.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 23 Mar 2009 - 18:03
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_marzo_23/expo_moratti-1501112405302.shtml

SIGLATI ACCORDI NAZIONALI E INTERNAZIONALI. In aprile la designazione di Stanca

Expo, Moratti: società presto operativa

Il sindaco risponde alle critiche: «Ritardi "normali", non si è perso un anno». Nessuna «cementificazione»

MILANO - A quasi un anno dalla vittoria di Milano per l'Expo 2015, il sindaco Letizia Moratti, commissario per l’esposizione, ammette i ritardi accumulati ma sottolinea che «certamente non si può dire che è stato un anno perso». In un incontro all’Ispi con Boris Biancheri, Lucio Caracciolo e Sergio Escobar Moratti ha ribadito che la Soge sarà pronta «a settimane», dopo tante false partenze, e le polemiche del mese scorso che hanno portato, tra l'altro, alle dimissioni di Paolo Glisenti, designato al ruolo di amministratore delegato della società. La Moratti ha ricordato i 485 progetti di cooperazione internazionale con 90 Paesi «già finanziati o in pipeline», gli oltre venti accordi sottoscritti con altrettante città italiane e il lavoro sulle infrastrutture e ha definito i ritardi nell'avvio della società di gestione «normali» nell'organizzazione di un evento del genere.

Palazzo Marino «ha iniziato la procedura per le indicazioni di chi sarà il candidato da parte del Comune», ha risposto il sindaco a chi le chiedeva se il Comune avrebbe indicato l'ex ministro Lucio Stanca - in pole position per sostituire Glisenti, secondo i media - nel corso dell'assemblea della società fissata per il prossimo 9 aprile.

Quanto al rapporto con la città, per il quale era necessario l’avvio delle attività della società di gestione, Moratti ha detto che «lo stiamo già colmando. Abbiamo già iniziato ad avere incontri con i diversi rappresentanti del mondo delle imprese, seguiranno naturalmente incontri con il mondo del volontariato». In ogni caso per Moratti l’Expo non sarà «una cementificazione» visto che il progetto «prevede cento ettari di cui la metà sarà a verde. Ci sarà poi la riqualificazione delle vie d’acqua, un grande parco, la valorizzazione delle nostre cascine». Progetti attenti all’ambiente ai quali collaborerà anche l’ecoarchietto Milliam Mc Donough. Il sindaco ha quindi precisato che ciò non significa che non verranno realizzate le infrastrutture che Milano e la Lombardia chiedono da tanto tempo. Saranno realizzate «perché la nostra regione ne ha bisogno. Siamo quattordicesimi per infrastrutture viarie, diciannovesimi per infrastrutture ferroviarie. Le metropolitane servono perché sono un mezzo pulito che aiutano a non usare la macchina, a inquinare meno e che vanno incontro alle esigenze di chi ha bisogno del trasporto pubblico che costa meno ed è pulito».

Il simbolo della manifestazione milanese, ha ricordato il sindaco, non sarà un edificio, ma un Centro per lo sviluppo sostenibile al quale contribuiranno le università milanesi e l’Istituto Agronomico per l’Oltremare. Sarà un elemento, così come la stessa esposizione, «per rafforzare le nostre reti di relazioni internazionali, un patrimonio da mantenere attraverso la realizzazione concreta dei progetti». «L'expo, ha aggiunto Moratti, rappresenta per Milano anche una grande opportunità turistica, con «la creazione di 70mila posti di lavoro in un momento in cui ce n'è bisogno».

Critico l'ex sottosegretario al Consiglio dei Ministri del governo Prodi, Enrico Letta, che giudica la fase di stasi in cui sembra impantanato l'Expo del 2015 a Milano molto grave, tanto più che l'esposizione universale non è detto che sia un successo e quindi chiede al governo e agli enti locali di «chiudere qui una parentesi di dubbio gusto e molto negativa» perché le realizzazioni delle opere connesse sarebbero a rischio. L'esponente del Pd spiega come l'anno seguito alla vittoria sulla turca Smirne «credo si sia perso malamente per personalismi, per piccole diatribe e piccoli giochi di potere», mentre «l'Expo di per sé non è la panacea: può andare bene o male, a seconda di come ci si comporta». A dimostrazione porta il recente esempio spagnolo: «Saragozza non è stato un successo - afferma - vedremo Shangai. Per Milano dipende da come lo si gestisce». «Trovo molto grave quanto successo in questo anno - conclude il parlamentare del Pd - perché se fosse accaduto al governo Prodi ci sarebbe stato un coro di critiche e prese in giro totale per quello che è accaduto a Milano»

23 marzo 2009

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 1 Dic 2008 - 21:54
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