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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 14 Gen 2009 - 12:50
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"En passant" riporto una "denuncia" di FIAB nei confronti di CAI, che agisce alla faccia della "responsabilità sociale d'impresa".

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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Con CAI più traffico sulle strade

Da oggi personale di volo al lavoro in auto propria

Alla faccia del protocollo di Kyoto!

FIAB chiede al Ministro dell'Ambiente il rispetto della normativa sul mobility management

Con la nuova Alitalia aumenta il carico di traffico sulle strade e, di conseguenza, l'inquinamento ambientale, il rischio di incidenti stradali e i consumi energetici.

Con l'abolizione del "servizio di prelievo ed accompagno" - considerato l'ultimo privilegio per piloti, steward ed hostess - a partire da oggi non ci sarà più il mezzo aziendale (auto o pulmino) che per anni abbiamo visto portare il personale viaggiante in aeroporto o riportarlo in albergo una volta atterrato l'aereo. Da oggi, secondo l'accordo sindacale firmato con la CAI, il personale di volo per andare a lavorare dovrà utilizzare il mezzo proprio. La CAI si attiverà per stipulare convenzioni e garantire parcheggi per i dipendenti nei pressi degli aeroporti.

"Ma come - chiede Antonio Dalla Venezia, presidente della FIAB, l'associazione ambientalista nazionale che si occupa di mobilità alternativa e sostenibile - si fa tanto per il rispetto del protocollo di Kyoto, per chiedere ad aziende ed enti pubblici l'applicazione del decreto sui Mobility Manager finalizzato a togliere auto dalle strade, limitare l'uso individuale del mezzo privato a motore e favorire l'utilizzo da parte dei dipendenti pubblici e privati di soluzioni di mobilità alternative e sostenibili, e invece la nuova compagnia aerea in spregio alle norme per la tutela dell'ambiente, della salute e della mobilità sostenibile, si rende responsabile dell'immissione sulle strade di nuove migliaia di auto del proprio personale di volo? E' evidente che i vertici della CAI ignorano completamente la normativa nazionale sulla mobilità sostenibile. Chiediamo al Ministro Prestigiacomo che si adoperi per il rispetto della norma!".

Il decreto del Ministero dell'Ambiente 27 marzo 1998, tuttora in vigore, obbliga aziende private ed enti pubblici a dotarsi della figura del Mobility Manager aziendale con il compito di adottare il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro, al fine di ridurre traffico, smog ed emissione di gas climalteranti.

"Cosa è più costoso in termini di costi economici, sociali ed ambientali - prosegue Dalla Venezia - mantenere il "servizio di prelievo ed accompagno" che può essere probabilmente revisionato e aggiornato per renderlo più vantaggioso e magari integrato con l'istituzione di un servizio di car-pooling (uso condiviso dell'auto) oppure produrre nuovo carico di traffico a causa delle nuove migliaia di automobili del personale di volo che prima veniva prelevato da casa propria e accompagnato in aeroporto?".

" Inoltre - conclude il Presidente della FIAB - come passeggero preferirei volare su un aereo il cui pilota non sia stressato nel traffico urbano o arrivato in ritardo perché bloccato in tangenziale".

Lello Sforza

Ufficio Stampa FIAB onlus

(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 14 Gen 2009 - 11:46
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