.: Discussione: Imbrattamento della città

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Raffaele Mazzariello

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Inserito da Raffaele Mazzariello il 4 Maggio 2010 - 12:22
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Anche con l'incendio della scuola il problema é identico.

Quando eravamo bambini o adolescenti noi. Quelli della mia generazione. Noi che non avevamo nulla oltre alla nostra fantasia, ci divertivamo sempre sia nelle a giornate di sole che di pioggia. Noi con le tasche vuote a parte il fazzoletto, con le nostre bici scorazzando per i prati  cercando di conoscere coetanee simpatiche.
Quando pioveva ci si ritrovava sotto ai portici a fantasticare su come saremmo diventati da grandi. E quando faceva freddo,spesso ci recavamo nel supermercato più vicino dove ci facevano riempire i sacchetti della spesa, dei clienti oppure ci facevano schiacciare gli scatoloni e ci davano quattro lire di mancia, che  a casa inserivamo dentro ad un barattolo di vetro, sognando di comperarci l'Harley Davidson  quando saremmo diventati più grandi.

I nostri genitori pur lavorando, non ci facevamo mai mancare il loro amore e il dialogo. Cosa quasi inestistente al giorno d'oggi. Visto che i ragazzi del 2000 si annoiano da morire nonostante i mille giochi, il cellulare, il computer portatile, la playstation e i soldi sempre in tasca.

Sentire ragazzi di 15 anni dire: "Ho fatto questo, perchè mi annoiavo" credo che ci sia  l'esigenza di riflettere sul proprio comportamento di genitore.
Su come si educano i propri figli. Qualsiasi ceto sociale. Non é possibile nascondersi sempre dietro al discorso del lavoro, della carriera, o dire é colpa delle cattive compagnie "Non è una giustificazione valida".
E' solo un fatto di educazione che il genitore non sa trasmettere al proprio figlio. Perchè é troppo impegnato per trovare un minuto da dedicargli. (fin da piccoli soli in sala a guardare i cartoni animati o dietro una consol di giochi).

Ricordo un giorno, facevo educazione ambientale presso il fatebenefratelli e parlavo con una sedicenne che a suo parere disegnare su muri e su carrozze dei treni non visti, era un'impresa da mille e una notte. Dove chi aveva talento e sapeva disegnare bene, inviava un messaggio per distinguersi.
Quando gli dissi che era sbagliato. Candidamente mi rispose: "Noi ragazzi abbiamo bisogno di distrarci perchè fuori dalla scuola ci annoiamo".
Gli chiesi se i suoi genitori sapessero ciò che faceva...Lei rispose. "E chi li vede mai?" quando non lavorano sono in palestra o allo stadio.
Gli dissi. Sai io sò disegnare molto bene, e tu tra un paio di anni sicuramente prenderai  la patente  e i tuoi ti regaleranno  un auto...
E' possibile che un giorno che io sia annoiato, passi dal parcheggio dove sarà ferma la tua auto, e ci disegno sopra un bel paesaggio a colori. A te farebbe piacere?

Molto seccata mi rispose.  No! perchè l'automobile é mia... 

E non pensi che i muri su dove ora scrivi e disegni possano esser di qualcuno?


Il discorso si interruppe.

Non ho idea se riuscì a capire il mio ragionamento. So che si alzò di scatto e si allontanò.

E' questo che non capisce il ragazzino che afferma di annoiarsi. Non ha ricevuto quella giusta educazione che lo aiuti a capire che, se anche su un muro non compare il nome del proprietario, non significa che sia  da deturpare o addirittura da distruggere.
Se i suoi genitori gli avessero  parlato, spiegandogli che alla fine queste azioni le paghiamo tutti, attraverso nuove tasse, oltre al rischio di una sanzione piuttosto elevata sicuramente questa moda non avrebbe preso piede. (il rispetto per le cose degli altri) E forse i ragazzi avrebbero  scoperto che ci si può divertire anche senza fare i vandali.

Non serve a nulla fare muri ispidi o applicare piante alle pareti perchè questi ignoranti alla fine  andranno a dipingere i loro sogni su altre strutture.
Che facciamo elettrizziamo le carrozze dei Treni quando sono ferme? Mettiamo gli arampicanti anche anche alle stazioni?

L'unica nostra arma é quella di insegnargli il rispetto e il valore  e quello oltre alla scuola é il compito dei veri genitori.

Hai imbrattato? 2 mesi di lavori sociali... hai bruciato un edificio? Bene fino a quando non lo avrai ripagato, lavori per l'ente o il privato a cui hai recato il danno.

le sanzioni, non insegnano le buone maniere, tanto alla fine le  paga papà e mamma e così non si impara nulla.




Ciao













Se l'uomo riuscisse a capire che nulla é eterno, forse riuscirebbe a rispettare tutto ciò che lo circonda... Vagabond
In risposta al messaggio di Andrea Giorcelli inserito il 13 Nov 2008 - 00:07
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