.: Discussione: Palazzo Marino: ancora rimpasti?

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 9 Apr 2010 - 14:01
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Da ChiamaMilano di oggi.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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SE MILANO DIVENTA UNA PEDINA
La corsa per le elezioni comunali del 2011 si intreccia con un gioco più grande dove si deciderà anche il destino di Milano, senza tener conto però della città

Dopo l’esito delle elezioni regionali e la conseguente ridefinizione degli equilibri all’interno della maggioranza che governa il Paese, la Regione e Milano, il capoluogo lombardo rischia di ridursi ad una mera pedina.
I tre livelli sono ovviamente intrecciati: la composizione delle nuova Giunta del Pirellone, l’apertura della presunta “stagione delle riforme” e la scadenza delle elezioni comunali del 2011 sono i tre tavoli sui quali si gioca una partita molto complessa la cui posta in gioco è anche Palazzo Marino.
La scorsa settimana avevamo detto ad urne appena chiuse che finita una campagna elettorale ne iniziava subito un’altra, annunciata dalla richieste della Lega e dalle fibrillazioni interne al PdL milanese giunte a picchi clamorosi con la lettera firmata da otto neoconsiglieri regionali che ascrivevano tutti i meriti per il successo delle elezioni regionali al Governatore uscente –e rientrante– e nessuno al Sindaco di Milano.
La poltrona più alta e traballante di Palazzo Marino ha trascorso quindi una settimana santa all’insegna della passione –laica certo, ma comunque dolorosa– poiché oltre al noto astio leghista il sindaco di Milano ha dovuto subire pubblicamente anche gli strali di buona parte del partito cui si è iscritta nemmeno quattro mesi fa.
In questo scenario Milano e la corsa per il comune, che si terrà tra poco più di un anno, sono diventate le pedine di un risiko politico che spazia dalle riforme, delle quali la Lega con la consueta abilità e spregiudicatezza, vuol gestire la regia ai futuri rapporti di forza tra “lumbard” e Pdl a livello locale e nazionale.
Fino al 2013 non ci saranno elezioni significative, se non le amministrative a Napoli, Milano e Torino. Se nelle prime due città il risultato sembra scontato è proprio Milano che assume un significato di termometro per il centrodestra.
Il Sindaco un paio di giorni fa si è recata ad Arcore per incassare un’assicurazione –quanto mai provvisoria– sulla propria ricandidatura e se è vero, come sostiene qualche ben informato, che Bossi sulla partita meneghina si sta prestando al ruolo di ventriloquo del Cavaliere, sarebbe altrettanto vero che il destino di Milano verrà deciso lontano dalla città, senza tenere peraltro in alcun conto i problemi mai risolti e le promesse non mantenute in tutti questi anni.


Beniamino Piantieri
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 2 Apr 2010 - 10:28
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