grande stanza, per un importante appuntamento. La stanza è accogliente, superbamente arredata, colori molto gradevoli, finestre luminose che si affacciano su un bel parco, sul tavolo di cristallo un vassoio di frutta fresca e un assortimento di bevande a piacere, alle pareti quadri antichi e moderni, bene assortiti, una postazione internet, un maxischermo tv… Al centro della stanza c’è una persona in piedi, di spalle, sta facendo qualcosa… Dove si posa il tuo sguardo? Sugli oggetti o sulla persona? Sullo scenario o sul personaggio al centro della scena? La calamita principale è lui, è lui a dare il senso a tutto lo scenario e lo sguardo viene attirato da lui: chi è? Come si comporta? C’è stile e genuino calore in quel suo girarsi e tenderci la mano o si tratta di una semplice formalità? Mentre ti avvicini offrendo a tua volta la mano, non puoi fare a meno di scrutarlo, di passare da un semplice guardare a un più emozionante vedere. Ora mettiamo nome ai nostri personaggi: la stanza è Milano, tu sei l’ospite che a vario titolo arriva per l’Expo e l’uomo al centro della stanza è il padrone di casa, ovverossia i cittadini, raccolti in un’unica immagine. C’è uno stile, un’anima di una città, non nel senso strettamente religioso, s’intende. Se pensiamo alle grandi metropoli del mondo, ognuna di esse si lega, in qualche modo, nella nostra rappresentazione mentale, non solo alla sua architettura, ma anche e molto al modo di vita dei suoi abitanti, al loro comportamento quotidiano. “Something in the way she moves…” cantava una vecchia canzone dei Beatles… ci si innamora di questo, il luogo è importante ma il gesto umano ancor di più. altroCibo è un progetto della Fondazione Scuole Civiche di Milano, che raggruppa al suo interno le cosiddette scuole d’arte e di cultura: Musica, Cinema, Teatro, Jazz, Lingue. Sono scuole di formazione professionale. Formazione: la forma di un’azione, il formarsi per essere capaci di essere in grado di portare avanti una determinata professione. Formazione ha anche un altro significato: scende in campo una squadra con una sua formazione… oppure una formazione aerea o cristallina e via dicendo. Divagazioni etimologiche? Non solo: l’etimologia può aiutare talvolta a ritrovare le origini della propria storia e fare passi nella giusta direzione. Così ora la parola “formazione” può essere un segnale utile a considerare il senso di un formarsi degli abitanti in vista dell’Expo. Che stile di vita mostreremo? Efficienza, velocità, qualche tenace isola dell’antica tradizione di beneficienza e generosità, fascino e un po’ di glamour, eleganza… ed altro si potrebbe aggiungere, ovviamente. Beninteso Milano ha una storia ricca e un’immagine ben stagliata. Ora, in più, c’è un compito assegnato da uno dei temi dell’Expo: Feeding the planet. Nutrendo il pianeta. C’è ovviamente in questo gerundio, in quest’attività necessaria e sempre urgente, tutta l’emergenza di una situazione che è, come si dice, sotto gli occhi di tutti, sia di chi vede sia di non vuole vedere. “Non di solo pane vive l’uomo”: è forse questa frase in contraddizione con “Feeding the planet” ? Sarebbe davvero sciocco il pensarlo… “Cos’è l’uomo se la parte migliore della sua esistenza è solo un traffico di sonno e pasti; sonno e pasti? Una bestia, senz’altro…” dice Hamlet, riflettendo sulla bellezza dell’ambizione. Il progetto della Fondazione intende proporre all’Expo milanese un’attenzione e una produzione di avvenimenti su questo tema che è ben racchiuso nel titolo: altroCibo; scritto in una sola parola. Cosa s’intende per altroCibo? Quel bisogno ed insieme desiderio positivo di coltivare e nutrire in sé l’aspetto non visibile della propria esistenza. L’aspetto che fa germogliare e crescere l’albero interiore della propria vita. Che si alimenta di profondità di parole antiche e contemporanee, passa attraverso l’esempio di altri uomini e donne, percorre la propria e l’altrui memoria, si riflette nei momenti della migliore arte e naturalmente vive e si esalta nelle varie forme di espressione spirituale e religiosa. Questa necessità non può essere certo facilmente definita con una sola parola, e pur tuttavia non è un azzardo dire che ogni uomo e ogni società l’avverte, in molti modi e maniere. Ma discutere del significato non è mai significativo… Varie iniziative sono state già avviate, incontri, filmati, interviste, etc, nel campo specifico del loro operare… c’è un sito utile per documentarsi e informarsi: www.altrocibo.org Senza dilungarmi ulteriormente vorrei dire solo di un prossimo incontro, che spero di poter porre in essere dopo l’estate, con il Maestro Franco Cerri, dal titolo: Il cibo della Cortesia. Chiunque abbia conosciuto il Maestro Franco Cerri, sia pure di sfuggita, sa perché egli sia più che titolato a trattare quest’argomento. Ecco, la Cortesia ad esempio, rimane in quota in questa città? O piuttosto sta planando velocissimamente fino a schiantarsi nelle file dei clacsonanti emergenti, quelli che a ogni rallentamento, a ogni ostacolo proclamano a gran clacson: io, io, io, passo io…? Lo spazio e il tempo sempre più ridotti, ansia del dopo; ansia dell’emergenza, misurati sempre più a misura di link… slowlink, sarà un altro degli incontri di altroCibo… che non è solo cultura, leggere, rappresentazione artistica, non è solo cibo per la mente… ma è anche, e qui torno allo spunto iniziale, un comportamento da nutrire e coltivare, way of life fatta di spazio, tempo ed anche ascolto… al di là del blob sonoro incessante. Quando saremo al centro della stanza che avremo ben modellato, affacciata in ogni dove del mondo, insieme alla tavola imbandita sapremo offrire anche altroCibo? Forse è bene ricercare un po’ in merito, studiare, produrre e un po’ di… ebbene sì : formazione professionale. Nella cosiddetta culla della società occidentale, quell’Atene a cui ogni democrazia odierna suole richiamarsi, uno dei padri nobili della patria, soleva fermarsi e sostare per un bel po’ di tempo, assorto in una sua meditazione, agli angoli di una strada, o prima di recarsi a un convivio… il suo nome era Socrate, se succedesse adesso, qualcuno potrebbe rischiare di essere travolto, insultato e quasi spedito dritto dritto al tso.

inviato da Gaetano - 6/7/2009  16:56

Mi sembra che un altro aspetto importante dell’iniziativa di cui parlate - che forse state trascurando - sia che questo famoso “bollino” sulla frutta e verdura di stagione favorirebbe anche una maggiore trasparenza nella definizione stessa dei prezzi… che pure non sarebbe male! Oltre ad una sorta di tracciabilità del prodotto, se non ho capito male, come già avviene per carne e pesce (almeno credo… sono vegetariano!)

inviato da Attilio - 2/7/2009  15:41

D’accordissimo con ciò che scrive renato. E non dimentichiamo che un maggior consumo di prodotti di stagione, proprio per il fatto di essere consumati nel territorio di produzione, contribuirebbe a ridurre l’inquinamento in quanto accorcerebbe il percorso delle merci dai luoghi di produzione a quelli di vendita.

inviato da caterina - 1/7/2009  9:35

Ho letto – ma non ho avuto ancora il piacere di sperimentare di persona la cosa facendo la spesa… – che dal 27 giugno nel reparto ortofrutta di alcuni punti vendita coop lombardi si dovrebbero trovare i prodotti di stagione segnalati con un apposito “bollino”, oltre a locandine riepilogative sui periodi ideali per il consumo di frutta e verdura. Mi sembra una campagna molto bella ed utile, che ha finalmente l'obiettivo di promuovere scelte alimentari più sane e consapevoli. Penso all’importanza di contrastare la diffusione di abitudini errate nei consumatori che portano alla diffusione sempre più allargata di malattie “socialmente rilevanti” come l'obesità.

inviato da Renato S. - 29/6/2009  16:06

Personalmente penso che il tema dell'Expo 2015 "Nutrire il pianeta. Energia per la vita" sia molto azzeccato visto che proprio qualche giorno fa la FAO ha lanciato l'allarme che le persone che soffrono la fame nel mondo sono più di un miliardo (una cifra mai raggiunta prima). Per questo motivo a fare da cornice all'Expo 2015 ci sono 485 progetti di cooperazione internazionale. Però mi piacerebbe che su queste iniziative ci fosse più trasparenza, visto che le informazioni a riguardo sono a mio avviso molto scarse. Per esempio, sarebbe interessante sapere come sono stati scelti questi progetti visto che negli ultimi anni si sente sempre più parlare di efficacia degli aiuti.

inviato da Giovanni - 26/6/2009  18:35

Meno food e più' feed Questo dovrebbe essere secondo me lo slogan per expo Combattere l'eccesso di cibo che ci sta facendo diventare la prima generazione che sta peggio dei propri genitori Riscoprire le nostre tradizioni gastronomiche secondo la cifra dell'ospitalita' "L'Italia e' conosciuta per il suo saper offrire e condividere il cibo - e buon cibo- il primo gesto e' condividere tavola e cucina con tutti anche sconosciuti e stranieri L'Expo deve essere il momento in cui condividere con i paesi che hanno chiesto di partecipare soprattutto il nutrimento della conoscenza, scambiare tecniche e pratiche x il feed Occorre partire dalle idee più semplici dai microprogetti che consentano a ciascun nucleo di coltivare e produrre alimenti per la sussistenza anche in condizioni precarie e difficili come quelle in cui si trovano milioni di persone L'esposizione di Milano deve dare spazio a qs: - food e + feed

inviato da Claudio - 25/6/2009  15:23

Visto il tema di EXPO 2015 mi aspetto un evento che contribuisca davvero ad affermare il diritto ad un’alimentazione sana e sicura per tutti. E’ per questo che tra i mille eventi o iniziative che verranno organizzati per l’EXPO penso sarebbe interessante creare uno spazio aperto al pubblico (e facilmente raggiungibile) che sensibilizzi sulle tematiche connesse con il cibo. Una sorta di “laboratorio dell‘alimentazione”- si potrebbe definire - che veicoli l’idea della scienza quale strumento al servizio della sicurezza e della qualità alimentare. Il laboratorio potrebbe fornire valide risposte a tutti i dubbi sul contenuto e sulla preparazione di molti alimenti, sul ruolo svolto dalle bio-tecnologie, sull’utilizzo di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), per meglio comprendere i loro potenziali effetti sulla salute. M.

inviato da Marilena - 24/6/2009  16:51


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/far-vivere-gli-stati-sociali.asp

Far vivere gli spazi sociali
24/6/2009 | in Quale format per l'Expo 2015?

Far vivere gli spazi sociali per incrementare le occasioni di incontro, scoraggiare l’indifferenza cittadina e accogliere tutti coloro che visiteranno la città durante Expo 2015. Per raggiungere questi obiettivi le possibilità sono molteplici. Nei commenti avete citato la promozione di attività culturali e la valorizzazione delle aree verdi per favorire l’utilizzo delle bici. Come utilizzereste gli spazi della regione? Quali iniziative proporreste?

Commenti recenti

Bella davvero l'idea di un nuovo campeggio a Milano. Anch'io, come Remo, sono un'appassionata di turismo alternativo, quindi sono convinta che in vista dell'Expo sia davvero utile e necessario avere un'altra struttura ad hoc per accogliere i camperisti di tutta Europa.

inviato da antonella - 7/7/2009  15:08

Ciao a tutti. Ho letto che c’è l’idea di fare un nuovo campeggio a Milano in vista dell’Expo. Mi sembra una buona cosa, servirebbe davvero almeno un’altra struttura di questo genere per accogliere i camperisti di tutta Europa che non mancheranno a venire, soprattutto quando sapranno di poter contare su un nuovo spazio a loro dedicato. Ho sentito che la zona prescelta sarebbe Forlanini-Idroscalo... Spero che, se la faranno lì, non scontentino troppo i residenti... anche loro, in fondo, soprattutto i commercianti e gli esercizi della zona, potrebbero averne dei vantaggi. Io sono un grande fautore del turismo “libero” e faidate – senza agenzie! Lo stesso vale per i bed&breakfast/agriturismi di Milano e hinterland, spero ne facciano di più perché ce ne sarebbe bisogno. Grazie e viva il turismo alternativo!

inviato da Remo - 6/7/2009  11:23

Nel contesto socio/storico/culturale della città di Milano, mi permetto di segnalare una piccola "nota" : il 18 Maggio 1957 al Palazzo del Ghiaccio di Via Piranesi si tenne il 1° FESTIVAL DEL ROCK AND ROLL D'ITALIA ideato ed organizzato dal ballerino milanese Bruno Dossena che in coppia con la Sig.ra Marisa Oriani vinse ben 3 Campionati del Mondo di Rock, Boogie e Be Bop (Danze Jazz) al quale furono invitati, parteciparono e si fecero conoscere alcuni artisti quali Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Ghigo, Clem Sacco ecc ; tale evento fu appunto l'inizio di alcue tra le piu longeve carriere di artisti milanesi di musica leggera; Dal 2007 l'Associazione Culturale HAPPY DAYS no-profit,di Milano,ha organizzato con successo di pubblico gli eventi " 1° e 2° Memorial Bruno DOSSENA " ( la 3° edizione è prevista per il 26/9/2009 patrocinata dal CDZ 9 ) per divulgare l'operato del ballerino morto tragicamente nel 1958 e per tenere viva la memoria di tale evento - di connotazione esclusivamente Meneghina - che fu precursore e comune denominatore anche del Boom economico .....Milanese ......degli anni '60. Ringrazio per la possibilità concessa ad esporre i propri contributi, cordiali saluti. Michele Longo Presidente Associazione Culturale HAPPY DAYS - 339/6626291 -

inviato da michele - 29/6/2009  16:31

Per me EXPO 2015 significherà anche gestire con intelligenza l’affluenza di persone da tutto il mondo e quindi far vivere gli spazi sociali che accoglieranno queste persone nei momenti di svago. La mia idea è quella di non lasciare al caso la possibilità di incontro fra “teste” da cui potrebbero nascere progetti e idee eccezionali. Si potrebbe pensare a un evento diffuso in tutta la città che si caratterizzi per la creazione di luoghi di incontro informali, finalizzati a mettere in contatto e far conoscere persone che in tutto il mondo esercitano la stessa professione e che hanno voglia di confrontarsi con altre realtà. I punti dovrebbero essere fissi, potrebbero essere organizzati dentro parchi oppure dentro locali. Potrebbe essere diffusa una vera e propria mappa simile a quella della metropolitana per individuare i punti di incontro.

inviato da Sara - 24/6/2009  16:24


http://www.statigeneraliexpo.it/notizia/gli-studenti-e-l-expo.asp

Gli studenti e l'Expo
24/6/2009 | in I giovani e l'Expo

Recentemente il presidente di Assolombarda ha lanciato la sua proposta dedicata al mondo studentesco: un programma di Erasmus straordinario legato ad Expo 2015. La prima sessione degli Stati Generali sarà interamente dedicata ai giovani. Noi crediamo che i giovani possano dare un grande aiuto all’Expo, e che l’Expo possa dare un grande aiuto ai giovani. Voi cosa ne pensate? Come si può rendere questo possibile?

Commenti recenti

Vista la mancanza nella mente delle persone di un'idea concreta di come sarà l'Expo 2015, o meglio in generale di cos'è un Expo, Ritengo sia utile mandare una delegazione di studenti a Shangay per osservare ed apprendere il funzionamento dell'evento.

Questi studenti si dovranno impegnare a riportare e relazionare ciò che avranno appreso in loco, assicurando il loro coinvolgimento nella progettazione dell'evento.

inviato da Laura - 27/7/2009  11:32

La mia proposta è di stanziare fondi Expo per creare progetti Erasmus (nel mondo) perchè gli studenti volenterosi ricerchino nel mondo i rapporti che Milano ha avuto e ha con il resto del mondo - finalizzato ovviamente a un'esposizione nel 2015. Il mio campo di studio è l'arte contemporanea, immagino che si possa estendere però a tutti i campi. spero di avere l'occasione di mostrare il mio progetto in maniera più concreta.

inviato da anna - 7/7/2009  22:50

Per me EXPO è vetrina di attrazione, incontro tra popoli, nascita di relazioni. …e tanto altro ancora. Dal mondo della scuola, in cui lavoro, mi aspetto la possibilità di scambi culturali con altri istituti. Attraverso tali scambi gli studenti potranno mettere a frutto diverse esperienze su tecnologie, tradizioni e creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo (ricerche testuali, multimediali, interviste a specialisti del settore etc.).

inviato da Veronica - 7/7/2009  19:26

Sarebbe interessante organizzare un evento sportivo fra atenei come avviene annualmente nella storica competizione di cannottaggio tra Oxford e Cambrige. Pensate di organizzare un evento del genere sull’Adda oppure sfruttando il Lago di Lecco!

inviato da Giacomo - 4/7/2009  22:13

Punterei sull’organizzazione di eventi formativi, convegni e momenti d’incontro fra studenti di diversi paesi per favorire lo scambio culturale, magari sfruttando meglio le opportunità che mette a disposizione l’Erasmus. In questo senso, vedo molto bene l’idea di fare una sessione speciale dell’Erasmus dedicata a Milano in occasione di Expo 2015. Dobbiamo darci da fare (noi milanesi, lombardi ma non solo) per fare in modo che Milano e tutto il nord Italia acquisti nel corso di questi anni agli occhi di tutto il mondo l’importanza che si merita, in termini di attrazione turistica e culturale. Dobbiamo essere più internazionali!

inviato da Gianni - 3/7/2009  21:36

Ma, promuoverei una campagna per corredare insegnanti nelle scuole elementari, in modo costruttivo per infondere interesse tra alunni (e non) per un approccio in crescendo di consapevolezza. Ciao

inviato da Marco - 1/7/2009  21:46

Expo 2015 sarà un grande evento per tutti…da studente immagino che L’EXPO possa aiutare i giovani a comprendere meglio il concetto di sostenibilità come motore di sviluppo per l’intero pianeta. Da Expo mi aspetto spazi di discussione non solo virtuali, ma reali con anfiteatri moderni che permettano ai ragazzi di confrontarsi sulle grandi sfide del millennio. Gli istituti scolastici dovrebbero secondo me farsi promotori di iniziative extra-scolastiche per far sì che tutti gli studenti possano partecipare a questi spazi di discussione. Personalmente vorrei che la scuola che frequento mi offrisse l’opportunità di incontrare i “grandi esperti” che stanno realizzando le “grandi opere” di cui andrà fiera la nostra città. Avrei molte domande da fare e molte curiosità da soddisfare. Ritengo che tutto questo possa essere un valido arricchimento della conoscenza a livello didattico.

inviato da stefano - 25/6/2009  12:52

Secondo me è fondamentale creare delle reti tra i giovani. Forse dovrebbero essere le scuole e le università a promuovere e incanalare queste risorse anche tra gli ex-studenti. Potrebbero promuovere dei bandi per scegliere i progetti migliori offerti dai giovani oppure creare una serie di eventi per far conoscere i giovani tra loro.

inviato da Marina - 25/6/2009  7:48


In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 19 Giu 2009 - 11:02
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