.: Discussione: Giardino dei Giusti - Palmeri: "Giovedi', come promesso, nasce l'Associazione"

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 5
Num.Votanti: 1
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 6 Feb 2009 - 15:30
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

NASCE L’ASSOCIAZIONE “GIARDINO DEI GIUSTI”. VERGA: “UN SIMBOLO PER TUTTI, UN’IMPORTANTE TESTIMONIANZA PER I PIU’ GIOVANI”

Milano, 6 febbraio 2008 – E’ stata presentata, questa mattina, dall’assessore alla Casa Giovanni Verga, dal Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane Leone Soued e dal Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti Gabriele Nissim l’Associazione “Giardino dei Giusti” che dà struttura e forma giuridica ad un luogo, al Montestella, nato in ricordo dei Giusti. Uomini e donne che hanno lottato contro i crimini verso l’umanità, salvando delle vite umane nelle situazioni di “male estremo” del mondo.

Il “Giardino dei Giusti” di Milano è il quarto al mondo dopo Gerusalemme, Yerevan e Sarajevo.

“Vogliamo celebrare coloro i quali hanno dimostrato che si deve e si può dire no al male, alla prevaricazione, alla violenza e all’ingiustizia – ha detto Giovanni Verga –. I Giusti sono un simbolo che interroga le coscienze di tutti, a prescindere dall’appartenenza culturale e politica, perché rappresentano un valore assoluto e universale. E’ un giorno importante per la città”.

Nel gennaio 2008 il Consiglio comunale di Milano ha espresso la volontà di dare forma giuridica al giardino del Montestella e lo scorso novembre, insieme al Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane Leone Soued, al Presidente del Comitato per la Foresta dei Giusti Gabriele Nissim, il Comune di Milano ha dato vita all’Associazione “Giardino dei Giusti” che si occuperà della crescita del giardino al Montestella. Qui, ogni pianta è intitolata a una persona che si è distinta per atti di coraggio civile. Oggi i quattro cippi presenti ricordano: Moshe Bejski, ideatore del Giardino dei Giusti di Yad Vashem, Pietro Kuciukian, che ha dato vita al giardino in ricordo dei Giusti per gli armeni a Yerevan, Svetlana Broz, che ha proposto al Comune di Sarajevo la creazione di un Giardino per coloro che si opposero alla pulizia etnica nella ex Jugoslavia e Andrej Sacharov, scienziato e premio Nobel per la pace nel 1975.

“A Milano è nato un giardino che rende omaggio ai Giusti di tutto il mondo, che hanno lottato contro tutti i genocidi e i crimini verso l’umanità – ha spiegato Gabriele Nissim -. Il giardino dei Giusti di Milano ospiterà Giusti del passato, ma anche del tempo presente: persone che si sono assunte una grande responsabilità di fronte al male. Ci troviamo davanti a un importante risultato, frutto di un grande impegno democratico della nostra città”.

“Il sacrificio dei Giusti diviene un grande gesto educativo per la nostra cultura – ha evidenziato Leone Soued -. Una testimonianza, soprattutto per i più giovani, di fronte alla grande tragedia e assurda crudeltà subita durante il secondo conflitto mondiale”.

Gli organi dell’Associazione “Giardino dei Giusti”
Gli organi dell’Associazione “Giardino dei Giusti” sono: l’Assemblea, il Presidente, il Vicepresidente e il Comitato dei Garanti.
L’Assemblea è composta dai rappresentanti degli soci fondatori e aderenti: il Comune partecipa con due componenti (Sindaco e Presidente del Consiglio), gli altri associati con un rappresentante ciascuno.

Il Presidente è il Sindaco pro tempore di Milano, mentre il Vice Presidente è nominato dall’Assemblea ed è Gabriele Nissim.

Il Comitato dei Garanti è un organo di controllo e vigilanza in relazione al riconoscimento dei Giusti. Guidato dal Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri è costituito dai componenti dell’Ufficio di Presidenza, Claudio Santarelli, Andrea Fanzago, Davide Corritore, Stefano Di Martino, dal Presidente della Commissione Cultura, Michele Mardegan e da quattro eminenti personalità della cultura e della società scelti dal Comitato per la Foresta Mondiale dei Giusti e dall’Unione delle Comunità Ebraiche italiane. Si tratta di Francesco Cataluccio, direttore editoriale, scrittore grande esperto di letteratura polacca, Riccardo Chiaberge, giornalista e scrittore, attuale direttore del supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore, Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica di Milano e Piero Ostellino, giornalista de Il Corriere della Sera.

Il Comitato individua annualmente i Giusti da onorare e le modalità della celebrazione di posa degli alberi in vista della commemorazione delle cerimonie ufficiali del 27 gennaio “Giorno della memoria” e del 6 marzo ricorrenza della morte di Moshe Bejski, ideatore del “Giardino dei Giusti di Yad Vashem”.

La prossime intitolazione dedicata ai 442 giusti italiani
La prossima intitolazione sarà dedicata, il 6 marzo, ai 442 giusti italiani che aiutarono gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, già riconosciuti dall’ Istituto di ricerca Yad Vashem, memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto.


I Giusti al vaglio dell’Assemblea e del Comitato dei Garanti
I Giusti al vaglio dell’Assemblea e del Comitato dei Garanti per le prossime intitolazioni sono:

Hrant Dink, intellettuale turco di origini armene, responsabile di “Agos” (Il solco), giornale bilingue della Comunità armena di Istanbul, attraverso il quale si impegnò per la ricerca del dialogo tra turchi e armeni. Fu assassinato il 29 gennaio 2007.

Duško Condor, l’attivista dei diritti umani in Bosnia-Erzegovina. Fu assassinato il 22 febbraio 2007.

Pierantonio Costa, rappresentante diplomatico in Rwanda fino al 1994, salvò dal genocidio quasi 2.000 persone tra cui 375 bambini.

Anna Politkovskaja, giornalista russa che si occupò di pubblicare inchieste e reportage sulla Cecenia, il Daghestan e l’Inguscezia. Fu assassinata a Mosca il 7 ottobre 2007.

Khaled Abdelwahhabm, arabo che, insieme a suo padre, nascose, al riparo dai nazisti, 23 ebrei nell’uliveto di famiglia a Tunisi.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 27 Gen 2009 - 22:36
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]