.: Discussione: Sistema aeroportuale milanese: Linate, Malpensa,...quali prospettive?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 15 Gen 2009 - 11:06
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Da milano.corriere.it - caso del giorno

http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/09_gennaio_14/caso-150896308672.shtml

il caso del giorno

Malpensa, il sindaco e la difesa di Milano

In certi casi e in certi momenti non esistono la destra e la sinistra, il partito del Nord e i calcoli elettorali

Caro Schiavi, scrivo per manifestare la mia solidarietà ed il mio apprezzamento al sindaco Letizia Moratti che dimostra di lottare sul fronte di Malpensa nell'interesse dei cittadini che l'hanno votata (ed io non sono tra questi). Pur di difendere gli interessi di Milano e della Lombardia si è messa senza timori contro il proprio partito, che nella vicenda si è schierato compatto con gli interessi romani e dei «salvatori di Alitalia». Nella stessa vicenda apprezzabile anche l'impegno di Penati ed in misura minore di Formigoni, mentre Lupi (vicepresidente della Camera, e quindi figura istituzionale) manifesta fedeltà a Berlusconi anche contro gli interessi della sua città.

Antonio Morelli

Caro Morelli, anche noi apprezziamo il sindaco quando difende con passione e con orgoglio gli interessi dei milanesi, mettendoci la faccia, come ha fatto domenica pomeriggio su Raitre rispondendo alle domande di Lucia Annunziata. In certi casi e in certi momenti non esistono la destra e la sinistra, il partito del Nord e i calcoli elettorali: ci sono ragioni che si chiamano Milano, Malpensa, Linate, un sistema aeroportuale che non penalizzi l’economia di una Regione e di un’area (che rappresenta il 20% del prodotto interno lordo del Paese), ci sono le infrastrutture rimandate da troppi anni e c’è quell’Expo conquistato a fatica che in un periodo di crisi è grasso che cola. Di queste ragioni il sindaco si è fatto interprete con coraggio, mandando di traverso la digestione a Berlusconi, rischiando l’isolamento nella sua maggioranza e l’ostracismo, a prescindere, dell’opposizione. Noi non siamo stati teneri nel giudicare l’inefficienza del Comune sulla recente nevicata, ma su Malpensa e Linate Letizia Moratti ha interpretato le ragioni della sua città. Milano merita di più e di meglio di quel che abbiamo visto negli ultimi anni, ed è giusto che finalmente qualcuno lo dica. Anche Formigoni però si è esposto, e non poco, in difesa di Malpensa e a favore di Lufthansa, mentre il centrosinistra, se non fosse stato per l’attivismo di Penati bisognava segnalarlo a «Chi l’ha visto?». L’onorevole Lupi ha fatto il pompiere: che cosa doveva fare? Oggi premier e sindaco si incontrano: ci sarà una foto sorridente, una rassicurazione, un impegno sugli slot liberalizzati. Ma sarà difficile cancellare le parole del sindaco: «Le scelte strategiche per il Paese non possono essere lasciate nelle mani degli imprenditori»; «I debiti di Alitalia non possono essere scaricati sui cittadini». Forse è solo un sussulto, lei cosa ne dice caro Morelli: il sindaco si prepara a scendere un po' coi piedi per terra nella sua città?

Giangiacomo Schiavi
14 gennaio 2009

 

Da Milano 2.0:

Compatto il fronte del Nord contro Cai per la questione di Linate e Malpensa, i più preoccupati sono imprenditori e Fiera
Pubblicato da Arianna Ascione, Blogosfere staff alle 10:24 in Milano cronaca

Quid pro quo. Undici voli intercontinentali in più su Malpensa in cambio del ridimensionamento di Linate. Questa l'offerta di Cai. Ma il Nord punta i piedi e assolutamente non vuol sentire ragioni. Ci sono in ballo troppi posti di lavoro (circa 2mila persone perderebbero il posto). Formigoni ha già convocato un meeting urgente con i vertici della società che vorrebbe limitare al solo volo Milano-Roma l'uso di Linate.

Il consigliere regionale Davide Boni si è unito a Formigoni sostenendo che la liberalizzazione dei voli non implica un automatico ridimensionamento di Malpensa o di Linate (foto IlGiornale).

"La neo società Cai dovrebbe ben comprendere come entrambi siano due aeroporti importanti per il settore aeroportuale del Nord Italia. Peraltro Linate è attualmente il terzo aeroporto nazionale in relazione al traffico di passeggeri e collega il capoluogo lombardo con numerose e importanti città straniere. Oltretutto i lavoratori di Linate, che temono di perdere il proprio posto di lavoro, hanno tutto il diritto di vedere garantiti loro una serie di armonizzatori sociali, così come già avvenuto con i dipendenti Alitalia, in un ottica di parità di trattamento"

Anche Sea è sul piede di guerra visto che la proposta di 14 collegamenti intercontinentali sono tre in meno rispetto ai 17 garantiti da Alitalia fino al 30 marzo dell'anno scorso.

Diana Bracco, presidente della società di gestione dell'Expo e di Assolombarda, è preoccupata

"Il ridimensionamento di Linate può essere valutato solo a fronte di un reale sviluppo di Malpensa come hub"

Anche l'Unione Artigiani è d'accordo

"la proposta di Cai è ricattatoria. Alitalia non è più una compagnia di bandiera, deve stare sul mercato con i competitor in un regime di concorrenza. Altrimenti rischiamo di pagare troppo sia sul fronte della convenienza dei biglietti che su quello della quantità dei collegamenti"

La Camera di Commercio però invita a valutare l'offerta

"Quattordici collegamenti intercontinentali sono un'offerta da valutare. Certo, molto dipenderà dalla distribuzione e dall'appetibilità delle destinazioni"

Se la situazione non si sciolglierà potrebbero esserci pesanti ripercussioni. Infatti anche le sorti di Rho Fiera sono strettamente collegate alle sorti dell'aeroporto varesino, che tra l'altro è ancora poco collegato con la città di Milano (mancano ancora quattro chilometri di binari).

Se gli utenti di Linate poi fossero costretti a spostarsi su Malpensa ci potrebbero essere ulteriori problemi, sempre legati alla lontananza dello scalo dal centro cittadino.

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 11 Gen 2009 - 07:30
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