.: Discussione: Parcheggio Largo Gavirate - Simini: "Cantiere ostaggio di ricorsi"

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 13 Apr 2010 - 10:39
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Da milano.corriere.it:

Proprietari solo sulla carta: Abbiamo versato fino a 25 mila euro per posti auto fantasma

«I box? Una vergogna per Milano» Cantieri infiniti, i cittadini: risarciteci

Oggi la prima udienza per il parcheggio di largo Gavirate, «fermo» da sei anni


MILANO - Il box che aveva acquistato, e in buona parte pagato, non ha potuto vederlo. Uno dei cittadini che aveva prenotato un garage in largo Gavirate, zona San Siro, è morto nei sei anni che sono serviti a muovere molta carta e non spostare neppure un mattone. Altre persone si sono trasferite, sono andate via da Milano. In sei anni molte cose possono cambiare. In largo Gavirate sono cambiati progetti, misure del parcheggio, richieste di autorizzazioni. Due indagini sono state archiviate dalla Procura. «Abbiamo diritto alla restituzione dei nostri soldi», sbottano alcuni abitanti. Sono passati sei anni, e non c’è ancora un progetto definitivo: «Da allora i miei 20 mila euro — spiega un acquirente — sono "congelati" nelle mani dell’impresa costruttrice, i lavori non si sa neppure quando inizieranno. Riavere gli acconti è un nostro diritto». Non secondo i costruttori. Gli acquirenti hanno dovuto rivolgersi al Tribunale. Oggi si terrà la prima udienza di una causa partita nel 2008.

Diritti in vendita.
Prima ancora che i cittadini iniziassero la loro battaglia, quel parcheggio fantasma era stato già venduto. In largo Gavirate la gara è stata vinta da una delle imprese più fortunate nell’aggiudicazione dei parcheggi sotterranei della città, la Quadrio Curzio. Tra 2002 e 2005 ha vinto 20 concessioni, le ultime 3 sono assegnate il 29 dicembre 2005, 48 ore prima della fine di quell’anno e della scadenza dei poteri straordinari dell’allora sindaco Albertini. Alla base del piano parcheggi c’era l’interesse pubblico di ridurre il traffico. A settembre 2007 la Quadrio Curzio ha venduto alla Salini-Locatelli l’intero ramo d’azienda parcheggi e quell’interesse pubblico l’ha quantificato: il diritto di costruire in largo Gavirate è stato ceduto per 202.122 euro. La nuova azienda ha dovuto aspettare la fine delle cause avviate dai genitori delle scuole adiacenti, che lamentavano «mancanza di sicurezza» per gli istituti. Alla fine dell’anno scorso ha chiesto di poter usare i tiranti, che hanno già provocato danni in altri cantieri e sono stati rifiutati dagli abitanti. Si attende un’altra modifica del progetto. L’avvocato Francesca Verna assiste circa quindici cittadini e spiega: «Chiediamo la rescissione dei contratti e la restituzione degli acconti, perché agli acquirenti non era stato detto che l’avvio dei lavori era condizionato alle autorizzazioni per la sicurezza delle scuole».

Ritardi e «scoperte»
. Scrive al Corriere un acquirente di un box in un altro parcheggio ex Quadrio Curzio, oggi Salini, quello di piazza Novelli: «Con un anticipo del 60 per cento già versato a inizio 2005, l’inizio dei lavori per la seconda fase di costruzione dei box (Lotto 2), è stimato a partire dal 2011. La conclusione sarà forse nel 2015». Questo cantiere è stato venduto per 475 mila euro. Perché questi ritardi, se sulla carta i lavori avrebbero dovuto essere conclusi a luglio 2008? Oltre i ritardi legati alla vendita, sotto piazza Novelli passa l’elettrodotto, «autostrada» che porta energia a mezza Milano. Il Comune all’epoca sapeva. Ma nel 2005 ha addirittura approvato il raddoppio del numero dei box (da 284, a 483). Ma l’autorità che gestisce l’elettrodotto, la Terna, per anni ha rifiutato progetti che ne mettevano a rischio la sicurezza. L’ok è arrivato l’estate scorsa, 4 anni e mezzo dopo l’apertura del cantiere. In così tanto tempo, le esigenze dei cittadini cambiano. Ma i soldi rimangono congelati: «Ho già fatto disdetta — spiega un acquirente — spero che qualcuno subentri».

Gianni Santucci

Armando Stella
13 aprile 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 5 Maggio 2009 - 16:54
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