.: Discussione: Le istituzioni e la scuola pubblica devono essere LAICHE!

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 21 Feb 2009 - 13:50
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.qUALCUNO DISSE PIU' DI UN SECOLO FA: LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO.

LA NOSTRA COSTITUZIONE RECITA ALL'ART. 3:

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

ma è davvero così nei fatti?

ecco un esempio in contrasto con la nostra Costituzione:

alle scuole materne vengono ridotti i fondi pubblici, ma raddoppiano gli insegnanti di religione!
Alla faccia della laicità delle istituzioni .... ma da quando la religione cattolica è ritornata ad essere religione di stato?!?!
Purtroppo nei fatti non ha mai cessato di esserlo, nonostante la nostra Costituzione riconosca la libertà di religione, ma noi cittadini -credenti di religioni diverse da quella cattolica o non credenti,- continuiamo a pagare gli insegnanti di religione scelti dalla curia e non dalle istituzioni.
Mi chiedo: perchè gli insegnanti di inglese non vengono scelti dal consolato inglese? e gli insegnanti di italiano dall'accademia della crusca?!?!

La religione cattolica va insegnata non dallo stato italiano, ma dalle famiglie interessate a tale insegnamento personalmente o tramite le proprie parrocchie, così come le famiglie che seguono altre religioni provvedono a dare il proprio insegnamento religiosa ai propri figli.
Le istituzioni devono essere laiche e insegnare ai bambini come diventare "cittadini" del loro stato.
Nella scuola pubblica, pagata da tutti i contribuenti: W l'educazione civica e M la religione!
Spero che il crocefisso non sia più presente negli edifici pubblici, ma solo nelle case e nei luoghi privati delle persone che credono in lui, non nei luoghi pubblici, ossia nelle case di tutti i cittadini, credenti di qualsiasi religione, atei o agnostici.

Volete un altro esempio di violazione della nostra Costituzione?
Basta leggere l'art. 2 dello Statuto della Regione Lombardia, approvato il 14 maggio 2008, per constatare la deriva cattolica in atto, in contrasto con i principi di laicità del nostro paese:
Art. 2
... omissis...
4. In particolare, nell’ambito delle sue competenze, la Regione:

a) attua tutte le azioni positive a favore del diritto alla vita in ogni sua fase; (NDR: in ogni sua fase ?!?!?)
b) tutela la famiglia, come riconosciuta dalla Costituzione, con adeguate politiche sociali,
economiche e fiscali, avendo particolare riguardo ai figli, alla funzione educativa e alla
cura delle persone anziane;
c) sostiene il lavoro, in tutte le sue forme e modalità, come espressione della persona; opera
perché il diritto al lavoro si realizzi in condizioni di stabilità, sicurezza, equa retribuzione,
mansioni adeguate al livello di studio, di competenza e di esperienza possedute;
d) riconosce nella Chiesa cattolica e nelle altre confessioni religiose, riconosciute dall’ordinamento, (riconosciute? ma la nostra religione non pone limiti)
formazioni sociali in cui si svolge la personalità dell’individuo e orienta
la sua azione alla cooperazione con queste, per la promozione della dignità umana e il
bene della comunità regionale;
e) promuove le condizioni per rendere effettiva la libertà religiosa, (NDR: già ma quale religione? data la lotta accanita contro la costruzione di moschee?!??)
di pensiero, di parola, di
insegnamento, di educazione, di ricerca, nonché l’accesso ai mezzi di comunicazione;
f) persegue, sulla base delle sue tradizioni cristiane e civili,  (NDR: le tradizioni cristiane non hanno dato un bel esempio di tolleranza e di rispetto del pensiero altrui dei "diversi" e delle persone che non la pensano nello stesso modo; le istituzioni devono invece perseguire principi di laicità e uguaglianza che non fanno parte della tradizione cristiana; le tradizioni civili spesse volte sono state osteggiate dalle tradizioni cristiani: come si fa a conciliare queste opposte tradizioni?!?! le istituzioni civili devono perseguire solo le tradizioni laiche, non quelle religiose, che potranno essere seguite dei preti e dalle comunità religiose e credenti... ma queste sono un'altra cosa rispetto allo stato e alle sue istituzioni)
il riconoscimento e la valorizzazione delle identità storiche, culturali e linguistiche presenti sul territorio;
... omissis...