.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 16 Feb 2009 - 13:05
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ATTUALITÀ

LETIZIA MORATTI & L’AZZERAMENTO DI EXPO 2015 SPA

(16/02/2009) - La settimana che inizia è decisiva per Letizia Moratti. Si aprono, infatti, due fronti caldi: il rimpasto della sua Giunta da attuare, e la questione spinosa dell’Expo. Sul rimpasto l’accordo è stato raggiunto davanti al coordinatore lombardo di Forza Italia, l’architetto Guido Podestà e uno dei Vice Presidenti della Camera, Maurizio Lupi, ciellino doc. Il nuovo assessore al Bilancio sarà Giacomo Beretta vicino a CL che soffia il posto all’onorevole Maurizio Bernardo che resta a Roma, mentre il capogruppo forzista Giulio Gallera andrà alle Attività Produttive. Ombretta Colli lascerà la Giunta per diventare presidente del Teatro degli Arcimboldi. Le sue deleghe (periferie e decentramento), forse, le prenderà lo stesso Gallera attuale capogruppo. Il posto di capogruppo è ambito da diversi esponenti di Forza Italia, ma, pare, che andrà Fabrizio De Pasquale. Il suo rivale potrebbe avere come risarcimento la Presidenza dell’expo all’interno del Consiglio comunale. E cosi il rimpasto e il capogruppo di FI sarebbero problemi risolti. Rimane l’Expo che continua a far parlare tutta la città e, ora, anche il Paese. Dopo l’invito autorevole e pressante di Filippo Penati (Presidente della provincia), di Gabriele Albertini (ex Sindaco di Milano) e di Matteo Salvini (Lega Nord) al signor Paolo Glisenti di mettersi da parte, Letizia Moratti si è chiusa in un silenzio imbarazzante. Ormai il suo fido Glisenti non lo vuole né il centro destra né il centro sinistra. E’ stato, in pratica, scaricato da tutti. E il suo atteggiamento di restare nel CdA di Expo rimane inquietante. Perché questa resistenza ad oltranza? Che interessi hanno da difendere lui e il Sindaco Moratti si domanda l’intera città? Tutti lo invitano a farsi da parte per il bene della città e per la sopravvivenza dello stesso Expo. ma girano voci che il problema di Glisenti ora sarebbe quello di avere il posto e lo stipendio in una municipalizzata dal momento che resterebbe a piedi. Se cosi fosse, saremmo senza parole. Non si capisce perché tutto a Milano debba girare attorno al signor Glisenti. E se egli è davvero un manager di grandi competenze, di grande livello, e di grandi capacità, come il Sindaco afferma, ci domandiamo perché non vada a lavorare nell’azienda di famiglia dei Moratti, la Saras spa, senza dover ricorrere alle municipalizzate di Milano. Il problema della città non è quello di trovare un posto e uno stipendio a Paolo Glisenti, ma è quello di far decollare l’Expo. E ci sono due modi per farlo decollare: 1) l’azzeramento del Cda dell’ Expo 2015 spa; 2) il commissariamento. Sulla prima ipotesi dovrebbero essere rappresentati nel CdA anche Lega e An oltre a Fi e agli attuali soci (Tesoro Camera di commercio, Comune, Regione e Provincia). Ci troveremmo di fronte ad una governance condivisa e con un Ad che non sia un uomo solo vicino al Sindaco che ricopre già l’incarico di Commissario Straordinario dell’expo, ma, viceversa, ad una persona super partes che garantirebbe tutti. L’empasse indecoroso e indecente a cui abbiamo assistito in questi mesi sarebbe rimosso, e finalmente tutti metterebbero la loro quota di capitale per decollare. La Moratti che ha solo il 20% del capitale di Expo 2015 spa rinuncerebbe a pretese singolari e inopportune e cosi l’armonia tornare a regnare. Se la Moratti invece tira troppo la corda, alla fine si spezza. E allora ecco spuntare l’ipotesi del Commissariamento. Il Governo invierebbe a Milano una persona di sua fiducia che avrebbe pieni poteri anche quelli di fare gare e appalti non secondo il dettato della legge. Questo sarebbe uno schiaffo morale a Letizia Moratti e al suo fido Paolo Glisenti che con i loro capricci e le loro posizioni assurde e irragionevoli hanno rallentato, di fatto, l’Expo. Anche se la Moratti ha tentato di giocare la carta obsoleta di Massimo D’Alema ( suo amico personale) del Partito democratico, che non si capisce a quale titolo, in un convegno cittadino, dava ordini a Tremonti e agli altri soci di mettere i soldi nell’ attuale governance. Peccato che D’Alema non riesca a capire che l’era Prodi è finita lo scorso anno, e che non può dare ordini nella città del centro destra essendo un semplice deputato peraltro eletto in Puglia. Ieri sera, a Presa diretta, su Rai 3, è stato documentato dal giornalista Iacona che le donne in alcune zone della Puglia lavorano otto ore al giorno e prendono 300 euro al mese in nero. D’Alema pensi piuttosto a queste donne deboli e indifese! Intanto, Letizia Moratti, per salvare Glisenti spera fino all’ultimo, e girano voci di una sua Presidenza all’ ATM (Azienda Tranviaria milanese) al posto del manager pubblico discusso Elio Catania, presidente e amministartore delegato di ATM, ex Ferrovie dello Stato, stipendio annuale 479 mila euro lordi che, però, in questa ipotesi, dovrebbe essere licenziato dal Sindaco. A questo riguardo, solo per fare un esempio, bisogna dire degli incidenti dei tram e degli autobus verificatisi a Milano e del disagio patito dai cittadini di Milano. C’è stata, infine, un’iniziativa insolita e originale del capogruppo FI Giulio Gallera prossimo assessore, di scrivere una lettera a Silvio Berlusconi per difendere Glisenti e il suo stipendio da 1 milione e 200 mila euro. Ma è un’impresa disperata. Il Presidente del Consiglio le idee in materia ce le ha chiarissime e il Sottosegretario Gianni Letta avrà modo di spiegarle e di ribadirle agli esponenti del suo partito e della sua maggioranza. Intanto ci sono altre due prese di posizione da registrare. "Nel Convegno del PD su Expo, tenutosi a Palazzo Marino, il Sindaco Moratti ci ha raccontato un bella favola. Ha parlato di questo grande evento come se stesse ancora concorrendo con Smirne, ma invece l'aggiudicazione e' gia' avvenuta piu' di un anno fa. Oggi tutto e' bloccato, nulla e' stato fatto. La societa' nata alcuni mesi fa con grave ritardo e' stata capitalizzata solo da pochi giorni ed e' in un impasse preoccupante a causa della vicenda Glisenti". Lo afferma Roberto Caputo, Capogruppo del Partito Socialista in Provincia di Milano. ''Ma non solo la societa' per Expo e' ferma, ma e' la stessa citta' di Milano che oggi appare decisamente impreparata a ricevere questa manifestazione. Tram che deragliano e si scontrano, metropolitane spesso bloccate, la paventata chiusura di Linate ed il declassamento di Malpensa, il fallimento di Ecopass decretato addirittura dalla sua stessa maggioranza di centro-destra, parcheggi mai conclusi, le strade piene di buche". "Questa e' la realta', per non parlare di uno dei grandi progetti annunciati, quello della riapertura dei Navigli, che gia' oggi, per i tempi dilatati, si dimostra irrealizzabile. La Moratti ci racconta solo favole ma il sondaggio sul gradimento dei sindaci delle citta' d'Italia, che la penalizza -conclude- dimostra che i Milanesi non ci credono piu'''. Per il presidente della provincia Filippo Penati, intervenuto anch’egli al convegno a palazzo Marino, organizzato dal Partito Democratico, dal titolo "Expo, un'occasione per Milano o un affare per pochi?", "bisogna rivedere il progetto". "C'è una crisi - ha spiegato Penati - e non dobbiamo dare l'idea di vedere un lusso, mentre gli italiani rischiano di perdere il posto di lavoro. Non credo che bisogna rinunciare a molte cose. Non bisogna però dare l'impressione di essere capricciosi, cioè di chi batte i piedi e dice: io voglio le cose che avevamo previsto.". Penati ha poi ricordato che sono 50mila solo in Lombardia e che "l'Expo deve essere l'occasione da subito di creare posti di lavoro rispetto a quelli che si perdono o che si mettono a rischio". "Si deve fare un grande piano - ha proseguito - dove si fanno le barriere architettoniche nelle fermate delle metropolitane, perché non possiamo andare verso l'evento e avere le fermate inaccessibili ai disabili". Secondo il presidente della Provincia bisogna "partire dai progetti che servono tutti i giorni e bisogna fare subito che sono davvero anticiclici. Rinunciamo a qualche opera faraonica come le vie d'acqua ma facciamo le cose che servono a rendere questa città più vivibile". In conclusione, il sindaco Letizia Moratti, ha davanti a sé solo una strada: l’azzeramento del Cda di Expo 2015 spa con la rinuncia di Paolo Glisenti ad ogni pretesa. Diversamente, apre la strada al commissariamento o, peggio, dell’annullamento della manifestazione.

Alberto Giannino
a_gi@live.it

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 1 Dic 2008 - 21:54
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