.: L’ultraterrena sospensione
Segnalato da:
Lorenzo Argentino - Domenica, 7 Dicembre, 2008 - 22:19
Di cosa si tratta:


L’ultraterrena sospensione
Circolo Culturale Bertolt Brecht_Spazio/4

Via Giovanola, 19/C

20142 Milano





Espone: Marco Milia


inaugurazione lunedì 15 dicembre 2008 ore 18.00

orario: dal lunedì al giovedì dalle 16.00 alle 18.00


 

La cultura della città contemporanea si fonda sulla dialettica tra luoghi e non luoghi. Spazi di aggregazione che devono accogliere le diversità, ma rinunciano a integrarle e le accostano in passaggi netti, in cui centro e periferia senza soluzione di continuità migrano fino alla radura di ciò che sta fuori dal cerchio protetto (e maledetto) della vis edificatoria. L’orizzonte si sdoppia e le prospettive si moltiplicano, plurali e multiformi. La dialettica inevasa e la sfida della nuova architettura è il contrasto fruttuoso tra desiderio e condizione reale (magari degradata) della città così com’è. Forse la soluzione è spostare per un momento l’attenzione dalla terra al cielo e osservare, come da un ponte, l’assenza. La distanza diventa così motore per progettare nuovi luoghi. Milia ci conduce a Bauci per far sentire l’urgenza di un ritorno, di una discesa più consapevole. La sua scrittura è rigorosa, solo l’essenziale è ritenuto nella geometria dei metalli e dei neri, della luce – aria – e dell’ombra – costruzione, materia. Oppure nero è il vuoto dell’immaginazione, il magma della creazione, il punto a capo della rivoluzione. Lo stacco è occasione per accogliere, nuovamente, l’utopia come forza trasformativa. L’arte corre veloce là a indicare un punto: l’ideale regolativo di una nuova architettura. Sospendere il costruito – ciò che per antonomasia affonda le radici nella terra – determina inevitabilmente una differenza nella percezione degli spazi e dei luoghi: ne sono un esempio le città sospese di Maymont o le architetture eteree di Murcutt. Nello slancio contro la gravità della Città dorsale lo spazio si incurva a seguire l’intenzione di ritagliare un luogo per vivere. Assoluta e perfetta è la sua inclinazione, eppure si avverte un continuo mutamento, lo sviluppo di una forma palpitante.  Fantastica, onirica, ma così concreta da condividere le stesse fibre dell’umano, le stesse leggi del cuore, che conosce, e della mente, che pulsa di acuti slanci e articolazioni sottili. Cerchio, quadrato, curvo, retto. Nulla di più. Pesi e forze. Oltrepassamenti e passaggi. Inquietudine e riposo. Il ritmo – lucidamente catturato da Milia – dello scorrere del tempo è impresso nello spazio da linee pure, definitive, nella loro ultraterrena sospensione. E la città diventa così una concezione dell’uomo – dell’universo – che lo supera e lo invera. Il tutto che parla con le sue parole: cerchio, quadrato, curvo, retto, pesante, leggero. Il microcosmo e il macrocosmo scandiscono le stesse lettere, la natura e l’artificio scambiano i loro ruoli. L’aspirazione all’abbandono della quotidianità eterogenea della città in cui ci troviamo vola dritta alla potenza cristallina e abissale dell’utopia. Una rigorosa scrittura che sottende la sotterranea indeterminatezza del desiderio. Pieno e vuoto, perno e caduta libera. Arte e cambiamento. La bellezza salva e condanna a sentire l’umano fino in fondo, la sua aspirazione, la sua insoddisfazione, la sua ricerca, la sua freddezza, il brulicare straripante delle idee, il suo tendere non circoscritto. E l’oro della campagna inondata dal sole estivo spalma forme di luce all’orizzonte – piane, basse, chiuse – contro la verticalità specchiante della città contemporanea, la sua rinuncia alla quiete, il suo pugno – forte – scagliato verso il cielo. Sfida al divino, che, inatteso, si raccoglie nello stupore concavo di una piega, di una melodia e –  geroglifico della possibilità insoluta – nell’arcuata voluta dello sguardo, su fino a Bauci, a percorrere la schiena della città dorsale, a cercare orizzonti mai definitivi. Ma l’uomo non è solo Arcadia.
Vera Carminati

Dove:
Circolo Culturale Bertolt Brecht_Spazio/4
Quando:
Da Lunedì 15 Dicembre - 16:00 a Mercoledì 7 Gennaio - 18:00
Chi organizza:
Lorenzo Argentino
Contatti:
Tel. 3397908472

bertoltbrecht@tele2.it
Sito web:
www.bertoltbrecht.it