.: Discussione: REFEZIONE SCOLASTICA (Commissioni Mensa)

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 2 Giu 2010 - 10:37
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Da milano.repubblica.it:

LA DENUNCIA

Class action sulle mense a scuola
"Basta con i cibi di bassa qualità"


La diffida dei genitori a Milano Ristorazione: “Il contratto è stato violato”
Fra gli episodi contestati, lasagne con frattaglie di carne e pane ammuffito
di TIZIANA DE GIORGIO

Tonno pescato nelle Filippine spacciato per pesce europeo. Frutta fresca sostituita con succhi in scatola pieni di conservanti. Lasagne fatte con frattaglie di carne dove più volte sono stati trovati resti di cuoio e peli di bovino. Totani al sapore di ammoniaca. Pane decongelato e non fresco, e in più di un’occasione pieno di muffa. Sono solo alcuni dei punti contenuti nella diffida firmata dalle mamme delle commissioni mense inviata a Milano Ristorazione, la società comunale che gestisce la refezione nelle scuole milanesi. Una class action di circa 130 genitori — ai quali si sono aggiunte un centinaio di firme di supporto raccolte sul web — che da tempo avevano annunciato battaglia per «la lunga serie di inadempienze e anomalie del servizio» che ogni giorno mette a tavola circa 80mila bambini.

Secondo le mamme, il cibo servito ai propri figli non rispetta le regole contenute nel contratto di servizio firmato tra Milano Ristorazione e Comune. Le irregolarità non consisterebbero solo nella scarsa qualità degli alimenti, che secondo la commissione mense sarebbe attribuibile in larga misura alle gare d’appalto al ribasso nella scelta dei fornitori, dove «il punteggio viene assegnato per il 70% per l’offerta economica, e per il 30 per cento per la qualità». Ma anche nelle ripetute variazioni del menù con prodotti che non rientrano nella dieta stabilita in accordo con le linee guida della Regione Lombardia per la ristorazione scolastica.

Nei piatti delle mense delle scuole milanesi non dovrebbe esserci l’ombra, per esempio, di carni macinate. «Ma è sufficiente osservare i menù — si legge nella diffida — per constatare la frequenza con cui sono proposti prodotti a base di macinato industriale, come le polpette, i medaglioni di vitellone e le salsicce». Lo stesso discorso vale per la pizza. Bandita dai menù concordati, e invece «introdotta come piatto unico e di qualità scadente: viene utilizzata mozzarella tedesca e non nazionale, come stabilito». Al posto della merenda a base di biscotti e focacce vengono poi serviti anche popcorn, crostatine e prodotti che contengono conservanti.

I genitori rimproverano a Milano Ristorazione variazioni su quanto stabilito anche per quanto riguarda le quantità. È il caso del formaggio grattugiato: non solo i genitori lamentano la sostituzione del Parmigiano Reggiano dop con il Grana Padano. Ma «i 30 grammi pro capite concordati sono nettamente meno». Un discorso a parte va fatto per i prodotti provenienti da agricoltura biologica, previsto per legge dalla finanziaria del 2000 e invece, secondo le commissioni mensa, del tutto assente nei menù dei bambini.

Dopo la diffida della class action ora la palla passa a Milano Ristorazione, alla quale il Comune paga 761 euro all’anno per ogni bambino che usufruisce del servizio mensa (sono circa 75mila). «Se entro 90 giorni non si mettono in regola con il contratto di servizio e non si adeguano agli standard qualitativi previsti — spiega una delle mamme, Anna Santoiemma — ci rivolgeremo al tribunale amministrativo», come previsto dalla legge Brunetta del 2009 sul controllo dell’operato degli amministratori pubblici. Milano Ristorazione preferisce non commentare il documento firmato dai genitori: «Risponderemo più avanti, nella maniera più opportuna — spiega il presidente di Milano Ristorazione, Roberto Predolin — e lo faremo punto per punto».

(01 giugno 2010)
In risposta al messaggio di Martino Santoliquido inserito il 27 Gen 2009 - 15:08
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