.: Discussione: Che fine ha fatto la Torre delle Arti ?

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Cittadino Anonimizzato a posteriori

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Inserito da Cittadino Anonimizzato a posteriori il 11 Giu 2009 - 21:26
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Già i latini dicevano "de gustibis non est disputandum" , anche se ammetto che mi piacerebbe imporre una mia personale dittatura basata sui mie gusti e le mie idee ... no  , scherzi a parte , non so che dire su quanto tempo quell  ' area dovrà restare come ora . Bisognerebbe chiedere al comune ai proprietari dell  'area e alle imprese che ci lavorano o ci lavoravano .  Comunque nel primo messaggio di questa discussione il palazzo in questione ( dato che chiamarlo grattacielo mi pare esagerato visti i circa 96 metri di altezza previsti ) è stato definito " mostro "  , che non mi pare proprio un complimento .   Sugli edifici intelligenti , io avrei anche difficoltà a definire le persone e le creature viventi intelligenti rispetto a quelle definite altrimenti . Per me un edificio intelligente potrebbe essere quello "teorico" con la massima efficienza energetica e ambientale , capace magari anche di produrre un surplus energetico da ridistribuire . Per altre caratteristiche non saprei . Poi , perchè non piantare alberi ? Ci si lamenta tanto dell  'effetto serra , della distruzione degli habitat naturali : io credo che obbligare le imprese edili a piantare il maggior numero possibile di alberi sempreverdi sia invece una buona idea che meriterebbe di essere attuata , certo non sempre possibile in piena città ; ma ,  per esempio andando da Milano e Bologna è lampante quanti pochi siano gli alberi a dispetto del numero di campi coltivati penso perlopiù con agricoltura intensiva . Poi mettono sul banco degli imputati sempre il cemento e l  ' edilizia , non ho ancora sentito nessuno dire qualcosa "contro" certa agricoltura e certi allevamenti di bestiame  , che spesso mi paiono luoghi di tortura . W le cascine storiche e belle   , senza dubbio ,  ma non sarebbe meglio avere magari qualche grattacielo agricolo in più per avere derrate anche a Km zero o quasi , e molte più zone rimboschite e rinaturalizzate  , ma anche in parte abitate invece che da condòmini rinchiusi in palazzi cittadini vecchi o di modesta qualità , da proprietari ( dai ricchi ai ceti bassi , come accade in alcune parti del mondo ) di ville e villette immerse nel verde ? Segnalo il sito www.verticalfarm.com  ,  le cui proposte forse  consentirebbero attraverso la manipolazione di variabili come temperatura illuminazione acqua terreno concime umidità la " coltivazione " almeno in teoria di qualsiasi vegetale a qualsiasi latitudine : si dice che i prodotti coltivati lì dentro costerebbero molto , forse varrebbe invece la pena sperimentarne qualcuno e magari controllare i prezzi .
In risposta al messaggio di Pietro Tagliabue inserito il 11 Giu 2009 - 16:11
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