.: Discussione: I residenti dei Navigli - L’isola pedonale?

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Luciano Bartoli

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Inserito da Luciano Bartoli il 24 Feb 2009 - 09:19
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Da Repubblica
Navigli, scoppia la rivolta dei residenti

Il Comune denunciato, pronta una diffida per il sindaco. A Palazzo Marino si cerca un difficile compromesso
di Franco Vanni
Degrado in Darsena
Degrado in Darsena
Procedere «a carico dei responsabili dei reati eventualmente accertati» per i disagi che patiscono ogni anno da maggio a ottobre: schiamazzi, sporcizia e sosta selvaggia. Lo chiedono i residenti della zona Navigli alla procura della Repubblica. E i «responsabili», dice l’esposto, sono il Comune e i gestori dei locali notturni.

Le cinque pagine del documento sono un elenco di lamentele: i troppi bar aperti in zona, il mancato rispetto delle norme sul rumore, i tavolini che intralciano il passaggio delle ambulanze. E ancora: gli sconti fatti da Palazzo Marino sul prezzo dell’ingombro dei marciapiedi e il fatto che i barconi sul Naviglio Pavese siano da anni abusivi.

Se ci sia o meno materiale per aprire un fascicolo lo deciderà la procura. Ma i residenti non hanno dubbi: «Sono anni che l’a mministrazione gestisce i Navigli in modo vergognoso, ora vogliamo smuovere le cose» dice Gabriella Valassina, portavoce del Comitato dei Navigli.

Risponde Giovanni Terzi, assessore al Commercio del Comune: «Mi faccio garante del fatto che i commercianti rispetteranno tutte le regole, ma non si può pretendere di spegnere i Navigli la sera. Troveremo un compromesso».

Il giro di vite nel già tesissimo rapporto fra residenti e Comune arriva ora perché Palazzo Marino deve decidere quando far partire l’ isola pedonale estiva. I gestori dei bar vorrebbero che cominciasse subito. L’assessore al Traffico, Edoardo Croci, ammette che «nulla è ancora deciso». I residenti non la vogliono e basta. «Abbiamo il diritto di dormire — attacca Anna Brala, del comitato Ripa Ticinese — tavolini e gazebo chiamano degrado». Fa eco il Comitato dei Navigli: «Accettiamo l’isola solo se ci viene garantito il rispetto delle regole — dice la portavoce Marina Varriano — e solo da giugno a settembre». Un gruppetto di residenti sta addirittura raccogliendo firme contro il mercatino dell’antiquariato sul Naviglio Grande l’ultima domenica di ogni mese.

Il secondo tema caldo è l’isola pedonale - quella permanente - che nel disegno del Comune dovrebbe partire il prossimo autunno e togliere per sempre le auto dalle sponde. Ma mentre Croci annuncia «la disponibilità a incontrare i residenti per arrivare a un progetto condiviso» i comitati preparano un’altra battaglia: lo studio di avvocati P&S, a cui si è rivolto il Comitato della Ripa, consegnerà una formale diffida al sindaco in cui si sostiene che il progetto, con la conseguente apertura dei bar fino alla tarda serata, non offre garanzie dal punto di vista dell’i nquinamento acustico.

Nel quartiere, comunque, non tutti sono contro l’isola pedonale. Non lo sono, ovviamente, i gestori dei bar: «È un progetto che serve a rilanciare gli affari — dice Daniele Gionta, loro rappresentante — e il quartiere sarà più vivo». Anche l’A ssociazione residenti dei Navigli raccoglie firme perché l’isola definitiva si faccia subito: «Le vie trasformate in posteggio non piacciono a nessuno — dice il presidente Augusto Scacchi — sono sicuro che anche chi oggi si oppone al progetto poi ne trarrà beneficio».
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Milano 24 febbraio 2009

Ciò si traduce inevitabilmente in una serie di contrasti tra i diversi protagonisti della vita locale: Italiani contro Stranieri, Residenti contro Gestori dei Locali ed Avventori Serali, Artisti contro Proprietari Immobiliari.
Oggi, lo storico quartiere dei Navigli è ancora percorso da diverse linee di tensione, che provocano fermento, attivismo, a tratti anche confusione.
Possiamo riassumere le principali criticità in questi 3 tipi di contrasti:
• Legalità / Illegalità: commercio ambulante abusivo, degrado degli immobili, spaccio di droga, diffusa sensazione di disagio e di insicurezza nei residenti e negli operatori economici locali;

• Qualità della vita / Movida notturna: identificazione dei Navigli come zona di divertimento notturno, esasperazione dei residenti, sporcizia, rumori molesti, atti di piccolo vandalismo e violenza, violazione del “diritto al sonno”;

• Tradizioni / Modernità: botteghe storiche esistenti e sfrattate, nuovi locali, realtà che vivono di commercio serale, vie deserte nelle ore diurne, cancellazione di radici storiche e culturali.

L’obiettivo di lungo termine di istituire un’isola pedonale permanente dei Navigli è ciò che unifica e rende comuni le richieste diverse e legittime dei principali Attori del territorio.
L’isola pedonale avrà successo nella misura in cui verrà correttamente contestualizzata nel più ampio processo di tutela, gestione, animazione, promozione dei Navigli.


Luciano Bartoli
In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 22 Feb 2009 - 12:40
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