In effetti se uno seguisse la vicenda dall'esterno si farebbe una sola idea: che c'è un grandissimo marasma. Sette mesi per un decreto, lungaggini per nominare Letizia Moratti commissario straordinario, i litigi su Paolo Glisenti, il cda della società di gestione non ancora convocato.

In più pare proprio che Roma si sia completamente disinteressata della cosa. La Moratti è tornata mesta mesta solo con il "recepimento" dell'informativa in cui sindaco ha chiesto una condivisione politica dell'impegno a stanziare i 2,3 miliardi di euro ancora mancantida parte del Cipe.

"il commissario governativo per l'Expo di Milano, Letizia Moratti, ha illustrato lo stato di avanzamento delle opere da realizzare entro la fine del 2014, indicando i progetti da approvare nel 2009, con il relativo fabbisogno finanziario"

Anche il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, si è reso conto dell'urgenza dei fondi, ma bisognerà aspettare il prossimo anno.

I due guerrieri più agguerriti (sindaco e Formigoni) non commentano, ma il presidente della Provincia, Penati, attacca

"non c'è neppure un euro per Expo. Così si rischia davvero di mettere in discussione la manifestazione. Il governo è latitante: chiedo che venga subito a Milano e dica con chiarezza quanti soldi mette per l'Esposizione"

C'è infatti un incomodo nascosto che cerca di rendere le cose più difficili a Milano: il ministro del Tesoro, Giulio Tremonti.