.: Eventi

« Aprile 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

.: Candidati

.: Link

Pagina Personale

.: Ultimi 5 commenti

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Giovedì, 28 Maggio, 2009 - 15:17

Per il ministro Carfagna non esiste l'omofobia

"(…) promuovere e coordinare le azioni di Governo in tema di diritti umani delle donne e diritti delle persone, nonché volte a prevenire e rimuovere le discriminazioni per cause direttamente o indirettamente fondate, in particolare, sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale (…)
La frase è chiara ma non per colei che nel maggio 2008, appena insediatosi il quarto governo Berlusconi, nostro malgrado, ha assunto la funzione e il compito ministeriale avente come obiettivo l'impegno riassunto in queste righe. Parlo di Mara Carfagna, donna conosciuta per altre tipologie di prestazioni publiche, diventata Ministro delle Pari Opportunità di questo attuale governo di centrodestra. Carfagna più volte ha sostenuto la sua totale contrarietà, segno di un pregiudizio personale irremovibile, chiaramente ostativo alla prosecuzione di un compito a lei affidato quale la rimozione di ogni azione omofobica e persecutoria contro persone di orientamento omosessuale, al sostegno alle mobilitazioni storiche, ricordiamo che da 40 anni esiste un Movimento glbtq, delle comunità gay, trans e lesbiche, quale il Pride Nazionale. Più volte Carfagna ha negato ogni tipo di percorso di dialogo e di confronto con le associazioni che a sempre si attivano sul tema della difesa e della promozione dei diritti delle persone di orientamento omosessuale. Più volte Carfagna ha palesemente espresso l'aberrante concetto, soprattutto per un ministro delle pari opportunità, che in Italia non esista l'omofobia, o almeno che tale piaga sociale e culturale, che vede ogni anno aumentare le vittime in diversi contesti, privati e pubblici, non è una questione di grave portata, molto spesso licenziata come "irrilevante".
La sua ostilità nei confronti delle associazioni che da sempre si battono per rimuovere ogni forma di pregiudizio si è maggiormente verificata nel momento in cui lei stessa ha deciso di sottoporre a un processo di "eutanasia" istituzionale la commissione istituita dal Governo Prodi e dal Ministro precedente omologo Barbara Pollastrini per favorire un dialogo continuativo e costruttivo tra istituzioni e organizzazioni del Movimento glbtq. La Commissione, appunto, non è stata rinnovata col cambio del governo, tanto da renderla inefficace a livello di competenze e di poteri.
Per ultimo, coronando e completando coerentemente l'incapacità del Ministro sui temi riguardanti il famoso impegno su cui si caratterizza parte della funzione del dicastero da lei presieduto con discreto insuccesso, ricordiamo che da puntuali ricerche del webmaster del sito Notiziegay, River-Blog è il suo avatar, si evidenzia che l'aggiornamento del sito ministeriale ha comportato la cancellazione totale nel capitolo riguardante le discriminazioni delle persone omosessuale e trans. Questo significa ancora una volta che Mara Carfagna è inadatta per una delega, da lei totalmente inadempiuta, venendo meno al suo impegno preso al momento della sua nomina, che riguarda la prevenzione e la rimozione delle "discriminazioni per cause direttamente o indirettamente fondate, in particolare, sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale (…)".
Come giustamente sottolinea Aurelio Mancuso, Presidente Arcigay Nazionale, il Governo deve provvedere quanto meno a togliere a Mara Carfagna la delega specifica, quanto meno passando tale funzione e compito a un altro soggetto, seppure sono totalmente convinto che è proprio di tale governo assumere un atteggiamento di totale indifferenza sulla tematica stessa e, spesso, di complicità verso atteggiamenti omofobici presenti drammaticamente nel tessuto sociale del nostro Paese. Non è di molto tempo la dichiarazione espressa dal capogruppo della Lega in Regione Lombardia durante l'analisi e l'approvazione della mozione presentata dai capigruppo dell'opposizione riguardante l'adesione, sottolineo semplice adesione, alla Giornata Mondiale contro l'Omofobia, il quale ha considerato, con toni volgari e irricevibili, tale testo "un colpo di c...", testimoniando come spesso comportamenti presenti nella vita quotidiana di una comunità siano maggiormente avvallati da atteggiamenti palesatisi in contesti istituzionali.

Alessandro Rizzo
Candidato al Consiglio Provinciale
Un'Altra Provincia - Massimo Gatti Presidente

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo LA SINISTRA
Consiglio di Zona 4