.: Discussione: Expo 2015: quali vantaggi per la Barona?

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 8 Feb 2009 - 19:02
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Hanno già pensato, a torto,  di ridimensionare il progetto expo2015 in considerazione del tuffo nella più devastante crisi del dopoguerra, crisi storica che ancora non viene percepita dalla gente per la vastità del danno che sta già facendo e che ancora di più farà nei mesi a venire, e per un paio d'anni almeno alzerà di molto il livello dell'allarme sociale. In questo quadro poco entusiasmante la politica oggi cerca in qualsiasi modo di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica, lasciando che la gente si gratti le sue rogne nel privato, in silenzio.

In questo contesto, con una politica parolaia, con un governo di centrodestra (Berlusconi-Tremonti) che fa a pezzi Milano e le aspirazioni lombarde di Moratti-Formigoni, con un Penati (centroisinistra) che si sveglia dal suo torpore solo in prossimità della campagna elettorale per il rinnovo del suo mandato alla guida della Provincia di Milano, con un bilancio infrastrutture (Provincia) identico allo zero della precedente Amministrazione Colli (centrodestra), ed una Lega che fa acrobazie per stare in piedi nonostante le ripetute "legnate" politiche subite (Alitalia-Malpensa), non credo proprio che Milano abbia la possibilità di uscirne con le ossa intere senza un radicale cambio di rotta.
 
Ammesso che questo cambio di rotta si realizzi, e che si sfrondino le scontate affabulazioni che cercheranno in ogni modo di farci percepire l'impercepibile, nel nostro piccolo, in Zona 6, ho paura che ci sia ben poco da sperare. Un impianto di alberi più intenso in tutta la zona dovrebbe essere sicuramente auspicabile (almeno quello), bisogna cambiare il panorama di Milano se vogliamo una metropoli europea davvero, visto che i fondi per la MM4 che interessa il nostro territorio non sono spariti perchè non ci sono mai stati, e comunque sia credo che a questo punto abbiano stracciato anche la voglia di affabulare e di raccontarci balle su questa tratta del metrò, tanto questa gente è abituata a non rendere conto mai di nulla a nessuno.

Ed invece la storia insegna che le gravi cicliche crisi si risolvono con l'accelerazione delle opere pubbliche, con la capacità di spendere in tempi più brevi le cifre già stanziate ma bloccate da una burocrazia italiana capace di ingoiare e distruggere ogni aspettativa dei cittadini. Ecco l'expo2015 dovrebbe invece diventare un trampolino di lancio dell'economia ancora più allargato ed interconnesso ad altre realtà italiane da stimolare di concerto ad essa, facendo prevalere la volontà di uscire dalla crisi e non quella di creare finte percezioni. La messa in moto dell'economia con una grande expo2015 darebbe ritorni immediati anche all'erario, non tenerlo nella giusta considerazione è un atto politico sconveniente e sciagurato.

Quanto ai Consigli di Zona, più inascoltati di così come nella esperienza milanese credo che sia impossibile, il decentramento è un miraggio a Milano, di bilanci a zero evidentemente il centrodestra è abituato a collezionarne a bizzeffe muovendosi con estrema disinvoltura e dimestichezza di modi e tempi, come un primo ballerino de "La Scala", e con uno stuolo di media compiacenti a fare il resto nel campo dell'informazione.

Ma la realtà, finchè non ci scipperanno anche il cervello e l'anima, la possiamo vedere con i nostri occhi, e tuttavia non sparerei sulla Croce Rossa (CdZ) perchè non serve a nessuno, ed è ingiusto per chi col cuore e con la mente crede e lavora da anni in questo servizio pubblico con tenacia e abnegazione, nonostante il contesto.

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Alessandro Mistroni inserito il 8 Feb 2009 - 18:05
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