.: Discussione: Expo, al via la società di gestione

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 10 Feb 2009 - 10:46
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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_febbraio_10/expo_marcegaglia-150986301926.shtml


Castelli che aveva ipotizzato il commissariamento della So.ge.: dovevo dare l'allarme

Expo, la Marcegaglia incalza il governo

«Subito i fondi per la ricapitalizzazione. Accelerare sulla governance». Quote: nessuna garanzia da Palazzo Chigi


MILANO -
Soldi per la ricapitalizzazione, governance e commissariamento. I più maligni la leggono come tre tappe di uno stesso progetto. Quello di sbarazzarsi in un sol colpo di Paolo Glisenti facendo pressione su Letizia Moratti per Expo 2015. Situazione tesa e preoccupante. Ieri, per la prima volta, è intervenuta in maniera netta, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: «È importante che la società di gestione di Expo 2015 venga ricapitalizzata e che si raggiunga un accordo sulla governance». Due nodi tutti da sciogliere. I soldi della Provincia sono arrivati ieri. Idem, quelli della Camera di commercio. Quelli della Regione arriveranno domani. Quelli del Comune venerdì. Quelli del governo? Ecco la domanda da 4 milioni di euro che travaglia il destino di Expo.

La ricapitalizzazione che blocca di fatto la Soge passa necessariamente attraverso il rifinanziamento del governo. Ma, tranne vaghe assicurazioni, non si sa né quando né dove il ministero del Tesoro farà la sua parte. Anche perché c'è un precedente. Che non lascia tranquilla la Moratti. Il governo non ha mai messo le sue quote nel Comitato di pianificazione, ossia la struttura che si è occupata di Expo in attesa della benedetta società. Non li ha dati nel periodo aprile-dicembre dell'anno scorso. Non si sa se li darà per il periodo gennaio- giugno. Per questo anche ieri, la Moratti ha chiesto ai vertici milanesi di Forza Italia rassicurazioni sugli impegni economici del governo. La risposta è stata, per così dire, vaga. Ma se non arrivano i soldi la società non parte. E se non parte si perde tempo. E se si perde tempo si comincia a paventare lo spettro del commissario in grado di recuperare il tempo perduto e garantire la fine dei lavori nel 2015. O, se non si vuole essere così radicali, si pone l'accento sui problemi della governance. Qualcuno addirittura si spinge a pronosticare una modifica radicale della società.


Un cane che si morde la coda. L'obbiettivo è trasparente. «Milano ha la forza per camminare sulle proprie gambe — attacca il presidente della Camera di Commercio, Carlo Sangalli — senza bisogno di alcun commissariamento. Tuttavia è auspicabile che i soci si ritrovino intorno a un tavolo per risolvere alcuni nodi e per rilanciare il progetto». E anche il sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli, che il giorno prima dalle pagine della Padania aveva paventato l'arrivo di un commissario, torna sulle sue parole e smorza i toni. «L'ipotesi di un commissariamento per l'Expo 2015 da me avanzata non era né un auspicio né una pressione, ma mi sono limitato a lanciare un allarme e se qualcosa si muove vuol dire che è stato sentito». Salvo aggiungere. «Basta vedere i progetti di cui si dovrà occupare la società. Sono tutti allo stadio di studio di fattibilità e l'Expo è praticamente domani mattina. Sette anni non sono un tempo infinito». Castelli ha annunciato anche che ci sono i 3 miliardi per le opere connesse: «Ora bisogna vedere come destinarli, perché in Lombardia non esiste solo l'Expo».

Maurizio Giannattasio
10 febbraio 2009

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 9 Feb 2009 - 11:25
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