.: Discussione: Un campus in Città Studi contro cemento e degrado

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 19 Feb 2009 - 12:52
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/09_febbraio_19/caso-1501016034712.shtml

IL CASO DEL GIORNO

Un campus a Città Studi
contro cemento e degrado

Quando si parla di urbanistica, purtroppo, non contano il verde e il benessere di chi ci vive: contano i soldi

Caro Schiavi, in questi tempi, Milano sta andando incontro a profonde trasformazioni architettoniche. Alcune grandi opere sono state compiute, ad esempio il polo universitario di Bicocca, altre sono in corso d'opera, come le nuove linee della metro, altre in fase di progettazione. Questo slancio architettonico e urbanistico di ampio respiro stride, a mio avviso, con una scarsa attenzione alla progettualità a più grande scala, cioè quella che mira al ripensamento dell'assetto urbanistico di aree circoscritte, alla scala, per intenderci, del quartiere.Un esempio è il polo universitario di Città Studi, il quale, pur occupando una zona strategica della città, è scarsamente valorizzato, quasi fosse stato dimenticato o escluso dall'ondata di rinnovamento che ha strategicamente prediletto planimetrie universitarie decentrate. Varrebbe la pena rivalutare Città Studi. Il suo assetto urbanistico permetterebbe di ripensarla in chiave di campus universitario, investendo su alloggi per studenti, spazi verdi, isole pedonali, piste ciclabili, bike sharing, zone di fruibilità studentesca, oltre che polo di attrazione culturale e di vivibilità per l'intera Milano est. Spazio alle idee, dunque. Quelle idee centrate sulla progettualità a grande scala che hanno oltretutto il vantaggio di adattarsi, senza stravolgere, l'assetto urbanistico generale nel quale si inseriscono, e che sono dal punto di vista finanziario non necessariamente onerose. Non sono un urbanista, faccio il geologo e vedo attualmente una situazione degradata e ben lontana dall'idea di campus, cioè di luogo di studio ma anche di socializzazione e aggregazione; si pongono oltretutto problemi di sicurezza per la vita studentesca dovuti ad un scarso controllo sul traffico e alla presenza di borseggiatori e spacciatori.

Giovanni Muttoni

Caro Muttoni, la sua mi sembra una bella idea, ma come tutte le belle idee rischia di essere condannata in partenza. Quando si parla di urbanistica, purtroppo, non contano il verde e il benessere di chi ci vive: contano i soldi. Isole pedonali, spazi verdi e bike sharing non sono degli assegni circolari come palazzi, appartamenti, supermercati, negozi: sono un pensiero stupendo che si chiama qualità della vita. Conta per noi, e pochi altri. Io amo Città studi, mi piace la trama dei viali alberati e delle case basse. Ma i grattacieli incombono sugli spazi che si svuotano(se ne dovrebbero andare Istituto tumori e Besta). Grazie per aver buttato lì una proposta coraggiosa: cerchiamo altri per appoggiarla

Giangiacomo Schiavi
19 febbraio 2009