.: Discussione: Expo, Moratti: la Provincia non aiuta - Il dopo avvicendamento Penati Podesta'

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 25 Giu 2009 - 13:21
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Da milano.corriere.it:

il cda di giovedì in via foscolo

Expo, per accelerare i progetti
Stanca punta a una legge speciale

«Va imitato il modello Torino». Gli architetti: tavolo di due chilometri per l’area

MILANO - Auspica una legge speciale. Sul modello dei giochi invernali di Tori­no del 2006. Per evitare che intoppi e ritardi blocchino il cammino di Expo. Nuovo cda, orfano del consi­gliere della Provincia, Enrico Corali. «Mi auguro che Podestà ci ripensi» attacca Leonardo Carioni, consiglie­re in quota Lega. «Manifesto un sin­cero e autentico apprezzamento per Corali. La sua assenza rappresenta per una significativa mancanza», di­ce Beniamino Lo Presti, componen­te del collegio sindacale. E Guido Po­destà? «Non ho detto niente di rivo­luzionario, non escludo una riconfer­ma».

Due i temi sul tappeto. L’ufficializ­zazione del Comitato scientifico e le linee guida del masterplan per il si­to. Ma, Lucio Stanca, amministrato­re della società, ha voluto guardare oltre l’ordine del giorno. E ha traccia­to un possibile scenario futuro. Quel­lo che riguarda la realizzazione del si­to. I tempi sono stretti e gli iter buro­cratici complicati. Stanca non disde­gnerebbe affatto che, come per Tori­no, venga varata una legge speciale per l’Expo di Milano. «Altre città e al­tri grandi eventi - avrebbe detto l’ad agli altri consiglieri - hanno potuto usufruire di una legge speciale». Per­ché non Milano? Stanca potrebbe far­sene promotore in Parlamento. «Seduta positiva» esclama Cario­ni. Anche se non sono mancati i mo­menti di tensione. A partire dal mi­lione e 250mila euro per il Comitato scientifico. A chiedere un conteni­mento delle spese è stato il rappre­sentante della Regione, Paolo Alli, coadiuvato da Carioni. Alla fine si è deciso di tagliare gli stanziamenti e di rinunciare alla segreteria tecnica (spesa, 500mila euro). La segreteria sarà affidata direttamente alla Soge.

Ma «l’approvazione della costituzio­ne del Comitato scientifico» ha crea­to qualche attrito con il sindaco Leti­zia Moratti. Rimarca che il Comitato è nato su suo impulso e «conferma­to nell'ambito delle prerogative a me assegnate come Commissario». E non senza malizia aggiunge: «Ri­cordo infatti la gradita sorpresa con la quale molti delegati dei Paesi riu­niti nel Bie hanno accolto la presen­tazione di un Comitato Scientifico a supporto del nostro progetto in occa­sione della nostra prima presentazio­ne pubblica a Parigi il 19 dicembre 2006». Altro capitolo: il sito. Ieri, l’archi­tetto Stefano Boeri è volato a Parigi per un incontro con il Bie. Polivalen­za, flessibilità, aderenza al tema. E l’idea di realizzare un «tavolo» lun­go due chilometri sul boulevard principale - un percorso sensoriale ed esperenziale - imbandito con tut­ti i gusti del mondo e le colture dei vari paesi. Sul boulevard si affacce­ranno i padiglioni, in parte coperti e in parte scoperti.

Maurizio Giannattasio
25 giugno 2009 (ultima modifica: 26 giugno 2009)


Da milano.corriere.it:

il viceministro sull'evento del 2015: troppi problemi e intoppi, i tempi sono stretti

L'attacco di Castelli: «Expo, basta ritardi o nomineremo i commissari»

Scontro sulla decisione di Podestà di allontanare Corali dal cda: il disappunto della Lega e della Regione

«Se ci saranno ritardi nomi­neremo dei commissari». Un altro fulmine si abbatte su Expo. Alla vigilia del cda della Soge, slittato a dopo le elezio­ni, il viceministro alle Infra­strutture, Roberto Castelli lan­cia la bomba durante l’audi­zione della Commissione La­vori pubblici del Senato. «I tempi sono stretti, strettissi­mi. Il 2015 è domani — attac­ca Castelli — Se vediamo che ci sono problemi e intoppi ne­gli iter approvativi e burocra­tici, ci dobbiamo porre il pro­blema della nomina dei com­missari. I commissari non si nominano a priori, come pen­sa qualcuno che parla di ritar­di nelle nomine. È una que­stione che, evidentemente, va­luteremo caso per caso». Per mesi è stata un mormorio sot­totraccia. «Arriva Bertolaso, arriva Bertolaso». Ieri, l’ipote­si di un commissariamento dell’Expo ha preso forma e corpo con le parole di un rap­presentante del governo.

«Ma perché stupirsi tanto — spie­ga Castelli —. Ci siamo prefi­gurati questo strumento nel decreto legge 185 e abbiamo previsto la figura del commis­sario perché abbiamo eredita­to un programma (quello del­l’Expo, ndr)) dalla precedente legislatura. Con gran parte dei progetti allo stato prelimi­nare o allo studio di fattibili­tà. Ci siamo voluti premunire con questo strumento». Resta l’accelerazione im­provvisa. Determinata da co­sa? Uno dei fattori scatenanti potrebbe essere stato l’invito lanciato dal neopresidente di Palazzo Isimbardi, Guido Po­destà al rappresentante della «vecchia» Provincia, di ab­bandonare il posto di consi­gliere nella Soge. Un invito ri­volto a tutti i rappresentanti nominati da Penati nei vari cda e società partecipate da Palazzo Isimbardi.

Enrico Co­rali non ha fatto un plisset, da galantuomo ha alzato il te­lefono e ha chiamato Podestà rimettendo nelle mani del neopresidente il mandato. Ma questo ha indispettito la Lega e soprattutto Umberto Bossi. Quella di Podestà, per gli uomini del Carroccio è una decisione non condivisa. Anche perché l’asse Lega-Pe­nati in consiglio d’ammini­strazione è sempre stata soli­da. «Ho una grande stima pro­fessionale e personale per Co­rali — attacca Leonardo Cario­ni, consigliere in quota alla Lega — Chiaramente il presi­dente della Provincia ha tito­lo per avere persone di pro­pria fiducia. Ma non mi aspet­tavo che fosse una decisione così veloce. Non vorrei che qualcuno la utilizzasse per scaricare le responsabilità su Corali. Corali ha lavorato be­ne e ha dato un supporto co­struttivo». Castelli si limita a una battuta: «Vuol dire che Podestà mette in cima ai suoi pensieri l’Expo. È positivo».

Ma non è solo il Carroccio a mostrare disappunto per la fretta di liberare le poltrone. Anche dalla Regione governa­ta da Roberto Formigoni, fil­tra un forte malumore per l’accelerazione imposta dal neopresidente della Provin­cia. Quello di giovedì sarà dunque un cda a quattro. Senza il dele­gato della Provincia. Vicenda che sicuramente creerà ten­sione nel board della Soge. Due i temi all’ordine del gior­no. Lo stanziamento di 1 mi­lione e 250mila euro per il Co­mitato scientifico di Expo e le linee guida del nuovo master­plan del sito a Pero-Rho. Ma gli occhi sono puntati anche alla seduta del Cipe di doma­ni a Roma. Un appuntamento cruciale per capire se arrive­ranno i soldi per le opere in­frastrutturali. La speranza di Milano è che il Cipe approvi l’elenco delle opere con i rela­tivi finanziamenti. Dentro ci sono la linea 4 e la linea 5 del metrò. Un passaggio fonda­mentale. A quel punto ci sa­rebbe la sicurezza che nella se­duta del Cipe di fine luglio ar­riverà l’approvazione tecnica e finanziaria.

Maurizio Giannattasio
25 giugno 2009

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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 3 Giu 2009 - 09:09
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