.: Discussione: AIUTO! un'onda grigia di cemento su Milano

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 31 Gen 2009 - 13:31
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Purtroppo l'onda di cemento avanza: il trucco è molto semplice!
Basta dichiarare che l'enorme colata di cemento è per il bene dei più poveri e derelitti e per il ceto medio che diventa sempre più povero e bisognoso di "housing sociale"!!!
Insomma la stessa "testa d'ariete", lo stesso trucco che è stato usato per costruire nel parco AGRICOLO Sud: dobbiamo realizzare l'istituto oncologico europeo! e' un ospedale ed è per il bene dei malati!!!
Già, ma sempre cemento è! Sempre consumo di suolo è!
E dopo lo IEO, ecco arrivare il CERBA +strade, auditorium ecc. e poi ......ecco arrivare l'assessore allo sviluppo del territorio Carlo Masseroli che, se non erro, è di Comunione e Liberazione che, guarda caso, ha una Compagnia delle Opere molto profittevole! e molto operativa sul territorio!

Per maggiori informazioni ecco l'articolo pubblicato ieri da ChiamaMilano: VOGLIA DI CEMENTO -La legge regionale sulle aree a vincolo decaduto apre la strada al cemento sulle aree verdi

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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VOGLIA DI CEMENTO
La legge regionale sulle aree a vincolo decaduto apre la strada al cemento sulle aree verdi

La Lombardia è disseminata di aree verdi protette. Protette dalla speculazione edilizia.
Milano è piena di aree cosiddette standard, cioè quelle che in base al vecchio piano regolatore erano destinate al verde o alla costruzione di servizi sociali.
A termine scaduto, i Comuni potranno farne ciò che vogliono: questo è il succo dell’incontro tra i costruttori e l’assessore Masseroli tenutosi mercoledì 28 gennaio.
Il fatto è che questo vincolo è decaduto perché l’amministrazione non si è mossa per farlo rispettare, e in cinque anni non ha realizzato le funzioni per cui i suddetti terreni erano preposti. Distrazione? Facendo due conti, è difficile crederlo.
Innanzitutto l’idea che sta alla base dell’operato di Masseroli è che il piano regolatore vada eliminato, in quanto strumento antiquato non funzionale allo sviluppo di una città “che necessita una svolta”. E’ il privato, nella visione dell’Assessore all’Urbanistica, che deve sviluppare l’urbanizzazione cittadina nel solco di un quadro strategico tracciato dalla pubblica amministrazione: il che si traduce sostanzialmente in una drastica riduzione dei vincoli al fine di incrementare lo sviluppo della città.
Tutto va nella direzione di una politica che si allinea e favorisce nettamente il partito del cemento: continuiamo a scriverlo, nonostante l’assessore proprio in occasione dell’incontro con i costruttori abbia precisato che “tutti hanno rotto le palle a caso per la questione dell’innalzamento degli indici di edificabilità da 0,65 a 1 e nessuno di quelli che hanno scritto sui giornali sa niente”.
Beata ignoranza, la nostra, che ancora non abbiamo capito che “il cemento è un argomento vecchio, un argomento degli anni ’60, che serve solo a spaventare la gente” ( ascolta intervista).
Ma anche i “rompipalle ignoranti” arrivano a capire che l’aumento degli indici di edificabilità costituisce un regalo a costruttori e immobiliaristi, piuttosto che ad una città che avrebbe sì bisogno di interventi urbanistici, ma sul versante dell’edilizia residenziale pubblica, come dimostra il servizio d’apertura di questo numero del Notiziario di Chiamamilano.   
Proprio non abbiamo capito che questa colata di cemento servirà a dare un alloggio a 700mila nuovi milanesi, come vorrebbe l’Assessore. Non importa se le attuali proiezioni demografiche tracciano un quadro piuttosto fosco a riguardo. A meno di non deportare mezzo milione di Brianzoli sotto la Madonnina.
E poi in queste aree a vincolo decaduto si potrà costruire a patto di utilizzarle per l’edilizia convenzionata e l’housing sociale, quelle cose di cui si parla in continuazione ma che ancora di fatto non si son viste.
Via libera, quindi, in nome della nobile causa dell’housing sociale, di tutti i poveri, i giovani, gli anziani che non possono permettersi una casa e che si ritroveranno insieme ai più fortunati nel tanto decantato mix abitativo, via libera al cemento, vecchio spauracchio in età da pensione, via libera al cemento e alla svolta della situazione abitativa della città.
E poi, insomma, l’Assessore ha ragione: anche le redazioni dei giornali sono fatte di cemento.

Antiniska Pozzi 
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 17 Nov 2008 - 18:45
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