Non ci siamo, Sig Vigo ecco cosa non condivido nel suo messaggio:
1) FORMA: Non raccolgo gli aggettivi che "usa" per un mio messaggio di 15 righe ("pseudo-originali arzigogolati bizantinismi intellettuali, insostenibili, barocchi oltre misura e fuorvianti"): mamma mia!
2) SOSTANZA: mi accusa di "dimenticare" le nanopolveri PM2,5 ma non raccolgo la critica primo perchè io parlo di PM10 che, per loro definizione (legga la definizione prima di muovere certe critiche: http://it.wikipedia.org/wiki/PM10), includono anche i PM9 , 8 , 7, ... , 2,5, ....1 ecc. (Analogamente potrei accusarla di "trascurare" i PM1, ma non commetterò questo errore. )
3) ALTRO: non commento le accuse generiche di "rottamare il buon senso comune", di non stare "coi piedi per terra" e di "perdere la bussola".

Confermo quanto ho scritto fino ad ora: Visto che l'intervista parlava di un problema di "DEGRADO AMBIENTALE" riferendosi all'aria di Milano, il problema ambientale di Milano n°1 (e questo è un mio giudizio) sono le polveri sottili che causano ogni giorno morti.
Di alberi se ne possono piantare pure 10 milioni ma le polveri nell'aria saranno sempre quelle e i bimbi che quotidianamente si ammalano ai polmoni e che soffrono di Asma, saranno, anche con un miliardo di alberi, in numero maggiore uguale a oggi.

La favola del verde come rimedio al problema di salute pubblica tragico a Milano è usata non certo da Lei o da me ma da chi ogni giorno autorizza costruzioni e "infrastrutture" (che richiamano nuove auto) con la scusa che di fianco crea, a scomputo, un boschetto o un parchetto: Io amo i parchetti e i parchi (chi mi conosce sa il mio impegno in favore del verde) ma per i morti da PM10 non servono a nulla, anzi possono pure, per certe patologie come l'asma allergico, aggravare la situazione compromessa dalle auto.

Quando dico che il verde non serve per la questione "ambientale" a Milano intendo questo: bellissimo e utile sotto tanti punti di vista ma non si cerchi di far passare l'idea che più verde, anche tantissimo, risolverà il problema dei PM10 (e sottoderivati).

Se Abbado avesse chiesto, ai fini "ambientali" al posto di 90mila alberi in più a Milano, 1000 macchine in meno a Milano, avrebbe maggiormente contribuito alla riduzione delle polveri sottili.

Ciò non toglie che considero l'iniziativa di Abbado, eccellente ed eccezionale sotto molti (altri) punti di vista che sia Lei che Abbado stessi rilevate.

le mie asserzioni (a mio avviso giuste), che a qualcuno possono suonare come provocatorie (non esageriamo con gli aggettivi) sono motivate da tutte le volte che ho sentito amministratori dire: "facciamo quella nuova strada ma per compensare piantiamo 1000 alberi"--->le polveri aumenteranno e con essi i morti e i sofferenti.

Dai nostri interventi, seppure con stili differenti, si evince che abbiamo a cuore entrambi la qualità dell'aria a Milano e la difesa del verde, il resto conta meno.

Gronda (Asmatico cronico)