.: Discussione: Problematiche di via Lorenteggio: denuncia di un comitato

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Daniela Belotti

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Inserito da Daniela Belotti il 9 Apr 2009 - 10:42
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Concordo con la necessità di dividere in 2 tronchi il percorso del 14 e potenziare i servizi pubblici della zona, il metro a mio avviso rimane ad oggi, l’unico mezzo che offre un servizio efficiente e puntuale.
Agli interventi suggeriti dalla signora Lauriola che trovano il mio consenso, vorrei aggiungere un altro aspetto fondamentale.
Aggiungo, l’urgente  necessità di un intervento di riqualificazione ed integrazione socio-culturale, affinché la zona lorenteggio - giambellino non divenga quartiere ghetto di periferia.
Da anni ormai il quartiere accoglie persone di differente provenienza e cultura: arabi, marocchini, nomadi, italiani; la convivenza è pacifica e tollerante ma non esiste integrazione; ogni gruppo conduce una vita parallela e separata dagli altri, espropriando il quartiere, la zona, di una sua identità culturale e sociale.
Piazza Tirana risistemata con tanto di fontana, si vede ogni giorno attraversata da realtà differenti e incomunicanti; si inizia la mattina con i primi flussi di pendolari dalla stazione S.Cristoforo ( poco accogliente) il pomeriggio qualche anziano accenna una breve passeggia nella piazza,  piazza che sembra praticamente monopolizzata da donne uomini e bambini nomadi e arabi, sul finire del pomeriggio di nuovo i pendolari che fanno ritorno alle loro case con il treno; in prima serata gruppi di giovani sportivi, affollano il capo sportivo del dopolavoro ferroviario e a notte inoltrata l’attività del club prive vede i suoi clienti, più o meno accompagnati, susseguirsi fino alle prime ora della mattina.
Inoltre, purtroppo l’angolo tra Giambellino e piazza Tirana, si sta trasformando in una zona a luci rosse, e certo non aiutano la riqualificazione della zona. A pochi metri di distanza si susseguono: un cinema e luci rosse, uno sexy shop che espone in vetrina immagini e capi di abbigliamento a dir poco succinti, e, per finire, un club prive.
Niente di tutto questo è formalmente scorretto ma mi sembra che una tale concentrazione dei punti sopra descritti siano un po’ troppo per una zona che da decenni cerca di riqualificarsi ed è passata dalle bische permanenti dei giocatori di dadi allo spaccio di droga.
Probabilmente la tolleranza ed il senso di discrezione che anima gli abitanti della zona fa si che questa sia prescelta da chi vuole svolgere certe attività senza troppi problemi o contestazioni, cosa che in altre zone non sarebbero così ben sopportate o tollerate!!??             Daniela B
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 24 Mar 2009 - 15:34
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