Felice di argomentare una facile risposta ad un messaggio che non scalfisce proprio nulla di nulla di quanto in precedenza da me espresso.

( 1 ) gli egoismi locali sono tali, li rispetto, ma li considero egoismi senza se e senza ma, Milano non è "Amazzonia" e non l'ho costruita io, me la son trovata già bella e fatta ed è una realtà con cui far conto, con idee innovative e sostenibili, i negazionismi aprioristici sono nullità culturale.
( 2 ) il "ferro", lo ridico e riconfermo, è oggi la modalità principe dei sistemi urbani ed interurbani, persone e merci (arzigogolare oltre anche su questo è pura retorica di maniera sprecata).
( 3 ) la 4a corsia A4 e Passante di Mestre hanno una funzione insostituibile, negarlo è stoltezza culturale, lo dicono i risultati conseguiti, misurabili con numeri da capogiro.
( 4 ) la paura dei capannoni lungo una nuova strada è l'ultima delle argomentazioni inconsistenti che ho il dispiacere di leggere.
( 5 ) per me l'era del "ferro" (e delle vie d'acqua, interne e mare) nei trasporti non doveva iniziare "ieri" ma l'altro ieri, ancora prima, con questa convinzione non ho paura di fare a gara con nessuno, so di arrivare tra i primi da sempre.

Sul resto c'è proprio poco da dire, la superstrada Malpensa-Marcallo-Magenta-Abbiategrasso-Milano (via Cusago) Tang.Ovest serve ad altro, non c'entra nulla con le argomentazioni proferite Sig. Raimondo Acampora, si rilegga le argomentazioni che ho addotto e che è del tutto inutile che ripeta per evitare ridondanze retoriche superflue.

Riparliamone, ma nei giusti termini, possibilmente senza schemi ideologici e pregiudizi dozzinali, ma sopratutto parlando finalmente entrambi della stessa cosa, senza pretestuose deviazioni ornamentali inconsistenti e fuori tema.

Enrico Vigo