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Inserito da Enrico Vigo il 2 Giu 2009 - 07:35
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Stimati Consiglieri Comunali di Milano, Stimato Assessore (Parchi e Giardini), Vi informo che è oramai acclarato che il bagnamento dei nuovi alberi messi a dimora ogni anno a Milano sia diventata una presa in giro colossale, molti degli alberi ogni anno seccano, i sistemi di cura dei nuovi impianti sono approssimativi, inadeguati, e poco efficaci, molto probabilmente di facciata, puro ossequio alla pelosa burocrazia protocollare d'appalto, evidentemente costa molto meno all'impresa incaricata sostituire gli alberi seccati (ma non tutti...), non vedo altra plausibile spiegazione. Nelle operazioni di bagnamento si assiste spesso al comportamento sbalorditivo di addetti (sulla cui professionalità si sta risparmiando un po' troppo ...) improvvisati che fanno presenza e movimenti indolenti con ben poca efficacia; se qualcuno che conta si prende la briga di osservare (in modo assolutamente anonimo, al di fuori dell'ufficialità) come viene condotta mediamente l'operazione di bagnamento, ben presto s'accorge dello stato di fatto poco rassicurante, se non addirittura allarmante. Da una parte evidentemente si spera nella clemenza del buon dio, giove pluvio, perchè tenga in vita gli alberi naturalmente, poi immancabilmente fa capolino l'atavica italica furbizia pronta a dare il meglio di sè, visto che molti degli alberi seccati nel corso della stagione spariscono ben presto alla chetichella, lasciando prati folti senza tracce: di certo quelli non verranno mai più sostituiti (in Zona 6 ne abbiamo esempi a badaluffo). In questo modo gli sforzi per migliorare il patrimonio arboreo milanese finiscono malamente in malora, e si continuano a veder nuovi impianti (sempre nello stesso posto) che magari da 4 o 5 anni stentano a crescere perchè gli alberi, nel caso migliore, vengono sostituiti ogni anno creando un circuito perverso che comincia a stufare anche troppo, insultando l'intelligenza dei cittadini milanesi anche troppo presi in giro. E' oramai acclarato che i "capitolati" predisposti dal dipartimento comunale competente hanno dei vizi sostanziali, lo dicono i risultati di questi anni, bisogna quindi correre ai ripari ricorrendo ad un upgrading dei KPI di monitoraggio della buona esecuzione dei lavori censendo anche la percentuale degli impianti non riusciti- Ma sopratutto è ora che gli interventi di mantenimento del patrimonio arboreo milanese di nuovo impianto non siano lasciati a questo sbando di esecuzioni approssimative, operazioni che di fatto si rivelano spesso essere solo un atto dovuto trasandato, un puro adempimento burocratico i cui risultati pessimi sono sotto gli occhi di tutti: serve migliorare strumenti burocratici (capitolati) e controlli ispettivi. Concludo domandando calorosamente un intervento di sostanza da parte dell'autorità comunale competente, un nuovo indirizzo politico di qualità, un intervento che sia efficace e non solo burocratico, Milano non può muoversi con queste tare nel suo cammino civile verso un futuro migliore. In attesa di una stagione di vera campagna di nuovo verde per Milano, ringrazio per l'attenzione con i miei più cordiali saluti. |
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