.: Discussione: REFEZIONE SCOLASTICA (Commissioni Mensa)

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Fabio Cremascoli

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Inserito da Fabio Cremascoli il 21 Mar 2010 - 20:58
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RIBADISCO: ALMENO I BAMBINI HANNO DIRITTO AL "BIOLOGICO"
 
E Riporto l'articolo in forma integrale da BlogBiologico.it, post del 19 marzo 2010.

Il Corriere della Sera lo scorso 16 marzo ha pubblicato, a firma Benedetta Argentieri, il seguente articolo.

Il presidente di Milano Ristorazione Carruba: accuse strumentali
“Proteste di poche madri facinorose. Da noi prodotti di qualità”

Milano – “Una passaparola di notizie false. E soprattutto tante strumentalizzazioni anche da parte della politica. Siamo in campagna elettorale”. Michele Carruba, presidente di Milano Ristorazione, punta il dito contro “alcune facinorose”. E respinge tutte le accuse rivolte dai genitori che protestano, perché “quello che mangiano a scuola è l’unico pasto sano e sicuro durante la giornata”.
Non la pensano proprio così le mamme.
“Secondo i dati a disposizione direi che è il contrario. Quasi il 60 per cento si dice soddisfatto del nostro servizio. Diamo da mangiare a 75 mila bambini. Non è poco.
Ed è ovvio che ci possono essere dei problemi, ma vengono subito segnalati”.
Come il caso delle lasagne “pelose” trovate la settimana scorsa?
“Si cerca di fare il possibile. A volte cibi preparati fuori dalle nostre cucine possono presentare problemi perché sfuggono ai sistemi di controllo. Ma noi ci riforniamo da aziende che vendono gli stessi prodotti dei supermercati. E quando succede qualcosa cambiamo fornitore”.
Sì, ma non si tratta solo di quello. Le associazioni dei genitori parlano anche di frutta scadente, mozzarella straniera. Poca qualità?
“Per quel che riguarda frutta e verdura abbiamo scelto lotta integrata, è una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci. Anche perché nessuna ditta può fornirci le quantità necessarie di prodotti biologici. Poi la mozzarella è solo per la pizza, perché siamo obbligati a fare delle gare che coinvolgono l’Unione europea. Scegliamo accuratamente tutti i prodotti”.
Insomma per lei le proteste sono infondate
“Certo, anche perché ogni giorno diamo il meglio. Ogni pasto è stato studiato da seri professionisti e valutato dall’Asl. Prima di tutto mettiamo la salute e la sicurezza
alimentare. Certo può esserci l’errore umano, ma avrà sempre e comunque delle conseguenze”.

In merito a questo articolo, Roberto Pinton, segretario AssoBio, l’Associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici, è intervenuto con una lettera inviata a Benedetta Argentieri e al Corriere della Sera. Lettera che volentieri ospitiamo.

Da anni Milano Ristorazione tenta di giustificare il suo mancato rispetto della legge (che stabilisce l’obbligo di utilizzare quotidianamente prodotti biologici nelle mense
scolastiche) sostenendo che “nessuna ditta può fornirci le quantità necessarie di prodotti biologici”.
Il 16 marzo il suo presidente Michele Carruba ha ripetuto al Corriere il suo mantra infondato.
Milano Ristorazione sa benissimo che in Italia le amministrazioni comunali che utilizzano prodotti biologici nelle mense scolastiche sono oltre 900 (138 solo in
Lombardia) e che biologico è anche il menu erogato da più amministrazioni ospedaliere (tra cui quella dell’USL di Bologna, con 2 milioni e 160 mila pasti all’anno): con tutta evidenza, queste amministrazioni non hanno alcuna difficoltà a individuare fornitori di prodotti biologici.
Da una veloce verifica limitata alle tre maggiori aziende che li distribuiscono in Lombardia, risulta che destinano 13.000 tonnellate alla ristorazione collettiva e altre
80.000 tonnellate agli altri canali (negozi specializzati, grande distribuzione, export, ecc.).
Non possiamo quindi che garantire per l’ennesima volta sia alle facinorose mamme milanesi che a Milano Ristorazione che il settore biologico italiano (leader mondiale con 44.556 aziende agricole, 5.098 aziende di trasformazione e oltre un milione di ettari che non vedono un grammo di sostanze chimiche di sintesi) è perfettamente in grado di fornire i prodotti necessari alle mense meneghine, così come fa da anni con il Comune di Roma, che di pasti ne eroga 140.000 al giorno, circa il doppio di quelli serviti a Milano.
Suggeriamo al dottor Carruba uno sforzo di creatività per inventare un’altra giustificazione meno stantia all’annoso rifiuto della sua azienda di fornire ai bambini milanesi i prodotti biologici ai quali la legge stabilisce abbiano invece diritto.

Roberto Pinton
Segretario AssoBio

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 16 Mar 2010 - 13:37
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