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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Sabato, 20 Dicembre, 2008 - 16:33

Nasce il Gruppo consiliare La Sinistra

«Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza.»
Enrico Berlinguer

 
«Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.»
Enrico Berlinguer
 
 
 
Comunichiamo che i gruppi Lista Uniti con Dario Fo per Milano, Comunisti Italiani e Partito Socialista fondano un Gruppo unitario, La Sinistra.
Manifestiamo così la volontà di procedere a Sinistra verso l’unità e la convergenza di idee, valori e progetti. Pur mantenendo i rapporti con le realtà e le organizzazioni di provenienza nutriamo l’esigenza di evidenziare un inizio di percorso comune che trova storie e culture diverse, ma coese per la difesa di principi democratici imprescindibili, nati dalla Resistenza Partigiana e fondatori di uno stato costituzionale basato sui valori di giustizia, uguaglianza e libertà, di rispetto dei diritti civili e umani, di promozione della dignità e dell’autodeterminazione della persona in quanto lavoratrice, concorrente al progresso civile e sociale del Paese e della collettività.
 
Il nostro impegno consiste nel garantire l’espressione di una rappresentanza di un’altra Milano, che riconosce la città in una sofferenza sociale, civile e ambientale senza precedenti, proponendosi alla Zona, alla città e alle forze politiche come un luogo nel quale tutti possano condividere e praticare gli obiettivi per i quali “La Sinistra” nasce e si propone: partecipazione, diritti sociali e culturali, ambiente e territorio, ambiti generali ma declinati in contenuti specifici concreti.
Per questo il Gruppo consiliare La Sinistra intende lavorare al contrasto del degrado sociale, politico e ambientale, e alla salvaguardia del bene pubblico e delle sue istituzioni, al sostegno di comitati e associazioni di cittadini che chiedono rispetto, dignità dell’abitare e del lavoro, diritto alla salute e difesa dell’ambiente; e proseguirà nell’impegno volto alla difesa della cultura del confronto, democratica, solidale, antirazzista e antifascista.
 
 
Come diceva Franco Fortini, noto poeta antifascista, “Non vogliamo sperare niente. Il nostro sogno è la realtà”: ed è proprio in nome di questo principio che intendiamo partire sempre da un’attenta analisi del reale, della società, delle sue contraddizioni e complessità, e non da ricette precostituite; per superarle a prescindere da appartenenze sessuali, di genere, ideologiche, politiche, religiose e soprattutto economiche.
 
Milano vive le contraddizioni più eclatanti e antinomiche della contemporaneità, rilevando le necessità di superare situazioni di emarginazione sociale, di lesione dei diritti ambientali, di soppressione e non riconoscimento dei diritti sociali e civili – il nostro Ortomercato è un impressionante esempio di questa somma di storture, di intolleranza ed esclusione, di forme di regressione della vita sociale, ridotta alla salvaguardia del proprio recinto, alla difesa del piccolo gruppo cui si appartiene, improntata a paura e rancore, spesso contornati da atti di violenza e di xenofobia, omofobia. Crediamo fortemente che oggi più che mai per affermare i diritti della persona, in un socialismo e progressismo dell’essere umano, quindi del cittadino e in una visione municipale, sia necessario agire con il senso e la consapevolezza della collettività, perché come diceva Alexander Dubcek «Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno.»
 
E' in atto da parte dell'amministrazione di centrodestra un attacco alle strutture pubbliche erogatrici di servizi essenziali e indispensabili per tutta la cittadinanza, nella garanzia di un accesso universale e indiscriminato. Sempre più pressanti le privatizzazioni e le esternalizzazioni di centri fondamentali nella rete dei servizi sociali ed educativi.
 
In Consiglio di Zona 4 la Sinistra ha espresso non solo opposizione, ma anche ha proposto modelli alternativi di riqualificazione e miglioramento dei criteri di erogazione. Ne sono esempi le mozioni presentate per l'affermazione del carattere pubblico di gestione dei Centri di Aggregazione Multifunzionale, e, sul versante educativo e formativo, la promozione e la tutela della continuità dei corsi elargiti dalle scuole civiche serali, vero patrimonio pubblico all'insegna del diritto allo studio.
 
Come Sinistra affermiamo che il carattere pubblico del patrimonio comunale debba essere amministrato non attraverso una semplice democrazia della delega, ma bensì nel sottomodello rappresentativo-partecipativo che sia previsione della partecipazione istituzionale a prescindere dall’appartenenza sociale, di reddito e di etnia.
Il diritto di voto ai migranti sarebbe un’ottima risposta avanzata in questo senso. Siamo convinti, come diceva Salvador Allende, del fatto che «La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni.».
Il bene pubblico viene vissuto, anche dalle nostre istituzioni, come semplice somma di interessi privati; la crisi istituzionale, prima ancora che dovuta alla scarsità di risorse disponibili, riguarda lo svuotamento di ruolo e prestigio delle istituzioni, nazionali e locali, e la loro subordinazione ai grandi interessi privati.
I Consigli di Zona sono vissuti come inutili o come dispensatori di sussidi, come sportello informativo, o alla meglio come strumento per esercitare una debole funzione di pressione verso il Comune; l’amministrazione comunale lascia morire i Consigli di Zona privandoli di ruolo e autonomia; anche così si consuma il valore della partecipazione alla vita pubblica.
 
 
 
L'EXPO 2015 si avvicina e già si presentano scenari che preludono futuri appetiti e ansie edificatrici e cementificatrici, privatizzando il territorio della nostra città, minando alla base aree destinate a funzioni agricole. Milano richiederebbe ben altro: un piano generale di recupero alla vita e all’abitare dignitoso e sereno per tutte le periferie sociali e geografiche della nostra città, facendo leva proprio sulle risorse che questi luoghi oggi trascurati esprimono, e un maggiore investimento nella rete di trasporto pubblico, garantendo così una convenienza economica e sociale e umana dell'utilizzo dei trasporti pubblici rispetto a quello del mezzo privato.
La battaglia condotta anche in Consiglio di Zona contro l’uso arbitrario del territorio, contro i parcheggi interrati, spesso inutili e dannosi, come in piazzale Libia, via Frapolli e via Cipro, contro l’arrivo nel cuore della Zona dell’autostrada a quattro corsie prolungamento della Paullese: sono esempi importanti dell’attività consiliare della Sinistra sui temi urbanistici e ambientali.
 
La Zona 4 è interessata da profondi cambiamenti urbanistici, con vasti piani di cementificazione delle aree dismesse (per ultimo il disastroso piano per Porta Vittoria) che configurano il nostro territorio come somma casuale di spazi frammentati e diversissimi, totalmente privi di disegno politico amministrativo che non sia quello della delega in bianco all’iniziativa privata: quartieri popolari luoghi dell’emarginazione e della crescente povertà e ghetti di lusso calati sul territorio.
Continuerà in Consiglio di Zona 4 la lotta della Sinistra per garantire il diritto degli abitanti delle nostre case popolari all’attenzione istituzionale, a un incisivo piano d’intervento per il superamento delle condizioni di degrado e di rischio in cui versano questi quartieri. Significativi risultati sono stati ottenuti nel quartiere Mazzini, in via Salomone e in via Feltrinelli, le case costruite con l’amianto e dove l'assenza dell’intervento comunale ha arrecato danni irreparabili.
 
Occorre tutelare quello che resta del patrimonio ambientale ed ecologico della città: in Consiglio di Zona 4 la Sinistra ha condotto una riuscita battaglia per un rigoroso piano di bonifica sull’area ex Montedison – Santa Giulia, e ha presentato diverse interrogazioni e mozioni rivolte a proporre un'idea e un modello di sviluppo alternativo, umanamente, economicamente e, soprattutto, ecologicamente compatibile. Come Sinistra abbiamo proposto mozioni, approvate, circa un riutilizzo consapevole e cosciente dei rifiuti, con la costituzione di una ricicleria, oppure circa il risparmio della risorsa vitale idrica e l’enorme spreco di plastica e carburante, con l'istituzione delle Case dell’acqua per il prelievo gratuito di acqua anche refrigerata e gasata; infine la dichiarazione del territorio circoscrizionale OGM free, per una responsabilità e consapevolezza nel consumo alimentare.
 
Crediamo che in questa esperienza politica ci sia l’occasione per dare un segnale politico di unità che non sia omologazione e reductio ad unum delle varie realtà che danno vita alla medesima, ma sia uno spazio di contaminazione e di condivisione di responsabilità politiche, amministrative, istituzionali, sociali e culturali, verso una democrazia progressiva e partecipata. In pluribus unum: questa sarà la nostra caratterizzazione organizzativa in consiglio,che tenderà a evidenziare l’arricchimento del processo che mantiene per ognuno la facoltà del proprio riferimento politico della lista in cui è stato eletto, ma con la ricerca di una nuova sintesi culturale e programmatica.
 
I Consiglieri del Gruppo La Sinistra:
- Massimo Gentili
- Alessandro Rizzo
- Daniele Olivieri