.: Discussione: TANGENZIALE nel PARCO del TICINO e nel PARCO SUD: NO DEI COMUNI

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 14 Giu 2009 - 05:30
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Tornando più specificatamente alla vexata quaestio del completamento della superstrada Malpensa/ Marcallo Mesero (Boffalora) fino a Magenta - Abbiategrasso-Cusago/ Tang.Ovest sono d'accordo che da Abbiategrasso si pensi anche ad una nuova diramazione  più a sud con Binasco e Melegnano.

Tutte queste nuove opere vanno progettate a due corsie per senso di marcia con caratteristiche di sicurezza come nella tratta già realizzata. Con quest'opera avremmo chiuso il ciclo strade del quadrante occidentale milanese, pronti a concentrare ogni sforzo sulle ferrovie e sul metrò.

Quanto al traffico attuale e futuro sulla superstrada Marcallo Mesero - Malpensa, la saturazione non è vicina nel tempo, la saturazione la si ha quando si imbottigliano le auto solo su una srada preferenziale, spesso l'unica, senza infrastrutturare il territorio con alternative di gran lunga più razionali, creando mostri pericolosi dove diventa inevitabile e perverso costruire la terza e quarta corsia, che sono soluzioni spesso illogiche indotte da ragionamenti di portata limitata.

Milano aveva bisogno di ordine nei flussi di traffico già 30/35anni fa, oggi tutto quello che si realizza è frustrato da ritardi incomprensibili e da priorità malpensate, per il motivo anzi enunciato.

Nel medio raggio non c'è ferrovia che tenga da sola  il banco della mobilità, parlare ideologicamente di guerra alle strade è una tara culturale da rivitare criticamente con moltissima attenzione e sincera autocritica. Far leva sugli egoismi locali tesi a conservare un paesaggio bucolico, che spesso non ci possiamo permettere a causa dei guasti che può causare altrove, significa affrontare il problema con arrogante miopia.
 
Verità in tasca non ne ha nessuno,  i deliri di superiorità culturale sono patologie psico-sociali pericolose, dobbiamo tutti essere pronti a metterci onestamente e umilmente in discussione, in tutto e per tutto, senza pregiudizi o verità assolute spesso fradice ed insostenibili.

Questo non significa fare a pezzi il PARCO AGRICOLO SUD MILANO che i palazzinari stanno lì a guardare con avidità sperando in una deregulation, la preservazione del parco necessita di regole ancora più severe da rivisitare con un master plan culturalmente più significativo che abbracci le problematiche globali del territorio, con un occhio particolare all'ambiente ed alla sua salubrità e sostenibilità complessiva, senza privilegi locali che hanno solo il contraltare perverso di accentuare altrove servitù su zone già sacrificate ed al collasso, di cui mai nessuno per vigliaccheria culturale si occupa, una cultura autoreferenziale connotata da troppe tare, con caratteristiche messianiche, che usa però due pesi e due misure con miopia, senza mai accorgersene.

L'ambientalismo non è monopolio di nessuno.

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Cittadino Anonimizzato a posteriori inserito il 13 Giu 2009 - 14:15
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