.: Discussione: 5 aprile ore 11 piazza della Scala: Milano ripudia il fascismo

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 28 Apr 2009 - 12:04
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Lei dice "viene automaticamente fischiato perchè in parlamento ........ sta dalla parte destra dello schieramento."
Già, la parte che ha presentato per l'ENNESIMA volta un progetto di legge per l'equiparazione dei repubblichini ai partigiani resistenti!
Siamo in democrazia quindi c'è anche libertà di dissentire, anche fischiando.
L'importante è non voler distorcere la storia per rispetto nei confronti dei tanti partigiani che hanno dato la loro vita per darci un paese LIBERATO.
A questo proposito mi  riferisco a certe parole usate dal Presidente del Consiglio dei Ministri nel suo discorso in occasione del 25 aprile 2009 e riporto le considerazioni svolte da Claudio Sommaruga sulla news-group "R-esistiamo".
Per chi non lo sapesse, Claudio Sommaruga è stato I.M.I. (Internati Militari Italiani) n.°750/367 e deportato politico civile, nei Lager nazisti dal 1943 al 1945.

"Finalmente dopo aver bigiato da 14 anni la lezione del 25 Aprile, "Festa della Liberazione", Silvio ha imparata la lezione ma il componimento, devo riconoscere veramente buono (da otto !), non pare tutta farina del suo sacco ! Anzitutto l'ha letto e non l'ha improvvisato spontaneo a braccio, forse un po' retorico e convenzionale con quella overdose della parola "Libertà" per sostituire "Liberazione" cara alla Resistenza: due cose diverse ! 
     Comunque è bene ciò che finisce bene.
     Ma occhio! Giù le mani dalla "Festa della Liberazione" che non deve cambiare nome, connotati e significato, come le "foibe" su cui tentano di mettere le mani gli ex fascisti in chiave anticomunista per non ricordarne la loro teorizzazione fascista dei primi "anni venti"!
    Non lasciamoci comunque incantare da pose e manovre pre-elettorali volte a incrementare l'audience.
    "Liberazione" è un azione che distingue carcerati e carcerieri, liberatori e oppressori.
    "Libertà" è un ideale, una meta, magari un'utopia, comunque un bene comune anche senz'atto di nascita! 
Libertà è Pace ma la "pacificazione", cara alle destre, è un altra cosa: non significa "livellazione" tra buoni e cattivi, tra chi anche in buona fede giovanile ha fatta la scelta giusta o sbagliata; ma poi come l'ha esercitata? Con le stragi e la caccia all'uomo? Tanto peggio un' "equiparazione" come tenta la dannata legge in Parlamento che vuole assimilare i ragazzi di Salò ai partigiani! 
L' uguaglianza è un concetto matematico, non di comodo!
    I morti sono è vero tutti uguali ma erano ben diversi da vivi. Tutti I morti vanno rispettati dalla pietas romana alla carità cristiana, all'umanitarismo laico della Croce Rossa, ma col perdono solo di chi si è pentito (come nel sacramento cattolico). Ma che ne sappiamo del pentimento dei morti ?
    Possiamo convivere in pace, noi pochi ultimi sopravvissuti ultra ottuagenari e nonagenari parte in causa e così i nostri eredi, ma solo a titolo prersonale, perché non abbiamo deleghe dai morti per rappacificare i morti, magari anche non pentiti!
    Non possiamo cancellare o modificare la Storia perchè dimenticare gli errori (e gli orrori !) è la premessa per ripeterli !  Certo la Storia nion si ripete uguale, perché cambiano le circostanze, ma può ripetersi con possibili richiami al fascismo italiano, al nazismo tedesco, al comunismo sovietico e possono succedere autoritarismi liberticidi, con la mascherà di una "libertà" che però esalta, sotto sotto, il culto del "capo", minaccia la Costituzione, esautora il Parlamento, impoverisce poteri istituzionali, defrauda l'elettore della libera scelta diretta dell'eletto, trasforma la "democrazia" in "oligarchia" bipartitica premessa di una "monarchia" monopartitica con maggioranze totalitarie, magari  oltre il 100% (!) a voto palese e addio libertà di coscienza!
Ricordo quando accompagnai mio padre nel 1930 a votare: l'elettore sceglieva la scheda colorata da due mucchi in vista, SI e NO e l'infilava nell'urna sotto gli occhi di tutti! I NO, molto meno del 10%, erano schedati dall'Ovra e molti degli schedati finirono al confino! 
    In democrazia, la maggioranza ha la forza e non sempre la ragione e la democrazia ha la ragione e non sempre la forza! Pressapoco un' osservazione, mi pare di Einaudi, ben centrata, teniamola ben presente.
    Riflettete gente, riflettete !     
Claudio Sommaruga"
 

Quindi gentile consigliere Perri, il fatto che la Sua parte "sia anche quella che la maggioranza degli elettori italiani vota, liberamente e democraticamente" non significa molto: la maggioranza ha la forza e non sempre la ragione e la democrazia ha la ragione e non sempre la forza!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
In risposta al messaggio di Massimiliano Perri inserito il 27 Apr 2009 - 18:27
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