Egregio sig. Paolo,

La ringrazio per il Suo interessamento e la Sua cortese risposta.

Rimango tuttavia sorpreso da alcune Sue affermazioni ("bisogna comprendere la difficoltà delle forze pubbliche in quanto queste persone sono a tutti gli effetti cittadini comunitari con gli stessi diritti di un cittadino olandese che decide di accamparsi in campagna !!!").

Mi permetto di ricordarLe che:

- la zona in cui si sta "consolidando" la situazione di degrado e illegalità è nel comune di Milano e non in "campagna";
- nessun cittadino, italiano/comunitario/extracomunitario, ha diritto di "campeggio" nel territorio di alcun comune italiano ad eccezione delle zone specificatamente delimitate e regolate dalla normativa comunale in materia;
- se non sbaglio, è lo stesso regolamento della polizia locale del comune di milano che, richiamando il testo unico di pubblica sicurezza nazionale, sospende espressamente "in tempo di notte, da un’ora dopo il calare ad un’ora avanti il sorgere del sole, ogni permesso d’occupazione [di suolo pubblico], salvo diversa disposizione contemplata nel permesso stesso".

Aggiungo inoltre che la messa in sicurezza definitiva di un'area costa sicuramente molto meno di sporadici interventi di "pulizia" provvisoria (in quella zona, ne posso documentare svariati in due anni).

Detto questo, Le sarò grato se volesse farsi portatore delle istanze dei residenti della zona per contribuire a risolvere definitivamente questa situazione di degrado.

Con i migliori saluti.