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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 1 Feb 2009 - 11:11
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Carissima Antonella,

L'America non è un bell'esempio da portare visto che la finanza leggera è nata ed ha cominciato a devastare proprio lì, quindi attenzione con i riferimenti che se impropri non esprimono i concetti in modo corretto ed esauriente. Poi aggiungo che mi meraviglia che la Lega riesca a fare proseliti contro gli aiuti al settore "automotive" con i suoi contenuti populisti.

Nella sua dissertazione c'è dell'altro non lo nego, leggo anche cose apprezzabili, ma c'è un concetto di fondo che va ancora meglio approfondito e discusso. La discussione sui valori dell'impresa durerà ancora anni, mentre i licenziamenti e la crisi sono un problema dell'oggi, e se mettiamo il carro davanti ai buoi facciamo solo danni. Dobbiamo accontentarci oggi dello stato dell'arte delle imprese, culturalmente lavorare sempre per il loro miglioramento in termini di sempre maggiore civiltà e giustizia sociale, ma non possiamo rinunciare al provvedimento che deve avere efficacia subito nel breve termine, con immediatezza.

Gli aiuti al settore "automotive" non sono aiuti discriminati a FIAT, anzi per il 70% avvantaggiano i produttori stranieri, ma sono una importante azione di sostegno per tutto il settore, l'indotto, e tutta la grande economia e i consumi in generale delle famiglie che si portano dietro, un moltiplicatore d'eccellenza assolutamente indispensabile. Questo aiuto non esclude che si sostengano altri comparti produttivi, il rilancio dell'economia è indispensabile ed il sostegno all'industria è un moltiplicatore importantissimo. Lo stesso dicasi per le infrastrutture e le opere pubbliche, dala più piccola a quella più grande, tutte egualmente importantissime tanto più se diffuse nel territorio, in questa fase supercritica dell'economia reale.

Tuttavia disgusta che Ministri della Repubblica Italiana del Governo Berlusconi ( per giunta di Centrodestra) si sbraccino scompostamente e con veemenza in battute da bocciofila contro la FIAT (sta cambiando il mondo in senso deteriore, una volta il centrodestra politico difendeva l'imprenditoria e le aziende, oggi non si capisce bene quale missione si sia dato) che non stanno nè in cielo nè in terra, ne tra i paesi civili come USA, Germania e Francia che hanno fatto già da tempo tempestivi piani per il serrore "automotive", senza batter ciglio, tutti coesi a difendere la loro nazione, mentre da noi va di moda lo sfascismo e l'attacco (sotto cintura) alla più prestigiosa industria italiana, un approccio disgustoso.

Seminare dubbi in questo frangente di grande incertezza economica è un bizantinismo italiano, un elemento negativo di autodistruzione, per questo l'italianità arranca tra i paesi più civili, non siamo ancora nè nazione, nè evoluti come dovremmo.

Enrico Vigo
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 31 Gen 2009 - 15:41
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