.: Discussione: REFEZIONE SCOLASTICA (Commissioni Mensa)

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 5
Num.Votanti: 1
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 6 Mar 2010 - 00:46
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti

Da milano.corriere.it:

i genitori: «rette quasi raddoppiate e cibi scadenti»

Schiscetta day, protesta in mensa
«Ma i nostri cibi sono buoni e sani»


I bambini di sei scuole si sono presentati a scuola con un simbolico sacchetto. La replica di Milano Ristorazione


MILANO - Ancora «Schiscetta Day»: torna, in sei scuole milanesi, la protesta organizzata dai genitori degli alunni per manifestare il proprio scontento nei riguardi dei servizi offerti da Milano Ristorazione. La società del Comune di Milano gestisce, in regime di monopolio, il servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e i nidi d’infanzia del Comune di Milano, oltre alla preparazione dei pasti per case di riposo per anziani, centri di prima accoglienza e scuole private convenzionate. La protesta è partita da un gruppo di mamme e papà della scuola dell’infanzia di piazza Santissima Trinità: venerdì mattina hanno consegnato ai figli un sacchetto di carta vuoto con la scritta «Schiscetta Day» da attaccare in bella vista sopra l’armadietto utilizzato per cambiarsi a scuola. Una protesta del tutto simbolica, anche perché il regolamento scolastico vieta di introdurre negli istituti cibi diversi da quelli serviti da Milano Ristorazione. (guarda il video)

LE MOTIVAZIONI - La protesta è nata per protestare contro «piatti qualitativamente scadenti e poco accettati dai bambini (hamburger, polpette, lasagne, crocchette di totano - tutti cibi precotti e preconfezionati), nonostante le segnalazioni di non conformità delle Commissioni Mensa». I genitori segnalano inoltre che Milano Ristorazione, che tra l’altro nel 2009/2010 ha quasi raddoppiato le rette, «acquista all'estero sempre più prodotti (mozzarella, carne, verdure surgelate, anche quando di stagione), e, nonostante la grande richiesta fatta dalle Commissioni Mensa, non fornisce prodotti a chilometri zero e utilizza prodotti Bio in quantità minima».

LA REPLICA: LE RETTE - Michele Carruba, presidente di Milano Ristorazione, definisce la protesta «originale e creativa», ma «priva di fondamento». Il nutrizionista, in una nota, difende l'operato della società e ribadisce che non c'è stato alcun raddoppio delle rette, ma piuttosto una «ridistribuzione delle quote di contribuzione al servizio, secondo una politica del Comune di Milano tesa a favorire famiglie meno abbienti o più numerose». Secondo Carruba «non reggono le motivazioni» della protesta che «ha finora mobilitato 6 scuole milanesi su circa 600, per un totale di 380 bambini su 75 mila», puntualizza. «L'aumento delle rette si risolve nella crescita del numero di famiglie esentate da ogni pagamento da 800 a 7 mila. E ancora in nessuna variazione per 35.400 famiglie e nell'introduzione dello sconto del 50% sulla retta a partire dal secondo figlio». L'aumento effettivo, prosegue, ha riguardato «circa 20 mila famiglie». Ma la quota di contribuzione a carico dei genitori «è aumentata del 3%, a fronte di un aumento del costo del lavoro e degli alimentari di oltre il 23% dall'ultima revisione delle rette avvenuta 8 anni fa».

LA SCELTA DEI CIBI - I piatti definiti scadenti dai genitori in protesta, sottolinea Carruba, «risultano al vertice del gradimento dei bambini, come rilevato dall'indagine annuale Laboratorio dei Sapori condotta su oltre 50 mila alunni. «Le lasagne risultano al 77,9% di gradimento, le polpette al 74,5% e la pizza al 66,2%». Quanto all'accusa di acquistare troppi prodotti all'estero Carruba precisa: «Per legge europea le gare d'acquisto devono ammettere aziende con i requisiti e residenti in qualunque dei 27 Paesi Ue. Se l'offerta di aziende straniere è migliore, a parità di qualità del prodotto, risulteranno vincitrici». L'unica clausola che Milano Ristorazione può far valere, conclude, «è che a parità di qualità e di prezzo, venga scelta l'azienda che risulti più vicina a Milano».

Redazione online
05 marzo 2010

Notizie correlate:

Protesta per le mense a scuola. E inventano uno«Schiscetta day»

La risposta di Milano Ristorazione «Non sono piatti scadenti»

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 26 Feb 2010 - 17:32
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]