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.: Fabrizio Spirolazzi - Cambiare Milano: insieme si può!
Inserito da Fabrizio Spirolazzi il Mer, 08/03/2006 - 18:23
La mia lista:
L'Ulivo
Simbolo lista:
Fabrizio Spirolazzi - Cambiare Milano: insieme si può!
Dove mi candido:
Comune di Milano
Foto Candidato:
Fabrizio Spirolazzi - Cambiare Milano: insieme si può!
Io in breve:
Sono nato a Milano il 22 aprile 1957 e mi sto avvicinando ai 50 anni.
Sono  sposato felicemente (e non è un luogo comune) con Donatella da venticinque anni. Abbiamo  due figli maggiorenni che frequentano entrambi l’università; sono molto gelosi della loro privacy e quindi non aggiungo altro! Viviamo alla Barona, periferia sud di Milano, più precisamente in prossimità dello IULM.
Mi sono diplomato Perito in Informatica al Feltrinelli ed ho iniziato subito a lavorare (allora si trovava lavoro con più facilità). Sono esperto di Sistemi Informativi e lavoro da oltre venticinque anni presso un importante Gruppo Bancario come quadro direttivo.
Al di fuori del lavoro mi dedico con passione a portare avanti l’impegno e le mie idee in ambito politico e sociale. Tutto questo cercando sempre il contatto con le persone e documentandomi per essere il più possibile al corrente delle problematiche più attuali.
Nel tempo libero mi piace dedicarmi alla lettura e allo sport: ora come spettatore, fino a qualche anno fa anche da giocatore e allenatore sui campi di basket della zona.

Cosa ho fatto finora nella vita:
Se state leggendo questa voce probabilmente vi interesserà poco del mio lavoro di informatico e vorrete giustamente saper qualcosa di quel che ho fatto in campo politico e sociale.
Ho iniziato ad occuparmi di “politica” quando, appena sposato, mi sono trasferito alla Barona. A quel tempo il quartiere dove abito era sprovvisto di servizi come i trasporti pubblici ed i negozi di prima necessità. Insieme ad altri abbiamo costituito un comitato di quartiere per cercare di risolvere questi problemi. Mi sono quindi candidato al consiglio di circoscrizione e sono stato eletto Consigliere di Zona dall’ ’85 al ’90.
Nel ’93 sono stato uno dei fondatori del Partito Popolare Milanese, in seguito ho partecipato alla nascita dell’Ulivo. Negli anni ’96 e ’97 sono stato Segretario Cittadino del Partito Popolare ed ho partecipato in prima fila alla sfortunata campagna elettorale del ’97 contro il “primo” Albertini.
Nel 2001 sono stato eletto in Consiglio Comunale nelle file della Margherita.
Dal febbraio  2003 sono Vicepresidente del Consiglio Comunale di Milano e partecipo ai lavori delle commissioni Bilancio, Lavori pubblici, Trasporti, Urbanistica, Affari Istituzionali, Demanio e Decentramento.

Vi spiego perchè mi candido:
La mia è una ricandidatura, per quel che mi riguarda trovo l’esperienza in Consiglio Comunale positiva: sono stati cinque anni molto intensi. Sono venuto a conoscenza di problemi vecchi e nuovi di Milano, ho approfondito meglio molte tematiche legate all’amministrazione di una città complessa come Milano. Ho potuto confrontarmi con i grandi problemi della Città: trasformazione del territorio, trasporti pubblici, casa, ambiente; con quelli di tutti i giorni: i problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei vecchi quartieri popolari,  la cura del verde pubblico, i servizi alla persona.

Ho dunque deciso di propormi nuovamente per mettere a frutto l’esperienza che ho maturato in questi anni dai  banchi dell’opposizione, per migliorare la qualità della vita nella nostra città.
Sono molte le priorità su cui mi impegno a lavorare.
Dobbiamo costruire case popolari e promuovere l’affitto a canone moderato.
Dobbiamo favorire il trasporto pubblico: in attesa degli investimenti in infrastrutture su ferro (Metro e ferrovia) bisogna da subito potenziare e rendere efficiente il trasporto pubblico di superficie con corsie preferenziali e semafori “intelligenti”.
Dobbiamo attivare una politica a favore degli anziani: Milano invecchia, i nostri anziani non sono un peso ma una ricchezza per la città.
Dobbiamo affrontare il problema dell’immigrazione: Milano sta letteralmente cambiando pelle, gli immigrati regolari sono ormai il 10% della popolazione e superano i 100 mila abitanti, non possiamo fare finta di niente: ci vogliono politiche di integrazione che tengano assieme diritti e doveri per i nuovi cittadini.
Il volontariato è una ricchezza della nostra città e ne deve diventare un’eccellenza. Il volontariato segue quattro filoni importanti: quello dell’assistenza alle persone, quello sportivo (penso alle centinaia di società sportive di base), quello culturale e quello ambientale (penso alle guardie ecologiche e alla protezione civile). Il volontariato deve essere messo al centro delle politiche comunali per promuovere la qualità della vita e la coesione sociale.

Sono convinto che Milano non abbia bisogno di un modello dirigistico ed aziendale, ma di un  modello che privilegi la partecipazione attiva di tutti milanesi. Non c’è sviluppo, non si migliora la qualità della vita se non esistono coesione sociale e partecipazione.
Dobbiamo cambiare Milano: insieme si può!

Se siete interessati a saperne di più sulle cose che ritengo importanti per Milano e per i milanesi e sulle mie idee guida, potete visitare il mio sito.