.: Discussione: Maroni: sicurezza, esporteremo il modello-Milano in tutta Italia

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 30 Ott 2009 - 12:35
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Anche la politica di Maroni in tema di Rom è un completo FLOP!

Ecco un esempio sulla nostra pelle, sul nostro territorio: sinora il Comune ha effettuato in 2 anni e mezzo oltre 160 sgomberi... chiedete a De Corato quanto è stato speso! Per non combinare e non risolvere niente!
Le aree sgomberate, che i privati lasciano in totale abbandono e noncuranza vengono nuovamente occupate, dalle stesse persone o da altre persone che sono state sgomberate da altri luoghi.
Che bel girotondo, nelle periferie di Milano!Frown
Il comune di Milano non combina nulla perchè nulla fa in tema di politiche sociali per ridurre l'emarginazione e quindi favorire l'integrazione e, conseguentemente, la prevenzione dei casi di micro-delinquenza, dando concreta sicurezza alla collettività.

Vediamo il caso dei ROM e dei loro continui SGOMBERI.

A Milano (quasi) tutti se la prendono SOLO con gli ultimi, che occupano aree dismesse da anni e completamente abbandonate dai proprietari privati e pubblici.
Ai privati che hanno lasciato totalmente abbandonate le loro proprietà non viene chiesto nulla
, neppure di PULIRE le aree di loro proprietà!!!
Perchè i costi dell'AMSA non vengono addebitati ai privati proprietari degli immobili? Sono imprese che tengono le loro aree completamente dismesse per anni o addirittura decenni, creando degrado per i cittadini che vivono nella zona, accando a immobili fatiscenti, ammalorati, brutti a vedersi.
La bruttezza porta altra bruttezza!!
Il sindaco ne ha i poteri, emanando nei confronti dei proprietari che lasciano gli immobili in stato di abbandono una ordinanza contingibile e urgente per l'asportazione immediata di tutti i rifiuti presenti nell'area per ragioni igienico-sanitarie. In caso di mancato intervento del privato il pubblico può operare il risanamento dell'area a spese del privato.

E' vero, l'occupazione è abusiva; TUTTTAVIA, è altrettanto vero che la nostra Costituzione tutela la proprietà privata MA NON COME UN DIRITTO ASSOLUTO!
L'ART. 42 DELLA COSTITUZIONE DISPONE:
"La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d'interesse generale."

Quindi, dicevo, è ora che il Comune non ragioni solo in termini di SGOMBERI, perchè:

1. la politica degli sgomberi non basta;
le persone sgomberate si spostano, ma i problemi rimangono, perchè le persone sono costrette a spostarsi senza modificare, migliorare le condizioni di vita loro e dei loro bambini. Faccio un esempio che riguarda zona 3: nel giro di poche settimane 200-300 Rom si sono accampati e hanno occupato i locali degli immobili in aree abbandonate DA ANNI di proprietà di ENEL e di AEDES, vivendo in condizioni disumane. Tali persone provengono dagli sgomberi del cavalcavia Bacula, via Noale, Chiaravalle, Pioltello ecc.)... mi sa che stanno facendo il giro di Milano!!!

2. per superare la presenza degli insediamenti abusivi, non bisogna costruire CAMPI NOMADI PER I ROM. I Rom sono stanziali, a differenza dei Sinti (che vivono in roulotte e si spostano). Quindi per i Sinti è giusto che vi siano PICCOLI campi per le loro esigenze nomadi.
Per i Rom bisogna invece avviare percorsi di inserimento scolastico e lavorativo, processi di INTEGRAZIONE nel tessuto sociale, ovviamente nei confronti delle persone che sono disponibili a compiere questo cambiamento.
Infatti, solo investendo nell'inserimento dei Rom che dimostrano volontà di integrarsi (come negli altri paesi europei: Spagna, Francia ecc.) si crea sicurezza per tutti!
Come viene da anni affermato dal sociale privato, l'unico che a Milano fa qualcosa di concreto per cambiare la situazione di cronica emergenza delle periferie, bisogna investire in percorsi possibili e in molti casi già avviati (a Milano SOLO per opera del privato sociale: Opera Nomadi, Comunità di Sant'Egidio, Padri Somaschi, Comunità di Don Colmegna ecc.; in altre parti d'Italia per opera dei Comuni e/o delle Province: Pisa, Bergamo ecc.), per passare dal campo (che i Rom sono i primi a NON volere!!!) alla casa, per garantire la continuità scolastica dei minori, per accompagnare gli adulti nell'inserimento lavorativo.
Questo è un modo efficace per investire concretamente in sicurezza, in quanto si agisce concretamente per ridurre l'emarginazione, lo sfruttamento minorile e la delinquenza.
A Milano, sono SOLO i volontari che si occupano di iscrizioni scolastiche, mediazione scuola-famiglia, mediazione territorio-campo, docce settimanali, vaccinazioni, doposcuola, inserimento dei bimbi in società sportive amatoriali, accompagnamenti lavorativi, visite mediche ecc. Tutto a titolo privato e con le loro sole forze!

Nessuno però dice che NEL CASO DEI ROM, PER INVESTIRE IN SICUREZZA TRAMITE PERCORSI DI INSERIMENTI SCOLASTICI, LAVORATIVI E DI DIMORA ABITATIVA NON E' NECESSARIO SOTTRARRE RISORSE ALLE ALTRE POLITICHE SOCIALI DEI COMUNI! 
Infatti, le risorse economiche vengono fornite dall'Unione Europea e sono specificamente destinate all'integrazione dei Rom e Sinti... è un capitolo di spesa dedicato e messo a disposizione degli Stati europei che hanno popolazioni Rom e Sinti suil loro territorio.
Per questo, lo Stato Italiano -il Ministero degli Interni- ha da ultimo assegnato al Comune di Milano 13,5 milioni di euro (!) richiesti e ricevuti dall'Unione Europea.

Quindi, BASTA CON I CAMPI NOMADI PER CENTINAIA E CENTINAI DI PERSONE
CON I SOLDI ASSEGNATI DALL'UNIONE EUROPEA BISOGNA INVECE FAVORIRE L'INSERIMENTO NELLA CITTA', ANCHE CON AFFITTI AGEVOLATI PER I SINGOLI NUCLEI FAMILIARI CHE IN SEGUITO -a processo di integrazione ben avviato- DOVRANNO PAGARE, come tutti.
Vi ricordate le famiglie Rom di Opera, minacciate di morte e con le tende incendiate? Furono accolte da Don Colmegna nella struttura esistente all'interno del Parco Lambro e la gran parte di loro lavora, manda i bimbi/ragazzi a scuola e si paga l'affitto: sono persone integrate nella nostra città!

E il Comune di Milano cosa fa?

Spende circa 30-40.000 euro per OGNI sgombero e così si limita a SPOSTARE IL PROBLEMA da una periferia di Milano a un'altra, ma NON FA NIENTE PER RISOLVERLO!
ANZI!
Gli sgomberi interrompono i percorsi di inserimento avviati, soprattutto quelli che riguardano i bambini in età scolastica, che frequentano la scuola dell'obbligo, fanno amicicia con altri bambini e vengono a conoscenza di un modo diverso di vivere ....

Per me bisogna quindi smettere con la politica miope -promossa da Lega e AN- degli sgomberi soltanto, ma bisogna:
 - affrontare in maniera più efficace la cronica "emergenza Rom", di cui alcuni partiti si fanno paladini parlando solo alla pancia della gente, con politiche di prevenzione e di aiuto;
- evitare spreco di soldi per interventi che spostano solo il problema, ma non pongono le basi per la risoluzione definitiva del problema; 
- se sgomberati, bisogna garantire l'unità della famiglia: nel momemnto dello sgombero, in cui si perde tutto, la famiglia rimane l'unica cosa positiva. Offrire soluzioni che prevedano la separazione delle famiglie Rom oltre ad essere crudele, è perdente - ormai si sa per esperienza- e le famiglie ROM rifiuteranno (rifiuterei anch'io!!). - spreco di soldi e inefficacia di interventi che spostano solo il problema
- se sgomberati, bisogna garantire la continuità scolastica ai bambini, perchè la prima conseguenza dello sgombero è proprio l'abbandono scolastico e i bambini -di qualunque etnia siano- sono comunque bambini con diritti che non vanno negati per gli errori e/o le difficoltà dei loro genitori.

Temo, invece, che "l'emergenza nomadi", "l'emergenza extra-comunitari/clandestini" faccia troppo "comodo" a certi partiti, che ci hanno costruito sopra le loro fortune elettorali, per fomentare sempre l'insicurezza in certe fasce della popolazione.
Il "problema Rom" potrebbe essere risolto dalle istituzioni, se veramente volessero, con una soluzione definitiva.
Ma se il problema viene risolto, che cosa farebbero poi certi politici? Contro cosa sbraiterebbero? Con quale altro argomento altrettanto efficace solleciterebbero le paure e le angosce che sanno instillare nelle menti delle persone?

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 21 Ott 2009 - 15:03
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