Cara Laura, anche io come te mi domando cosa debba accadere, mi chiedo anche quale sia la volontà che sta dietro alle decisioni di fornire buoni scuola alle scuole private e non stanziarne per la manutenzione delle pubbliche. Beninteso che tutti hanno diritto di prodursi la propria scuola confessionale, islamici, cattolici, o altro, ma secondo me non con i soldi dello stato laddove lo stato non ne ha a sufficienza per provvedere ai beni pubblici.
La scuola così come la salute, sono diritti garantiti dalla costituzione, e alcuni livelli minimi dovrebbero essere garantiti a tutti.
Cosa fare? Forse utilizzare i mezzi che ci sono rimasti per denunciare, alla Asl per esempio, che deve garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro (i bambini nelle scuole sono equiparati da punto di vista della sicurezza, ai lavoratori); scrivere ai giornali, anche se, ho provato personalmente a scrivere ma pare che il crollo del soffitto di una scuola di Milano non sia di interesse per le testate principali (Corriere e Repubblica a cui avevo scritto in prima battuta non si sono sentiti, ha risposto il Manifesto che ha pubblicato una lettera).
Il consiglio comunale? La Moratti, il nostro sindaco, ex Ministro della pubblica Istruzione, potrebbe essere oggi acclamata Sindaco della distruzione delle scuole milanesi.
Provoco, ma le istituzioni, se ci sono potrebbero battere un colpo.

Susanna Calti