.: Discussione: L'aria fetida di Milano e le Istituzioni nel guado ...

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 6 Mar 2009 - 13:03
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Da ChiamaMilano di oggi.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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POLVERI SOTTILI: IL PROBLEMA È POLITICO

Sappiamo tutto, o quasi: quanto sono grandi, quante tonnellate ne respiriamo, da cosa si originano. Sappiamo tutto, fuorché decidere

La notizia vera è che dopo sedici giorni di superamento continuo della soglia di 50 microgrammi per metrocubo di PM10, le polveri sottili mercoledì 4 marzo sono scese di poco sotto la soglia di allarme attestandosi a 43 μg per metro cubo.
Aria non di alta montagna –secondo l’Organizzazione della sanità i problemi per la salute iniziano già con il superamento della soglia di 20 μg/m3– ma indubbiamente meglio delle ultime due settimane, durante le quali a Milano le polveri sottili per ben nove giorni hanno superato i 100μg/m3, con picchi di 160μg/m3 e 185μg/m3 il 23 e 24 febbraio.
Nella venefica telenovela dello smog che soffoca Milano fa ormai notizia quello che altrove è la normalità, e viceversa. Con il corollario, altrettanto scontato quanto dannoso per la salute di tutti, della pressoché totale inazione delle istituzioni.

Il problema, ormai, non è più scientifico né medico. Non perché non si debba continuare a misurare ed analizzare le polveri sottili e sottilissime, né perché l’inquinamento non costituisca un’emergenza sanitaria. Anzi.

Il problema è politico: mancanza di coraggio e di scelte adeguate.
Ormai nessuno può appellarsi a dubbi e mancanza di conoscenze. I dati sono a disposizione di tutti, stampati in ponderosi studi e diffusi giorno per giorno su internet.
 
L’incidenza dell’inquinamento atmosferico nell’acutizzarsi delle patologie cardiocircolatorie e respiratorie è ormai nozione diffusa e accertata nella letteratura scientifica.
Né si possono avere dubbi, nonostante le troppe dichiarazioni interessate o disinformate degli ultimi anni, che a Milano PM10 e PM2,5 siano provocati per il 70% dalla circolazione veicolare.
Così come è impossibile ignorare che ormai il nemico con il quale ci confrontiamo è sempre più piccolo e insidioso: il PM2,5, la frazione sottilissima del PM10, inferiore ai 2,5 millesimi di millimetro, capace di arrivare fino agli alveoli polmonari e insinuarsi nel processo di ossigenazione del sangue.

Secondo l’ultimo “Rapporto qualità dell’aria”, elaborato dal Comune sulla scorta dei dati dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, su 882,9 tonnellate di PM10 immesse nell’atmosfera milanese in un anno, 763,5 sono costituite da PM2,5; ben l’86,5%.  
Sappiamo tutto, o quasi, fino ai livelli microscopici del pericolo che respiriamo quotidianamente. Sappiamo tutto, fuorché decidere.

Beniamino Piantieri
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 4 Mar 2009 - 13:01
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