.: Discussione: Un campus in Città Studi contro cemento e degrado

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 1 Mar 2009 - 12:52
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Il Comitati pro Botticelli ha scritto al giornalista Giangiacomo Schiavi la lettera che qui di seguito riporto.
La lettera è stata pubblicata sul corriere della sera del 28 febbraio, ma -a causa dei tagli- è poco comprensibile, come osserva la portavoce del comitato.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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Caro Schiavi

 

Scriviamo in merito alla lettera di Giovanni Muttoni pubblicata sul Corriere del 19 febbraio u.s. Il signor Muttoni propone di ripensare Città Studi, oggi a suo dire degradata, in chiave di campus universitario, facendone un polo di aggregazione per gli studenti e per l’intera Milano est, con spazi verdi, bike sharing e piste ciclabili. Bellissima idea.

Città Studi, però, non è affatto un quartiere degradato: è, al contrario, una zona residenziale e universitaria relativamente ordinata e ben tenuta, affollata di giorno e tranquilla di

sera, molto vivibile e con una densità di borseggiatori e spacciatori sicuramente di molto inferiore ad altre zone di Milano dedicate alla socialità e all’aggregazione dei giovani. È un quartiere fatto di vie alberate, edifici residenziali di cinque/sei piani in media, edifici universitari anche di pregio di due/quattro piani e villette anni Venti di due piani che

costituiscono un tessuto urbano abbastanza omogeneo.

Come lei ha giustamente risposto a Muttoni, però, quando si parla di urbanistica, purtroppo, non contano il verde e il benessere di chi ci vive: contano i soldi. Ed ecco quindi che il Comune di Milano, proprio per riqualificare un quartiere che non ha bisogno di essere riqualificato, ha approvato il progetto preliminare di un “grattacielo” di 15 piani, da realizzare al posto dell’attuale Istituto Rizzoli per le arti grafiche (alto 4 piani) in via Botticelli, con 600 unità abitative di circa 17 mq e 170 parcheggi interrati.

L’operazione è di un immobiliarista privato: ha un impatto paesaggistico, ambientale e urbanistico davvero devastante nel contesto in cui è posta, ma è resa possibile perché è stata presentata come residenza per studenti. La zona, peraltro, è destinata dal Piano Regolatore ancora vigente a servizi pubblici. Il grattacielo, invece, avrà un interesse pubblico nullo:

soltanto il 10% delle camere sarà convenzionato (pare al prezzo di 400 euro al mese), mentre il restante 90% sembra sarà dato in affitto al modicissimo prezzo di mercato di 800 euro, non solo a studenti ma anche a professori, specializzandi e così via. Di cessione di servizi al quartiere, verde pubblico in primis, non si parla nemmeno.

L’importante pare sia che un privato possa far soldi, con il beneplacito dell’amministrazione comunale. Che l’assetto urbanistico, ambientale e sociale del cuore di Città Studi ne venga totalmente stravolto sembra sia questione di nessun interesse. Oltre mille residenti, costituitisi in comitato, hanno sottoscritto un esposto al Sindaco denunciando l’obbrobrio e cercando di fare valere un’idea meno intrusiva, impattante e devastante della cosiddetta e opinabilissima “valorizzazione” del quartiere.

 

Margherita Franchetti, Dario Nutini, Paolo Maffioletti, Francesca Rebecca, Isabella Rescali, Marco Rescali, Nerina Vida

Comitato di Zona 3 per via Botticelli

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Cari concittadini

 

Sul Corriere di oggi, 28 febbraio, nella rubrica delle lettere di Milano tenuta da Giangiacomo Schiavi, è stata pubblicata una lettera a firma del Comitato per via Botticelli.

 

La lettera del Comitato, che prendeva spunto da un'altra lettera a firma Giovanni Muttoni pubblicata il 19 febbraio, è stata per motivi incomprensibili quasi completamente tagliata, tanto non solo da travisarne totalmente il senso, ma anche da rendere impossibile al lettore capire il motivo per cui esiste un Comitato per via Botticelli.

... 

Saluti,

Margherita Franchetti

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 19 Feb 2009 - 12:52
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