.: Discussione: Ferrante: «Anche Corritore nella mia lista»

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 7 Apr 2006 - 11:47
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Palazzo Marino


Ferrante incassa il sì di Corritore


Letizia Moratti incontra il volontariato: c'è bisogno di più dialogo. I candidati lavorano sul programma. Le liste pronte dopo Pasqua



Un sì incassato e un altro in arrivo. Dopo aver presentato ieri Davide Corritore come «uno dei più importanti candidati della lista Bruno Ferrante», l’ex prefetto spera ora di coinvolgere anche Milly Moratti. «Ho con lei uno straordinario rapporto di vicinanza politica, culturale e sociale — dice — Se corresse nella mia lista mi farebbe molto piacere, ma la decisione dovrà avvenire nei tempi. E’ un obiettivo che mi sono posto e spero di raggiungerlo». Lei ringrazia, ma per il momento non prende impegni, almeno ufficialmente: «Nei prossimi giorni — replica — proseguirò con lui quel dialogo che stiamo portando innanzi da qualche tempo, così da individuare il modo più utile attraverso il quale il mio impegno possa contribuire alla vittoria del centrosinistra a Milano».


In attesa di completare l’elenco dei nomi per il Comune (la presentazione subito dopo Pasqua) e le liste Bruno Ferrante per le nove zone («Saremo in tutte le circoscrizioni»), al quartier generale del candidato dell’Unione si lavora sul programma. E si comincia proprio con i temi cari a Corritore, che centrerà la sua campagna su due linee: le primarie che dovranno essere istituzionalizzate dal Comune e la realizzazione di un piano regolatore per Internet, per una diffusione capillare. «Garantiremo la connessione gratuita — annuncia Corritore — in tutti i luoghi aperti della città: parchi, scuole, biblioteche, ospedali». Ci sarà anche un blog per ogni assessore. «Corritore è stato un prezioso compagno di viaggio delle primarie — sottolinea Ferrante — ed è un valore aggiunto per la lista».


Sul fronte opposto, la candidata della Cdl Letizia Moratti è intervenuta al convegno «Il terzo settore e il governo della città», spiegando che il volontariato deve essere in grado di programmare le politiche sociali, non può essere utilizzato solo nell’emergenza e deve avere un dialogo continuo con l’istituzione pubblica e recuperare la funzione sociale. Al convegno, dove sono intervenuti anche don Virginio Colmegna, presidente della Casa della carità, Massimo Ferlini, presidente della Cdo e Dario Cassata, presidente di Federsolidarietà, la Moratti ha definito Milano «una città a due velocità»: «Da una parte contribuisce per il 10% alla ricchezza del Paese, dall’altra aumentano le emergenze e l’emarginazione».


Per il ministro c’è bisogno di un maggior dialogo tra chi opera nel sociale e l’amministrazione, ma anche che la borghesia illuminata recuperi il suo ruolo. «Mi piacerebbe vedere un maggiore impegno da parte di chi ha avuto di più e avrebbe il dovere di ridarlo a chi sta peggio». Il convegno ha offerto alla candidata anche l’occasione di bocciare il «Global service», ossia il bando per il maxiappalto per la cura del verde appena deliberato e che impegnerà il Comune per tre anni. «Mi sembra opportuno che la giunta si impegni su progetti di breve durata perché per chi verrà dopo potrebbero esserci problemi». Lo spunto è arrivato dalle parole di Cassata, che ha denunciato che la giunta sta emettendo il bando con criteri che escluderebbero le piccole cooperative. «Sarebbe necessario — ha commentato la Moratti — bloccare quel bando che, se diventassi sindaco, non potrei condividere».



di Rossella Verga

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 6 Apr 2006 - 16:50
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