.: Discussione: Manifestazione di sabato: e il diritto alla libertà di culto?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 8 Gen 2009 - 17:41
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Da Milano 2.0:

I rappresentanti delle comunità musulmane chiedono scusa per la preghiera di Piazza Duomo, in nome del dialogo e del rispetto

Pubblicato da Arianna, Blogosfere staff alle 11:05 in Milano cronaca

Dopo le polemiche le scuse. Alle fine ha vinto il dialogo sulle polemiche scoppiate dopo la maxipreghiera musulmana dell'imam Abu Imad in Piazza Duomo, seguita alla manifestazione della comunità palestinese contro gli orrori di Gaza (foto Repubblica).

L'arch. Asfa Mahmoud, Presidente della Casa della cultura islamica di viale Padova – disponibile anche a coinvolgere il dott. Abdel Hamid Shaari del Centro Islamico di viale Jenner - ha chiesto all’Arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi un incontro per chiarire quanto è successo sabato scorso e portare le scuse

Questo scrive il sito della Curia. Alla faccia delle campagne della Lega (riportate da Affaritaliani) e de IlGiornale che accusavano il silenzio dell'arcivescovo in merito alla faccenda. Come riporta il Corriere il quotidiano di proprietà di Berlusconi paventava che i musulmani potrebbero "entrare in chiesa a forza".

Tettamanzi negli ultimi tempi ha parlato più volte di dialogo e di moschee specialmente in questo periodo di dibattito dopo la questione di Viale Jenner e l'arresto dei due magrebini che pare volessero realizzare attentati in Italia. L'arcivescovo aveva anche dedicato l'Epifania ai migranti ringraziandoli per il loro esempio.

Nonostante non si intervenga direttamente nella nota della Curia si riassume la situazione ("Le cronache parlano di un corteo che doveva interrompersi in piazza san Babila, ma che – violando le indicazioni delle forze dell’ordine – ha invece raggiunto piazza Duomo, dove insieme ad altre manifestazioni – essendo giunto l’orario prescritto - si è tenuta la preghiera") e si ribadiscono due concettiù

1. è stato "deplorevole il gesto di bruciare le bandiere"

2. allo stesso tempo "La preghiera è un bisogno e diritto fondamentale, inalienabile per l’uomo: ogni uomo, appartenente a qualsiasi religione, dovunque, anche a Milano. La preghiera aiuta l’uomo a considerare gli altri uomini come fratelli. Per questo la preghiera – per essere autentica – non può mai essere usata “contro” qualcuno e deve essere praticata – se pubblica - nei luoghi, nei tempi e nelle modalità opportune"

Stavolta quindi per una volta il dialogo ha avuto la meglio sui contrasti.


In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 5 Gen 2009 - 16:20
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