.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 21 Feb 2009 - 13:15
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Da ChiamaMilano di ieri 21 febbraio 2009.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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I COCCI DELL’EXPO
PdL e Lega vogliono l’azzeramento del Consiglio d’amministrazione della SOGE. A quasi un anno dalla vittoria di Parigi tutto ancora al punto di partenza

Che il duello consumatosi attorno a Paolo Glisenti tra il Sindaco di Milano e tutto il centrodestra, con il Cavaliere nel ruolo di arbitro tutt’altro che imparziale, non fosse una mera questione personale l’avevamo scritto la scorsa settimana.
In quasi undici mesi la macchina dell’Expo non s’è mossa di un metro, e adesso con l’ipotesi, più che concreta, dell’azzeramento del Consiglio d’amministrazione, la cui gestazione è durata oltre 300 giorni, si è innestata la marcia indietro. Un gioco dell’oca che ha in palio il futuro della città e la sua credibilità a livello nazionale.
Il caso Glisenti è stato la punta dell’iceberg di un scontro di potere tutto interno alla maggioranza di centrodestra –lombardo e nazionale– con il Sindaco che si è ritrovato via via sempre più isolato.  Dello scontro non si vede ancora la fine. Infatti, ottenute le dimissioni Glisenti, il centrodestra è deciso a proseguire con l’assedio a Palazzo Marino.
L’intera vicenda Expo, almeno dal momento del cambio di Governo dopo le elezioni dell’aprile scorso, si è trasformata in un complesso risiko, nel quale il posizionamento di ogni pedina e l’avanzamento delle forze in campo sullo scacchiere davano, e danno, la misura dei rapporti di forza all’interno del centrodestra.
Non è detto che attorno al Consiglio di amministrazione non si riesca a siglare una tregua, ma il sentiero è assai stretto. Lega e AN reclamano un posto nel Cda della SOGE, ma ciò priverebbe il Comune di un suo rappresentate nel Consiglio di amministrazione. La battaglia, dunque, non è finita. Le possibilità al momento sembrano essere due: la revoca in toto del Cda, come vorrebbero Lega e buona parte del PdL, o la sostituzione di due membri. Qui si intrecceranno questioni politiche e giuridiche.
Le certezze per il momento sono due, entrambe pessime per il Sindaco, che paga con gli interessi l’illusione cullata per quasi un anno di poter gestire in solitaria l’Expo: la guida dell’intera partita passa nelle mani del Premier e del Ministro del Tesoro, tramite l’ex ministro Stanca o altri poco importa; il corposissimo, e ancor più ambito, scettro di comando sul capitolo grandi opere verrà affidato al Presidente Formigoni.

B.P.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 20 Feb 2009 - 12:23
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