.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 13 Feb 2009 - 15:04
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Da ChiamaMilano di oggi 13 febbraio 2009.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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IN OSTAGGIO DELL’OSTAGGIO
Continua lo stallo per la nomina della guida della società che gestirà l’Expo. Il candidato del Sindaco, Glisenti, è ormai indigesto a tutto il centrodestra


 Paolo Glisenti
Da grande opportunità a piccola catastrofe: ecco il percorso dell’Expo, che lo stesso Sindaco ha definito un “calvario”. Piccola catastrofe se è vero che una delle possibilità per uscire dall’impasse che dura oltre dieci mesi è quella di commissariare il Commissario straordinario –cioè il Sindaco– e affidare la gestione dell’Esposizione universale alla Protezione civile nella persona di Guido Bertolaso; quasi che la vittoria su Smirne del 31 marzo 2008 si sia trasformata in un terremoto o in un alluvione.
Di scosse in effetti ce ne sono state e continuano ad essercene, ma sono tutte politiche: il duello tra il Sindaco e Tremonti, il quale sarebbe ben lieto di restituire l’Expo 2015 a Smirne; gli scontri tra Comune, Provincia e Regione; il conflitto prima tra le forze politiche della maggioranza per accaparrarsi i posti migliori nella cabina di regia e adesso tra queste e il Sindaco.
In 300 giorni un coro stonato che non ha cantato nemmeno una strofa all’unisono è però riuscito nell’impresa di trasformare una vittoria in una lentissima sconfitta per Milano, la cui classe dirigente oggi come due, tre, sette mesi fa è impegnata a discutere del candidato al ruolo di amministratore delegato della Soge (la società che dovrebbe gestire l’Expo): Paolo Glisenti.
L’uomo di fiducia del Sindaco, che questi ha voluto e vorrebbe a tutti i costi alla guida dell’Expo, è diventato ormai il simbolo dello scontro in atto tra il Primo cittadino e la sua maggioranza: ieri è venuto allo scoperto il Capogruppo leghista, Matteo Salvini: “Glisenti deve fare un passo indietro”. Opinione condivisa in Forza Italia: “Glisenti è ormai un ostacolo sulla strada che porta alla realizzazione dell’Expo –ci confida un Consigliere comunale azzurro–. Prima se ne prende atto e prima si potrà uscire da questa situazione.” Una sorta di ostaggio che a sua volta tiene in ostaggio l’Expo.
È evidente però che non si tratti di una questione personale. La partita dell’Expo, ammesso che si giochi davvero, rappresenta ormai il termometro del potere all’ombra del Duomo e non solo. Negli ambienti del centrodestra meneghino, e non solo tra i banchi della maggioranza a Palazzo Marino, negli ultimi mesi l’insofferenza per il decisionismo solitario del Sindaco ha superato i livelli di guardia.
A questo punto non è considerata bizzarra neppure l’ipotesi secondo la quale proprio mentre il Governo e le istituzioni locali procedono all’aumento di capitale per la Soge il suo consiglio d’amministrazione si dimetta o, meglio, venga fatto dimettere per ridiscutere con il Governo e Tremonti in primis il futuro dell’Esposizione universale del 2015.
Una sorta di ritorno a Canossa per il Sindaco ma con un vantaggio per gli appetiti che con l’Expo hanno sperato e sperano di saziarsi, soprattutto in tempi di crisi. Infatti l’azzeramento della Soge permetterebbe di evitare l’obbligo –previsto dall’articolo 4 dello statuto– di indire gare pubbliche europee per l’acquisto di beni e servizi.     

Beniamino Piantieri
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 12 Feb 2009 - 11:43
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