.: Discussione: VERGOGNA! Il Comune ha tagliato del 10% i fondi per i disabili

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 3 Feb 2009 - 10:35
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Il Comune di Milano ha tagliato del 10% i fondi stanziati per i disabili.

Riporto qui di seguito il comunicato delle famiglie e dei parenti di persone disabili.

Come al solito il nostro Comune, che "spende e spande" in viaggi all'estero, cene di gala ecc., sa essere "forte con i deboli e debole (rectius solidale) con i (poteri) forti".

Se si deve tagliare perchè non ci sono soldi per tutto, bisogna tagliare gli sprechi, le "consulenze" ad amici e simpatizzanti, ma non i diritti e i servizi alle persone!!!

Non è questa la Milano che desidero!

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
Consigliere Zona 3
Uniti con Dario Fo per Milano
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Questo taglio si ripercuote su diversi servizi per persone disabili funzionanti già da diversi anni (SFA - Servizi di Formazione all’Autonomia, CAD - Centri di Aggregazione Disabili e inserimento lavorativo).
PERTANTO
al Sindaco Letizia Moratti,
al Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri,all’assessore alla Salute
Giampaolo Landi di Chiavenna
NOI FAMIGLIE, CON I NOSTRI FIGLI DISABILI, CHIEDIAMO PIU’ RISORSE AL SETTORE HANDICAP
Se devono essere fatti tagli al bilancio comunale, non è giusto che questi vadano a discapito dei cittadini più fragili.
PIU’ STABILITA’ AI SERVIZI PER DISABILI
Riconoscete finalmente - come chiede anche la Regione Lombardia - i numerosi servizi SFA e CAD di Milano come una risorsa preziosa per le famiglie con figli disabili, e fermate l’attuale procedura (bando “Interventi di inclusione sociale per cittadini disabili”) che lascerebbe nella precarietà questi servizi e i nostri figli che ne usufruiscono.
ECCO IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO LETIZIA MORATTI, AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MANFREDI PALMERI, ALL’ASSESSORE ALLA SALUTE GIAMPAOLO LANDI DI CHIAVENNA
Chi Vi scrive sono i genitori di circa 200 cittadini milanesi con disabilità che frequentano i Servizi di Formazione all'Autonomia (SFA) o i Centri di Aggregazione per persone con disabilità (CAD) del Comune di Milano.
Tutte queste realtà hanno permesso in questi anni la costruzione di una rete sociale che ha evitato l’isolamento dei nostri figli - tra le prime nostre paure come genitori - nonché contribuito ad ampliarne le autonomie in termini di spostamenti sul territorio e di fruizione di servizi che esso offre. Il diritto dei nostri figli di vivere il territorio cittadino e le iniziative che esso offre è drammaticamente limitato più che dai limiti personali, dalla difficoltà di accedere alle risorse esistenti nonché dalla scarsa cultura e sensibilità sociale nei confronti delle persone con disabilità. I tanto auspicati sostegni e aiuti conquistati faticosamente nel tempo rappresentano per noi un imprescindibile punto d’arrivo che non vorremmo vedere sfumare. La frequenza del servizio da parte dei nostri figli ci ha permesso di trovare sia un sollievo nella loro gestione quotidiana, sia un valido supporto educativo. Forte, dunque, è il timore di un importante impoverimento delle proposte e delle occasioni di coinvolgimento e di integrazione per i nostri figli.
Ci siamo illusi che, con i nuovi standard che la Regione Lombardia ha emanato nel 2008, si potesse finalmente uscire dalla fase della sperimentazione per approdare alla legittimazione di un servizio che risponde in modo concreto ai bisogni di una precisa fascia di popolazione fragile. Ci troviamo invece oggi di fronte al fatto che il Comune di Milano, nella definizione del suo bilancio, ha previsto un taglio del 10% degli stanziamenti a disposizione del Settore Handicap; la diretta conseguenza è che i servizi di cui sopra (SFA e CAD, ma anche percorsi di inserimento lavorativo) sono resi ancora più precari da un bando del Comune di Milano (“Interventi di inclusione sociale per cittadini disabili”) che crea problemi sia dal punto di vista della continuità (essendo il bando annuale) sia dal punto di vista economico (essendo inclusi nel bando, oltre a SFA e CAD, anche Centri Socio Educativi e servizi per l'inserimento lavorativo).Inoltre, mentre per gli SFA è stata prevista una proroga nelle attuali convenzioni (e pertanto il servizio potrà continuare fino a marzo per poi confluire nel bando), per i CAD non è stata stabilita alcuna proroga e quindi gli enti gestori si vedranno probabilmente costretti a sospendere le loro attività con la fine del mese di gennaio, facendo mancare ai nostri figli uno strumento indispensabile per la loro integrazione sociale.
Alla luce di ciò vi esprimiamo la nostra forte preoccupazione ed il nostro profondo dissenso nel rimettere in discussione tutto ciò che, fino ad oggi, ha rappresentato una sicurezza e una fonte di benessere per noi, ma soprattutto per i nostri figli. Chiediamo pertanto:
1. di sospendere il bando sopra citato, in quanto non tutela adeguatamente i cittadini disabili che frequentano i servizi interessati;
2. di aumentare le risorse economiche del Settore Handicap, quale segno dell'impegno che la Città di Milano, che Voi rappresentate e che ha sempre fatto della solidarietà uno dei suoi tratti caratteristici, rivolge ai bisogni dei cittadini più fragili e delle loro famiglie.
3. di dare continuità e stabilità ai Servizi SFA e CAD, oltre che ai percorsi di inserimento lavorativo, soprattutto a fronte di una congiuntura economica non facile che colpisce in modo particolare che è già fragile. In particolare chiediamo che la città di Milano riconosca gli SFA come unità d'offerta prevista anche dalla Regione (D.G.R. 13/6/08 n. 8/7433) e dia continuità ai CAD come previsto anche dal Piano di Zona 2008-2009 (pag. 132).
Siamo sin d'ora disponibili a collaborare con voi e con gli enti del privato sociale per dare il nostro contributo nella ridefinizione di detti servizi.
Vi anticipiamo sin d'ora che per il giorno 2/2 p.v. organizzeremo come famiglie un presidio per manifestare pubblicamente i disagi che deriveranno alle persone con disabilità ed alle loro famiglie se l'Amministrazione Comunale non terrà conto delle legittime necessità dei sottoscritti.
Confidando in un Vostro positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.
- Seguono firme -
Milano, 21 gennaio 2009