.: Discussione: Sistema aeroportuale milanese: Linate, Malpensa,...quali prospettive?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 16 Feb 2009 - 21:49
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Dal sito Web del Comune di Milano:

Palazzo Marino

Malpensa e Linate, asset per sistema economico Paese

Il Sindaco Moratti nel corso del suo intervento in Consiglio comunale ha chiesto a Cai di rivedere il piano che penalizza gli scali milanesi
 

Milano, 16 febbraio 2009 - Oggi il Sindaco Letizia Moratti è intervenuto in Aula nel corso della seduta del Consiglio comunale dedicata al sistema aeroportuale milanese. Ecco i punti affrontati.

Il ruolo primario di Malpensa e Linate
Il ruolo primario degli aeroporti milanesi è confermato da un dato: il 62% biglietti aerei venduti sul territorio nazionale è venduto nel Nord Italia, con un contributo dell'area di Milano di circa la metà.
Il Nord Italia genera due terzi del traffico internazionale e rappresenta anche la maggioranza del traffico business italiano, con una percentuale pari a circa il 60%.

Il confronto con le regioni europee più sviluppate
la Lombardia, in confronto alle regioni europee con aeroporti comparabili a Malpensa, si colloca al secondo posto in termini di popolazione, PIL ed occupati (dietro la Baviera) ed al primo posto in termini di numero di aziende presenti sul territorio, in misura quasi doppia rispetto alla seconda regione considerata (Comunità di Madrid).

Lo sviluppo di Malpensa alla luce delle necessità di crescita a livello europeo
Il ruolo di Malpensa va visto soprattutto alla luce delle potenzialità dell’area di riferimento.
Se infatti oggi nei primi 133 aeroporti europei, quasi il 30% della capacità attuale è inutilizzata negli orari di punta, si stima che già nel 2010 oltre 20 aeroporti avranno problemi di capacità, e per il 2025 saranno più di 60 gli aeroporti che non saranno in grado di gestire la domanda nelle ore di punta senza generare ritardi o limitare la domanda (sino a 3.4 milioni di voli in meno rispetto a quelli richiesti).

Sea conferma 1,4 miliardi di investimenti
Anche Sea tra 2007 e 2008 ha attuato un rilevante piano di sviluppo infrastrutturale per un totale di oltre 215 milioni di euro di investimenti, pur a fronte di un 2008 che ha visto il de-hubbing di Alitalia con conseguenti ricadute negative (valori 2008 rispetto al 2007):

  • meno 60 mln. di euro di ricavi (-9%);
  • meno 5,4 mln. di passeggeri (-16%);
  • meno 69.000 tonnellate di traffico merci (-14%).

Nel frattempo, a livello di traffico la contrazione di circa 7 milioni di passeggeri sul traffico generato da Alitalia a Malpensa nel 2008 è già stata parzialmente assorbita dalla rilevante crescita degli altri vettori sullo scalo (+ 3,1 milioni di passeggeri, pari al 25% del traffico non Alitalia), in controtendenza rispetto alla crisi del trasporto aereo che nell'ultima parte del 2008 ha colpito tutto il settore a livello mondiale, diretta conseguenza della crisi economica mondiale.

Sea conferma il piano di investimenti da qui al 2015 per complessivi 1,4 miliardi di euro, così da incrementare in modo significativo la capacità terminal e piste dello scalo di Malpensa, anche e proprio alla luce delle potenziali difficoltà infrastrutturali dei propri concorrenti europei.

Per valorizzare il sistema aeroportuale lombardo, ed in particolare quello milanese, chiediamo ad Alitalia di poter rivedere il proprio piano, di lavorare insieme (Sea e Alitalia) per l'integrazione del piano Alitalia, in modo da garantire lo sviluppo di Malpensa come hub, individuando e potenziando i relativi investimenti anche in termini di connessioni di lungo raggio, per assicurare la salvaguardia del ruolo di Linate,pur prevedendo una sua riconfigurazione all’interno del sistema aeroportuale lombardo, coerentemente con la tipologia di scalo che rappresenta.
Qualora tale integrazione del Piano Alitalia non fosse possibile, è allora necessario che siano attuati da subito interventi per garantire un pieno grado di concorrenzialità sullo scalo, soprattutto sulla tratta Linate-Fiumicino nella quale oggi Alitalia opera in regime di monopolio (circa 98% degli slot).
Mi riferisco al rilascio da parte di Alitalia di slot in misura necessaria a far si che la presenza di tale vettore sulla rotta Linate-Fiumicino lasci libera una quota adeguata delle frequenze della rotta medesima.

Un’altra azione importante è che si rilascino altre autorizzazioni temporanee, in coerenza con quanto previsto dalla legge. Alcuni passi sono già stati compiuti (es. autorizzazione temporanea per Emirates), ma molti altri accordi devono essere “sbloccati”.

Ci auguriamo che Alitalia che, pur essendo una società privata, dal Governo ha ricevuto tanto in termini di facilitazioni e moratorie, ricambi con una consapevolezza dell'interesse sociale e non riportandoci sempre al fatto che Alitalia è una compagnia privata. Va visto il senso sociale di una compagnia che si propone come la compagnia “salva bandiera”. In caso contrario se è una compagnia veramente privata Alitalia non può godere di tutte le facilitazioni che finora le sono state date. È con questo spirito costruttivo ma determinato che chiediamo ad Alitalia di rivedere il proprio piano e in alternativa, se Alitalia non è disponibile a rivedere il proprio piano, chiediamo al Governo da subito di consentire a Sea,  Linate e Malpensa di potersi sviluppare secondo le proprie capacità, senza chiedere sovvenzioni e sussidi ma solo di poter operare come sempre a Milano facciamo, con le nostre capacità.
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 13 Feb 2009 - 08:41
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