.: Discussione: Petizione per il cibo biologico nelle scuole milanesi

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Fabio Cremascoli

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Inserito da Fabio Cremascoli il 10 Giu 2009 - 13:33
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Grazie per aver espresso la tua opinione.
Rispondo su alcuni punti da te sollevati... per fornire alcune delucidazioni sulla nostra petizione..

1. costi: ovviamente la nostra proposta prevede che i costi a carico degli "utenti"non devono aumentare . Questo è possibile, com'è possibile che ci pensino regione e stato a sovvenzionare i comuni. O che il comune destini alcune entrate a questo tema...O che riesca a definire capitolati d'applato con precisi criteri di sostenibilità economica. Tutto è possibile per una grande città come Milano.  Alcune regioni italiane, come Lazio e Emilia Romagna, hanno già  tra l'altro legiferato in materia.. Chissa che si possa smuovere qualcosa anche al livello amministrativo sovra-ordinato.

2. necessarietà o meno dei cibi bio nelle scuole. Riteniamo invece che siano necessari e che la loro distribuzione nelle mense scolastiche sia una priorità. Una priorità per la salute dei  più piccoli, per la salvaguardia dell'agricoltura non invasiva e non chimica, per tutelare la "risorsa suolo",ecc... (i risvolti positivi di una scelta di questo tipo sono molteplici!).
A Milano si svolgerà l'Expo. Se leggerai il documento di candidatura, noterai più volte una certa attenzione verso i temi del miglioramento della qualità della vita, della salute, del biologico, ecc...
Al proposito, insieme alla prossima iniziativa di "PIC - parchi in comune", proprio a Milano si svolgerà anche l'iniziativa "SaporBio 2009" (12-14 giugno parco Sempione). Se leggerai alcuni passaggi (verso la fine) del documento nel link sotto riportato potrai notare che la città in vista di Expo e delle aspettative che ha sollevato, non può che diventare il punto di riferimento nazionale su questi temi 
(biologica/milano_saporbio_2009).
Perchè allora non dare un buon esempio, partendo subito dai più piccoli?

3. imposizione al comune: nessuna imposizione. il nostro è un contributo partecipativo  e di sensibilizzazione al comune su temi di interesse generale. Il comune può decidere da se come gestirsi e probabilmente questa scelta magari la sta già meditando da tempo.. e ci coglierà anche di sorpresa..! (e ne saremo contenti!)

4. Infine, come dici anche tu condividiamo che la qualità del cibio sia maggiormente controllata...
Anche noi siamo per i prodotti tradizionali, locali/di filiera corta, ecc... 
Però perchè non chiedere che questi prodotti siano privi di residui e multiresidui chimici e che siano siano stati prodotti nel rispetto dell'ambiente e della salute umana?

ciao!

fabio (ass. Perterra - Milano)

In risposta al messaggio di Alfredo De Giorgi inserito il 10 Giu 2009 - 11:39
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