Soddisfatti a metà. Credo che su questi otto capitoli sia il caso di apportare qualche correttivo, perlomeno in prospettiva, visti i pressanti fabbisogni manifestatamente, per ora, troppo avviliti, che necessitano di approfondimenti e riponderazioni.
Il bilancio comunale 2010 va costruito fin da oggi, dopo il licenziamento di quello del 2009, purtroppo lacunoso, con migliori prospettive.
Certo è evidente che le risorse non siano infinite, e che dal Governo romano stiano arrivando pessimi segnali, più delusioni che certezze, a cui con fermezza bisogna saper rispondere con meno impacci e più determinazione, ma non con le ubriacature da campagna elettorale permanente, che non serve a nessuno, ci vogliono meno chiacchere, meno promesse e più sostanza.
Diciamolo con serenità e pacatezza, noi non ci chiamiamo Catania, dove si sono concentrati interessi oscuri a premiare l'impremiabile, dove il Governo Berlusconi s'è distinto per accanita iniquità ad appianare annosi sperperi colpevoli, pelosa solidarietà eticamente discutibile.
Ci chiamiamo Milano, quella Milano produttiva e solidale, la Milano del Cardinale Tettamanzi, la Milano che ha accolto tutto e tutti (il vice-Sindaco De Corato, meridionale, che da anni guida la città ne è un fiero esempio), la Milano Capitale Morale d'Italia, locomotiva delle locomotive italiane che merita fondi (EXPO'2015 a parte) come "Roma Capitale", in pari dignità, checchè ne dicano le lobbies trasversali bipartizan alla Rutelli-Alemanno, che fanno di tutto per impedirlo, più o meno apertamente, più o meno consapevolmente.
Buon Natale a tutti, attori protagonisti e pubblico, con un invito alla riflessione e con l'augurio ai milanesi, autoctoni e d'adozione, di sapersi regalare (conquistarsi) più rispetto e dignità per Milano, meritate sul campo per laboriosità, tenacia e solidarietà.
Buon Natale 2009, ai Consiglieri Comunali.