Ringrazio il sig. Valdameri per la gentile risposta tuttavia, e lo dico a malincuore, devo concordare con con il sig. Vigo. Le poche annaffiature vengono fatte sicuramente in modo approssimativo e questo lo si può giudicare dai risultati ossia dalla morìa generalizzata degli alberi appena trapiantati. Tornando a casa oggi pomeriggio ho notato gli alberi sulla rotonda di S.Vigilio angolo collegio di Milano: stanno già seccando, e siamo almeno al terzo trapianto, come faceva notare il sig. Vigo.
Nella bella ciclabile lato S.Paolino incomincia la solita sofferenza estiva degli alberi, ma lì un paio di volte negli scorsi anni l'autobotte l'ho vista... non altrettanto posso dire per la parte più a sud del parco a lato di via S.Paolino, dove il pratone rimane pratone perché le piante immancabilmente seccano. Lo stesso dicasi per la via de Finetti, dove né a sinistra provenendo da nord (lato orti) né a destra (lato Parco Cascina Bianca) c'è storia: per le piante che finiscono lì è morte certa.
Sono convinto che questo delle annaffiature non sia il problema principale di Milano, magari lo fosse, però è una delle tante, piccole, grandi sciatterie che rende la città così antipatica. L'ho scritto altrove, se Milano vuole diventare più "umana" (ma lo vuole, poi?) deve cominciare a farsi amare dai suoi abitanti e una veste verde e vivibile sarebbe un primo, grande e importante passo in questo senso. E allora forza, curiamolo questo verde!

Grazie, saluti

Gianfranco Bottarelli