.: Discussione: REFEZIONE SCOLASTICA (Commissioni Mensa)

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 16 Mar 2010 - 13:37
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Da milano.corriere.it:

La società del Comune: solo ingredienti certificati

Scuola, sciopero anti mensa


Niguarda, protestano 250 genitori: stop ai cibi scadenti. «Per i nostri bambini vogliamo pasti in bianco»

MILANO - Tutti in bianco. Per protesta. Duecentocinquanta genitori dell’istituto Cesari, elementare in zona Niguarda, hanno deciso di richiedere per i propri figli il pasto dietetico in mensa. Il motivo? «Non vogliamo che i nostri bambini mangino il tritato industriale». Già. E ieri il menù prevedeva, appunto, l’hamburger. Milano Ristorazione ancora nel mirino delle proteste. Così dopo «lo schiscetta day» si passa a un’altra forma di mobilitazione contro «la qualità scadente delle mense ». Ma l’azienda che fornisce 75 mila pasti alle scuole di Milano non ci sta: «Questa contestazione non ha senso. L’unico risultato è quello di aver fatto buttare denaro pubblico. Perché i pasti non voluti sono stati gettati nella spazzatura, alla faccia di chi muore di fame».

Un botta e risposta che dura oramai da mesi. Le mamme contestano la qualità dei prodotti. E chiedono più trasparenza. Una chiarezza che, secondo Milano Ristorazione, «c’è, e c’è sempre stata. Per ogni piatto è stata fornita una scheda tecnica con tutti i dettagli sulla provenienza degli ingredienti». Una spiegazione che non soddisfa i genitori. Soprattutto per quel che riguarda i piatti preconfezionati. Nei quali «si trova di tutto. Come il cuoio nelle lasagne. O cose strane nelle polpette». E da qui le mobilitazioni. Quella di ieri ha coinvolto più della metà degli studenti della scuola che conta 400 alunni. All’arrivo i genitori che hanno deciso di aderire, hanno richiesto il pasto bianco, come da protocollo in caso di malattia del piccolo. Solo che a farlo sono stati in molti. Così tanti da spiazzare le cucine. E i vertici. «Nessuno capisce le vere ragioni. Siamo senza parole», dicono.

Intanto le mamme sono sempre più agguerrite. «Ogni volta che ci saranno prodotti di dubbia provenienza, continueremo con questa richiesta», spiega Rossella Mella, presidente dell’associazione genitori dell’istituto. E questo vale per le lasagne, la carne trita. E anche le polpette. In tavola proprio lunedì prossimo. Inutile dire che si farà il bis. Ancora una volta, tutti in bianco.

Benedetta Argentieri
16 marzo 2010


Da milano.corriere.it:

Il presidente di Milano Ristorazione

Carruba: accuse strumentali

«Proteste di poche madri facinorose. Da noi prodotti di qualità»

MILANO - «Una passaparola di notizie false. E soprattutto tante strumentalizzazioni anche da parte della politica. Siamo in campagna elettorale». Michele Carruba, presidente di Milano Ristorazione, punta il dito contro «alcune facinorose». E respinge tutte le accuse rivolte dai genitori che protestano, perché «quello che mangiano a scuola è l’unico pasto sano e sicuro durante la giornata».
Non la pensano proprio così le mamme.
«Secondo i dati a disposizione direi che è il contrario. Quasi il 60 per cento si dice soddisfatto del nostro servizio. Diamo da mangiare a 75 mila bambini. Non è poco. Ed è ovvio che ci possono essere dei problemi, ma vengono subito segnalati».
Come il caso delle lasagne «pelose» trovate settimana scorsa?
«Si cerca di fare il possibile. A volte cibi preparati fuori dalle nostre cucine possono presentare problemi perché sfuggono ai sistemi di controllo. Ma noi ci riforniamo da aziende che vendono gli stessi prodotti dei supermercati. E quando succede qualcosa cambiamo fornitore ».
Sì, ma non si tratta solo di quello. Le associazioni dei genitori parlano anche di frutta scadente, mozzarella straniera. Poca qualità?
«Per quel che riguarda frutta e verdura abbiamo scelto lotta integrata, è una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell'uso di fitofarmaci. Anche perché nessuna ditta può fornirci le quantità necessarie di prodotti biologici. Poi la mozzarella è solo per la pizza, perché siamo obbligati a fare delle gare che coinvolgono l’Unione europea. Scegliamo accuratamente tutti i prodotti».
Insomma per lei le proteste sono infondate
«Certo, anche perché ogni giorno diamo il meglio. Ogni pasto è stato studiato da seri professionisti e valutato dall’Asl. Prima di tutto mettiamo la salute e la sicurezza alimentare. Certo può esserci l’errore umano, ma avrà sempre e comunque delle conseguenze ».

Benedetta Argentieri

16 marzo 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 26 Feb 2010 - 17:32
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